'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol
Capitolo
1 | 'l
2 | 0
3 XVI | tanti 0,,20 il 1,000,000,,00!~Finalmente, fu convenuto,
4 | 1
5 | 20
6 XXII | c'est Vènus toute entière à se proie attachée. No; Venere,
7 VI | le iniziali ricamate:~ ~A.R.S.~ ~La Della-Morte le interpretò
8 XXI | nascondi, agli amici?»~«Aaahn! capisco, adesso, cosa vuoi
9 XIII | rispetto, cinici per natura, abbajano senza scrupolo, allorché
10 XXIV | sacrificata, pel figliuol suo, abbandonando parenti, patria, casa, marito,
11 II | largheggiasse del suo con la moglie, abbandonandole la piena disposizione degl'
12 XIV | non lece farne; né lece abbandonarla o trascurarla, senza taccia
13 XVI | Radegonda non avrebbe ritegno, d'abbandonarsi, a' piú intimi sfoghi. Così,
14 XX | faccia amica! E se Maurizio t'abbandonasse? E vuoi condannare, anche,
15 XIV | ingiustificabili! Per lui, una moglie abbandonava il domicilio conjugale e
16 XVIII| arrischia qualche lamento, sull'abbandono, in cui vien lasciata, per
17 XV | che si manifesta, coll'abbarbicarmisi, come l'ellera agli alberi
18 XXI | alzò la destra; e, poi, abbassandola, consegnò, sulla gota sinistra
19 VII | valore; e Le disconviene di abbassarsi a correr dietro a chi non
20 V | dondolo, con le palpebre abbassate, accarezzandosi le labbra
21 XIV | Quel giorno, che, pure, s'abbatté, la prima volta, a Milano,
22 X | dolore salutare di quegli abbattimenti; e mi ricordasse, poi, quando,
23 VIII | descrivere, come lo stato di abbattimento, in cui rimase il Della-Morte,
24 IV | La Radegonda, quantunque abbattuta dal viaggio travaglioso
25 XI | Ecco, quest'uomo, così abbattuto, scorato, mesto, farlo rivivere,
26 XI | come un fringuello. Ed abbigliandosi e pettinandosi, con la cameriera;
27 VI | contrattempo. Doveva (disse) abbigliarsi, in tutta fretta, per andarne
28 XXI | perché 'un giochi? Se t'abbisogna danari, o prendine qua,
29 XIX | Pagali, con questi. Te ne abbisognano altri? Li procacceremo.
30 III | insolitamente faticoso. Ogni abboccamento, condito di lacrime, gira
31 IX | seguirle. E le raggiunse e le abbordò, in via de' Rastrelli; e
32 XXII | rossi, in volto, all'amico, abbozzando un sorriso schietto: «Sei,
33 XIV | il muso, alzò le spalle, abbozzò un sogghigno e si permise
34 VI | stimolanti! Persin la mamma abbraccia il figliuolo con gusto maggiore,
35 V | amandolo, ma ripugnando a' suoi abbracciamenti, perseverare nella pratica,
36 XX | precedente. Nel separarsi, si abbracciarono, lungamente, ripetutamente,
37 XV | velata, alla stazione: volle abbracciarsela, ancora; volle stringer
38 IV | bellissime. Le due donne ad abbracciarsi e baciucchiarsi, con mille
39 XX | apposta, da Napoli, per abbracciarti. Io non mi voglio trascurata,
40 IV | lunga pezza, non s'erano abbracciati, come portò il gravoso servizio
41 II | figliuoletta maggiore; e non abbracciava, quasi mai, quel maschietto,
42 XVIII| istoria, in cui l'istoriografo abbrevia, mosso da schifo e ribrezzo.
43 VIII | Milano, da urgenti affari, abbreviò il suo soggiorno in Napoli,
44 VII | la faccia impietrita ed abbronzata: una specie di ticchio doloroso
45 IX | fuoco, corri gran pericolo d'abbruciacchiarti le mani... no! Sapeva, sol,
46 XX | tu m'hai sollevata, dalla abiezione: tu, indulgente; tu, operosa;
47 VI | per te, per l'ordinanza, l'abitare al Corpo di Napoli. Massime,
48 XV | odio mortale a tutti gli abitatori delle provincie meridionali
49 IX | Ermenegilda Trabattoni.~«Ed abitava, propriamente, dove?»~Beh!
50 IV | talvolta, la sonnolenza abituale e disertò la poltrona della
51 III | gordiano. Lasciarlo? No, c'era abituata; e' ci vuol risolutezza,
52 XX | obbrobrio, giú, fino all'abjezione. Tutto potranno dir di me,
53 XXIV | necessaria l'immediata ablazione della sinistra. Ma ci voller
54 VI | pieno di disinteresse e d'abnegazione, temeva tanto di rendersi
55 III | Convinta di commettere un abominevol peccataccio, consumava le
56 X | riferirsi alle popolazioni aborigene, anteriori alla conquista
57 VII | Ed, in que' casi lì, si aborre dal richiamare l'attenzione
58 IV | Ed, anche, chi scegliere? Aborriva da' preti e dalla confessione;
59 XXIV | dritto aveva, essa, madre, di abusare della malattia di lui, per
60 XX | della quale s'è, troppo, abusato: «Ma, se una mal concetta
61 IX | Militare di Savoja; benché gli abusi sconci e la prodigalità,
62 II | E Donn'Almerinda usò ed abusò della libertà concessa.
63 IV | pure, qualche rara volta, accade tra fratelli. Da lunga pezza,
64 XII | questa: ogni volta, che gli accadeva di trattenersi nella stanza
65 VII | non pensiamo a ciò, che accadrà fra poco. Chêh! la penna
66 XXIV | forze ci manchino, come accadrebbe, per fermo, ad una sola
67 XIII | Brusselle e Berlino. Quindi, ad accampar pretesti di prudenza, di
68 VIII | le pretese, che possiamo accamparvi, in modo tutt'altro, che
69 X | opinioni stesse, che abbiamo accampate, quella squisitezza di galateo,
70 XI | aggiornò, non procrastinò, non accampò scuse ed ostacoli. Non temé,
71 IX | allora, neppur quello di accaparrare, esclusivamente per sé,
72 XVIII| colpo. La sciabola taglia, accarezzando, non percotendo. Ahimé!
73 V | con le palpebre abbassate, accarezzandosi le labbra con l'indice della
74 XI | esser lisciati, grattati, accarezzati e non piacerebbe ad un uomo?
75 XIX | mollissimo ed appena coperto; accarezzato, baciato... come non provare,
76 XXV | Della-Morte-Parascandolo tanto disse e tanto accarezzò la Salmojraghi-Orsenigo,
77 VII | siciliana, con le gambe accavalciate, il sigaro, in bocca, ed
78 VII | mostri quale è davvero, non accecato dalla passione. Via, Maurizio,
79 XVI | che, l'avea denunziata, accelerando, così, determinando la catastrofe),
80 VII | spalanca la finestra; si accende un sigaro. Ma fa troppo
81 XXV | adocchiando, nella bacheca, ed accennando alcuni balocchi. L'Almerinda
82 XIV | alcune, gli doveva bastare di accennarle, senza insistervi, punto,
83 XVI | lettera del Salmojraghi accennava a brutalità, a maltrattamenti,
84 XX | invitò, a rivisitarla, od accennò ad intenzione di restituir
85 X | strascico e manco sillabe accentate e spiccate. Ma, quando un
86 VII | di non aver sognato con l'accesa e torbida fantasia!... Altrimenti,
87 XX | quello è. Scusati, con un accesso di pazzia: e va bene! Ma
88 XXII | dato il cruccio, di non accettarla».~«Cosa diresti, se, adesso,
89 XXI | lui, condizionatamente, accettate; e sulle quali contava,
90 XXIV | della sua sciagura! Ebbene, accettava, rassegnatamente, (che dico?)
91 XXI | Pigghiala home 'oi! Ma, se accetti, arò parlaco su isserio.
92 XV | un bel capitaluzzo. Lei accettò, senza né badare, ned apprezzare:
93 XVI | nipotina Clotilde, pure, acciaccata e decrepita, mal surrogava
94 XXIV | ciascheduno ci aveva i suoi acciacchi. Esaminarono, interrogarono,
95 II | fiacchezza di carattere, accidia morale, arrendevolezza all'
96 XXII | suoi, nell'istante, ch'e' s'accingeva, ad arrischiar la vita,
97 XXI | quella carta, che s'era accinto a cercare, fra un mucchio
98 IX | attaccasse un moccolo od accodasse una parolaccia. Io, queste
99 IX | alcun desiderio villano, non accoglieva, allora, neppur quello di
100 V | privilegiata della sorte, per accollarsi, spontaneamente, questa
101 XV | conjugale. L'amava! epperò, non accolse il pensiero di fare atti
102 IX | per non parer villano, si accommiatò dalla signora, sotto pretesto
103 XIII | geloso».~«Ora, è geloso? S'accomodi! Bel modo di mostrarmi stima.
104 XII | proseguiva il padron di casa, accompagnando l'ospite sino all'uscio.
105 IV | piedi tutta la giornata, ned accompagnarli in ogni gita) cessando di
106 IV | invitò parecchi amici ad accompagnarlo sul piroscafo, per condurre
107 XIV | deliberato, che la moglie lo accompagnerebbe. E lei: «Che Cairo d'Egitto!»
108 VII | tutto dev'essere disposto acconciamente e subordinato alla gran
109 VIII | campagna. Il commendatore acconsentì, quantunque gli costasse
110 VI | l'ufficiale godeva nell'accôr la mamma nel suo quartierino:
111 XIX | Lo scongiurava: di non accorarsi, per tanto poco. Si accusava:
112 VII | ogni cosa con accurata ed accorata lentezza; rimise tutto nella
113 XII | codice, in questo caso, accorda l'impunità...» diceva quel
114 IX | affari? Il permesso gli fu accordato. Ed egli, imprecando, in
115 XV | delicatissimo, anzi generoso, negli accordi finanziari. Volle, che la
116 XXII | chiacchiere, per cader d'accordo; si convenne di non tener
117 II | tiranneggiò la consorte; anzi, le accordò, pienamente, ciò, che le
118 XVII | aveva ardito di opporsi, accorgendosi, che lui ci trovava gusto
119 XIII | cieca, se nol vedi; se non t'accorgi, come egli sia, diciamolo,
120 XII | me n'accorga; o, se me ne accorgo, ch'io non me ne adiri;
121 XXIV | tema, che la Della-Morte, accorrendo da Napoli, non le togliesse
122 XXI | reagire, poi; ma i giocatori accorsero, si frapposero, separarono,
123 IX | chi sa, avessi ardito d'accostarmi alla Ruglia! E quegl'imbecilloni
124 VII | frattanto, era entrata; e s'era accostata al terrazzino. Maurizio
125 X | rincantucciati, come la chioccia, accovacciata sulle uova; si raggomitolano,
126 XVII | scarseggiare. I debiti si accrebbero; e gl'imbarazzi; e le cambiali,
127 V | quando disse alla donna: Ti accrescerò il travaglio della gravidanza
128 VII | piú leggeva e piú gli si accresceva il pianto: finché, forse,
129 XXV | momentanea distrazione,) corse ad accudirlo.~«Perché piangi?» le chiese
130 XXV | questo petto sfracassato! L'accudirmi, t'infelicita; vivi miserrima,
131 XI | cascar morto; e preferì acculattare una poltrona, in casa di
132 V | speso anche piú dell'usato, accumulando nuovi deficit agli antichi:
133 XXV | avvertirono la stanchezza accumulata. La Della-Morte-Parascandolo
134 VII | raccolse ogni cosa con accurata ed accorata lentezza; rimise
135 XI | persuadersi della verità dell'accusa. Gabrio amava calda e saldamente
136 VIII | lui, che soleva garrire, acerbamente, i fratelli Scielzo per
137 VIII | maggiore affinità con l'acido dell'altra, che non col
138 X | il soddisfare. Allora, si acquista, nella conversazione, quell'
139 II | ingenita, male si studierà di acquistare una certa bravura negli
140 V | singhiozzare fra le braccia: acquistò per lei venerazione e rispetto.
141 I | serraglio». Così l'Ida e l'Ada si compiacciono d'aver addomesticato
142 XXV | lei erano impietriti. Si adattò, meglio, per sorreggere
143 VII | deluso e non sa risolversi ad addentare, e, poi, lascia lì, per
144 V | ti ci rificca sempre piú addentro! E macerarsi e disprezzarsi
145 XX | caldamente, come avviene negli addii, che si prevengono eterni.
146 XVI | amalgama di quelli, che addimandan buoni e nobili, e di quelli,
147 III | capacitarsi, come potesse od addimandarsi colpa l'incoronare un Consigliere
148 XXIV | ciò, che la passione ci addita. È da uomini il far così.~ ~ ~ ~
149 XIX | offerta della Salmojraghi gli additava, ora, l'origine del supero.
150 I | Ada si compiacciono d'aver addomesticato alcun mammalucco della vostra
151 V | assisterla ed agevolargliene l'adempimento. E, da lungo tempo, l'Almerinda
152 VIII | nella coscienza d'aver bene adempito al proprio dovere.~ ~ ~ ~
153 V | libertà concessale! Così adempiva a' doveri materni! Invece
154 XI | da non oltrepassarsi; non adescare, allettare, promettere,
155 XII | accorgo, ch'io non me ne adiri; o, se me ne adiro, che
156 XII | me ne adiri; o, se me ne adiro, che io non ne tocchi, giunta».
157 XXI | toujours, un plus sot, qui 'l admire!) avrebber potuto specificare,
158 XXV | bimba le volgeva le spalle, adocchiando, nella bacheca, ed accennando
159 XIV | lontanamente, ritraggano, adombrino la noja, il disgusto, ch'
160 VII | nessuno in casa, partirebbe adontata; o, vedendoci, fermandosi,
161 I | sempre, che una cotal signora adopera nell'uomo, caduto in sua
162 XIV | pugno a chi non sa, punto, adoperarla; e lui, Maurizio Della-Morte,
163 XX | forse, la risoluzione di adoperarlo, il coraggio. Io mel so,
164 XIII | promise, al Salmojraghi, adoperarsi, acciò venisse in chiaro
165 IX | riaccendere, per quanti fulminanti adoperasse, perché, invece di aspirare
166 IX | compassato, che, solo, avevano adoperato a Napoli, saltava, così,
167 XXV | bramoso, quella visione adorata. Ma piangeva, sommessamente.~
168 VI | astiene dallo attraversarci.~«Adulatore!» sclamò la madre, stringendosi
169 XII | da mariti alle consorti adultere. Glieli leggeva, con pause
170 V | nuovamente, di amplessi adulteri. E così rimeritava il buon
171 XV | fuggiaschi, quali rei d'adulterio; ed avernelo trattenuto,
172 | adunque
173 XXI | drietro, a tante femminacce, aendo in casa quer pezzo di donna,
174 XIV | Chiesa Romana, patiens quia aeterna! Veramente, lui Maurizio
175 V | oppresse dal caldo, dall'afa, s'erano spogliate e lavate,
176 II | volta; la signora era bella, affabile, non incuteva soggezione:
177 XVII | lo spogliavano al giuoco, affabilità, senza pari; al circolo,
178 XIII | La vecchierella, ad affaccendarsele intorno. La fece riavere
179 VIII | la cattiva abitudine di affaccendarsi con l'Almerinda; e non c'
180 XXV | terse la schiuma, che s'affacciava sulle labbra. Quando la
181 XIV | altro. Signornò, diventava affar serio ed eterno! Non aveva,
182 VIII | tremendo, splendido, inatteso, affascinante; una nuova chiave per ispiegarsi
183 VIII | È naturale, dunque, che affascinasse la Salmojraghi; e che questa
184 IX | svigorito il prestigio, con cui affascinava, e la venerazione, che suscitava
185 XX | alla figliuola!» sclamò, affastellatamente, l'Almerinda, tutta sbigottita
186 I | efferata delle materiali, che affermano inflitte, ne' tempi andati,
187 XXII | marchese. I suoi padrini affermavano dette, solo, per ischerzo,
188 XXI | riso, che può valer, per un'affermazione, e che suol farsi, trattandosi
189 XII | lei, che esso marito aveva afferrata e gli sporgeva e che richiuse,
190 XIII | pareva, che, chi, omai, ha afferrato il porto debbe compatir,
191 XIV | Radegonda. Il Salmojraghi afferrò, a volo, l'idea; si persuase,
192 VIII | desiderare nol conoscesser mai, affettava ilarità crudele, buffoneggiava
193 VIII | minimo d'un solo individuo) affettiamo sensi sdegnosi e noncuranza
194 X | dica le piú garbate cose ed affettuose, misericordia! nojaltri
195 XXV | incolpabile, al mondo?» L'affettuoso tu scese blando, mite, carezzevole,
196 IV | Ed, essendolesi proprio affezionata, se ne rammaricava. È spettacolo
197 XIII | carissima. La tua madre affezionatissima, Teresa».~La Radegonda,
198 IV | paventar nulla; e poteva affidarsi, confidentemente, all'avvenire:
199 XV | morte le figliuole, anziché affidate ad una educatrice cosiffatta!~
200 VIII | de' quali abbia maggiore affinità con l'acido dell'altra,
201 VII | a dirle e che, forse, l'affliggeranno; ma... Ambasciador non porta
202 XXIV | vi affliggete. Dovreste affliggervi, s'egli fosse stato tale,
203 XXIV | fatto. Cara Signora, non vi affliggete. Dovreste affliggervi, s'
204 XIII | marito! Figurarsi, come si afflisse! con quanto zelo, promise,
205 XVIII| comprendesse il senso preciso. Afflitta e sbigottita d'averlo irritato,
206 XI | la smania di consolar gli afflitti, e provviste inesauribili
207 XXI | tacque, imbarazzato. Gli si affollarono, innanzi alla mente, i sacrificî,
208 XIV | catena, senza potersene affrancare, mai, salvo meritando il
209 XXIV | quegli, per cui amor ella affrontava scomunica ed insulti, far
210 I | del pari rassegnata agli affronti, a' vilipendi, alle punture
211 VII | affetto, che corregge ed agevola il caso; che non vuol permettere
212 V | che promise assisterla ed agevolargliene l'adempimento. E, da lungo
213 XXIV | pesantissimi impone! quanto piú agevole sarebbe il batter la strada
214 VII | e spero, che Ella me lo agevoli. L'amica nostra mi ha rimesso
215 XI | consumare un sacrificio; non aggiornò, non procrastinò, non accampò
216 XVIII| oppur no, quella sera: che aggiunge un atto manuale, a cotà'
217 V | circa, che non ci si può aggiungere proprio nulla, al suo idillio.~ ~ ~ ~
218 XVI | chi sa quante altre se ne aggiungevano, nella Radegonda: quanti
219 XI | s'avvicina al facchino? Aggiungi: le femmine han cari gli
220 XIX | Maurizio. E l'obbligò, ad aggomitarsi sul letto; e la guardò fiso.~
221 I | dimostri, come le parentesi aggravano il matrimonio, in quel modo,
222 XVII | riguardo eran vere. E si aggravavano, ogni giorno. E s'eran manifestati,
223 XX | condotta alla tua?»~«Tu aggravi il male, con lo scandolo;
224 VIII | stato della donna, anzi l'aggravò. Il male era fatto, la ferita
225 XVIII| dovrai parlare!...»~Maurizio aggrotta le ciglia; e zufola l'inno
226 X | poco prima: salamoja ed aghi.~«Il mio cognome di fanciulla
227 XVII | perdite rilevanti. Egli era agiato, ma non ricco; e, del resto,
228 XIII | condotta, vedendola soffrire ed agitarsi, le mancava il coraggio.
229 VIII | invidiabile? Chi era stato tanto agitato, rassegnarsi, anzi compiacersi,
230 III | quelle tempeste interne, l'agitazione, gli scrupoli, erano contenuto
231 I | vilipendi, alle punture d'ago ed alle pugnalate? Gli uomini
232 VII | alzi gli occhi e le labbra, agognando, al volto velato di lei.
233 XVI | gheppio, ripetendo, nell'agonia, le piú belle sentenze di
234 III | può darsi tra galeotto ed agozzino, tra prigione e carceriere.
235 XVII | volta, di averlo aspettato, agucchiando o leggicchiando. Il carattere
236 VIII | cognizione di questa tresca, aguzzò gli occhi. E guardò sotto
237 XVIII| accarezzando, non percotendo. Ahimé! con le disposizioni d'animo,
238 | ai
239 XXI | hos'hai risoluco. 'Ieni aippoliteama?» E, finita la cerna e classificazion
240 VI | chiamiamo angelo chi ci aiuta a soddisfare le passioni
241 XIV | esaurita; e, se non mi ajutano, mi ripeterò, maledettissimamente:
242 XII | finestra. Si accorse in ajuto della misera; ma temiamo,
243 XVI | buona. Diamine! o che l'Alatiel non fu accettata, per tale,
244 II | riprovano: ma gli è, pur troppo, aleatorio. E bisogna badar bene a
245 XI | Baldassarre Olimpio degli Alessandri da Sassoferrato, poetucolo
246 X | Affare Clémenceau, romanzo di Alessandro Dumas juniore. Novità letteraria,
247 XXII | inferno, qualche Tesifone od Aletto o Megera!»~La Radegonda
248 IX | esclamazione, che sembrava, all'Alfieri, in tutto femminil querela:
249 XVI | accettata, per tale, dal Re d'Algarvia? E se alcuno osasse objettare,
250 XXII | dianzi, con l'Almerinda; aliava intorno alla sua povera
251 XVII | fatta, che le busse nonché alienarci gli animi femminili, ce
252 XX | dubbio sul da fare; vieni ad alienare, all'amico, una, che ama.
253 X | che ho visto, ne' terreni allagati dal Po, emergere, in mezzo
254 XVIII| immaginazione le rappresentava allato all'Almerinda.~Egli non
255 I | messer Domineddio; oggi, allega que' moccicosi de' figliuoli,
256 XI | e, la dimane, si svegliò allegra, come un fringuello. Ed
257 IV | spirito, che infondevano allegria ne' piú ipocondrici. Ma,
258 XI | oltrepassarsi; non adescare, allettare, promettere, per, poi, farsi
259 XIV | ed il mezzogiorno non l'allettava; e le era passata ogni curiosità
260 IV | figliuola unica ed orfana, l'allevava una vecchia nonna; e, poi,
261 XI | mesto, farlo rivivere, allietarlo, rianimarlo, colmarlo d'
262 XX | stamane. Lui mi ha detto, dove alloggiavi».~«Ah, dunque, non isbagliai,
263 II | tanto tanto avvenente, si allogò, per moglie, con un sessagenario,
264 XVI | cui scoppiasse il cuore, allontanandosi dalle bandiere, per la applicazione
265 XVI | Napoli per Patrasso, perché allontanato, rimosso, evulso, strappato,
266 VII | senza alzarsi il velo. Tu ti allontani. Ed essa a chiederti: «Dove
267 | allorché
268 II | riposandosi su quegli ultimi allori, dormì, la notte, nel talamo,
269 XI | pubblicò articoletti, in cui si alludeva, chiaro, chiarissimo alla
270 X | ammelancoliscono, cioncando: allungano il muso, ammutoliscono,
271 XIV | ch'erano andati a Napoli, allungò il muso, alzò le spalle,
272 XXI | Barberinucci, per provocare od, almanco, motivare tanta irruenza,
273 | almen
274 VIII | Radegondato di serenità con l'Almerinduro di passione, la tranquillità
275 XXI | circolo, al clubbe, trovò, che alquanti scapestrati, pari suoi,
276 V | sarebbe stata ridicola, altamente ridicola, se non ne fosse
277 XVII | timidamente, all'amica. E l'altera della Radegonda sentissene
278 XIX | tutta la voce, tuttora, alterata, dalla crapula della sera
279 I | ricavava dall'affetto di su' Altezza: «Non dico però – soggiungeva –
280 IX | l'abbia chiamata~ ~.....l'altière faveur,~Que fait la guerre
281 | altr'
282 VII | ed impacciata anch'essa, alza il velo; ed egli riconosce
283 X | divengono accattabrighe, alzan la voce, battono il pugno
284 XXI | sorte propizia, tanto, che, alzandosi, aveva la mano piena di
285 XII | Radegonda a sorridere ed alzar le spalle: ed o non badava,
286 XXII | di svagarsi, col libro, alzava gli occhi, amorosamente,
287 VII | stringi le mani di lei; ed alzi gli occhi e le labbra, agognando,
288 XXI | Maurizio era ridivenuto il piú amabile uomo del mondo; la prospettiva
289 X | Anch'esso, il vino, rende amabili sgombrando le preoccupazioni;
290 XVI | sentimento è un composto, un amalgama di quelli, che addimandan
291 V | con la coscienza. Ma, non amandolo, ma ripugnando a' suoi abbracciamenti,
292 IX | aspirare il fumo, mordacchiava, amaramente, il mozzicone), entrò da
293 XIII | si offrono? perché loro amareggiarle?~Ah l'amor poco avveduto
294 III | violento. Baruffe continue amareggiavano la relazione. Non si trattava
295 I | Quanti e quali bocconacci amari non gli tocca mandar giú!
296 IX | Sapeva, sol, questo: di amarlo; e che lo avrebbe rivisto.
297 IX | poi, sapeva quanto io l'amassi, davvero. Io la conosco
298 IV | lombardo, Babila Salmojraghi, amatissimo nel corpo e de' piú assidui
299 VII | osar, solo, dirle, che l'amavo? E poi... Ma no, io non
300 XIX | della temperatura dell'aria ambiente, quando Maurizio pensò a
301 VII | illusione di felicità, solo ambita?»~«La creda pur tale, sarà
302 XIV | cui si rassegnava alla non ambìta felicità d'averla tutta
303 VIII | quel, che aveva, sempre, ambito di essere, la madre-famiglia
304 III | ed invidiare all'amico l'ambìto piacere.~Difatti, era un
305 X | parlò del Duomo, di Sant'Ambrogio, della Scala, della Galleria
306 XVI | Il zelo, dimostro, dall'ambrosiana, per l'amica partenopea,
307 IX | Queste ultime due parolette ambrosiane, profferite ad alta voce,
308 VI | quartiere, con vista sopra un ameno giardino, dal quale venivano
309 XIII | sgarbi! questi dispetti! Non ameresti, piú, tuo marito, per qualche
310 XIII | perché privare que', che amiamo, delle poche dolcezze, che
311 XV | subito, ad una separazione amichevole, cui, dapprima, si mostrava
312 VII | tutto il corso della Loro amicizia, ché mi darà ragione!) ha
313 IV | sussecutivo allo sbarco, divenute amicone, le s'eran già confidato,
314 XX | domani, tolga il cielo, si ammalasse, non puoi sederti, accanto
315 XX | non ti lascio! Guai, all'ammalato, che rifiuta d'ascoltare
316 III | occhio lagrima; i nervi si ammaricano pel sapore e per l'odore;
317 VIII | giocatore. O che volete? Come ammazzar le serate, ora, che non
318 X | per otto anni, mi sarei ammazzato da un pezzo. A che serve,
319 II | soggezione: insomma, la serata si ammazzava allegramente in quella casa
320 XIV | non ce n'era. Ma... lo ammazzerebbe o storpierebbe? Farlo cornuto
321 XXII | questo vescicante. E, se ammazzo, sotto pretesto di sicurezza
322 X | persone. Conosco tali, che ammelancoliscono, cioncando: allungano il
323 XXIII| la piú semplice cosa ed ammessibil del mondo! Per una Orsenigo!
324 VII | certo, via, ché non era piú ammessibile un'ombra di dubbio, raccolse
325 XV | alberi delle Cascine, non ammette riparo! Come l'ellera agli
326 II | in casa i figliuoli, ed amministrare seriamente la roba, e restringersi
327 II | già mera usufruttuaria ed amministratrice de' beni, che, moralmente,
328 XV | che la moglie prendesse l'amministrazione indipendente, di quanto
329 V | piedi: sorpresa, commossa, ammirando. Per lei, felice fino al
330 XXI | gentiluomo. Così, neppure gli ammiratori piú sfegatati (ne avea.
331 XV | senso di gratitudine, di ammirazione, di rimpianto! Vedi il giudizio
332 XII | m'innamoro, ch'io non mi ammogli; o, se m'ammoglio, ch'io
333 XII | non mi ammogli; o, se m'ammoglio, ch'io non sia becco; o,
334 VI | confidenze da una parte, ammonimenti dall'altra, amore dall'una
335 XII | dalla Radegonda, il fece ammutolire; ed avvallò gli occhi.~«
336 X | cioncando: allungano il muso, ammutoliscono, si concentrano e si astraggono
337 XV | nonna, di perdonar tutto, di amnistiarla, di tirare un velo impenetrabile
338 III | accattabrighe e sciabolatore. Amò Donn'Almerinda non per capriccio,
339 XX | indegno di te, avanzo di mille amorazzi e di mille crapule. E tu
340 IV | banchiere, cedendo alla ressa amorevole del germano, deliberò di
341 VII | trovò, ch'era una delle piú amorevoli, fra quante gliene avea
342 XV | di guarentirsene. Ah gli amori d'un tempo, con la lieta
343 XXIV | che enumera quante, per amorosa disperazione, o si annegano
344 XIX | svincolandosi, gli buttò le braccia amorose al collo. E si strinse,
345 XV | era rimedio! Ma quest'odio amoroso, quest'odio, che si manifesta,
346 VI | bello tanto, prima che, ampliando la Villa, l'avesser privata
347 XXIV | la mano ferita, con un amputante a lama stretta, incise,
348 XXIV | decidere, se s'avesse ad amputare l'anti-braccio o disarticolare
349 XXIV | nel quale stava il membro amputato. Alla chiamata, si riscosse,
350 VIII | dopo delibata la sopraffina anaci di Bordella ed altrettali
351 VII | oggettucoli permutati con oggetti analoghi di lei, qualche anella,
352 V | senza indugio, riformare l'andamento della casa; richiamar la
353 XXV | finalmente, l'indusse ad andarsi a buttare sul letto, dove,
354 VII | regalerebbe fin la camicia, purché andasse fuor degli stivali! Se n'
355 VII | dunque, come le cose sono andate, e quanto tempo io l'ho
356 XVII | non dovessero trovarvisi; andavan, tutti, a finire sul tavolo
357 XXIII| di via Rondinelli: essi andavano, parte, dall'armajuolo e,
358 XX | ispirerai, abbracciandola. Andiamo...»~«La Clotilduccia è qua?»~«
359 IX | un fico. Ad ogni modo, andiamoci, conviene! Avrà narrato
360 XXV | Addio carriera! E me ne andrò in tisico, con questo petto
361 XIII | mamme, degenerando in dolosa andulgenza, quante ha pervertito e
362 XII | non so quale effemeride, l'aneddoto seguente:~«VENDETTA DI UN
363 XI | trionfato di un solo, misero anelletto d'oro, d'un modesto cerchiellino,
364 VII | il mantel di Leombruno, l'anello del Re di Tangitania. Quanto
365 V | capelvenere ne' vomitorî degli anfiteatri a Pompei o Pozzuoli; fare
366 VII | doloroso gli deformava gli angoli della bocca. Eppure, quegli
367 XXI | saputo indicare, in quale angolo di Toscana, d'Italia o del
368 V | disperati; e palpitare di dolce angoscia pe' casi loro, senza esporsi
369 XXV | sussulto, da un breve sopore ed angoscioso, la signora Della-Morte-Parascandolo
370 XVIII| belve; o, se pure qualche animale bruto, non la belva uomo.~«
371 XVIII| ed un fiume di pianto. Animali senza ragione, ma con piú
372 XVII | busse nonché alienarci gli animi femminili, ce li ribadiscono,
373 VII | pianga! Sia uomo; soffra animosamente. Il mondo non finisce mica,
374 VI | cornarono gli orecchi e le si annebbiarono gli occhi. Quel, che provò,
375 XXIV | amorosa disperazione, o si annegano nel Naviglio o si precipitano
376 XVII | sentirsi dominato, soverchiato, annichilato, di dover chinar la fronte
377 X | riconoscentissima. Purché non vi annojate troppo?»~«Accanto a Lei?
378 XI | ciò, che un pregiudizio annoso, che l'educazione religiosa,
379 XV | parecchi superi di rendita annua, essendo stati impiegati
380 XXIV | lucravano dalle trentamila lire annue, per uno, ma che, per gli
381 XVI | sentenze da confermare, annullare o riformare; perché non
382 XIV | volta, ch'io la riveggo, m'annunzia sventura!»~Oh! Se la Radegonda
383 XX | alla padrona,) venne, ad annunziarle, che una forestiera chiedeva
384 IX | giorni, dacché i giornali mi annunziarono l'arrivo del Reggimento.
385 XI | spettacolo attraente era annunziato, per la sera. E non sapeva
386 XIV | ch'egli provò, pel fatale annunzio. Per cinquantamila ottime
387 XVIII| uscì, tutto impensierito ed annuvolato. La Radegonda corse, a raccattare
388 X | castità essere, ormai, l'anomalia; e, quasi, frutto d'una
389 VII | bassa voce: «Eccomi!» Dice, ansando: «Temeva, temeva che non
390 XXIII| correre a casa, per calmar le ansie di una Orsenigo. Che Dio
391 | ante
392 XIX | dalla crapula della sera antecedente. La Radegonda, che aveva
393 VI | quell'Unico suo; Maurizio anteponeva la compagnia d'una sgualdrina
394 XXIV | se s'avesse ad amputare l'anti-braccio o disarticolare la mano.
395 VI | fronte, e scappò via. Nell'anticamera trovò la Raffaela, vecchia
396 V | lei, Radegonda, pronta ad anticipare la somma necessaria: e metteva,
397 VII | accader tante! E se, per caso, anticipasse? Se, costretta ad andarsene
398 XVII | mondo. Mangiò l'entrate, anticipatamente: e le rimesse del fattore
399 XIV | documento umano! e grazie anticipate! e ci sarà, anche, la mancia.
400 III | mondo, con un purgatorio anticipato. E chi sa? la malauspicata
401 XIV | certo, le preoccupazioni anticonjugali, di mente alla Radegonda.
402 IX | io scrivo benedire, per antifrasi, ma Maurizio adoperò tutt'
403 X | gratitudine e non cancellare l'antipatia preconcetta, il pregiudizio,
404 XIII | tocca la corda, ch'è loro antipatica! La giovane sprigionò, dalla
405 II | sessagenario, rachitico, antipatico, collerico, bisbetico, sofistico.
406 XIV | che provocar dissidî ed antipatie fra' conjugi, egli tendeva
407 III | legge, piú antica e meno antiquata del decalogo, condanna il
408 IX | stipendio e senza perdita dell'anzianità. Il Della-Morte rispose,
409 II | impertinenze de' creditori e le aperte. I fratelli Scielzo erano
410 XXIV | prendendo, per guida, l'apofisi stiloidea corrispondente;
411 XI | onde male avea sperato appagamento del desiderio suo, valeva,
412 X | piacere. Il senso, rintuzzato appagandolo, (ch'è l'ottimo modo di
413 XI | colmarlo d'ogni piacere, appagarne tutti i voti, suscitargliene
414 II | invalsa, ed esser sé, ed appagarsi, e ritôrsi in casa i figliuoli,
415 VIII | lagrime disperate con l'apparente tranquillità, che la nascondeva
416 VI | erbetta~lieta mostrarsi all'apparir del sole;~ ~per servirmi
417 VIII | quel dramma, nel quale era apparsa, come deus ex machina, per
418 V | che l'affare a lei punto appartenesse.~Così, sciolto l'imbroglio
419 X | avea rotto con l'Almerinda, apparteneva a questa terza classe di
420 XIX | mi perdoni? In somma t'appartengo! Che te ne penta o no, s'
421 VIII | Salmojraghi! La sofferenza le apparve cosa desiderabile; la colpa
422 XIII | nascose nulla. E parlava, così appassionatamente, ed era bclla tanto e le
423 XV | Della-Morte, una lunga, sconnessa, appassionatissima lettera, in cui tutto le
424 VII | ricordi, ritrattini, fiori appassiti, ciocche di capelli, un
425 XIV | il barbero dagli uncini, appesi alla gualdrappa, trascorse
426 XX | profanare il nome di dovere; non appiccarlo all'ostinazione del vizio».~«
427 XV | Reggimento! L'avrò, sempre, appiccicato, il vescicante: ma l'abitudine
428 XXII | Ed, al nome santo di Dio, appiccò di quegli epiteti profani,
429 XVIII| non approdano, allora, t'appigli alle seccature, alle lusinghe...
430 XII | suo braccio! Quindi, e' s'appigliava al peggio di tutti i partiti:
431 VIII | ma non gli valsero. Si appigliò agli eccessi d'ogni genere,
432 XVI | allontanandosi dalle bandiere, per la applicazione del famoso articolo terzo;
433 XIV | le braccia al collo, ad appoggiargli le labbra sulla gota, a
434 VII | benedico! Non voleva se non appoggiarmi una stoccata! gli si regalerebbe
435 VI | cuore, ché le fu d'uopo d'appoggiarsi ad una credenza, per rimanere
436 XXI | solenne schiaffo, che, mai, s'appoggiasse, sulla guancia di un lenone
437 VI | le sarebbe rincresciuto. Appoggiata la fronte sulla manca, pianse.
438 XX | unica consolazione, l'unico appoggio, che, tuttavia, gli rimanga?
439 XXV | infelice Salmojraghi-Orsenigo appoggiò le labbra, alla mano di
440 XX | mi sono informata! Vengo, apposta, da Napoli, per abbracciarti.
441 XV | accettò, senza né badare, ned apprezzare: cosa le importava? E lui,
442 XVIII| lusinghiere. Quando le minacce non approdano, allora, t'appigli alle
443 VI | e fin sul pianerottolo.~Approfittando della giornata splendida,
444 XI | bella donna, che sia schivo approfittarne! La razza n'è spenta, fra
445 VII | pur, detto nostra; ora, approfondando il bisturi, diceva, solo,
446 XV | tanto avvezza a scusarla ed approvarla e consentire ne' suoi capricci
447 I | conquista. Come darà poste ed appuntamenti: ma per mancarvi, poi, sopraggiunta
448 VI | fece alcuna domanda per appurare il nome della visitatrice.~
449 VI | che il figliuolo aveva appurato ogni cosa. Capì, che le
450 XXIII| cappello; accese un trabucos; aprì l'uscio della stanza, in
451 IV | discretamente, d'indurla ad aprirsi: ma invano. Né, per osservare,
452 XXIV | qual tristo avvenire le si apriva dinanzi! Potrebbe rimanergli
453 XX | acciò nessuno e nessuna s'arbitri, ad un atto, ad una parola
454 XI | era giovane; era stata arcifedelissima, per anni, al marito: ned,
455 XXII | Armi: pistole rigate, d'arcione. Patti: quindici passi,
456 I | tutte; bensì, da pochissime, arcipochissime.~L'amore, anch'esso, è manifestazione
457 XVI | la vecchia morisse, cosa arciprobabile, converrebbe affidar la
458 XIV | e si permise di trovare arciridicola ed isconnessa la pensata
459 IX | tutto il tutto, tutto l'arcitutto, non altro. Il solo vederselo
460 X | si accese d'un desiderio ardentissimo di rivedere il signore Salmojraghi:
461 XVI | Dove io ho perdonato, chi ardisce giudicare?» E mille altre
462 XXII | ggiungervi, ma ch'io non ardisco trascrivere, per quanto
463 IX | passasse oltre. Anzi, il fermò, arditamente; ed i rimproveri grandinarono!
464 XIX | soprappensieri. Io non ardivo chiederti, che fosse; perché
465 XIV | sapeva, la sua mamma l'averla argomentata, da quel tal fazzoletto,
466 XVII | signora; fu supposto, veh! argomentato, solo, perch'ella nulla
467 X | galanteria del giovane, dovette arguire, (stortamente, ma comprensibilissimamente,)
468 VI | suole,~se la notte la bagna, arida erbetta~lieta mostrarsi
469 XXIII| essi andavano, parte, dall'armajuolo e, parte, in cerca d'un
470 I | per venirvi, con indugio, armata di difficoltà, di ma, di
471 XIV | le varrate de cecate; un'arme, non è, mai, tanto pericolosa,
472 XXI | che, di noaltri due, uno, armeno, domattina, 'un pò vihere.
473 VII | non sa tessere o fondere arnesi cosiffatti! Non rimane se
474 XXI | home 'oi! Ma, se accetti, arò parlaco su isserio. Ecco!»~«
475 VI | che, scientemente, le si arrecano: amore profondo, onde noi
476 XX | ebbra dalla consolazione, arrecatale, dalle dimostrazioni d'affetto
477 XI | se una fortezza s'ha da arrendersi, a che tanti ghirigori?
478 III | aver combattuto alquanto, s'arrendeva e continuava. Non sapeva
479 X | pertinace; li rende concilianti, arrendevoli, scansabrighe. Quando, anche,
480 XVI | del Codice Civile e gli arresti della Cassazione parigina.
481 XI | Putifarre o la Salmace? che s'arretrasse da chi gli dice o dà ad
482 IX | di Prussia che non voleva arricchirsi, con la roba altrui, quando
483 X | alla conquista romana? Non arricciate il naso, filologi: se questa
484 XVI | poltroncina curule; perché le arringhe degli avvocati, del Pubblico
485 XXII | istante, ch'e' s'accingeva, ad arrischiar la vita, per colei? Una
486 XVII | sentissene offesa; e volle arrischiare qualche rimostranza. Ma
487 XXV | tua vita? quando tu hai arrischiata questa vita, per un insulto,
488 IX | vigliacco, trascurando il prode arrischiato. Anch'esse le sciabolate,
489 XVII | Infatti, un giorno, ch'ella arrischiò, azzardò, avventurò non
490 IV | condurre a terra i bene arrivati. Ci furono gli Scielzo;
491 VII | posso, né debbo, né voglio arrogarmi alcun dritto di giudicare
492 VI | avrei dovuto permettergli d'arrollarsi nel cinquantanove! Sono
493 XI | Onde le bisognasse mentire, arrossendo, l'origine! E, così, di
494 XXIV | solo, un pajo di volte, arrotò i denti. La Radegonda, bianca
495 V | mutata la biancheria ed arruffate e scomposte alquanto le
496 XXV | e, scartandone i capelli arruffati, v'impresse un lungo bacio
497 VII | rimaner da Lei, una volta arse queste. Pensi quanti casi
498 II | gallettacci, che han disimparata l'arte di generare, quelle pollanchelle,
499 XXIV | Delli-Fanti, comprimeva l'arteria brachiale. L'Acquarone,
500 XXIV | mano. Da ultimo, legò le arterie ed unì la ferita, nella
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