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Olindo Guerrini
Rime di Argia Sbolenfi

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ALLE MADRI

 

Dedicato

ad Anna E.......

 

Madri, lo ricordate il sereno

In cui d'amore il pegno

La prima volta nel fecondo seno

Vi diè di vita un segno?

 

Con che orgoglio gentil del grembo incinto

Allor vi compiaceste!

Come la culla col materno istinto

Morbida gli faceste!

 

E poi che al suo vagir tacque il dolore

Del fianco insanguinato,

Con che speranze, o madri, e con che cuore

Benediceste il nato

 

E nutrito di voi lo riscaldaste

Stringendolo sul petto,

E se morte il ghermìa, glielo strappaste

Col prepotente affetto!

 

Lo cresceste così, biondo fanciullo,

Sovra i fidi ginocchi,

Vegliando il primo passo e il suo trastullo

Con l'anima negli occhi

 

E speraste veder l'ore supreme

In braccio a lui più liete....

Quanto amor, quanti baci e quanta speme,

O madri che piangete!

 

Ed ora? I vostri figli a mille a mille

Cadder lungi da voi

Perchè un ladro impazzito e un imbecille

Si son creduti eroi.

 

E vi tentano ancor, gli scellerati,

Con le astute parole,

Ma i cadaveri nudi e mutilati

Si putrefanno al sole,

 

Ma già dai loro immondi antri, le iene

Calando irsute e scarne,

Leccano il sangue de le vostre vene,

Straccian la vostra carne!

 

E il delitto cadrà nel grave oblio

In che omai tutto langue?

No, levatevi voi, donne, perdio,

Raccogliete quel sangue,

 

Gettatelo ululanti e scapigliate

Dei colpevoli in faccia;

Quando il giorno verrà, non dubitate,

Ne troverem la traccia;

 

E dite agli altri, o neghittosi, o incerti,

"Pietà di noi vi prenda!

La nostra patria è qui, non nei deserti

Dell'Abissinia orrenda!

 

Pietà, chiediam pietà, madri dolenti,

Figlie, sorelle, spose;

Pietà, per gl'insepolti e pei morenti

Su l'ambe sanguinose!

 

Non tolga vite ai campi, a le officine,

La conquista rapace.

La nostra patria è qui. Datele alfine

La giustizia e la pace!"

 

Dite così. Ma se domani ancora

Tripudieranno i ladri

E moriranno gl'innocenti, allora,

O dolorose madri,

 

Non porgete più latte al mite Abele

Che s'acconcia al destino,

Ma raccogliete ne le poppe il fiele

Per allevar Caino.

 

 

 




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