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Olindo Guerrini Rime di Argia Sbolenfi IntraText CT - Lettura del testo |
contaminò con l'esecrando fallo
torse in cavo cilindro il tuo metallo,
la mobil elsa e, con la man divina,
per consiglio d'Igea temprò la spina.
Esculapio di poi t'ascose in seno
consolator t'offrì turgido e pieno.
il tuo primo apparir ne 'l mondo accolse!
Come le terga subito
la constipata umanità ti volse!
più de l'altrui che de la tua fortuna,
pronto volasti ad esplorar la cruna;
occhio che a l'opra tua natura oppose,
cui tolse il fato d'emular le rose;
un tepido zampillo alto sospinse
Caco ne l'antro suo sorprese e vinse.
linfe la cieca via che a l'Orco immette
e strani indi scoppiarono,
da l'opposto emisfer, venti e saette.
un po' di pepe e sal non parve ostile
riser, purgati da la densa bile.....
che di mal digerirmi avete il vanto,
l'opportuno rimedio e questo canto.