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45 m'
45 mio
Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

fatto

   Capitolo
1 III | in tabacco, quando sta in fatto, che il fumo sgradevolmente 2 V | nella indulgenza; e gli ho fatto qualche infedeltà, una e 3 V | sempre! E perché, perché hai fatto male, fatto male una volta, 4 V | perché hai fatto male, fatto male una volta, non saper 5 VII | è un mostrare animo ben fatto e riconoscente, è uno studio 6 VII | dovrebbe accadere.~Tutto è fatto, non ci è, piú, nulla da 7 VII | Picchiano. Sarà dessa; ha fatto presto. No, era la posta: 8 VII | scappare!... Ma tanto ho fatto!... Per poco, sai!... Mi 9 VII | fantastico era stato, per lui, un fatto lieto, soave! Quante visite 10 VII | essa ha detto, scritto, fatto...»~«Maurizio!...»~«E, se 11 VIII | suo secreto. «Ma se aveva fatto tanto la scrupolosa in casa 12 VIII | tutt'altro, che non avesse fatto, sin allora. Interrogò l' 13 VIII | anzi l'aggravò. Il male era fatto, la ferita era aperta; e, 14 IX | impertinente, che gli aveva fatto dar di naso, proprio, in 15 IX | quando il Bismarck gli ebbe fatto gustare le spoglie della 16 IX | sono amica, dopo avermi fatto ciò, che questa Lombarda 17 IX | Lombarda de' miei stivali m'ha fatto. Doveva venir da Milano, 18 IX | benedetto incontro gli aveva fatto salire il sangue alla via 19 X | mogliera d'un banchiere. In fatto di etimologie, Maurizio 20 XI | amasse Maurizio, era un fatto, , innegabilissimo: e 21 XII | Vivea certo, certissimo del fatto suo, tanto certo quanto 22 XIII | con quella, che le aveva fatto da madre. Era stata tanto 23 XIII | deliberatamente: è ben fatto. Giacché sai, già, tanto, 24 XVI | studiarono di palliare il fatto, di scusarlo. Il Salmojraghi 25 XVI | e non giudico. Gli è un fatto, che Don Liborio fe' gheppio, 26 XVII | condurla attorno, come aveva fatto sulle prime, quasi per dare 27 XVII | le strapazza. Questo è il fatto, la ragione non so Che sia 28 XVIII| ricco ebreo triestino, fatto conte in Italia, a patto 29 XVIII| significa, mo? Che t'ho fatto qualche gran male? che t' 30 XVIII| Ella rispose: «Mi hai fatto del male, Maurizio; senza 31 XIX | inconsciamente, detto o fatto, il giorno prima. Gliel 32 XIX | Il Della-Morte si era fatto rosso, in volto, come un 33 XX | Radegonda mia, cos'hai fatto?»~«Vedi, quali sacrifizî 34 XX | padrona! Ma cosa ti ha, mai, fatto quel povero giovane, che 35 XX | l'ho voluto io. Ed ho ben fatto; e ratifico la mia scelta. 36 XX | Radegonda!»~«Ma... chi t'ha fatto credere, ch'io viva infelice? 37 XX | toccare maggior felicità? Il fatto è fatto, cara Almerinda: 38 XX | maggior felicità? Il fatto è fatto, cara Almerinda: è , immutabile; 39 XXII | patire, quanto non mi ha fatto scomparire questa brutta 40 XXII | indiscrete, che le avevan fatto leggere, altra volta, il 41 XXIII| chieggo scusa, d'averti fatto torto. Buon Maurizio mio, 42 XXIII| bestemmiando: «Dio birbone! m'ha fatto spengere il sigaro. E non 43 XXIV | fare, altrimenti: ha ben fatto. Cara Signora, non vi affliggete. 44 XXIV | Della-Morte non ha, mai, fatto parlar di sé».~«Avrà fatto 45 XXIV | fatto parlar di sé».~«Avrà fatto sparlare!»~«Né parlare, 46 XXV | vita, per un insulto, a me fatto? Infelice, io? Non potrei


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