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Olindo Guerrini Rime di Argia Sbolenfi IntraText CT - Lettura del testo |
MENTRE PARTONO
Tu che aprendo il mercato alla menzogna
E che senza pietà, senza vergogna,
Or nella tomba dormirai contento
Che accompagnar solevi al tradimento
L'arte di Pulcinella.
Dormi, buon vecchio, ormai dimenticato
E sogghigna se 'l puoi. T'han perdonato
A ben più grave e più feroce guerra
L'Italia è condannata;
Nuovo sangue latin beve la terra
Nuove vittime ancor di rei consigli
E nuove madri cresceranno i figli
Lascia, scarno villan, lascia il sudato
Tu non devi morir dove sei nato,
La gentil civiltà de' tuoi signori
Va, povero villano, uccidi e muori.
Dopo, avrai la medaglia.
E mentre i legulei ti lauderanno
Oh, come l'ossa tue biancheggieranno
Gloriosamente al sole!
Sulla sabbia deserta e funerale
Rotoleranno al vento,
Ma in qualche trivio della Capitale
Su cui tra i bronzi falsi e le sculture
Sarà il tuo nome, o buon villan, se pure
Non l'han dimenticato.
Piange intanto colei che la tua culla
Piange le tristi nozze una fanciulla,
Ma il padre invece, al ciel rivolto il ciglio,
Dice:--beato te povero figlio,
Che non avrai più fame. -