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Olindo Guerrini Rime di Argia Sbolenfi IntraText CT - Lettura del testo |
A LUI
Perchè, Mio Bene, se vicin mi siedi
Taci e rivolgi gli occhi ai travicelli,
Oppur ti osservi attentamente i piedi
Quasi credendo di trovarli belli?
Guardami invece gli occhi e leggi e vedi
Di quante fiamme il nuovo amor li abbellì;
Guardali, non temer, fissali e credi
Che prometton ben più ch'io non favelli.
Parla e fa che il timor non vinca e prema
Del tuo vergine cor l'immenso affetto:
Chi vuol gli amplessi miei, tenti e non tema.
Parla, poichè il mio gaudio, il mio diletto,
La mia felicità sola e suprema,
Dalla tua lingua, amico mio, l'aspetto.