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Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol

     Capitolo
2001 II | rete di debiti. La vita elegante è spesosa; a tener dietro 2002 I | poco igieniche e punto eleganti. Persino col cancro al petto, 2003 XVI | domicilio di Paride e d'Elena. Lui, Giocondo, aspetterebbe, 2004 XI | ghiacci della Siberia, come l'elephas primigenius! Anche non amando, 2005 IV | una sorella senz'alcuna elevatezza d'animo; amiche delle solite; 2006 XII | I genitori errano, nella elezion d'un marito, le tante volte: 2007 XVI | L'honnête bomme trompé s'éloigne et ne dit mot.~ ~E sarebbe 2008 VIII | scrosci ed i sibili dell'eloquenza forense per cullare i sonni! 2009 VI | così, che mi fai male con l'elsa dello squadrone. E cosa 2010 VIII | Almerindite cronica. Sforzi per emanciparsi da tanta servitú del pensiero, 2011 VI | uomini spregiudicati e donne emancipate, scusate quella donnicciuola!), 2012 X | stesso parlare piú forte, emettendo piú fiato, l'obbliga a parlar 2013 X | velocemente parla, giunge ad emetter dugentotrenta parole, al 2014 XVI | suo soggiorno a Napoli, emetteva, anche, il sospetto, che 2015 III | liberale. Figliuolo di un emigrato del MDCCCXLIX; volontario, 2016 XVII | Quella gentile era l'irco emissario. La chiamava jettatrice, 2017 XIV | che la fosse una faccenda en passant, non altro. Signornò, 2018 I | ad undici può, scandire endecasillabi: ma i versi, per sé soli, 2019 XIV | non difetta di vocaboli energici, almeno io non ricordo e 2020 XXI | atto brutale di questo modo energico di terminare una conversazione 2021 XXII | tribolatrice mia: c'est Vènus toute entière à se proie attachée. No; 2022 XV | non so ben ridir, com'io v'entrai, ma sono nel gineprajo. 2023 | entrambe 2024 XII | brama, che gli si conceda l'entrar nel talamo. Io non ho bisogno 2025 XVII | ricchezze del mondo. Mangiò l'entrate, anticipatamente: e le rimesse 2026 VII | lei, signor Capitano!» «Entri. E non ci sono per nessun 2027 XXIV | la fredda statistica, che enumera quante, per amorosa disperazione, 2028 XV | imparzialmente, il pro ed il contra, enumerava, prolissamente, dipingeva, 2029 XI | Provò, ora, da sé, tutti gli episodi presentiti, leggendo il 2030 VI | doveva ignorare, sempre, l'episodio.~Ma, dopo due giorni, la 2031 XXII | di Dio, appiccò di quegli epiteti profani, che, nella gentil 2032 IX | Maurizio non adoperò questo epiteto, anzi un improbo participio, 2033 XI | crudelmente, afflitto, una volta? Eppoi, inesperta del lubrico sentiero 2034 XV | tenersene conto; e rimise l'equivalente, alla moglie, in titoli 2035 XXIV | rimanergli compagna? Ma lasciarlo equivaleva a morire. Qual vita, però, 2036 V | necessità, monca, insufficiente, equivoca; e, sempre, poi, pericolosa. 2037 VII | E vero, mi perdoni... Un equivoco... Io non l'aveva riconosciuta... 2038 X | cancellar del tutto ed eradere dal cuore. E questo convincimento, 2039 XVI | picciol vantaggiuzzo, per l'erario Italiano: tante gocce d' 2040 VI | la notte la bagna, arida erbetta~lieta mostrarsi all'apparir 2041 V | paurosamente di risa le grotte di Ercolano; so io di molto! La lombarda 2042 II | non aver figliuoli: ed, ereditandone, conforme alle clausole 2043 XII | costituito in maggiorasco ed ereditato esclusivamente dal primogenito, 2044 X | questa vi pare ed è una eresia, pensate, che discorrevano 2045 | eri 2046 XXII | No; Venere, no! qualche erinni, qualche furia d'inferno, 2047 XI | ritrosie del casto Giuseppe e d'Ermafrodito verso la Putifarre o la 2048 | ero 2049 XXIII| forse, che tutti siano eroi, come te? Grazie, Maurizio 2050 XII | vede, nel mondo. I genitori errano, nella elezion d'un marito, 2051 VII | irriflessione l'aveva trascinata ad errori, di cui la coscienza, continuamente, 2052 XXIV | che diverrebbe stizzito ed esacerbato, per la coscienza della 2053 V | temo, quasi quasi, d'aver esagerati i miei scappucci!... E, 2054 XIV | insussistenti, sebbene, a parer suo, esageratissimi. Che ci fosse nulla di serio, 2055 XX | molta somiglianza, ma dell'esagerato, anche, e del falso, in 2056 XVII | spiritoso, ora, invece, lo esaltava e rendeva brutale. E, pur 2057 XIX | ripenso, che, a volte, esaminando il portabiglietti, vi avea 2058 VII | guardarla attraverso la luce: ad esaminare ogni gingìllo, come un orefice, 2059 XXIV | aveva i suoi acciacchi. Esaminarono, interrogarono, discussero; 2060 XVI | li recitava, con maggior esattezza, di un legulejo, (divenuto 2061 XIV | poca e pigra; sarà, presto, esaurita; e, se non mi ajutano, mi 2062 XIX | donna! Già, sarebbe stato un esautorarsi! e se si fosse risaputo? 2063 XX | possibile, perché tu n'esca. Coraggio, Radegonda! Coraggio!»~« 2064 VII | ore! Come ucciderle? Si esce. Ma non l'animo di allontanarsi 2065 VII | tocch! tocch! «Avanti» esclama Maurizio. Da fuori, non 2066 IX | sdegnosamente, l'improba esclamazione, che sembrava, all'Alfieri, 2067 XII | Impossibile, però, non esecrare un manigoldo, tanto ingiusto 2068 XXIV | meditare il suicidio ed eseguirlo. Le milanesi sanno amare; 2069 XXII | leggi si rispettano, si eseguono. Dopo, avremo un processo, 2070 XXIV | quale, secondo lui, era esente ed immune, solo, la sola 2071 XIV | colei, che gli si commette; esercitando la tutela implicita, che 2072 XVI | mediatrice. Disse: Lusingarsi di esercitar qualche potere, sull'animo 2073 XXIV | lasciato, liberamente, esercitare questo dritto contestabilissimo? 2074 XII | ogni errore».~«Il marito esercitava un dritto, vendicava l'onor 2075 VI | seppe resistere a quest'esilio dal quartiere del figliuolo; 2076 XXI | fortunatissimo giocatore; donnajuolo esimio. Non isbarcava, in Fìrenze, 2077 VII | crudele; mentre la loro esistenza turba, irreparabilmente, 2078 XXIV | debito e volle compierlo. Esitava, solo, per tema, che la 2079 III | anzi profondamente; e, dopo esitazioni protratte, io non so quando 2080 IX | rabbiosamente di prima, esordendo, col solito participio ( 2081 XIII | riprenderla, sgridarla, esortarla a mutare indirizzo e condotta, 2082 XVIII| stato, io, quegli, che la ha esortata a lasciare il rispettabilissimo 2083 VII | non vivrà piú, se non per espiare e pentirsi. Ed ha fermo 2084 XX | io...»~«Col tempo, con l'espiazione, i rimorsi illanguidiscono...»~« 2085 XXI | vero. Non s'è spifferato un esplicito sì, quindi, niuno ha il 2086 XI | non sa resistere, non si esponga; né dia poste al giardino 2087 IV | sua balìa. E, poi, come esporre certe cose? Ed, anche, chi 2088 V | angoscia pe' casi loro, senza esporsi punto a repentaglio; e fare 2089 V | negoziante di stampe: c'era esposto un panorama di Napoli. Io 2090 XVIII| piú sono, moderatamente, espressi; fanno piú colpo. La sciabola 2091 XII | geniale di leggere, con espressione, alla moglie, a colezione 2092 V | loro! Tutto questo l'ha espresso così bene Teocrito, un dumil' 2093 XV | consiglio, che non osava esprimere. Sotto pretesto di perorare, 2094 XXIV | io non sarei valente ad esprimerlo.~La mano di Maurizio, tra 2095 IV | continuo per l'infelice. Ed, essendolesi proprio affezionata, se 2096 I | sustrato e presupposto, non essenza. Moltissime donnine, punto 2097 X | bassezza. Dev'essere, davvero, essenzialmente, malvagio colui, che, svincolandosi 2098 | essergli 2099 XV | interpretava tutto a modo suo, in estasi sulla insigne delicatezza.~ 2100 XXIV | troncò i tendini flessori ed estensori e gli altri tessuti molli, 2101 X | urti spiacevoli, col mondo esterno. Da Machiavellici e Benthamiani, 2102 VI | uffiziale. La Della-Morte estese su quel giovanotto un po' 2103 XVI | Cassazione napolitana, s'estinse, lentamente, di nostalgia 2104 XIX | pudore non era, però, ancora, estinto, del tutto. Sentendola levata, 2105 XXIII| Era un bel pomeriggio estivo. Due carrozze, venute, l' 2106 XX | sperare, ancora, nella vita eterna; e di abbracciare i figliuoli, 2107 XX | addii, che si prevengono eterni. Né la Napoletana profferse 2108 X | sarebbe stato caro sapere: «L'etimologia di Salmojraghi quale potrebbe 2109 X | un banchiere. In fatto di etimologie, Maurizio convenne, di non 2110 VIII | provava pel giovane, era tanto evidente, e tanto patente, che avevano 2111 VII | mettendo altre coserelle in evidenza, si procaccia, che l'amica 2112 XIII | mostra di pregiarti. E tu, evita quanto il turba; cansa le 2113 X | E la Radegonda fece una evoluzione maestrevole. E chiese: da 2114 XVI | perché allontanato, rimosso, evulso, strappato, dalla su' cara 2115 | ex 2116 XV | conseguenza. Ma, verso l'ex-consorte, fu giudice indulgente. 2117 | eziandio 2118 XVI | vedeva, piú, intorno, le facce degli altri consiglieri, 2119 XXII | quali ho da parlare di faccende importanti: fa, che non 2120 XI | impossibile l'innamorarsi de' facchini propriamente detti, che 2121 IX | piedi!» Oh, intendiamoci! Faccian conto, che, ad ogn'inciso, 2122 | facea 2123 | facessi 2124 | facessimo 2125 | facevano 2126 | facevo 2127 V | Radegonda non era delle facili! presentarsi da un uomo, 2128 IV | di chiarissima prosapia, facoltosissima; un po' viziatella, questo 2129 III | tranquille paix,~Ont su se faire un front, qui ne rougit 2130 XXIV | voi foste, ingannato da falsi nformi, non intendeva, propriamente, 2131 V | ricorrendo a chi aveva fama di severo. Ma sì! non ho 2132 IX | spoglie della Danimarca, che fame canina cacciò fuori, l'amico! 2133 II | Ruglia-Scielzo usciva da una famelica famiglia d'ufficiali borbonici, 2134 VII | ingannevole, tutta devota alla famigliuola, a' doveri sacrosanti, che 2135 XIV | spalleggiasse, nelle contese familiari; gnornò. Primo dovere dell' 2136 VII | la Radegonda, con soave familiarità, dettatale parte dalla propria 2137 XVI | per la applicazione del famoso articolo terzo; ma io narro 2138 IV | anche, quella figliuoletta! fanciullaccia, che parlacchiava il meneghino 2139 II | interesse. Quante vaghe fanciulle non conchiudono, così, matrimonî 2140 XXV | e dava la mano, ad una fanciulletta graziosa. La Radegonda si 2141 XII | ne rivela il carattere di fango, giustificherebbe lei d' 2142 XVI | giudicare?» E mille altre belle fantasie. Cosa vuol dire, il fare 2143 IX | non andava, neppure, a fantasticare d'una soddisfazione qualunque; 2144 VII | felicità; e chi l'ha soltanto fantasticata. Ma nessuno può pensarci, 2145 XXIII| donna, che ama, gelosa; fantasticava di esser disamata, disistimata 2146 VII | volte, questo nostro schema fantastico era stato, per lui, un fatto 2147 IV | quindi, rado assai; e due in fanteria, che servivano nello stesso 2148 XIII | Salmojraghi? Ma ti pare! Mi faresti ridere!»~«Mi sembra, piuttosto, 2149 | farete 2150 VII | toccasse il duro incarico di fargliele versare».~La Salmojraghi 2151 XXII | quel, ch'è piú probabile, farmene ammazzare io! E qua, in 2152 | farne 2153 XIII | Radegonda mia, che farnetichi? se' pazza! E cos'hai? ti 2154 | farsene 2155 | farvi 2156 I | portano e stringono la fascetta; e, del pari, malgrado la 2157 VII | le buste; si rompono le fascette: ma l'occhio e la mente 2158 XI | coraggio di rinunziare a quel fascino? di riaffliggere (come supponeva) 2159 VIII | di conoscere in tutte le fasi quel dramma, nel quale era 2160 I | convegno, sgarbi, ritrosie, fastidî, rimproveri, impertinenze. 2161 XXII | un dispetto, un astio, un fastidio, da non credersi, per quella 2162 XVI | che~ ~Le bruit est pour le fat, la plainte est pour le 2163 XXIV | Gl'indugi potendo riuscir fatali, si volle operar, subito. 2164 VIII | passione le si presentava fatalmente, sotto le forme di quel 2165 XII | nostro, che siete ne' cieli, fate, ch'io non m'innamori; o, 2166 X | numero ventisette, in Via Fate-bene-fratelli, della signora Radegonda 2167 XI | andar, ogni giorno, in via Fate-benefratelli. Eh, si sa! Piace a tutti, 2168 X | quella sete di ricchezze non faticate e di voluttà senza fine, 2169 III | era un amore insolitamente faticoso. Ogni abboccamento, condito 2170 | fatte 2171 XII | non badava, altrimenti, al fatterello; o ci rifletteva, su per 2172 XXII | stamane?»~«Che cosa?»~«Mi hai fátto una profferta».~«E mi hai 2173 VII | in altro tempo, sarebbe fatuità, quello starsene allo specchio, 2174 XXI | Sorrise, adunque, di quel fatuo riso, che può valer, per 2175 IX | chiamata~ ~.....l'altière faveur,~Que fait la guerre au brave 2176 XII | bisogno di udire le sciocche favolette, che ti compiaci di leggermi, 2177 VII | messaggio, Ella, mi faccia il favor singolare di riportarli, 2178 XXIV | alto. Poi, il cerusico ne favorì la retrazione, incidendo 2179 VII | tocch-tacch; tocchtacch! «Favorisca!» grida lui; e corre ad 2180 I | Niccolò primo. Aveva per favorito un generale Nostitz; il 2181 | fecero 2182 XX | Perché turbarmi nella mia fede? Perché insinuarmi dubbi? 2183 X | lettore, per carità, ch'io, fedelmente, riferisco le opinioni e 2184 III | neppur questa!) somigliava la Fedra raciniana, diversa da quelle 2185 VII | bocca con un po' d'acqua di Felsina. Calmiamoci: leggiamo, scriviamo, 2186 XVI | Oh n'insultez jamais une femme qui tombe! Mallevava, per 2187 XXI | horrer drietro, a tante femminacce, aendo in casa quer pezzo 2188 VI | per farvi luogo ad una femminaccia qualunque, ad una sgualdrina... 2189 I | creati per lo svago delle femminette: sono anime vili, sulle 2190 IX | sembrava, all'Alfieri, in tutto femminil querela: fu, certamente, 2191 XVII | nonché alienarci gli animi femminili, ce li ribadiscono, quasi 2192 XXIV | conosciamo. Non era una femminuccia pregiudicata, pettegola, 2193 XXIV | bruttissimo sintomo, ne' feriti. E quel malato, , non 2194 IX | secondo. Non parlo di una ferituzza, perché la ferita (quantunque 2195 VII | adontata; o, vedendoci, fermandosi, sarebbe, forse, costretta 2196 XXIV | tra supina e prona, fu fermata, da un assistente, Oreste 2197 XXIII| padrini partirono, dopo aver fermato, che tutti si troverebbero, 2198 XX | dèputa a scuotere la mia fermezza? Mi hai chiamata demente? 2199 XII | genere. Non mi piace ned il feroce, né l'assurdo. Che un uomo 2200 XXV | che pregava, genuflessa, ferventemente, innanzi ad una seggiola. 2201 VI | sempre che lei ci veniva, era festa. Lui l'amava come si suole 2202 IV | lunga filza di gite e di feste e di banchetti; e lo stesso 2203 IV | ricevere il fratello con festosa cordialità; ed invitò parecchi 2204 XXI | Italia o del mondo, fossero i feudi antichi suoi, le proprietà 2205 XII | armi, è prepotente con la fiacca inerme! Vigliacco! E quell' 2206 XVIII| fretta, un abito, prese un fiàcchere e si fece condurre, dal 2207 III | D'altra parte, Maurizio, fiacco, moralmente, com'egli era, 2208 XXIII| il sigaro. E non mi trovo fiammiferi in tasca; li ho lasciati, 2209 XII | nulla e si tacque.~Un'altra fiata, il Salmojraghi, che, quella 2210 XII | mattina, non aveva ancor fiatato, scompartendo gli sguardi, 2211 VII | prenda. Ecco, scusi, Le ficcherò io ogni cosa in tasca... 2212 XX | bellezza; e divenirti amica fidata e secura, dopo esserti stata 2213 XXV | faccia e riconobbe. Era la figiuola sua, la Clotilduccia sua, 2214 V | materni! Invece di accudire a' figiuoletti, d'istruirli ed educarli, 2215 XV | vorrebber saper morte le figliuole, anziché affidate ad una 2216 XIV | ciandella! costretto non solo a figurarne per seduttore e rapitore, ( 2217 XXI | Questo marchese, bisogna figurarselo un uomo sulla cinquantina; 2218 XIII | sempre, amante del marito! Figurarsi, come si afflisse! con quanto 2219 XIX | da dire: No!»~«Se posso, figurati!»~«Giuramelo».~«Sì, sì!»~« 2220 XVI | posizione viemmen dura, si figurava l'amica infelicissima, oltre 2221 VII | Se valgo a servirla, si figuri!...»~«Io vengo da parte 2222 I | qualunque capriccio del figurino, come il pennacchio sul 2223 XXIV | retrazione, incidendo i filamenti cellulosi, che la tenevan 2224 X | Benthamiani, li trasforma in filantropini; snoda la lingua impacciata 2225 XI | omai, certezza! – E inulto~Filippo è, ancor? . . .~ ~ ~ ~ 2226 X | Non arricciate il naso, filologi: se questa vi pare ed è 2227 IV | giorni seguenti, fu una lunga filza di gite e di feste e di 2228 | Financo 2229 XV | generoso, negli accordi finanziari. Volle, che la moglie prendesse 2230 V | Almerinda. Quanto a' garbugli finanziarî, anche , tagliar netto. 2231 XX | è la mia scusa! Io nulla fingo; io nulla dissimulo; io 2232 IX | secondi pensieri o secondi fini. Lo amava e desiderava vederlo: 2233 XXI | simile, nel circolo: e come finirebbe la storia?~Il marchese, 2234 I | di mai piú, di bisogna finirla, di piuttosto morire, negando, 2235 XV | bisogna, pure, che tutto finisca; ed ogni bel giuoco dura 2236 VII | animosamente. Il mondo non finisce mica, perché una donna, 2237 XVIII| Uaff! ebbene, quando la finisci?»~Ella rispose: «Mi hai 2238 XI | cominciano; e si sa, come le finiscono, da tutti. Ma, dalla Radegonda, 2239 XVIII| ned investigare, come la finisse; se Maurizio percotesse 2240 XXII | sino in capo al mondo, in Finisterra, guà! E chiamatemi minchione, 2241 XIII | omnibus rebus; e non se ne finiva piú. La mamma della Radegonda 2242 IX | pietosa, commossa. No, non era finzione! Con me, le finzioni muliebri 2243 IX | era finzione! Con me, le finzioni muliebri riescon poco; sono 2244 IX | deputati!...~Dopo la guerra, fioccarono le aspettative, per riduzione 2245 XXI | Un giochi, goffaggine fiorentina delle piú sconce, per non 2246 XXI | esimio. Non isbarcava, in Fìrenze, ondechessia, una nuova... 2247 V | fratelli, qualunque altra firma alle loro cambiali. Non 2248 II | facilità di contrar debiti, firmando cambialette o non pagando, 2249 XXI | troppo, che l'abbia douco firmarsi».~«Avrai voluto scherzare, 2250 XXI | lire, per le quali aveva firmata una cambiale,) il contino 2251 VIII | cataclismi così morali come fisici. Le scomparve il riso dalle 2252 XI | consuetudini, il decoro, le fisime rendono impossibile l'innamorarsi 2253 XI | della civetteria, non sapeva fissarsi limiti da non oltrepassarsi; 2254 II | poco, inviluppata in una fitta rete di debiti. La vita 2255 XI | passata quella ilarità fittizia, mero effetto del vino, 2256 VII | di pane asciutto, ch'egli fiuta deluso e non sa risolversi 2257 III | per mutuo tormento, per flagello reciproco. Un buon cattolico 2258 XXIV | Appresso, troncò i tendini flessori ed estensori e gli altri 2259 XXIV | col quale, neppure, in florida salute, era facile il vivere! 2260 XXIII| Uff, se le ho piene!» E foderava le parole, in pensiero, 2261 XV | comprendendo, non mangiando la foglia, udiva un po' sorpresa, 2262 V | Ogni sforzo per uscir dalla fogna ti ci rificca sempre piú 2263 XXV | bambinaje. Ed ecco, in quella folla, mettersi una donna, che 2264 XVI | che le trecce lunghe e folte mascheravan l'enorme protuberanza! 2265 VII | moderna, che non sa tessere o fondere arnesi cosiffatti! Non rimane 2266 XVIII| che v'ha create! E questa fontana di Trevi cosa significa, 2267 XVI | passato sotto le piú dure forche caudine morali, pur di riavere, 2268 XX | ad annunziarle, che una forestiera chiedeva di lei.~«Di me? 2269 XV | legittimità del legame? le formalità nel contrarlo? Il meno guarentito 2270 X | roccia, aspra e callosa, formatasi, ne' continui contatti ed 2271 II | del benefizio d'oggi, si formavano un argomento, per pretenderne 2272 XX | Una Signora dispregerà, fors'anche, il drudo, nel suo 2273 XIV | Ruglia-Scielzo, come un forsennato. Studioso, nel corteggiar 2274 XI | pure, ottenuta. Già, se una fortezza s'ha da arrendersi, a che 2275 XI | che tanti ghirigori? e di fortezze inespugnabili, o che ce 2276 XI | uomini capaci di grandi e forti passioni; e tale la Radegonda 2277 II | Parecchie creature morirono, fortunatamente per la società, pe' genitori, 2278 XIII | per un riguardo qualsiasi. Fortunati i cani, che, liberi da ogni 2279 XXI | ghiottone matricolato; fortunatissimo giocatore; donnajuolo esimio. 2280 XXI | sconce, per non giuochi.~Fortunato in amore, Maurizio! lui, 2281 XX | crudele di ricordarmeli, di forzarmi a piangere!»~«E, per chi, 2282 XIV | questo cataplasma, come il forzato fa della catena, senza potersene 2283 XXIV | ci sarà pericolo, che le forze ci manchino, come accadrebbe, 2284 IX | quindici lire, che ebber corso forzoso, in quel tempo. Il rivenditore 2285 XVIII| non vederlo, se non poco e fosco, come il giuoco gliel concedeva. 2286 | foste 2287 X | affermava: «Brutalmente, fotografato, dal vero». Si sbilanciò 2288 XXI | ecco. Innegozio rimane, fraddinoi; nessuna harta, nessuna 2289 X | che sono, cioè: ubbriachi fradici. In altri, finalmente, i 2290 XXI | Giambattista Barberinucci, il piú fragoroso e solenne schiaffo, che, 2291 XXV | lunghe, calde, strazianti, frammiste di singulti compressi. La 2292 II | ajuterà. Per essere piú franca, piú libera, nella sua vita 2293 XXIV | La Salmojraghi l'espose, francamente, ma non senza secreta paura, 2294 IV | parteciparvi, e ne' quali le franche risate degli altri si attenuavano 2295 XI | medesimo, alcuni quesiti, con franchezza; nessuno risolve, a sangue 2296 VIII | titoli sugl'i; non siamo franchi, nojaltri uomini, neppure 2297 XX | Interpreta male l'opera mia! Frantendimi! Son, qui, per compiere 2298 XXII | dette, solo, per ischerzo, e frantese come serie, dal Della-Morte: 2299 XII | seppure, come scrive quel franzese, seppure vi ha di belle 2300 XVII | vilacchioni effeminati di franzesi, l'amante è la padrona ( 2301 XVIII| Fermò, subito, il passo, per frapporre maggior distanza, fra la 2302 XXI | giocatori accorsero, si frapposero, separarono, i contendenti. 2303 XVI | Il maggiore rispose, con frasi, tanto ravviluppate e contorte, 2304 I | Gramprincipe Costantino, fratel maggiore dell'autocrate 2305 XXIV | amare; e vel dimostra la fredda statistica, che enumera 2306 XI | chi le prova, non può, freddamente, ragionarle; ma ne ha, d' 2307 IX | nella mia stanzetta, eran fredde, compassate, increscevoli: 2308 XVIII| sa da chi! Si lagna della freddezza, della noncuranza, che le 2309 IX | queste interjezioni, questi fregi della orazione, per centomila 2310 XXV | graziosa. La Radegonda si sentì fremer le viscere. Guardava, intenta: 2311 X | intorno e li considera per frenetici ed irresponsabili, per quel, 2312 XIII | sostenutezza, di rigore, di freno, avrebbe serbate o ricondotte 2313 XXI | dal salso; un po' guercio; frequentatore della piú alta società; 2314 VIII | rivide spesso, gli parlò di frequente, in disparte; ma non toccarono, 2315 VIII | di subito, le sue visite frequenti non fosse argomento di sospetto 2316 VI | macchinalmente; e quella frescura, calmando la febbre de' 2317 XI | svegliò allegra, come un fringuello. Ed abbigliandosi e pettinandosi, 2318 XXIII| sentire, la jettatrice! Son fritto, che la farà i piú sinceri 2319 XIV | raffreddarla, senza commettere una frode, in danno di lei. L'ha pagata? 2320 II | pollanchelle, dotte nelle frodi conjugali, sdottoreggiavano, 2321 III | paix,~Ont su se faire un front, qui ne rougit jamais.~ ~ 2322 XVIII| m'impastocchieresti una frottola. Io non son femmina, per 2323 XXI | Non istare a sciorinarmi frottole, ecco!» replicò il marchese. « 2324 IV | poteva non rimpiangere di non fruirne anch'essa. Quello spettacolo 2325 XIV | e liberami del tuo peso. Frusta !»~Se l'ipotetico mio 2326 XXI | alla patria, gli avessero fruttata la nomina, a grand'uffiziale 2327 IX | lanciate, le rivoltellate, le fucilate, le schegge di mitraglia 2328 XVI | aveva, tra' capelli, una fucina di attaccamento sincero, 2329 IV | si attenuavano in sorrisi fugaci, erano l'Almerinda e, per 2330 XV | non disse: A nemico che fugge, ponte d'oro. Poveretto! 2331 II | costituzione giurata, o fuggendo o patteggiando. Non c'era 2332 XV | tanto tollerante! Alla bella fuggiasca, non resse il cuore di visitare 2333 XV | distorlo, dal querelare i due fuggiaschi, quali rei d'adulterio; 2334 XIV | casto Giuseppe, il lasciarsi fuggire la buona occasione; tanto 2335 V | avrebbe, in altro tempo, fuggita con isdegno, con cui non 2336 IX | riaccendere, per quanti fulminanti adoperasse, perché, invece 2337 VII | sopraggiungere di una donna; ma si fumerà, dopo, con lei, insieme, 2338 X | sciolto. Il cognome mio è funebre tanto, da non temere il 2339 IX | cancellare la impressione funesta del colloquio di Napoli, 2340 XIII | importar conseguenze dannose e funeste, per la Radegonda stessa. 2341 XIII | diceva: ma il dannoso ed il funesto, per lei, stava, principalmente, 2342 XI | ferro, tendini, che pajon funi, non sia, fra' gentiluomini 2343 VII | camicia, purché andasse fuor degli stivali! Se n'è ito! 2344 IX | profferite ad alta voce, fur dirette a due crestaine 2345 XVIII| peggio. «Già; già; sei piú furba tu!... sublola e volpina, 2346 XXII | Era lieto di battersi; e furibondo di doversi battere per lei. 2347 V | capelli di lei; calmarne le furie... Uhm! ci voleva proprio 2348 V | sicura, guardare i cavalloni furiosi ed i navigli pericolanti 2349 XII | ora, che gli facevan le fusa torte, ebbe l'imprudenza 2350 X | contemporanea (e passata e futura) ci è (e c'è stata e ci 2351 V | rinunziare, pel momento e pei futuro, ad ogni felicità!» riportargli 2352 XIX | secondo le regole del mondo galante, il marito non conta, tutti 2353 X | Salmojraghi-Orsenigo, dal brio, dalla galanteria del giovane, dovette arguire, ( 2354 XXIII| dice: una Orsenigo! Che due galantuomini s'abbiano da sbudellare, 2355 X | accampate, quella squisitezza di galateo, le quali provengono, appunto, 2356 III | affezione, che può darsi tra galeotto ed agozzino, tra prigione 2357 X | Ambrogio, della Scala, della Galleria in costruzione, de' Giardini 2358 II | Napoletani. Sicuro, sicuro! que' gallettacci, che han disimparata l'arte 2359 XVI | che non son pedante, sette galli, come dicono i francesi. 2360 XXIV | Così si spiega!... Chi di gallina nasce convien, che ràzzoli».~« 2361 XXIV | corrispondente; e diresse il gammautte, nel senso della linea articolare, 2362 XIX | accettar quattrini dalla ganza. Veramente, adesso, lasciava 2363 X | truogolo, o che dica le piú garbate cose ed affettuose, misericordia! 2364 V | per l'Almerinda. Quanto a' garbugli finanziarî, anche , tagliar 2365 XVIII| e volpina, come dice il Garibaldi de' preti. Credi racconciar 2366 VIII | passione; e lui, che soleva garrire, acerbamente, i fratelli 2367 XVIII| Fai la mummia greca, la gatta morta eh? Falsa, che non 2368 XII | presente: de' cani si vede, de' gatti si sente, degli uomini si 2369 XI | giornalucolaccio, se non erro, il Gazzettino Rosa, pubblicò articoletti, 2370 XXI | disgrado il ceffone, che il general Damiano Assanti inflisse 2371 X | ringusciandosi. E questi sono, generalmente, gli uomini piú robusti, 2372 II | han disimparata l'arte di generare, quelle pollanchelle, dotte 2373 XIII | pervertito e corrotte anime generose, che un po' di sostenutezza, 2374 XVII | la ragione non so Che sia generosità? Che sia, come dice un verseggiatore, 2375 XVI | surrogava l'oculatezza della genitrice perduta. Altro è una mamma 2376 XXII | epiteti profani, che, nella gentil Toscana, plebe e signori 2377 XXI | uomo di nobili costumi e gentili; non è il gentleman inglese. 2378 XXI | la mia parola d'onore da gentilomo, che nessuno saprà nulla. 2379 XI | pajon funi, non sia, fra' gentiluomini ed i signoroni, quello, 2380 XXI | costumi e gentili; non è il gentleman inglese. E... guardatevi 2381 XXV | Salmojraghi-Orsenigo, che pregava, genuflessa, ferventemente, innanzi 2382 XVIII| notizie: e, sebbene mezzo in gergo, la Salmojraghi-Orsenigo 2383 V | saldare i debiti di giuco de' germani? Pensava così, con gli occhi 2384 IV | alla ressa amorevole del germano, deliberò di venirsene, 2385 XI | segreto comune? Chi fosse di gesso! Ma come potrebbe darsi, 2386 IX | raccontare, queste sue belle gesta? E lo loda?»~Io? Dio me 2387 IX | lagrime, del dolor mio. Ma, la gesuitessa s'incarica lei! s'inframmette 2388 XIX | alcuna delle transazioni gesuitiche, con le quali coonestiamo 2389 XI | ammodo non possa pensare a gettar le braccia al collo del 2390 XVIII| che lesse, con dispetto, e gettò lacerato, in un cantuccio) 2391 XXII | signori sono in uso di a'ggiungervi, ma ch'io non ardisco trascrivere, 2392 XVI | fatto, che Don Liborio fe' gheppio, ripetendo, nell'agonia, 2393 XIII | tempie di fuoco e le mani ghiacce. E la nonna, che avrebbe, 2394 XI | dissotterrare qualche avanzo, fra' ghiacci della Siberia, come l'elephas 2395 XXI | il fiato, brontolò, con ghigno crudele e co' denti stretti: « 2396 XI | giovane, patita: un boccone ghiotto e prelibato? Quando si può 2397 XXI | della piú alta società; ghiottone matricolato; fortunatissimo 2398 XIII | tutto, tutto. Ma, come que' ghiottoni, che vogliono provare un 2399 XI | arrendersi, a che tanti ghirigori? e di fortezze inespugnabili, 2400 XXV | e, ricurvandosi verso la giacente, le prese le mani e la trasse 2401 XXIII| che indispettirono, tanto, Giangiacomo Rousseau, da Ginevra, contro 2402 X | Galleria in costruzione, de' Giardini pubblici, di Milano, in 2403 XVI | bernoccolo della riconoscenza le giganteggiava sul cranio; fortuna, che 2404 XV | io v'entrai, ma sono nel gineprajo. M'è accaduto, come a chi 2405 XXIII| Giangiacomo Rousseau, da Ginevra, contro Melchiorre Grimm, 2406 VII | luce: ad esaminare ogni gingìllo, come un orefice, che dovesse 2407 XII | gli si scioglievano le ginocchia. Un paio di volte, stette 2408 VII | deplorarlo, chiederne in ginocchio il perdono a Dio misericordioso, 2409 XIX | e superba della fabbrica Ginori!... Lo studio de' Principi 2410 XXI | scapestrati, pari suoi, giocavano al lanzichenecco, ch'è, 2411 XXI | ha fortuna in amore 'un giôchi a carte». 'Un giochi, goffaggine 2412 XVI | di Paride e d'Elena. Lui, Giocondo, aspetterebbe, all'albergo, 2413 XX | acciò tu possa gustar le gioje della maternità, acciò nessuno 2414 XXIV | rassegnatamente, (che dico?) giojosamente, questo mestissimo avvenire. 2415 XVII | che sopperisse, alle spese giornaliere di casa. Tutto il denaro, 2416 XI | ancora, ridotto a passare le giornate, sonnecchiando, come il 2417 II | de' vecchi, che impalmano giovanette) largheggiasse del suo con 2418 VII | proprie stanze, quando, giovani, si vive soli, senza soggezione! 2419 VII | queste incomposte passioni giovanili. Ora, certo, Ella non mel 2420 IX | viaggio all'estero, chi sa gli giovasse, per guarire dell'ostinata 2421 XI | scioccamente? A quale oggetto? Che gioverebbe a Gabrio la sua morte? Oh 2422 XVII | intimidirla; ed ella tacque. Il giovine, allora, smise di offrirle 2423 II | un cane, nonché il bel giovinotto: sinché una scalmana la 2424 XIV | Berlino! Che gusto c'è, a girare, colle pastoje, colle balze? 2425 XXI | soffermandosi, però, in ogni giravolta, presso il tavolino da giuoco.~ 2426 VII | Finalmente, respinto il maschio, girò anche la maniglia e spinse 2427 IX | altro, che si fossero, che gironzavano, in piazza del Duomo. Risposero, 2428 IV | ned accompagnarli in ogni gita) cessando di esser loro 2429 IV | seguenti, fu una lunga filza di gite e di feste e di banchetti; 2430 XXV | madre di Maurizio venne a gittarsi, ebbra di gioja, al collo 2431 XIV | importava un fico; anzi, ne giubilava. E veniva da lui, per non 2432 V | per saldare i debiti di giuco de' germani? Pensava così, 2433 XVI | Salmoiraghi la chiarì d'ogni cosa, giudicando i fatti, beninteso, dal 2434 XVI | pensava la Ruglia-Scielzo, giudicandola da sé. Inoltre, la lettera 2435 XXV | buono, al cospetto di Dio? e giudicar gli altri? e non temere 2436 XVII | ma io non ho missione di giudicarne le azioni; è, già, troppa 2437 VIII | Salmojraghi; e che questa giudicasse la sventura, la demenza, 2438 XXIII| gli entrò in petto, che fu giudicata pericolosa ferita, dall' 2439 XXV | altri? e non temere d'esser giudicato? Siamo tutti peccatori, 2440 XVI | delle cause, confidando che giudici e contraddittori non si 2441 XXI | infelici? Nondimeno, i primi giudizî erano contrari a Maurizio. 2442 XV | una domanda di separazione giudiziaria, il fece consentir, subito, 2443 XIV | trascurare, puoi separartene giudiziariamente; ed, in faccia al pubblico, 2444 XIV | avesse letto l'Amore di Giulio Michelet: propose un viaggio, 2445 VII | ingegnandosi di aprir l'uscio e non giungendo a voltar bene la chiave. 2446 XXIII| devi farti aspettare; devi giungere il primo, tu. Aspetta: lasciami 2447 XV | morte; checché faccia, non giungerò a demeritarne l'affetto 2448 XXII | XXII~ ~Giungono, a casa. Introduce gli amici, 2449 IX | donna! non sono le forme giunonie, scultorie dell'Almerinda; 2450 XVIII| XVIII~ ~Un giorno, giunsero due o tre dispacci telegrafici, 2451 XIX | quando scadrà, mi sarà giunto il denaro da Napoli. Sicché, 2452 XXI | delle piú sconce, per non giuochi.~Fortunato in amore, Maurizio! 2453 XIV | testa della Radegonda era giuocoforza gli rincrescesse; e, frattanto, 2454 V | e passi a marito. Gabrio giura, ch'io gli ho portata la 2455 XIX | Se posso, figurati!»~«Giuramelo».~«Sì, sì!»~«Ma guardami, 2456 V | vedeva arrossire, che nessun giuramento, nessun obbligo assunto 2457 V | qu'il désire. E chi può giurare di non nutrir qualche desiderio 2458 II | tradirono la costituzione giurata, o fuggendo o patteggiando. 2459 XII | dovranno rilasciarlo. Sennò, i giurati lo assolveranno. Il codice, 2460 IX | insinuarmi qualcosa, oh il giurerei. Bella donna! non sono le 2461 XXII | assicuro...»~«Sì, sì, mel giureresti, anche! Una bugia bianca, 2462 XVI | riscontrare i repertori di Giurisprudenza.~Giovane, tuttavia, Donn' 2463 XV | Poveretto! va scusato, la amava! Giurò, da quel punto, odio mortale 2464 XI | piú vaga. O non sarebbe giusta soddisfazione di amor proprio 2465 VII | una donna, a Lei cara e giustamente cara ed ottima, a malgrado 2466 X | fa dimenticare le gravi e giuste ragioni di rammarico pertinace; 2467 XXI | messere, l'impronta sua, che giustifica il nome di cinque-fronne, 2468 XII | rivela il carattere di fango, giustificherebbe lei d'ogni errore».~«Il 2469 II | in attività e spedito , giustificò, pienamente, la fiducia 2470 XII | alle consorti adultere. Glieli leggeva, con pause ad effetto, 2471 | glielo 2472 XIV | nelle contese familiari; gnornò. Primo dovere dell'amico 2473 XVI | l'erario Italiano: tante gocce d'acqua fanno un mare, tanti 2474 XIV | pagata? È giusto, che se la goda od, almeno, che l'usufruisca. 2475 X | sopportare il vino: cosa godano ad inebetirsi, non comprendo. 2476 XIV | terrebbero, per uno, che gode metter male nelle famiglie, 2477 II | esser perduta, ognuna cerca goder della vita, quanto piú si 2478 XXV | per udirne la voce! per godere della sua letizia del balocco 2479 XII | l'uomo amato. Goduto il godibile, quando non è lecito aspettarsi 2480 IX | tutti gli scrupoli, me la godrei, ancora. Non avrebbe osato, 2481 V | voluttuosa, riandava i piaceri goduti, le belle cose viste in 2482 XII | con e per l'uomo amato. Goduto il godibile, quando non 2483 XXI | giôchi a carte». 'Un giochi, goffaggine fiorentina delle piú sconce, 2484 XV | Simile a quel personaggio del Goldoni, che odiava, tanto, il Can 2485 VIII | lasciar maggior orma che una gondola, solcando il queto stagno? 2486 XXIII| fa la spartana, come si gonfia, quando dice: una Orsenigo! 2487 V | vertiginosamente attraente. Quando vide gonfiarsi di lagrime gli occhi dell' 2488 V | affari gli vanno a vele gonfie. Suo fratello, Babila, pretende, 2489 XIV | albergo, una ora dopo, tutto gongolante per l'aspettativa, che gli 2490 III | bravamente, d'un colpo, il nodo gordiano. Lasciarlo? No, c'era abituata; 2491 III | da quelle audaci:~ ~Qui, goûtant dans le crime une tranquille 2492 XVI | per tutto, alle cure d'una governante, proprio, assolutamente? 2493 XVIII| che tu stimi facile di governarmi, a tua posta? Già, io, certe 2494 XXIV | malato, , non era facile a governarsi. C'era una guardamalati, 2495 XIII | interesse, potente e sommo, governava, ora, la vita di lei; ed, 2496 II | tale lo scandolo, che il governo stesso fu costretto a richiamarlo; 2497 XXIV | Della-Morte-Parascandolo gradì l'ospitalità della Salmojraghi-Orsenigo; 2498 VI | richiestagli.~«Fammi il piacere di gradire questi due fulardi rossi: 2499 VI | cosa vuoi?»~«Voglio, che tu gradisca da me questo dono!» E le 2500 IX | di tutti! Gli uomini, che gradiscono d'essere consolati, a quel 2501 XII | il capriccio e tornarle gradito, se brama, che gli si conceda


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