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Olindo Guerrini Rime di Argia Sbolenfi IntraText CT - Lettura del testo |
Infuria il vento e nella bieca notte
L'acqua che stroscia dalle gronde rotte
Entro l'oscurità profonda e vuota
Guizzan, specchiate nell'immonda mota,.
E nel sordido fango e nel pattume
Putrefatto del suolo,
Miserabile spettro, agita il lume
Quand'ecco dal silenzio esce lontano
E tra la pioggia, il vento ed il pantano,
Che in un dirugginìo di chiavistelli
Col profilo dei birri agli sportelli
E il ciccaiol che vive razzolando
Sente lo schifo e brontola sputando:
"Passa un commendatore!"