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Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol

     Capitolo
501 VII | labbra e poi con la voce articolata.~Ma la Radegonda lo interruppe 502 XXIV | cute retratta, ossia dell'articolazione. Quindi, penetrò, in questa, 503 XVI | belle sentenze di Cajo, gli articoli del Codice Civile e gli 504 II | necessità di adoperar gli artigli e di farsi le porzioni da 505 IV | Scielzo eran quattro: due in artiglieria, che, a Napoli, si vedevan, 506 XII | trastullando la fantasia con l'arzigogolar crudeltà che non perpetrerebbe, 507 XI | permettere, al possessore, di arzigogolare sul come aveva ottenuto 508 VII | gote, erano rimasti sereni, asciutte, quella bocca aveva proseguito 509 XIII | marito, della famiglia? Ascolta, figliuola mia! Tu sai, 510 XX | Radegonda del sessantotto! Ascoltami; ascoltati, via. Io ti parlo, 511 XX | ascoltare il medico. Io t'ho ascoltata, altre volte; e con mio 512 XX | sessantotto! Ascoltami; ascoltati, via. Io ti parlo, in nome, 513 XV | udiva un po' sorpresa, ascoltava, distratta; e, poi, stringendogli 514 XXV | mie preghiere non trovano ascolto, in cielo. Io lo sento. 515 XII | pochi mesi».~La Radegonda ascoltò, senza batter palpebra. 516 XXI | permetteva di ritirarsi, in uno asilo romito, dal tumulto del 517 XI | bellezza, se non quella dell'asino e del diavolo. Ma, di questo, 518 IX | venga stasera! Aspetta, aspé! Hai voglia d'aspettare! 519 XIV | verità della cosa, non si aspettano, mai, di udirla confessare, 520 XII | marito, come l'amante, debbe aspettarne il capriccio e tornarle 521 XVIII| E bisogna dire, ch'e' li aspettasse, giacché rimase in casa, 522 IX | la guerra, fioccarono le aspettative, per riduzione di corpo. 523 VII | Per poco, sai!... Mi aspettaviCrudele, che osa dubitarne, 524 XX | ci riuscisse minore dell'aspettazione... Voglio anche dire, che 525 XXI | due suoi amici...»~«'Un li aspetterà, lunga pezza...»~«Spero! 526 IX | babbuassaccio del banchiere; mi aspetteranno. Parrebbe villania. Vogliamo 527 XVI | d'Elena. Lui, Giocondo, aspetterebbe, all'albergo, che la pentita 528 XXI | Io vado a casa, difilato: aspetterò, , due suoi amici...»~«' 529 X | sopraffatti, chiniamo il capo; ed aspettiamo, che la inondazione si ritiri, 530 XVIII| e, perplessa, turbata, aspettò, con ansia insolita, il 531 IX | adoperasse, perché, invece di aspirare il fumo, mordacchiava, amaramente, 532 II | conforme a' bisogni ed alle aspirazioni dell'animo.~ ~ ~ ~ 533 XXIV | superficie articolare ed asportò la mano. Da ultimo, legò 534 VI | disciplina militare e da' modi aspri, anzi che no, dell'ufficiale, 535 VII | quali paure presaghe lo assalissero; io non saprei dirlo. Ma 536 XXV | dolorosi, che le facevano assalto, rimproverandosi la momentanea 537 XXI | che il general Damiano Assanti inflisse al volto del sedicente 538 XIII | sopra diverse vivande, per assaporarlo differentemente: così, voleva 539 XII | assurdo. Che un uomo possa assassinare, così, una donna, schiaffeggiarla 540 X | poter dire mezza parola assennata, perché ignorantissimo della 541 XX | ti se' messa. Io voglio assentirti, che questo tuo Della-Morte 542 X | dal vero». Si sbilanciò ad asserir, che, forse, in ogni donna 543 XXIV | avvenire. E sentite, poi, asserire, che chi s'abbandona, al 544 XI | fiume profonde le acque agli assetati, senza sentirsene diminuito! 545 XII | perché la legge vostra gli assicura l'impunità, doveva mostrarsi 546 XIV | convalescenza può dirsi assicurata e che, in pochi giorni, 547 X | ed avendogli la signora assicurato, che, il domani, e' rimarrebbe, 548 XIV | finalmente, avuto, dal medico, l'assicurazione, che la convalescenza può 549 VII | qualcosa di lei, che mi assicuri e testifichi d'esserne stato 550 XV | l'avresti detto un bue assillato:~ ~Che non v'ha pena, a 551 XXIII| proruppe, in un pianto dirotto, assinghiozzato. «Radegondaesclamò il 552 XIV | per la riputazione dell'assisa, che indossava) il farla 553 XXV | Radegonda! con quanto amore, mi assiste! E sì, che, ormai, sono 554 XXIV | prona, fu fermata, da un assistente, Oreste Prezzemolini, che 555 V | secreto. E ne implorò l'assistenza, il consiglio; e le disse: « 556 XXIV | togliesse il privilegio di assistere Maurizio suo. Quella madre 557 XVI | sacro, per chi era stata assistita e redenta, da lei.~Poi, 558 XXIV | che, dalle loro nicchie, assistono a supreme deliberazioni. 559 I | cilicio; come, talvolta, si assoggettano, docilmente, ad alcune mode, 560 XII | rilasciarlo. Sennò, i giurati lo assolveranno. Il codice, in questo caso, 561 II | notte, nel talamo, come assonnava, il giorno, nella sua brava 562 XXV | lasciò cadere, talvolta, assopita, nelle braccia della poltrona, 563 XI | apprezzata, da chi, prima, tutto assorto in quell'altra, sembrava 564 XIX | tempo e pratica lunga, per assuefarcisi, alle porcherie; e, ne' 565 VII | giacché Le è piaciuto di assumere questo messaggio, Ella, 566 V | che l'Orsenigo dovesse assumersi l'incarico di far capace 567 XIX | stanco e bisognoso di riposo. Assumeva tutta la colpa del diverbio. 568 XX | mai, meno, agli obblighi assunti, al dovere!»~«Avevi obblighi 569 XXI | Vermaleone ed alcuni altri astanti, a motteggiarlo, sulla sua 570 I | cui, pur, si conforma, od astenersi da ciò, che, pur, disapprova.~ 571 VI | passioni od, almeno, si astiene dallo attraversarci.~«Adulatore!» 572 XXII | al cuore, un dispetto, un astio, un fastidio, da non credersi, 573 X | ammutoliscono, si concentrano e si astraggono dal mondo. Se li interroghi: 574 XVIII| Con me, persuaditi, le astuzie riescon poco. Hai potuto 575 VII | rompiscatole, un seccatore, un ateo, via! Ahimè, come sbrigarsene? 576 V | non abbia a scontare, con atroci dolori, la felicità d'oggi! 577 XI | capricci e del senso. Non ci si attacca idea, per convenzione universale. 578 XVI | capelli, una fucina di attaccamento sincero, intenso. Rammentando 579 XX | C'era poca politica, nell'attaccar Maurizio, così, pochissima. 580 IX | che, ad ogn'inciso, egli attaccasse un moccolo od accodasse 581 XXII | toute entière à se proie attachée. No; Venere, no! qualche 582 XIV | Maurizio? Le sue labbra erano atteggiate al sorriso, anch'esse. Ma 583 XII | interessi suoi, ho l'obbligo di attendere alla riscossione di questo 584 XXII | Ed il pensiero suo non attendeva ned al ricamo, ned allo 585 XVI | mille supposizioni, per attenuarlo. Oh n'insultez jamais une 586 IV | franche risate degli altri si attenuavano in sorrisi fugaci, erano 587 IX | non le registro: anzi, attenuo quante espressioni riferisco. 588 X | al primo colpo, non si atterra; Roma non fu fatta, in un 589 VII | donna , non è quella, attesa con tanto desio; e si ferma 590 XXI | biglietti e portabiglietti. Ed attese, a classificare le bancali 591 XII | petto da non so ben quanti attestati della intrepidità sua e 592 XI | l'homme même. Indi, aveva attinto il suo concetto di amore. 593 XI | Maurizio; gli porse la mano per attirarlo a sé, e gli fece capire 594 XIX | Egli nol sofferse; e l'attirò a sé. Ella stava contegnosa; 595 II | desiderio di riottenere servizio attivo, massime conoscendo quante 596 XI | solo, a rinfocolarlo ed attizzarlo, come ogni altra piú maliziosa 597 XVII | smise anche di condurla attorno, come aveva fatto sulle 598 X | come dicono), via, piú attraenti? Ma o che crede tutte le 599 X | un interesse grandissimo, attraentissime? O che si figura, un uomo 600 XVII | ont fait du mal ont tant d'attrait pour moi!~ ~Che sia quella 601 VI | almeno, si astiene dallo attraversarci.~«Adulatore!» sclamò la 602 VIII | piú, tanto giuliva; ed attribuendo questo mutamento d'umore 603 VII | secondo che ti è forza attribuirne la disperazione od a viltà 604 XIV | con la Radegonda, doveva attribuirsi ed al paese piú piccolo 605 III | grande attività morale, per attuffarsi nell'apatia. La cessazione 606 III | raciniana, diversa da quelle audaci:~ ~Qui, goûtant dans le 607 XIV | forse, si sarebbe pentita, augurando troppo male dello avvenire.~ ~ ~ ~ 608 VII | sopravvenisse? Essere costretto ad augurarsi, che la ritardi! Bestia 609 VI | relazioni possibili e ne aumentavan, quasi, il piacere. Così 610 VI | giardino, dal quale venivano aure profumate e sciami di zanzare, 611 VIII | parecchi. La campagna contro l'Austria del mille ottocensessantasei 612 IV | prima, quando, ancora, gli Austriaci occupavano Milano, fra' 613 III | homme et péché pour péché,~Autant me vaut celui-ci que tout 614 I | Costantino, fratel maggiore dell'autocrate Niccolò primo. Aveva per 615 XVI | riconciliazione, tenute, da parecchie autorevoli persone, e tutte riuscite 616 IX | osato, mai, ribellarsi alla autorità mia, senza la dottoressa. 617 VII | simile a darmi; e mi ha autorizzata a riceverlo».~«Io? No».~« 618 V | trincerarsi dietro alla prescritta autorizzazione del marito per quelle in 619 III | me vaut celui-ci que tout autre.~ ~E poi, gusto, è vero, 620 V | brigata, di primavera o d'autunno, col cielo senza una nuvoletta, 621 II | cambialette rinnovate, gli avalli imprudenti, a lei, costavano 622 IX | profumato del narcotico avanese calmava, a poco a poco, 623 XVI | non si mostrerebbe, all'avanguardia. Lascerebbe impegnar la 624 V | davvero, davvero, non mi avanza che desiderare. Sono felice 625 XIII | ricevuto il pistolotto: ed, avanzandole un pajo d'ore libere, prima 626 XXII | quindici passi, con facoltà d'avanzare tre, mirando e sparando, 627 V | occhiate, che mosse! Sei piú avanzata di me, tu! Quasi quasi, 628 X | ci sarà) un po' di quella avara impudicizia, di quella sete 629 X | il suo buon Gabrio; ed avendogli la signora assicurato, che, 630 | averli 631 | averne 632 XV | quali rei d'adulterio; ed avernelo trattenuto, solo, pietà 633 IX | vicino, , nel suo salotto. Avess'egli, anche, chiacchierato, 634 VI | che, ampliando la Villa, l'avesser privata d'ogni antica sua 635 | Avete 636 XIV | XIV~ ~Frattanto, l'avola antica, a meditare sul da 637 IV | dentaturina, bianca al pari dell'avorio; con un pieducciuolo, che 638 | avranno 639 | avremmo 640 | avremo 641 | avuta 642 XII | il fece ammutolire; ed avvallò gli occhi.~«Taci , tu. 643 XIII | amareggiarle?~Ah l'amor poco avveduto delle nonne e delle mamme, 644 II | sedicenne, appena, e tanto tanto avvenente, si allogò, per moglie, 645 I | Le distrazioni conjugali avvengono, rado assai, per impeto 646 XXV | Berenice, e di quel, che le avvenne, osservandissimi lettori 647 XIX | io!» disse la donnetta, avventurando, come scherzo, il rimprovero; 648 X | l'orologio a pendolo lo avvertì esser prossima la mezzanotte. 649 XII | significanti, quasi come avvertimento. La Radegonda a sorridere 650 XXV | che il loro diletto; ed avvertirono la stanchezza accumulata. 651 XI | nuova relazione non poté non avvertirsi da molti: con quel suo caratterino, 652 XIV | ora, in Milano avevano avvertita l'intimità con la Radegonda, 653 VIII | dissipazione, quando s'è una volta avvezzi all'amore? Chi trangugerà, 654 VI | senta male?» e faceva per avviarsi alla camera da letto; ma 655 XXV | la disarticolazione, bene avviata la ferita al petto, pronosticarono 656 XI | signoroni, quello, che piú s'avvicina al facchino? Aggiungi: le 657 XIX | preoccupato, un quarto d'ora, allo avvicinarsi della scadenza perché, immediatamente, 658 I | anni. La prima, invece, s'avvicinava alla trentina; aveva, da 659 IV | melanconia dell'ospite amica; e s'avvide la ragione starne in una 660 XII | barbaro. Che un amante si avvilisca, nel pericolo; e si renda 661 XVIII| t'inganni».~La Radegonda, avvilita, taceva, lo lasciava sfogare. 662 X | taciturni d'un piemontese. Avviliti e sopraffatti, chiniamo 663 XII | due o tre parole; e, poi, avvilito da un'occhiata della donna, 664 X | voglia, di consigliarlo ad avvinazzarsi, regolarmente, puntualmente, 665 XVII | giorno, ch'ella arrischiò, azzardò, avventurò non so qual rimostranza, 666 XIX | quelle sagome non se ne azzeccan, piú! nella Italia nostra, 667 VII | prima, uno si studia di azzimarsi alla meglio; e ciò, che, 668 XIV | Salmojraghi, si sarebbe azzuffato, con chi gli avesse contrastata 669 II | sdottoreggiavano, malthusianamente, co' babbi e con le mamme partenopee: « 670 II | rimpannucciarla; ché il babbo Scielzo s'era persuaso, 671 IX | narrato dell'incontro a quel babbuassaccio del banchiere; mi aspetteranno. 672 XXII | bisogno, carezzerebbe il boja, bacerebbe, compunto, la mano d'una 673 XXV | spalle, adocchiando, nella bacheca, ed accennando alcuni balocchi. 674 XXIII| torna, subito. E lasciami baciare questa cara mano, che ha 675 XIX | appena coperto; accarezzato, baciato... come non provare, se 676 XXIV | i singhiozzi, accanto al bacile, nel quale stava il membro 677 VI | quel, che si facesse, che baciò anche lei.~La signora Della-Morte 678 IV | donne ad abbracciarsi e baciucchiarsi, con mille smancerie, com' 679 II | troppo, aleatorio. E bisogna badar bene a non isbagliare i 680 VII | debba, necessariamente, badarvi, osservarle. Piccole imposture! 681 XII | alzar le spalle: ed o non badava, altrimenti, al fatterello; 682 XXII | l'altra porta. Ma non vi badò, piú che tanto. Era la Salmojraghi, 683 VI | fresca, suole,~se la notte la bagna, arida erbetta~lieta mostrarsi 684 IV | lombardi. Pompei, Caserta, Baja, Capri, i Camaldoli, Pesto 685 XXII | assicuro, che ho tutt'altro che baje, per capo».~«Eccoli».~«Grazie».~« 686 XII | carte in tavola. Cominciò a balbettare due o tre parole; e, poi, 687 XXI | intenzione di chi le pronunziava. Balbettò qualche parola di diniego.~« 688 V | giovanotti spensierati e baldanzosi, donne sorridenti e benevole! 689 XI | adoperare un bel verso di Baldassarre Olimpio degli Alessandri 690 X | tratto, o, per dir meglio, balenandole alla mente, senza che sel 691 II | affidato, prima, ad una balia, poi, ad una bambinaja. 692 XXV | accompagnati da mamme e da bàlie e da bambinaje. Ed ecco, 693 II | strimpellava, si canticchiava, si ballonzolava, qualche volta; la signora 694 XXV | bacheca, ed accennando alcuni balocchi. L'Almerinda si chinò, piú 695 XXV | godere della sua letizia del balocco comperato! Quanto invidiava 696 VII | che, a riceverle, fanno balzare il cuore dell'amante ed 697 V | inutilmente!...»~La Radegonda era balzata in piedi: sorpresa, commossa, 698 XIV | girare, colle pastoje, colle balze? E che dispendio la femmina 699 II | ad una balia, poi, ad una bambinaja. Così fanno tante e tante 700 XXV | da mamme e da bàlie e da bambinaje. Ed ecco, in quella folla, 701 XXV | sotto-braccio una grossa bambola, e che la Salmojraghi-Orsenigo 702 XXI | attese, a classificare le bancali vinte, in tanti mazzi, quante 703 IV | di gite e di feste e di banchetti; e lo stesso Consigliere 704 XVI | cuore, allontanandosi dalle bandiere, per la applicazione del 705 VI | giorno, Maurizio notò la bandieruola rossa, che violava i regolamenti 706 XX | di venirne, sull'orlo del baratro, e porgerti la mano e fare 707 II | figliuoli con un palmo di barba, per piangerne, coralmente, 708 XII | manigoldo, tanto ingiusto e barbaro. Che un amante si avvilisca, 709 XIV | parole proprie, come il barbero dagli uncini, appesi alla 710 VII | Gli si strinse il cuore; e barcollò come un uomo ebbro. Avrebbe 711 XVII | Per gli amici, (forse, bari,) che lo spogliavano al 712 XXI | inflisse al volto del sedicente barone Giovanni Nicotera. Quella 713 III | ad uno stupro violento. Baruffe continue amareggiavano la 714 XXI | ma, pure, si schermiva, barzellettando, spiritoseggiando, con disinvoltura, 715 VIII | ravvicinare due sali, la base di ciascuno de' quali abbia 716 XIV | dirle; alcune, gli doveva bastare di accennarle, senza insistervi, 717 XIX | richiesta. Ora, sapeva, che gli basterebbe fare il preoccupato, un 718 XVII | vizietto del giuoco, non basterebbero le maggiori ricchezze del 719 XXII | e furibondo di doversi battere per lei. Non gli dispiaceva 720 VII | sigaro, quando egli rizzava batterie o puntava cannoni sotto 721 XXII | quella donna. Era lieto di battersi; e furibondo di doversi 722 IV | occupavano Milano, fra' battezzati della parrocchia di San 723 VI | si trovò un fazzoletto di battista con le iniziali ricamate:~ ~ 724 XXIII| Carina, la sbagli! Non mi batto, mica, per amore tuo; anzi, 725 X | accattabrighe, alzan la voce, battono il pugno chiuso sul tavolo, 726 XI | collo del camallo e del bazzariota: chi negherà, che un giovanotto, 727 VII | visita. Si nasconde la tal bazzecola, certe carte, certi libercoli; 728 XIII | appassionatamente, ed era bclla tanto e le brillavano, talmente, 729 XIII | pensiero, che c'inebria e bea. Uno interesse, potente 730 II | libertà concessa. Durante i beati sonni del commendatore, 731 XX | usavano gli scialli, che beatitudine! Bastava buttarsene, addosso, 732 II | rimanersene col danno e con le beffe, come quella tale inglesoccia... 733 XIV | sarà, anche, la mancia. Va behn! ma cosa dicevamo? Ah sì, 734 IX | Ma guarda, un po', che bej tosânn!»~Queste ultime due 735 XIII | accettare gli omaggi d'un bellimbusto, anzi d'intenderti...»~« 736 IX | con cui salì, l'era tanto bellina! Forza irresistibile !~« 737 XII | per una spiegazione o col bellinbusto o con la moglie. Vivea certo, 738 IV | cerchiati, parve, a tutti, delle bellissime. Le due donne ad abbracciarsi 739 XIX | ma stava sulle sue. Il bellissimo volto era pallido, squallido. 740 XX | certa Clorinda, (grassoccia, belloccia, cui Maurizio dava pizzicotti, 741 XVIII| mansuetudine, non si mansuefanno le belve; o, se pure qualche animale 742 VII | chiude l'uscio a doppio giro, bench'ella faccia un gesto ed 743 VII | spiarci! Fortuna, io ti benedico! Non voleva se non appoggiarmi 744 V | ch'io gli ho portata la benedizione in casa; che, da quando 745 XX | mia, tu sei, sempre, la benefattrice e la salvatrice mia. Io 746 XX | ora, a me, spetta, alla beneficata, di venirne, sull'orlo del 747 XVIII| cinquantamila lire, per opere di beneficenza. La donna nol cercò al banco, 748 X | l'uno e l'altra) un certo benessere, per ragioni tanto diverse, 749 V | baldanzosi, donne sorridenti e benevole! Cogliere il capelvenere 750 XXV | giovane, che aveva mentito benevolenza, per non sembrare ingrato, 751 II | usufruttuaria ed amministratrice de' beni, che, moralmente, appartengono 752 XVI | fogli di Milano tacquero, benignamente, dell'avvenuto. E, nella 753 III | francese, poi, sel sapeva benino; anzi, era l'unica cosa, 754 XVI | cosa, giudicando i fatti, beninteso, dal proprio punto di vista, 755 XVII | i ricordi, che un cuore bennato offre, timidamente, all' 756 X | esterno. Da Machiavellici e Benthamiani, li trasforma in filantropini; 757 XX | sfarfallato? Un giocatore, un beone, un perturbatore di famiglie. 758 VIII | petto come una gran sete di bere alle acque torbide, venefiche, 759 X | versione del mondo, rendendo «bergèronnette» per contadinotta, «vieux 760 XIX | quando Maurizio pensò a berlo. Convenne riscaldarlo; e, 761 V | bisogno, che il costringe a berne, costringeva, ora, l'Almerinda 762 V | confessore, don Cammillo Berretta, eccedesse nella indulgenza; 763 XI | una cura secreta l'aveva bersagliata; o per la coscienza del 764 XV | così. E qualch'altra, col bersaglio. Caspita! Monzù l'ha presa 765 XX | dir, così, Radegonda. Tu bestemmi».~«Ti dico, che l'amo, io. 766 XXIII| giovane scendeva le scale, bestemmiando: «Dio birbone! m'ha fatto 767 XIX | il primo, checché avesse bestemmiato nell'ubbriachezza. Aveva 768 IX | Mamma mia!~Se, mai, uomo bestemmiò, dal profondo del cuore, 769 I | ma gli è caro di avere un bestione par mio, nel suo serraglio». 770 X | a questa terza classe di bevitori. Era di quelli, che, in 771 XIII | vecchia ed ho i capelli bianchi ed un tantino piú di sperienza 772 V | listato di verdognolo e bianco. L'Almerinda sedeva su d' 773 XV | intenda farmi frate io, e biascicare, tutto il giorno, orazioni 774 II | ch'e' non ci sia nulla da biasimare in questo contratto lecitissimo; 775 XXIV | Salmojraghi-Orsenigo; e ne fu biasimata, da molti. «Donna senza 776 XX | e salda, in ciò, che tu biasimi; addio, dammi un abbraccio ( 777 VI | sdilinquere, corse in cerca d'un bicchier d'acqua. Essa il tracannò, 778 X | In altri, finalmente, i bicchieri moltiplicati svolgon tutte 779 VII | canapè. Nella cassetta, vero bigiú, chiudevansi le letterine 780 XV | pregiudicata, senza dubbio, e bigotta) che vorrebber saper morte 781 XXV | si soffermavano bimbi e bimbe, accompagnati da mamme e 782 XXV | vetrine si soffermavano bimbi e bimbe, accompagnati da 783 XV | contratto! Passarono i mesi, i bimestri, i trimestri, i quadrimestri, 784 III | delitto l'amore tra una bella bionda ed un bel bruno. Nulla, 785 XXIII| scale, bestemmiando: «Dio birbone! m'ha fatto spengere il 786 VI | c'erano per corrompermi, birrichino?»~«Sì, mamma» disse l'uffiziale, 787 II | antipatico, collerico, bisbetico, sofistico. Speculava sulla 788 IX | la roba altrui, quando il Bismarck gli ebbe fatto gustare le 789 XVI | che trent'anni, altro una bisnonna di piú che settanta. S'era 790 XI | un giovane amato! Onde le bisognasse mentire, arrossendo, l'origine! 791 XV | comportarlo. Ed, insomma, bisognerà, ch'ella si pieghi al mio 792 XVIII| ad una signora; e non le bisognò piú d'un'occhiata, per ravvisare 793 XIX | tornava, a casa, stanco e bisognoso di riposo. Assumeva tutta 794 I | crucciare e crucciarsi, bisticciarsi, rappattumarsi, come chiunque 795 X | nelle spalle: né mentovò la bisticciosa, che aveva ritrovata, poco 796 IX | de' precetti del distico bisticcioso:~ ~Quid facies, facies Veneris 797 VII | nostra; ora, approfondando il bisturi, diceva, solo, mia, e calcava 798 XXV | L'affettuoso tu scese blando, mite, carezzevole, al cuore 799 XXIV | pensare, come sbuffasse e blaterasse il sor Gabrio, al risaperlo! 800 XX | Niente di vero, in quanto blateri. Il Salmojraghi parla, per 801 XV | ellera agli alberi? come il boa al bue! Non c'è via di guarentirsene. 802 VII | dopo, con lei, insieme, una boccata per uno... E si butta via 803 XXIV | accostò, allora, al naso, una boccettina. Quando l'operazione fu 804 X | vieux bouquins» per vecchi bocchini ed altrettali amenità. La 805 I | lui, guai! Quanti e quali bocconacci amari non gli tocca mandar 806 XI | leggiadra, giovane, patita: un boccone ghiotto e prelibato? Quando 807 XV | faccia seria: «Mia cara» bofonchiò «di alcune supreme risoluzioni 808 XXII | bisogno, carezzerebbe il boja, bacerebbe, compunto, la 809 XIX | leggere una lettera, col bollo postale di Napoli, la fronte 810 XV | presto, passato il primo bollore, la donna tornerebbe, pentita 811 XVI | est pour le sot;~L'honnête bomme trompé s'éloigne et ne dit 812 V | disgusto, cullata da tepida bonaccia sul pelago della vita, lo 813 XXI | in fin de' conti, era una bonissima pasta d'uomo, un caro figliuolo, 814 IX | orazione, per centomila bonissime ragioni, non le registro: 815 II | dapprima, anche, sotto i Borboni, non imitò que' colonnelli, 816 II | famelica famiglia d'ufficiali borbonici, tanto numerosa, che le 817 XIX | il lettore. E cominciò, a borbottare:~«Ho promesso, ho promesso! 818 XIII | affetto! Bella scusa! E cosa borbottava costui?... Ma guarda un 819 VIII | delibata la sopraffina anaci di Bordella ed altrettali stomatici? 820 II | restringersi nella vita casalinga e borghese, conforme a' bisogni ed 821 XXIII| sanese). S'inoltrarono, nella boscaglia. Fu scelto un luogo opportuno. 822 XVI | Come la magona, in mezzo a' boschi, che fabbrica lamine e verghe 823 XVI | implorando perdono.~Gabrio, botta e risposta, scarabocchiò 824 XII | mógliema, il torto di cambiar bottega. A rivederla! Per uno scudo, 825 X | brillantissimi, invece, dopo la terza bottiglia.~Dunque, in queste ottime 826 IX | Napoli, saltava, così, di botto, al Voi confidenziale. Maurizio 827 X | per contadinotta, «vieux bouquins» per vecchi bocchini ed 828 XX | promesse? Dimmelo tu! Da quel bozzolo misterioso, cos'è sfarfallato? 829 XXIV | Delli-Fanti, comprimeva l'arteria brachiale. L'Acquarone, sostenendo, 830 XII | capriccio e tornarle gradito, se brama, che gli si conceda l'entrar 831 XV | non l'aveva né volutabramata, con la Radegonda. Povero 832 XVII | padronissima! Ma, se e finché bramava star seco, ricordasse bene, 833 XXV | seguì, a lungo, con l'occhio bramoso, quella visione adorata. 834 VII | velata: egli butta il sigaro, brancica il giornale, rientra la 835 VI | mamma, e l'animo un po' brancicato ed oppresso dal ruvido tocco 836 XVIII| Ravvicinati, con molto studio, i brandelli, così da poter leggere il 837 III | romperla col damo, troncando, bravamente, d'un colpo, il nodo gordiano. 838 IX | faveur,~Que fait la guerre au brave illustre, au preux sauveur,)~ ~ 839 II | di acquistare una certa bravura negli sprechi. Ci sono i 840 XX | Sai, che mia madre era bresciana? Una Averoldi!»~«Ti manca, 841 V | spontaneamente, questa briga, senz'esserci chiamata, 842 IX | esclusivamente per sé, un giovanotto brillante, per una serata intiera: 843 X | di malumore ed uggiscono; brillantissimi, invece, dopo la terza bottiglia.~ 844 XIII | ed era bclla tanto e le brillavano, talmente, gli occhi, per 845 X | interesse proprio, ché vi brillerà, facendo miglior figura, 846 XVII | prima, soleva renderlo brioso e spiritoso, ora, invece, 847 XXV | piú ristoro che un po' di brodo; senza allontanarsi, piú 848 XI | figliuola. Scender nella tomba, brrrr! e prematuramente scendervi 849 VII | amica, alla amica Sua, che bruci pure ogni cosa, che ne faccia, 850 VII | in tasca... Per Dio! mi brucian le mani questi fogli qui, 851 VII | mani questi fogli qui, mi bruciano!»~«Sia pure! Io Le impegno 852 IX | scarichi un predicozzo, a bruciapelo, sulla mia condotta scapestrata 853 XVI | dignità; o ripetere, che~ ~Le bruit est pour le fat, la plainte 854 III | una bella bionda ed un bel bruno. Nulla, secondo lui, di 855 XIX | notte, rammentandosi le brutali offese, inflitte alla sua 856 XVIII| se pure qualche animale bruto, non la belva uomo.~«Vale 857 XXIV | stimino la febbre comatosa bruttissimo sintomo, ne' feriti. E quel 858 XV | fu giudice indulgente. Si buccinò, esserci voluto il bello 859 VIII | passione stessa: non la bufera, che sconquassa l'animo, 860 VI | cuor sincero. Sarebbe anche buffa, ch'io me ne lagnassi! Da 861 XI | credendo ripetere una frase del Buffon, che ha detto, invece, e 862 VIII | affettava ilarità crudele, buffoneggiava con eccesso studiato. Cercò 863 XIX | Maurizio, quest'è una bugiaccia!»~«T'assicuro... Sull'onor 864 XIII | forse, inopportuna e, certo, bugiarda. In fondo, a lei, nonna 865 XXII | capo».~«Eccoli».~«Grazie».~«Bugiardo! Tu non n'hai bisogno; so! 866 XI | nutriamo, giurando quattro bugie. Si sa, che certe parole ( 867 XXI | cavava il portafogli di bulgaro, dalla ladra, per riporveli,) 868 XVIII| giornata seguente, anzi di buon'ora.~Lasciato il banchiere, 869 I | imposto dalla moda, dal buon-tono; se non temessero di scomparire, 870 III | a dubitare sul serio del buonsenso e del senno della signora, 871 XVIII| egli aveva il viso tanto burbero, mamma mia! che nessuno 872 XXII | bisogno; so! so! Non riesci a burlarmi! sono avvezza a leggerti 873 VI | lagnarsene ha, chi riman burlato: ma io, io debbo esser grata 874 V | ineziucole; commentavano burlescamente alcuni discorsi, fatti dagli 875 XXII | denaro?»~«Direi, che... Ma tu burli?»~«Che! non l'avresti piú? 876 V | camicia, tu ce l'hai».~«Burlona!»~«Ti pregherò di prestarmela; 877 XI | chi s'arrischia per mari burrascosi! Nulla ora, le piaceva piú! 878 VII | visite passate, soavissime o burrascosissime, rammentava, seduto fuori 879 XIV | dargliene. Ora, morire o buscarne, per la Radegonda, gli sembrava, 880 XXIII| miei stivali! E, se non le busco, quest'altra corvée; invece 881 XVII | esperienza fatta, che le busse nonché alienarci gli animi 882 VII | dissuggellano, sbadatamente, le buste; si rompono le fascette: 883 XIII | va dal buon Gabrio tuo, buttagli le braccia al collo, ripetigli 884 IX | l'animo di scrivere! E, buttando via, dispettoso, il sigaro, ( 885 XXV | l'indusse ad andarsi a buttare sul letto, dove, pure, la 886 XIV | rannuvolandosi. E lei, sorridente, a buttargli le braccia al collo, ad 887 XX | che beatitudine! Bastava buttarsene, addosso, uno, per coprire 888 VII | gettare un osso, invece, s'è buttato un pezzetto di pane asciutto, 889 XII | moglie nelle lenzuola, la buttava dalla finestra. Si accorse 890 XI | qualcosa, s'indispettirebbe, butterebbe fuoco e fiamma! Ma, o che 891 VIII | ogni genere, ché un diavolo caccia l'altro; ma gli fu piú facile 892 VII | involtino per involtino; a cacciar fuori da ogni busta la carta 893 VI | Maurizio l'aveva, in fondo, cacciata di casa, per farvi luogo 894 IX | Danimarca, che fame canina cacciò fuori, l'amico! Mamma mia!~ 895 XII | interrompere la lettura; ed, a lui, cadde l'animo e passò la voglia 896 XXII | vollero molte chiacchiere, per cader d'accordo; si convenne di 897 XXV | una delle due si lasciò cadere, talvolta, assopita, nelle 898 V | staccherebbe dal cielo per cadermi in grembo. Guarda, giorni 899 VII | dànno! E se si smarrissero e cadessero in mano a maligni? Vorrebb' 900 XII | gli era in presenza, gli cadeva l'animo.~Sembra, che il 901 XV | religiosi, morali, civili cadono, di per sé: che importa 902 I | signora adopera nell'uomo, caduto in sua balìa. Come si sia, 903 XVIII| esser, almeno in parte, cagionata, anche, dal sapere l'Almerinda 904 XII | il broncio, guardava in cagnesco Maurizio, faceva sgarbi 905 XVI | le piú belle sentenze di Cajo, gli articoli del Codice 906 XVIII| tornava, con la veletta calata sul volto; quando, tutt' 907 XXIII| mosch, pappatas, vesp, calavron,~Formigh, zanzar, scigad, 908 VII | bisturi, diceva, solo, mia, e calcava su quel pronome possessivo. « 909 XI | anche di piú, tanto, da non calcolare le conseguenze, possibili, 910 XXV | sfogò, in lagrime, lunghe, calde, strazianti, frammiste di 911 I | vostra taglia e del mio calibro.~Le distrazioni conjugali 912 X | di quella roccia, aspra e callosa, formatasi, ne' continui 913 VI | macchinalmente; e quella frescura, calmando la febbre de' polsi, mutò, 914 XXIII| bisogna correre a casa, per calmar le ansie di una Orsenigo. 915 V | pistolotti e de' capelli di lei; calmarne le furie... Uhm! ci voleva 916 IX | profumato del narcotico avanese calmava, a poco a poco, i nervi 917 VII | po' d'acqua di Felsina. Calmiamoci: leggiamo, scriviamo, sediamoci, 918 XII | incontrandone lo sguardo calmo, convinto, scorgendone il 919 X | si accorga, dall'insolito calore, che un di costoro mette 920 XX | drizzò stizzita, come serpe calpesta.~«Niente di vero, in quanto 921 III | dell'anima; nemmanco, poi calpestare la sinderesi e ridere del 922 X | napoletani abbiamo la smania, di calunniar, sempre, le povere provincie 923 XX | l'amo. Smettila, con le calunnie; o crederò, che tu parli 924 IV | Caserta, Baja, Capri, i Camaldoli, Pesto furono visitati. 925 XI | le braccia al collo del camallo e del bazzariota: chi negherà, 926 XX | riconciliarti col Salmojraghi, tutto cambia d'aspetto. Rientri, nella 927 XII | a mógliema, il torto di cambiar bottega. A rivederla! Per 928 IX | Il rivenditore si negò a cambiarlo per un sigaro ed, anche, 929 XIII | della Radegonduccia bambina cambiava, in consolatrice, colei, 930 XXV | mondo, se tu m'ami; e non cambierei... con la piú ossequiata 931 XX | tu parli, al muro. Io non cambio. Io sono, immutabilmente, 932 IX | anche, per cinque; ed il cambiò solo, mormorando, quando 933 XI | Ma gliel consegnarono, i camerieri dell'Albergo, quel biglietto 934 V | che il mio confessore, don Cammillo Berretta, eccedesse nella 935 XXI | Ferdinando Vernalone, pugliese. Camminando verso casa, espose loro 936 XXI | piace, neppure». E prese a camminar, su e giú, per salotto, 937 XVIII| trasalir tutta. Innanzi a lei, camminava un signore, dando di braccio 938 XXIII| bordocch, centpee, tavan,~Camol, mosch, pappatas, vesp, 939 IX | Dicono: a Napoli, c'è la camorra. E qua, domando io, cosa 940 VII | che dovrebbe esser qua! Il campanello! Oh non sarà nemmanco lei! 941 VIII | i sonni! , fra la pace campestre, l'Almerinda tutta riacquistò 942 XV | Goldoni, che odiava, tanto, il Can de' Tartari, da non poter 943 X | potergliela, con facilità, cancellar del tutto ed eradere dal 944 X | pur, fossero vendicati e cancellati da vittorie, che il debito 945 XV | piccola Clotilde; e, così, fu cancellato, dal cuore della viaggiatrice, 946 V | desiderî, senza uscire da' cancelli della sua morale, varcati 947 I | punto eleganti. Persino col cancro al petto, portano e stringono 948 VII | non si spegne, come una candela, che basta sofffiarvi su... 949 IX | della Danimarca, che fame canina cacciò fuori, l'amico! Mamma 950 VII | rizzava batterie o puntava cannoni sotto il fuoco nimico. Taceva, 951 XIII | evita quanto il turba; cansa le false apparenze; fargli 952 XVIII| dimostra: in modo mite sì, cansando ogni parola acerba, ma i 953 V | quella società pericolosa, di cansare ogni prossimo incontro col 954 II | presentavano. Si strimpellava, si canticchiava, si ballonzolava, qualche 955 VII | giú, al portone od alla cantonata, e spiarci! Fortuna, io 956 XI | propriamente detti, che stanno alle cantonate; poiché fan sì, che una 957 XVIII| e gettò lacerato, in un cantuccio) Maurizio, a lagnarsi, che 958 VII | rimuginava in quel piccolo caosse. Prese fuori una lettera 959 VII | di rimaner soli: sennò, capacissimo di piantarsi giú, al portone 960 V | tu, delle infatuate del Capecelatro? vai dal Pica?»~«Il mio? 961 V | e benevole! Cogliere il capelvenere ne' vomitorî degli anfiteatri 962 XX | neppur, grado; che non capisce, che non apprezza...»~«Almerinda!»~« 963 XIX | Ma grazie tanto!»~«Oh, tu capisci!... fa brutto, vedere uno, 964 IX | lungo tempo, ormai, si era capita! Oh sapeva, sapeva di amar 965 XV | già; all'estero, no. La capitale era meglio di qualunque 966 XV | e rappresentavano un bel capitaluzzo. Lei accettò, senza né badare, 967 XI | come potrebbe darsi, che un capitanaccio di cavalleria Italiano, 968 IX | Giusto, costei m'aveva a capitar tra' piedi!» Oh, intendiamoci! 969 I | povero giovanotto, che c'è capitato, guai a lui, guai! Quanti 970 VI | inseparabilmente. Del resto Maurizio capitava, quasi ogni giorno, sul 971 VII | caro marito di lei, che capiterà, forse, allora, malauguratamente, 972 VI | forse, prevedere, ch'io capiterei stamane? E non è stato, 973 XIX | antica fabbrica reale di Capodimonte ... una bellezza! un amore! 974 IV | Pompei, Caserta, Baja, Capri, i Camaldoli, Pesto furono 975 XVIII| dire, ch'io sono un matto capriccioso? Chi sa, pretenderesti, 976 XI | avvertirsi da molti: con quel suo caratterino, era donna, credo, da non 977 VI | ogni antica sua bellezza caratteristica. , si rammentò di aver 978 III | agozzino, tra prigione e carceriere. E, poi, s'era provveduta 979 XX | Vivrete, come due mutui carcerieri, come due compagni di catena! 980 XXII | qualche moina, di qualche carezza; perché, già, ne aveva bisogno; 981 XXII | quand'uno ne ha bisogno, carezzerebbe il boja, bacerebbe, compunto, 982 XI | Aggiungi: le femmine han cari gli uomini capaci di grandi 983 XII | dopo, Gabrio tornò alla carica, leggendo, ne' Fatti varî 984 XII | gli sguardi, fra il tondo, carico di rognoni trifolati al 985 XII | scelta dell'amante! Caduta di Cariddi in Iscilla, di codardo in 986 XXV | per sorreggere quel peso carissimo; ed, in quegli spasimi convulsi 987 XXIII| come se un' Orsenigo fosse carne da mercato! Maurizio mio, 988 VII | la palla, infitta nelle carni, e che non avrebbe, mai, 989 XX | pizzicotti, nelle parti carnose, e che nol ridiceva alla 990 XXI | vedrete, quante villane carogne pretendono e ricevono del 991 XXV | nulla. Un moncherino! Addio carriera! E me ne andrò in tisico, 992 VII | Tra! Tra! Tra! Tra! Una carrozza chiusa si ferma innanzi 993 XXIII| bel pomeriggio estivo. Due carrozze, venute, l'una, pel viale, 994 VIII | tentazione di leggere que' due carteggi, de' quali era depositaria 995 II | restringersi nella vita casalinga e borghese, conforme a' 996 XI | E non sapeva dove altro cascar morto; e preferì acculattare 997 IV | ospiti lombardi. Pompei, Caserta, Baja, Capri, i Camaldoli, 998 V | una veste da camera di casimiro rossa, costretta negligentemente 999 XV | qualch'altra, col bersaglio. Caspita! Monzù l'ha presa pacificamente; 1000 V | portafogli, i suoi risparmî, la cassa del marito, a disposizione


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