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Olindo Guerrini
Rime di Argia Sbolenfi

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IL GENTIL CAVALIERO

 

Va per la selva nera

Solingo un cavalier

Ornato d'un cimier

Colla criniera..

 

Dai piedi fino al mento

Coperto è di metal;

Galoppa il suo caval

Che pare il vento.

 

Quand'ecco che un romito

Innanzi gli si fa

E dice: "vieni quà,

Guerriero ardito!

 

C'è una fanciulla pia,

Leggiadra anzichenò,

E il padre la chiamò

Sbolenfi Argia.

 

Ti sta nel suo palazzo

Fremente ad aspettar

E tu l'hai da sposar

Bravo ragazzo!

 

Faresti un buon affare

E non puoi dir di no.

Io vi mariterò;

Valla a pigliare!..."

 

A questa esortazione

Commosso il cavalier,

Nel ventre del destrier

Piantò lo sprone,

 

E si partì al galoppo

Bramoso di venir,

Veloce come al tir

Palla di schioppo...

 

Scorsero gli anni e i mesi,

I giorni e le stagion,

Ed io sul mio balcon

Sempre l'attesi!

 

Ma invan lo sguardo esplora

Le strade ed i sentier;

Il prode cavalier

Galoppa ancora!!

 

 

 




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