Capitolo
1 III | in tabacco, quando sta in fatto, che il fumo sgradevolmente
2 V | nella indulgenza; e gli ho fatto qualche infedeltà, una e
3 V | sempre! E perché, perché hai fatto male, fatto male una volta,
4 V | perché hai fatto male, fatto male una volta, non saper
5 VII | è un mostrare animo ben fatto e riconoscente, è uno studio
6 VII | dovrebbe accadere.~Tutto è fatto, non ci è, piú, nulla da
7 VII | Picchiano. Sarà dessa; ha fatto presto. No, era la posta:
8 VII | scappare!... Ma tanto ho fatto!... Per poco, sai!... Mi
9 VII | fantastico era stato, per lui, un fatto lieto, soave! Quante visite
10 VII | essa ha detto, scritto, fatto...»~«Maurizio!...»~«E, se
11 VIII | suo secreto. «Ma se aveva fatto tanto la scrupolosa in casa
12 VIII | tutt'altro, che non avesse fatto, sin allora. Interrogò l'
13 VIII | anzi l'aggravò. Il male era fatto, la ferita era aperta; e,
14 IX | impertinente, che gli aveva fatto dar di naso, proprio, in
15 IX | quando il Bismarck gli ebbe fatto gustare le spoglie della
16 IX | sono amica, dopo avermi fatto ciò, che questa Lombarda
17 IX | Lombarda de' miei stivali m'ha fatto. Doveva venir da Milano,
18 IX | benedetto incontro gli aveva fatto salire il sangue alla via
19 X | mogliera d'un banchiere. In fatto di etimologie, Maurizio
20 XI | amasse Maurizio, era un fatto, là, innegabilissimo: e
21 XII | Vivea certo, certissimo del fatto suo, tanto certo quanto
22 XIII | con quella, che le aveva fatto da madre. Era stata tanto
23 XIII | deliberatamente: è ben fatto. Giacché sai, già, tanto,
24 XVI | studiarono di palliare il fatto, di scusarlo. Il Salmojraghi
25 XVI | e non giudico. Gli è un fatto, che Don Liborio fe' gheppio,
26 XVII | condurla attorno, come aveva fatto sulle prime, quasi per dare
27 XVII | le strapazza. Questo è il fatto, la ragione non so Che sia
28 XVIII| ricco ebreo triestino, fatto conte in Italia, a patto
29 XVIII| significa, mo? Che t'ho fatto qualche gran male? che t'
30 XVIII| Ella rispose: «Mi hai fatto del male, Maurizio; senza
31 XIX | inconsciamente, detto o fatto, il giorno prima. Gliel
32 XIX | Il Della-Morte si era fatto rosso, in volto, come un
33 XX | Radegonda mia, cos'hai fatto?»~«Vedi, quali sacrifizî
34 XX | padrona! Ma cosa ti ha, mai, fatto quel povero giovane, che
35 XX | l'ho voluto io. Ed ho ben fatto; e ratifico la mia scelta.
36 XX | Radegonda!»~«Ma... chi t'ha fatto credere, ch'io viva infelice?
37 XX | toccare maggior felicità? Il fatto è fatto, cara Almerinda:
38 XX | maggior felicità? Il fatto è fatto, cara Almerinda: è lì, immutabile;
39 XXII | patire, quanto non mi ha fatto scomparire questa brutta
40 XXII | indiscrete, che le avevan fatto leggere, altra volta, il
41 XXIII| chieggo scusa, d'averti fatto torto. Buon Maurizio mio,
42 XXIII| bestemmiando: «Dio birbone! m'ha fatto spengere il sigaro. E non
43 XXIV | fare, altrimenti: ha ben fatto. Cara Signora, non vi affliggete.
44 XXIV | Della-Morte non ha, mai, fatto parlar di sé».~«Avrà fatto
45 XXIV | fatto parlar di sé».~«Avrà fatto sparlare!»~«Né parlare,
46 XXV | vita, per un insulto, a me fatto? Infelice, io? Non potrei
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