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Olindo Guerrini
Rime di Argia Sbolenfi

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IL PRIMO CAPELLO BIANCO

 

Si levan sospinti dal vento

I bianchi vapori dei monti;

Nel cielo di piombo le nubi d'argento

Cacciate, travolte, nascondono il sol.

 

Recando la mota dei letti

Traboccan le torbide fonti;

La piova scrosciando rovina dai tetti

E un largo pantano contamina il suoi.

 

Languisce la terra sopita

Nel soffio del freddo aquilone;

Ai rami gelati non torna la vita,

Le gemme aspettanti non s'aprono ancor.

 

O fosche giornate d'orrore,

Dov'è la novella stagione?

Dov'è primavera fragrante d'amore

Che scalda e feconda le nozze dei fior?

 

Deh, riedi e coi giorni più miti,

O maggio, conduci il sereno:

I canti dei nidi sui peschi fioriti,

L'odor delle rose risveglia con te.

 

Infondi coi baci del sole

La vita nel freddo terreno,

Fiorisci le zolle di fresche viole,

Ravviva i ligustri degli alberi al piè.

 

O maggio, e doman tornerai

Dai fior salutato e dal canto;

A tutti doman la gioia darai,

Io sola piangendo tornar ti vedrò.

 

Io sola son morta all'affetto,

Io sola mi struggo nel pianto;

Letizia di vita non sento nel petto,

Germoglio d'amore nel sangue non ho.

 

Il verno da me più non toglie

L'orror delle bianche pruine;

Al sole di maggio il gel non si scioglie,

Il gelo di morte che il cor mi coprì.

 

Il primo capello canuto

Quest'oggi mi svelsi dal crine....

Ah, giovane tempo, sì presto caduto,

Con te la speranza quest'oggi morì!

 

 

 




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