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Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol

     Capitolo
1001 VII | l'adoperò per aprire una cassettuccia di palissandro con intarsii 1002 IX | vi fu schietta gioja e casta, fu il giubilo della Radegonda, 1003 III | preso, da luogotenente, a Castelfidardo. Bel giovane e di cuore, 1004 XIII | grossa, e che m'avevi da castigare».~«Non credo aver, mai, 1005 XIII | avrebbe inteso, debitamente, castigarla.~Una creatura tanto bella, 1006 XII | fatti vari, che narravan castighi, inflitti da mariti alle 1007 X | alle relazioni sessuali. La castità essere, ormai, l'anomalia; 1008 VIII | raccoglimento, che precede i cataclismi così morali come fisici. 1009 XIV | appresso, per la vita, questo cataplasma, come il forzato fa della 1010 XX | che volessi sbrigarti, da catene increscevoli. Hai provveduto, 1011 VII | anella, un portacapelli, una catenina. Impallidì, vedendo l'inatteso 1012 XI | tavola rotonda. Pioveva a catinelle! Nessuno spettacolo attraente 1013 VII | la mente non si lasciano cattivare, neppure da' Telegrammi 1014 XVIII| ragione, ma con piú malizia e cattiveria della serpe. Che il diavolo 1015 III | flagello reciproco. Un buon cattolico avrebbe detto, che rinvenivano 1016 XVI | sotto le piú dure forche caudine morali, pur di riavere, 1017 XVI | inventarne, pe' bisogni delle cause, confidando che giudici 1018 IV | rimarrebbe, però, ben custodita e cautelata.~Ne' giorni seguenti, fu 1019 III | Questi, con la sua morale cavalleresca, non riusciva a capacitarsi, 1020 XI | negherà, che un giovanotto, cavallerizzo, napolitano, alto sei in 1021 V | terra sicura, guardare i cavalloni furiosi ed i navigli pericolanti 1022 XVI | contorte, e da cui si poteva cavare così poco senso e costrutto, 1023 XV | Voglio vivere, vivere; e cavarmeli tutti, i capricci! Della 1024 XV | son disposto a tollerar la cavezza, io; ho già troppo delle 1025 XVIII| sbagli, la sbagli; ch'io cavezze non ne accetto, da nessuna. 1026 III | costo, dove pescherà l'altro cavilli per motivare un passo decisivo? 1027 XIII | La nipote della Teresa Cazzaniga negli Averoldi! mai piú! 1028 XIV | peggio de le varrate de cecate; un'arme, non è, mai, tanto 1029 XV | quasi, il marito gliela cedeva per contratto! Passarono 1030 XXV | Chi m'insegna, come far cedobonis di tanta felicità?»~ ~Della 1031 V | colloquio, avrebbe, alla lunga, ceduto; e si sarebbe stati daccapo. 1032 III | odore; e, poscia, seguono cefalalgie, lunghe e crudeli. E, nondimeno, 1033 XXI | ribaldo: io ne disgrado il ceffone, che il general Damiano 1034 XXIV | discarico.~Si radunarono quattro celebrità, quattro professoroni, quattro 1035 III | per l'inevitabil castigo celeste, ed invidiarsi ed invidiare 1036 XII | XII~ ~Si narra d'un celibe, che, ogni sera, prima d' 1037 XXIV | retrazione, incidendo i filamenti cellulosi, che la tenevan congiunta, 1038 III | pour péché,~Autant me vaut celui-ci que tout autre.~ ~E poi, 1039 XXIV | Radegonda, bianca come un cencio lavato, ma, sempre, padrona 1040 XIX | sorbillarono, a sorsellini, a centellini, insieme, dall'unica e sola 1041 | cento 1042 IX | fregi della orazione, per centomila bonissime ragioni, non le 1043 X | squittire, in tre ore, pari a centottanta minuti, pari a diecimila 1044 XXIII| Scimes, pures, bordocch, centpee, tavan,~Camol, mosch, pappatas, 1045 XXIV | un momento, disparve; e cercandola, per non so piú cosa, la 1046 XI | Lascerebbesi morire? Non cercherebbe procacciarsi quanto, pure, 1047 XX | quel povero giovane, che tu cerchi, ancora, d'invidiargli l' 1048 XI | anelletto d'oro, d'un modesto cerchiellino, infilzatole, di soppiatto, 1049 XXI | aippoliteama?» E, finita la cerna e classificazion de' biglietti, 1050 XII | la moglie. Vivea certo, certissimo del fatto suo, tanto certo 1051 XXIV | stirò, in alto. Poi, il cerusico ne favorì la retrazione, 1052 I | Se una femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato 1053 VII | Salmojraghi-Orsenigo si cerziorasse con gli occhi suoi, di non 1054 IV | accompagnarli in ogni gita) cessando di esser loro d'impaccio, 1055 XX | miserrima, se mai, comechessia, cessassi dall'amare e dallo stimare 1056 XXV | consulto. Ed i chirurghi, cessato il delirio, ben riuscita 1057 III | attuffarsi nell'apatia. La cessazione del travaglio ha troppa 1058 VII | E tutto sarebbe finito? cesserebbe tutto? Parli per sé, lei. 1059 XVII | je ne sais pourquoi.~Ceux qui m'ont fait du mal ont 1060 X | riceveva: il marito era uscito.~Chiacchierarono, a lungo, soli, indisturbati; 1061 IX | salotto. Avess'egli, anche, chiacchierato, l'intera serata, non con 1062 XX | appunto...»~«Bene, allora, chiacchieriamo d'altro. Porti, ancora, 1063 X | ma è, infinitamente, meno chiacchierone de' Veneti e de' Toscani. 1064 XI | religiosa, che la morale chiaman peccato, cattiva azione, 1065 IX | come, officialmente, lo chiamano, ora, pel Corso Vittorio 1066 XXII | anche, la jettatrice: ma chiamar brutta la Radegonda! E quando? 1067 XXI | quindi, niuno ha il dritto di chiamarci ned indiscreti né menzogneri. 1068 V | potesse illudersi piú, né chiamarsi ingannato, ned insistere 1069 XXII | mondo, in Finisterra, guà! E chiamatemi minchione, se mi fo, mai, 1070 II | francesi, nel decennio, chiamavano immorale facilità de' Napoletani. 1071 XIII | dunque, fare a lei; e si chiamerebbe contento. E scarabocchiò, 1072 XX | desiderî infami, che tu chiami amore, profanando la parola, 1073 XX | chiamata, piú, così. Io mi chiamo Orsenigo. L'altro nome è 1074 V | dunque, secco: spiegarsi e chiaramente spiegarsi col giovane, sicché 1075 XVI | buon Gabrio Salmoiraghi la chiarì d'ogni cosa, giudicando 1076 IV | chiamava Radegonda Orsenigo, di chiarissima prosapia, facoltosissima; 1077 XI | cui si alludeva, chiaro, chiarissimo alla pratica della Radegonda 1078 IV | giovanotti militari! Si faceva un chiasso! I soli restii, quasi, a 1079 VII | po' di calma. Aveva una chiavettina dorata, tra' ciondoli dell' 1080 XIII | baci! e moine! e carezze! e chicche! e giocattoli! E, quasi 1081 XIX | deposto il vassoino, con la chicchera e la zuccheriera, sul comodino, 1082 V | l'indice della sinistra. Chicchieravano d'ineziucole; commentavano 1083 V | vendita de' giojelli inutili; chieder dilazioni e respiri pel 1084 XVIII| sera e quel momento, per chiedergli con insistenza, con ressa, 1085 IX | venirne, la sera stessa, a chiederle scusa, per non aver potuto 1086 XXII | ed, ora, se' venuto, a chiedermelo. Grazie, caro Maurizio mio».~« 1087 II | da piú d'un mal passo. Chiedevano e richiedevano, insaziabili; 1088 X | Ah, Dio benedetto! mi si chiegga, piuttosto, di che non parlassero, 1089 XIV | contrario, appunto, della Chiesa Romana, patiens quia aeterna! 1090 XIV | occasione; tanto piú che, avendo chiesta l'aspettativa ed il permesso 1091 VIII | visto in uno sperimento chimico, ravvicinare due sali, la 1092 XII | lasciando correr l'acqua alla china.~E si arrovellava e s'indispettiva 1093 XXV | tua felicità».~Ed ella, chinandosi, verso di lui, con gli occhi 1094 XVII | soverchiato, annichilato, di dover chinar la fronte sotto il nerbo 1095 X | Avviliti e sopraffatti, chiniamo il capo; ed aspettiamo, 1096 X | rincantucciati, come la chioccia, accovacciata sulle uova; 1097 X | si raggomitolano, come le chiocciole, ringusciandosi. E questi 1098 XVII | mazzata conficchi loro un chiodo, in corpo. Si vede e si 1099 XIII | giovane sprigionò, dalla chiostra de' denti, semplicemente, 1100 XXV | o decimo) consulto. Ed i chirurghi, cessato il delirio, ben 1101 VII | al terrazzino. Maurizio chiude l'uscio a doppio giro, bench' 1102 VII | non bisogna farsi veder chiudere la finestra, al sopraggiungere 1103 X | universo mondo, entrambi si chiudevano in sé: e quella serata, 1104 VII | Nella cassetta, vero bigiú, chiudevansi le letterine dell'Almerinda 1105 VII | vai?» Tu non rispondi. Ma chiudi l'uscio a chiave e torni 1106 II | poltrona, alla Corte. Ma non chiuse, non sorvegliò, non tiranneggiò 1107 XIV | trovava sopraffatto da questa ciandella! costretto non solo a figurarne 1108 X | una toscana, comincia a ciarlare, nel suo vernacolo, o che 1109 | ciascheduno 1110 | ciascun 1111 XVIII| lei poveretta. Non toccò cibo; e, perplessa, turbata, 1112 VIII | nella ignobile apatia? cicatrizzare, con tanta rapidità, una 1113 XI | grossolana, materiale, sangue e ciccia, lei Radegonda, al postutto, 1114 XVII | belva, non è domita, né cicurita: nelle meretrici, per esempio. 1115 XIII | oltre ogni dire; e se' cieca, se nol vedi; se non t'accorgi, 1116 XII | padre nostro, che siete ne' cieli, fate, ch'io non m'innamori; 1117 XVIII| Maurizio aggrotta le ciglia; e zufola l'inno reale: 1118 I | al drudo, che par loro un cilicio; come, talvolta, si assoggettano, 1119 XV | un labirinto: fissa una cima d'albero, che deve servirgli 1120 XII | sentiva il menomo gusto di cimentarsi con un ufficiale di cavalleria 1121 IX | gli s'era spento, mentre cinguettava con la Salmojraghi; e che 1122 XIII | da ogni umano rispetto, cinici per natura, abbajano senza 1123 XXI | dieci lire, di venti, di cinquanta, di cento; per, poi, riporle, 1124 VI | permettergli d'arrollarsi nel cinquantanove! Sono trascorsi di gioventú. 1125 XXI | figurarselo un uomo sulla cinquantina; tutto ritinto e ripicchiato; 1126 XXI | che giustifica il nome di cinque-fronne, dato, alla guanciata, da' 1127 XI | Sassoferrato, poetucolo del cinquecento, che Vossignoria, lettore, 1128 VII | ritrattini, fiori appassiti, ciocche di capelli, un pajo di anella 1129 X | tali, che ammelancoliscono, cioncando: allungano il muso, ammutoliscono, 1130 VII | chiavettina dorata, tra' ciondoli dell'oriuolo: l'adoperò 1131 XXIV | a lama stretta, incise, circolarmente, la cute, poco meno di due 1132 XXV | Dopo un poco, la madre circondò le spalle dell'adultera, 1133 III | della lingua e delle mucose circostanti si convellono; il naso si 1134 XVI | può impiegare, in siffatte circostanze. Un uomo avrebbe potuto 1135 IX | tornar da lei. Bisognava civettare, un po': ma con naturalezza; 1136 I | quel dato modo, ben potrà civetteggiare, condiscendere, eccitare, 1137 XI | del lubrico sentiero della civetteria, non sapeva fissarsi limiti 1138 XV | pregiudizî religiosi, morali, civili cadono, di per sé: che importa 1139 II | accudirla in persona. Gl'impegni clandestini, i conti interminabili, 1140 X | apparteneva a questa terza classe di bevitori. Era di quelli, 1141 XXI | portabiglietti. Ed attese, a classificare le bancali vinte, in tanti 1142 XXI | aippoliteama?» E, finita la cerna e classificazion de' biglietti, rimesso il 1143 II | ereditandone, conforme alle clausole delle tavole nuziali, avrebbe 1144 X | acqua.~Parlarono dell'Affare Clémenceau, romanzo di Alessandro Dumas 1145 XXIV | settentrionali. È quistion di clima!»~Ma cos'avrebbe dovuto 1146 VIII | in nitrato di sodio ed in cloruro di argento, così era accaduto 1147 XVI | Almerinda: prima, sola; poi, coadjuvata dalla presenza della Clotilduccia. 1148 VII | un po', le lagrime del coccodrillo: infatti, il capitano faceva 1149 XVIII| in casa, in via, già, del Cocomero, che, ora, da un sinonimo, 1150 XXI | tempo, a guardarlo, con la coda dell'occhio, dal vano della 1151 I | grandi e piccole sevizie, codarde tutte e sempre, che una 1152 XXIV | Sarebbe stato delitto, codardia, ipocrisia. E, poi, come 1153 II | uomo piú che maturo, quasi coetaneo del padre, per convenienza 1154 V | nulla!»~«Bah! se sospiri? Coeur qui soupire, n'a pas ce 1155 V | donne sorridenti e benevole! Cogliere il capelvenere ne' vomitorî 1156 VIII | punto, scaltrita, ora, dalla cognizione di questa tresca, aguzzò 1157 X | una lunga discussione, su' cognomi, su' patronimici; sulle 1158 | coll' 1159 XVI | Ministero e le relazioni de' colleghi non gli molcevano, piú, 1160 II | rachitico, antipatico, collerico, bisbetico, sofistico. Speculava 1161 XXIV | almeno, trecent'anni; ed una collezione, presso a poco compiuta, 1162 XX | di ostacolo, al suo buon collocamento. Conosci il mondo: tua figlia 1163 VIII | confessarselo esplicitamente, collocando i titoli sugl'i; non siamo 1164 II | decorazioni e di promozioni; ma collocandolo, per sempre, al di sopra 1165 VI | di risalire da lui e di collocargliele accanto al letto, acciò 1166 VIII | nojaltri uomini, neppure ne' colloqui con la coscienza nostra. 1167 II | diluvio, un profluvio, una colluvie di quattrini; e l'Almerinda 1168 XI | allietarlo, rianimarlo, colmarlo d'ogni piacere, appagarne 1169 IX | solo vederselo innanzi, le colmerebbe l'animo di tranquillità, 1170 II | Borboni, non imitò que' colonnelli, che, violando la disciplina, 1171 V | consiglio; e le disse: «Comandami, obbedirò; imponi, farò».~ 1172 XXII | Han proprio ragione i Comaschi: Che Dio te scampi e liberi, 1173 XXIV | medici stimino la febbre comatosa bruttissimo sintomo, ne' 1174 XXIII| opportuno. La sorte destinò, a' combattenti, le armi del marchese; a' 1175 VII | generoso ed onesto, non combatterà una santa determinazione; 1176 XXIV | si preferisce soffrire, combattere, esser condannato, da' buoni 1177 XI | per la coscienza del lungo combattimento interno, non cedendo ella, 1178 III | e la moglie del maggior Comesichiama; e, finché le altre conservavano 1179 XXII | che scene, che pianti, che commedie! Un duello! Per me, (figuriamoci!) 1180 XIII | le valige e procacciando commendatizie, per Parigi e Brusselle 1181 XXIV | quattro professoroni, quattro commendatori, quattro Senatori del Regno, 1182 V | Chicchieravano d'ineziucole; commentavano burlescamente alcuni discorsi, 1183 VII | me, non ha secreti. M'ha commesso un incarico delicato; e 1184 XIV | bene, colei, che gli si commette; esercitando la tutela implicita, 1185 VII | riconsegnarmi quelle lettere! Ma commetterebbe una violenza morale, indegna 1186 III | un po' con la testa; e la commiserava grandemente. Quindi, mai, 1187 VII | confidente, parte dalla commiserazione e dal rimorso di aver prodotto 1188 XVI | qui, la lettera era vera, commovente e straziante.~Soprattutto, 1189 X | Maurizio, non potevano non commuoverlo a gratitudine e non cancellare 1190 XX | francese, neh? Ma, ora, a Como, fanno, anche, di meglio. 1191 XVI | ogni antica abitudine, ogni comodità della vita. Che stoltezza, 1192 XX | mutui carcerieri, come due compagni di catena! Invece, vedi, 1193 X | sforzavano di mostrarsi bene e comparire, fu, quasi, una primavera 1194 IX | stanzetta, eran fredde, compassate, increscevoli: ma la voce, 1195 IX | tutta la serata...»~Dal Lei compassato, che, solo, avevano adoperato 1196 VII | infatti, il capitano faceva compassione a vedersi. Lo spettacolo 1197 XX | forse, piú scusabile, piú compatibile, almeno. Era piú giovane! 1198 XIII | afferrato il porto debbe compatir, molto molto, a' pericolanti, 1199 VII | mai, potessi, comunque, compensare il dolore, che Le ho involontariamente 1200 XX | mente: e nulla potrebbe compensarmelo. Egli mi riama; egli è, 1201 VII | giovane: il cielo Le deve un compenso, una miglior fortuna; e 1202 VI | figliuol mio, io non posso comperare, col danno tuo, la soddisfazione 1203 XXIII| che ha percosso chi voleva comperarmi, come se un' Orsenigo fosse 1204 XI | giojelli, che il marito le comperava, ostentabili; ma quanto 1205 I | Così l'Ida e l'Ada si compiacciono d'aver addomesticato alcun 1206 VII | rimunerar colei, che ne compiace, piacendole. E, poi, si 1207 XIX | se non altro, una secreta compiacenza, nel vedersi tanta potenza 1208 III | la ripugnanza di lei nel compiacere all'amico era immensa, ripeto, 1209 V | buttarsi dalla finestra, mi compiacerebbe, senza discutere: Mi ama 1210 VIII | agitato, rassegnarsi, anzi compiacersi, nella pace assoluta e piena, 1211 XII | abbandona la tapina, la quale il compiaceva di tutto e lo amava e perigliava 1212 XII | sciocche favolette, che ti compiaci di leggermi, da qualche 1213 VII | povero Maurizio, io sì, La compiango assai; ma, quasi quasi, 1214 XX | Frantendimi! Son, qui, per compiere un dovere, pagando un debito 1215 XXIV | ma era un debito e volle compierlo. Esitava, solo, per tema, 1216 IX | IX~ ~Che Maurizio compiesse il dover suo, gli antecedenti 1217 VII | un orefice, che dovesse compilarne l'inventario. Ma sì! di 1218 XXIV | collezione, presso a poco compiuta, delle umane infermità. 1219 VII | starsene allo specchio, quel comporsi i capelli dieci volte, quell' 1220 XV | l'abitudine m'ajuterà a comportarlo. Ed, insomma, bisognerà, 1221 XVI | controreplica. Quel dappocaccio mal comportava le molestie della vedovanza. 1222 IX | egli si facesse. Non era compos sui! E la ragazza, con cui 1223 IV | ipocondrico in quella brigata , composta per la maggior parte di 1224 XII | che si è data a lui; e non comprenda i suoi obblighi d'onore: 1225 VI | onde noi stessi non si comprende l'immensità, prima del giorno 1226 XV | profferta. Ma la Radegonda, non comprendendo, non mangiando la foglia, 1227 VIII | di tutto e tutti, ossia a comprendere. Le nacque in petto come 1228 XVIII| maligna, piú che non ne comprendesse il senso preciso. Afflitta 1229 VI | rigidità della sua vita, lei comprendeva, ammetteva, permetteva, 1230 XX | rinsavire alcuni dementi? Non comprendi, che io sarei miserrima, 1231 XIII | praticare il precetto: Tout comprendre, c'est tout pardonner; né 1232 X | arguire, (stortamente, ma comprensibilissimamente,) che l'immagine, ormai 1233 V | La Radegonda, poi, era compresa da profonda sollecitudine, 1234 V | imponi, farò».~La Radegonda comprese, che, quel nodo , s'aveva 1235 VII | perdoni, o Ella non ha mai compreso il carattere dell'amica 1236 XXV | strazianti, frammiste di singulti compressi. La Radegonda la sostenne, 1237 XXIV | Demofoonte Delli-Fanti, comprimeva l'arteria brachiale. L'Acquarone, 1238 VII | a maligni? Vorrebb'Ella compromettere una donna, che Ella ha, 1239 VIII | sfuggire una parola, tale da comprometterla. Quel giovane aveva, ancora, 1240 XX | strazio. L'esempio tuo mi compunse, ruppe il mio orgoglio. 1241 XIII | Radegonda, vergognosa e compunta di aver trascurata la sua, 1242 | comunque 1243 XII | gradito, se brama, che gli si conceda l'entrar nel talamo. Io 1244 XIV | colloquio, cominciò dal concedere, non esserne i sospetti, 1245 XVIII| fosco, come il giuoco gliel concedeva. Volete di piú? Ebbene, 1246 X | muso, ammutoliscono, si concentrano e si astraggono dal mondo. 1247 II | valore sperimentato, in cui concentrare potere politico e poter 1248 XV | Napoli, m'avesse giurato odio concentrato: , si manifestò, in un 1249 IX | consolazione grande. Non che concepire alcun desiderio villano, 1250 XVII | in lui, la mente, e non concepiva, neppure, la possibilità 1251 II | usò ed abusò della libertà concessa. Durante i beati sonni del 1252 V | illimitata, della piena libertà concessale! Così adempiva a' doveri 1253 XI | Indi, aveva attinto il suo concetto di amore. Sentirsene ripetere 1254 XIX | tutti il sanno.~Come doveva conchiudersi una scena tenera siffatta, 1255 VI | nella onesta vecchiaja, che conchiudeva una vita operosa e sacrificata. 1256 II | Quante vaghe fanciulle non conchiudono, così, matrimonî osceni, 1257 XXIV | interrogarono, discussero; e conchiusero, prognosticando quasi impossibile 1258 X | rammarico pertinace; li rende concilianti, arrendevoli, scansabrighe. 1259 XXI | dato, alla guanciata, da' concittadini di Maurizio. Poi, tornando 1260 XIV | Rimproveri, minacce. La conclusione fu, che la Radegonda, lasciata, 1261 XVIII| Cosa volevano? Che avessero concluso una lega offensiva e difensiva, 1262 XIV | tendeva ad instaurar la concordia e l'amenità, in tutte le 1263 II | sistema di ricatti e di concussioni inaugurato e praticato da 1264 XX | Maurizio t'abbandonasse? E vuoi condannare, anche, lui, a vivere senza 1265 XIII | stesso non avrebbe saputo condannarla, forse, se avesse potuto 1266 VIII | come tale il valutava ed il condannava essa stessa, nel suo secreto. « 1267 V | varcati per debolezza e condiscendenza, per facilità nel cedere 1268 I | non fanno poesia, né le condiscendenze, da sole, costituiscono 1269 I | ben potrà civetteggiare, condiscendere, eccitare, lusingare, promettere, 1270 III | faticoso. Ogni abboccamento, condito di lacrime, gira gira, somigliava 1271 XI | della passione corrisposta, condivisa (in apparenza, almeno); 1272 XXI | la mattina: e, da lui, condizionatamente, accettate; e sulle quali 1273 VI | mamma.~«Che buon vento ti conduce da queste parti?» gli disse, 1274 XVI | Firenze, dove il Salmojraghi condurrebbe la figliuola Clotilde, pretestando, 1275 II | provvista. Quel vecchiaccio la condusse in villa; e la tenne, sempre, 1276 VIII | all'aria, che poco le si confaceva, richiamato, d'altronde, 1277 IX | sconci e la prodigalità, nel conferirlo, abbiano, un po' svigorito 1278 XVIII| scorgendo, in quel silenzio, la conferma del sospetto suo, insiste. 1279 XVI | od ammettere, sentenze da confermare, annullare o riformare; 1280 XXI | sproporzionato, a' mezzi suoi confessabili; veramente, nessuno avrebbe 1281 V | mi confesso. Sono anni. Confessarmi? Dire ad un prete, ad un 1282 VIII | medesima cosa desiderasse, confessarselo esplicitamente, collocando 1283 V | Almerinda, che non avrebbe osato confessarsi, velata, attraverso le grate 1284 X | alla mente, senza che sel confessasse neppure, le diè, ad un tratto, 1285 XXI | Che hôi, Maurizio haro! Confesserò di aer bisogno, urgente 1286 V | attraverso le grate del confessionale, ad un vecchio sconosciuto, 1287 IV | Aborriva da' preti e dalla confessione; ed, intorno a lei, chi 1288 V | Napoli, come si portano a confessori? com'è il tuo, bell'Almerinda? 1289 XVII | quasi che ogni mazzata conficchi loro un chiodo, in corpo. 1290 XVI | pe' bisogni delle cause, confidando che giudici e contraddittori 1291 XXV | quella voce, con cui si confidano, all'orecchio del confessore, 1292 XIII | voglia di piangere! Via, confidati alla mamma tua. Io ti consolerò.~ 1293 IV | divenute amicone, le s'eran già confidato, reciprocamente, quanto 1294 XV | lettera, in cui tutto le confidava. La vecchiarda si spaventò, 1295 IV | nulla; e poteva affidarsi, confidentemente, all'avvenire: non rimorsi, 1296 VI | gran chiacchiere, insieme: confidenze da una parte, ammonimenti 1297 I | universale, cui, pur, si conforma, od astenersi da ciò, che, 1298 XXIV | scorbacchiato e sputacchiato, pur di conformarsi a ciò, che la passione ci 1299 VI | dell'ufficiale, si sentì confortare dall'insolita bontà:~ ~Come, 1300 XX | la mala via? Ma, o non mi confortasti tu medesima, disinteressata, 1301 V | la strinse al cuore; la confortò; le fu prodiga di baci, 1302 XI | d'istinto, una percezione confusa, torbida. Nessuno pone, 1303 VII | era nemica colei, che ha confuse le sue lacrime con quelle 1304 VIII | il marito a chiedere un congedo e ritirarsi, per qualche 1305 I | femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben potrà 1306 XXIV | cellulosi, che la tenevan congiunta, a' tessuti sottoposti. 1307 XIV | dissidî ed antipatie fra' conjugi, egli tendeva ad instaurar 1308 VI | il bene ed il male son connessi, inseparabilmente. Del resto 1309 II | breve tempo, allo schifoso connubio, acciò, poscia, un ricco 1310 XIV | Meledetta l'ora, in cui la conobbi! Dice il proverbio~ ~Che 1311 XII | ospite sino all'uscio. Tanto, conosce l'indirzzo ed il prezzo. 1312 II | servizio attivo, massime conoscendo quante pratiche facesse 1313 XXI | Maurizio prese, seco, due conoscenti, due ufficiali, ch'eran, 1314 XVIII| gli unghioni! Chi non ti conoscesse, come fo io!... Con me, 1315 VIII | che dovea desiderare nol conoscesser mai, affettava ilarità crudele, 1316 XX | al suo buon collocamento. Conosci il mondo: tua figlia sconterà, 1317 XXIV | Ma Donna Chiarastella, la conosciamo. Non era una femminuccia 1318 XIV | rinunzia alla Venere vaga, alle conquiste, alle avventure, chi vuole 1319 I | questa passione tenace, egli consacra il presente e sacrifica 1320 XXII | dello schiaffeggiato il consacrarle e verbalizzarle. Sulle condizioni 1321 XVII | poi, nel giuoco; al quale consacrava la miglior parte della nottata 1322 VIII | massime con la lombarda, consapevole del suo stato, o con persone, 1323 XI | trafugate; delle occhiate consapevoli; delle subite paure! Provò, 1324 XI | di Maurizio. Non poteva, conscia del valor suo, immaginare, 1325 XX | Maurizio, no: l'ho scelto, consciamente, liberamente; l'ho voluto 1326 VII | con la calma del chirurgo, conscio di straziare: «L'amica mia...» 1327 VII | suggellato, (vegga!) per consegnarlo a Lei, in mani proprie. 1328 XI | dalla Salmoiraghi! Ma gliel consegnarono, i camerieri dell'Albergo, 1329 XI | le due parti le avevano consegnato, per distruggerlo col fuoco. 1330 XII | quando e' la lasciava, le consegnava uno scudo, dicendo: Questo 1331 XXI | destra; e, poi, abbassandola, consegnò, sulla gota sinistra del 1332 XV | pagare parecchie multe in conseguenza. Ma, verso l'ex-consorte, 1333 XX | di catena! Invece, vedi, consentendo a riconciliarti col Salmojraghi, 1334 XV | separazione giudiziaria, il fece consentir, subito, ad una separazione 1335 XI | così, di tutto. Perch'ella consentisse a vivere, perché tutto non 1336 I | anzi, ripeter cosa, ormai, consentita, da chiunque s'intenda, 1337 IX | da lei una seconda volta, consento a sentirlo ed, anche a profittarne!... 1338 VII | e ne prende la mano, non consenziente e non ripugnante alla stretta 1339 XI | salvezza, ma il debito di conservarsi alla figliuola. Scender 1340 XXIV | recisa, sicché potesse venir conservata. Per un momento, disparve; 1341 VII | in cui la donna le aveva conservate. Quando fu certo, via, ché 1342 XII | per la quale, la Radegonda conservava, sempre, deferenza massima 1343 III | Comesichiama; e, finché le altre conservavano l'amico, smetterlo sarebbe 1344 II | persuase di non far male. Considerandosi la maternità come un peso, 1345 XVII | età matura, che bisogna considerare.~ ~ ~ ~ 1346 VII | io spero, che Ella voglia considerarmi per amica!»~«Signora, io...»~« 1347 XVI | carissima, alla quale si considererebbe, sempre, indebitatissima, ( 1348 XIX | scrupoli!... Epperò, i pedanti consigliano di non aver bisogni troppi 1349 XIV | Primo dovere dell'amico è di consigliar, bene, colei, che gli si 1350 X | Anzi, verrebbe voglia, di consigliarlo ad avvinazzarsi, regolarmente, 1351 XX | questo è il gran punto! Ho consigliato bene, allora; richiesta 1352 XIV | fazzoletto, con le iniziali della Consiglieressa.) Che, se, ora, in Milano 1353 XVI | intorno, le facce degli altri consiglieri, del Procurator Generale, 1354 VI | debbo esser grata a chi consola mio figlio. E lui non è 1355 VIII | servendo la sua signora o consolandosi col pensarne? soprattutto, 1356 XI | donne hanno la smania di consolar gli afflitti, e provviste 1357 IX | qualche altro Maurizio da consolare, non c'è dubbio! La Provvidenza 1358 IX | che gradiscono d'essere consolati, a quel modo , sono tanti, 1359 XXV | ricordati: che chi piange sarà consolato. Ricordati; che molto si 1360 XIII | Radegonduccia bambina cambiava, in consolatrice, colei, che, pure, avrebbe 1361 XIII | confidati alla mamma tua. Io ti consolerò.~Non può essere grande il 1362 XXI | sbieco, avvicinandosi, ad una consolida, sulla quale depose biglietti 1363 XII | inflitti da mariti alle consorti adultere. Glieli leggeva, 1364 VI | solita pel figliuolo, la consueta mitezza di giudizio: «Povero 1365 III | risolutezza, per ispezzare una consuetudine. E, poi, del bene, avea 1366 XI | E poiché i costumi, le consuetudini, il decoro, le fisime rendono 1367 XXV | sospeso, tra vita e morte. I consulti si rinnovarono, piú e piú 1368 IV | muta sul cordoglio, che la consuma. E cercò, discretamente, 1369 XI | non volle far credere, di consumare un sacrificio; non aggiornò, 1370 III | abominevol peccataccio, consumava le ore di solitudine, rimproverandoselo; 1371 VIII | un morbo occulto, che il consumi. Talvolta, conversando, 1372 VI | rimaner secreta fra me e te».~«Contacc! Non lo saprà nemmanco il 1373 X | rendendo «bergèronnette» per contadinotta, «vieux bouquins» per vecchi 1374 V | alla ressa di lui, e che si contaminerebbe, nuovamente, di amplessi 1375 XI | ed ella prese, per denaro contante, le parole melate di Maurizio. 1376 II | pagando, ne' negozî, a pronti contanti, illudendoci, trascina a 1377 I | rappattumarsi, come chiunque sa contar fino ad undici può, scandire 1378 X | formatasi, ne' continui contatti ed urti spiacevoli, col 1379 XVIII| ricco ebreo triestino, fatto conte in Italia, a patto di dar 1380 XIX | l'attirò a sé. Ella stava contegnosa; e domandò:~«Vuoi altro?»~« 1381 XXV | dopo averlo, amorosamente, contemplato, alquanto, si accostò alla 1382 X | che, forse, in ogni donna contemporanea (e passata e futura) ci 1383 VIII | proprio? si decompongono e, contemporaneamente, ecco costituiti due corpi, 1384 XXI | frapposero, separarono, i contendenti. Bista e Maurizio furono 1385 XIX | quanto reputava dovervisi contenere; e l'offerta della Salmojraghi 1386 IX | perché, in casa, le mancherà contentezza. Colpa del marito? Incontentabilità 1387 III | disputarsi, bisogna esser contenti in due. Se c'è, chi, sistematicamente, 1388 XIV | la spalleggiasse, nelle contese familiari; gnornò. Primo 1389 XXIV | esercitare questo dritto contestabilissimo? E perché avrebbe dovuto 1390 III | alquanto, s'arrendeva e continuava. Non sapeva accettare queste 1391 III | decisivo? E, così, que' due continuavano a rimaner vincolati per 1392 III | stupro violento. Baruffe continue amareggiavano la relazione. 1393 X | callosa, formatasi, ne' continui contatti ed urti spiacevoli, 1394 XVI | piú intimi sfoghi. Così, continuò, per un pezzo, il carteggio; 1395 XVI | frasi, tanto ravviluppate e contorte, e da cui si poteva cavare 1396 XVII | pretendeva di venir pienamente contraccambiata; e, quindi, riusciva la 1397 XVI | benefizio!) essa Almerinda contraccambierebbe la insidia, con la lealtà; 1398 XVII | dice un verseggiatore, un contraccambio di bene per male?~ ~..... 1399 IV | erano l'Almerinda e, per contraccolpo, Maurizio.~Non che l'Almerinda 1400 XIX | stoltamente, irritato e contraddetto, mentr'egli tornava, a casa, 1401 I | carattere, la cui mercé, ella contraddice, con le azioni, a' suoi 1402 XXI | interlocutore. Stette, quindi, per contraddirgli, per disingannarlo, dal 1403 XVI | confidando che giudici e contraddittori non si prenderebbero l'incomodo 1404 III | si convellono; il naso si contrae; l'occhio lagrima; i nervi 1405 VI | ripeté la vecchierella contraffacendolo. «Guardate un po', che sfacciato! 1406 V | malattie, che s'hanno e si contraggono una sola volta; anzi! tutt' 1407 XIV | E la valorosa donna gli contrappose uno di que' spaventevoli « 1408 XIV | la quale servirebbe di contrapposto alla presente. Caro lettore, 1409 II | domani. La facilità di contrar debiti, firmando cambialette 1410 XXI | Nondimeno, i primi giudizî erano contrari a Maurizio. Non era, mai, 1411 XXIV | danno di lui, le diventasse contraria. Se non che la paura fu 1412 XV | legame? le formalità nel contrarlo? Il meno guarentito sembra, 1413 XI | eppure non ha l'animo di contrastarlo, di respingerne le insistenze. 1414 XIV | azzuffato, con chi gli avesse contrastata la modella o crestaina o 1415 VI | frutto vietato od almen contrastato alla piú pura e santa delle 1416 VI | il piacere. Così siamo: contrasti ed ostacoli ci servono di 1417 XVIII| lasciassero, in santa pace e senza contrasto di sorta. Ella era pronta, 1418 VI | ma inopportuna, via, di contrattempo. Doveva (disse) abbigliarsi, 1419 XXV | una compagnia, che non può contribuire, alla tua felicità».~Ed 1420 XII | patrimonio del conjuge, che contribuisce, spesso, piú di lui, al 1421 XI | bello? Quando, poi, si è contribuito ad infelicitare uno, quando 1422 X | appunto, dal non voler contristare altri, in guisa alcuna, 1423 XIII | discorso su di un tema, che la contristerebbe di certo? come uccidere, 1424 XVI | risposta, scarabocchiò una controreplica. Quel dappocaccio mal comportava 1425 VII | Scusi!» La visitatrice, conturbata ed impacciata anch'essa, 1426 VII | tanto desio; e si ferma conturbato, impacciato; e ritira la 1427 III | delle mucose circostanti si convellono; il naso si contrae; l'occhio 1428 XIV | aveva creduto decoroso, conveniente (anche per la riputazione 1429 VI | scusò alla meglio e dovette convenire del perché. Maurizio era 1430 VIII | nostra. Eppure, ch'ella ne convenisse o no, che l'avvertisse o 1431 XI | le increscesse al mondo, conveniva dare, ad ogni cosa, nuovo 1432 XXI | deplorando la soppressione de' conventi, che non gli permetteva 1433 XXIV | batter la strada della virtú convenzionale! Eh no! si preferisce soffrire, 1434 XI | ci si attacca idea, per convenzione universale. Queste cose, 1435 XX | nel suo secreto; ma non converrà, mai, con altre, di questo 1436 XVI | morisse, cosa arciprobabile, converrebbe affidar la ragazza, in tutto 1437 VIII | che il consumi. Talvolta, conversando, massime con la lombarda, 1438 IX | aspettare! Il corbo! Mo, vorrà convertirmi, anche me; ricondurre questa 1439 XXIV | descrivendo una curva a convessità posteriore; trascorse l' 1440 XXIV | Chi di gallina nasce convien, che ràzzoli».~«Veramente» 1441 IX | Ad ogni modo, andiamoci, conviene! Avrà narrato dell'incontro 1442 III | qui ne rougit jamais.~ ~Convinta di commettere un abominevol 1443 XVIII| uomo... Mi amava... Abbiamo convissuto anni... Non c'è ragione 1444 XVII | sin da' principî della convivenza ed, anche, nelle cose, che 1445 XIX | fossi pentito, m'hai presa. Conviviamo. E mi sembra di avere il 1446 VII | nimico. Taceva, stringendo convulsamente i pugni, quasi per costringersi, 1447 XXV | carissimo; ed, in quegli spasimi convulsi del pianto, rasciugò le 1448 VIII | cupo, ipocondrico, smorto, convulso, come chi non può risanare 1449 XIX | gesuitiche, con le quali coonestiamo e scusiamo, agli occhi nostri 1450 XIX | seno mollissimo ed appena coperto; accarezzato, baciato... 1451 XI | Radegonda con Maurizio. N'ebbe copia, segnata, in margine, col 1452 XVIII| maggior distanza, fra la coppia importuna e sé; e, poi, 1453 XX | buttarsene, addosso, uno, per coprire qualunque disordine di toletta. 1454 V | invece dell'amica; andrebbe, coraggiosamente, in casa dell'ufficiale, 1455 XX | franco, ardito, onesto, coraggioso, puntiglioso, prometteva. 1456 II | di barba, per piangerne, coralmente, l'immatura perdita.~Anche 1457 XVII | indiscretezza il raccontarle, così, corampopulo. L'amava! E sapeva, ormai, 1458 XVIII| potuto farmi fare l'insigne corbelleria di rapirti; ma non puoi 1459 IX | La mi si protesta amica, corbezzoli! Io mi credeva, che il vocabolo 1460 IX | Hai voglia d'aspettare! Il corbo! Mo, vorrà convertirmi, 1461 XIII | scrupolo, allorché si tocca la corda, ch'è loro antipatica! La 1462 IV | il fratello con festosa cordialità; ed invitò parecchi amici 1463 IV | creatura, stoicamente muta sul cordoglio, che la consuma. E cercò, 1464 V | costretta negligentemente da un cordoncino doré; l'Almerinda, un camice 1465 XVII | spaventosa. La meschina non osava coricarsi, finché il suo diletto non 1466 XVI | pacificamente, un buon pajo di corna, che l'aver turbata e distrutta 1467 VI | le rifluì al volto e le cornarono gli orecchi e le si annebbiarono 1468 XIV | ammazzerebbe o storpierebbe? Farlo cornuto e mazziato, (come suol dirsi 1469 VIII | contemporaneamente, ecco costituiti due corpi, diversi da' primi. Come 1470 XVI | avventura, dolori materiali e corporali, eziandio. Assisterla, redimerla, 1471 XIV | riconoscentissimo. Non ch'io corra, pur troppo, pericolo, che, 1472 VII | Favorisca!» grida lui; e corre ad aprire. S'apre la bussola 1473 VII | Nossignora! è l'affetto, che corregge ed agevola il caso; che 1474 IX | Doveva venir da Milano, a correggere i costumi delle Napoletane, 1475 II | peritanza di navigar contro corrente od altro, che si fosse, 1476 IX | che, a scherzar col fuoco, corri gran pericolo d'abbruciacchiarti 1477 I | maggiori, senza diritti corrispettivi: e la parte piacevole tocca, 1478 XXIV | guida, l'apofisi stiloidea corrispondente; e diresse il gammautte, 1479 VI | parole melate c'erano per corrompermi, birrichino?»~«Sì, mamma» 1480 XXI | ripicchiato; col naso e le gote, corrosi dal salso; un po' guercio; 1481 XIII | quante ha pervertito e corrotte anime generose, che un po' 1482 XIX | la fronte di Maurizio si corrugasse; e com'e' la posasse, sul 1483 V | altro: la Ruglia-Scielzo corrugava le sopracciglia e si sentiva 1484 XIII | fronte della Radegonda si corrugò, impercettibilmente, come 1485 X | anche, co' precedenti, corsi fra Maurizio e la Radegonda), 1486 IX | egli passeggiava, per la Corsia (o, come, officialmente, 1487 XI | è comperato troppo caro, corteggiando tale, che, in fondo, ci 1488 XIV | forsennato. Studioso, nel corteggiar le donne, sempre, d'usar 1489 VII | tempo io l'ho seguita e corteggiata ed amata, prima di osar, 1490 XII | mostrarsi magnanimo. Ma no! cortese con l'uomo, il quale aveva 1491 XII | sconosciuto, pregava questi, cortesissimamente, di allontanarsi; e, poi, 1492 XX | soirées; altrimenti, abiti corti. Quanto hai pagato, al metro, 1493 XVIII| avremmo offeso l'ultima delle cortigiane, non ché tale, cui dovessimo 1494 XXIII| non le busco, quest'altra corvée; invece di pranzare alle 1495 XIX | Niente è troppo poco! In coscìenza, proprio, niente? Non rispondi?»~« 1496 VII | libercoli; e mettendo altre coserelle in evidenza, si procaccia, 1497 XXIV | che chi s'abbandona, al cosiddetto vizio, non cerca, se non 1498 VII | tessere o fondere arnesi cosiffatti! Non rimane se non tornarsene 1499 XXV | possa credersi buono, al cospetto di Dio? e giudicar gli altri? 1500 IV | per vedere quella città cospicua e distrarsi dalle cure del


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