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Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol

     Capitolo
5003 XIV | che i proverbî sono la sapienza de' popoli. Costei è una 5004 III | nervi si ammaricano pel sapore e per l'odore; e, poscia, 5005 XIII | rivederlo, fra un'ora. E sappi, ch'io l'amava, da che l' 5006 XIV | presente. Caro lettore, sappia Vossignoria Illustrissima, 5007 V | di non andarci, e che non saprebbe resistere, finalmente, alla 5008 | saran 5009 XXI | gli è un modo hurioso di sardare i debiti. Gli è chiaro, 5010 III | anni dopo, nell'esercito sardo; con la medaglia al valore, 5011 | sarebbero 5012 | Saremo 5013 IX | dirette a due crestaine o sartine o modelle od altro, che 5014 XI | Olimpio degli Alessandri da Sassoferrato, poetucolo del cinquecento, 5015 XII | scorgendone il sorriso satirico, sprezzante e risoluto, 5016 IX | brave illustre, au preux sauveur,)~ ~spesso, scende, immeritevolmente, 5017 XIV | di lei, per indirizzarla, saviamente, al bene. Ed ecco, ch'egli, 5018 V | in breve riassunto, le savie risoluzioni prese, allora, 5019 VII | ha preso, finalmente, il savio partito di por fine ad una 5020 III | e l'ordine militare di Savoia, preso, da luogotenente, 5021 IX | nell'Ordine Militare di Savoja; benché gli abusi sconci 5022 XXV | l'Almerinda, che poteva saziarsi di baciarla! A lei, madre, 5023 VII | giornali. Si dissuggellano, sbadatamente, le buste; si rompono le 5024 X | genere... Che! lettore, sbadiglia? Si aspettava altri discorsi, 5025 XII | tante volte: la donna può, sbagliar, talvolta, nella scelta 5026 XX | lei.~«Di me? Bada, avrà sbagliato».~«Se ha dimandato, proprio, 5027 II | perdita.~Anche l'Almerinda sbagliò, in parte, i calcoli. Don 5028 XIV | que' spaventevoli «Sì!» che sbalordiscono, perché inaspettati; perché, 5029 XXI | Il marchese, dapprima, sbalordito, voleva reagire, poi; ma 5030 XVI | anzi, credo, fosse stato sbalzato, in Sicilia, a reprimere 5031 XV | casa, onde ogni gioja era sbandita in eterno, dopo la partenza 5032 IV | primo atto sussecutivo allo sbarco, divenute amicone, le s' 5033 XXI | con gli occhi intenti e sbarrati, sentì mettere un braccio, 5034 IX | voluto, solo, tutt'al piú, sberrettarsele, alla sfuggita: la vista 5035 X | fotografato, dal vero». Si sbilanciò ad asserir, che, forse, 5036 XV | istar bene: qualch'ora me la sbirbo, così. E qualch'altra, col 5037 XXIII| Cascine, dove il Mugnone sbocca nell'Arno, o meglio, fa 5038 XXIII| o meglio, fa le viste di sboccare, che, per lo piú, è piú 5039 IX | Salmojraghi-Orsenigo, che sboccava dalla via di San Pietro 5040 XXIII| Cerretani, rimpetto allo sbocco di via Rondinelli: essi 5041 XII | non val nulla meglio, le sborserà lo scudo. Io, marito e curatore 5042 XX | amavi. Bene sta, che volessi sbrigarti, da catene increscevoli. 5043 XXI | fortuna d'amore, onde io mi sbrigherei, piú che volentieri».~Il 5044 XXIII| galantuomini s'abbiano da sbudellare, le pare la piú semplice 5045 XXIV | figliuoloLascio pensare, come sbuffasse e blaterasse il sor Gabrio, 5046 XIV | le distrazioni del quale scaccerebbero, certo, le preoccupazioni 5047 XXV | non il giorno, in cui mi scacciassi».~Ed il giovane, che aveva 5048 XVII | interessi e sempre piú brevi scadenze. Dopo alcuni mesi, non fu 5049 XIX | perfetto gentiluomo! E, quando scadrà, mi sarà giunto il denaro 5050 XXI | sicuro...»~«La cambiale non è scaduta».~«È, già, troppo, che l' 5051 X | chicchessia. Altri beoni si scaldano, si rinzelano, si stizziscono, 5052 XI | poltrona, in casa di lei, allo scaldare il canapè d'un caffè. Così, 5053 II | bel giovinotto: sinché una scalmana la portò via, nel suo quadragesimosesto 5054 VIII | semplice sino a quel punto, scaltrita, ora, dalla cognizione di 5055 XX | vederla, andrei, a piedi, scalza, da qui a Milano».~«Vuoi 5056 VI | trovasse, la sera, nello scalzarsi.~Rieccola su per quelle 5057 XI | Radegonda stimava Maurizio. Scambiava, per saldezza e perseveranza 5058 VII | momentaneamente, ragione dello scambio; quali paure presaghe lo 5059 XXIII| scorpion;~ ~ma, soprattutto, scampaci e liberaci, o sommo Iddio, 5060 VIII | Ebbene, la Radegonda se ne scandalizzava; e sì, che tutto era opera 5061 XXIV | tante e tante cose, che scandalizzerebbero nojaltri settentrionali. 5062 I | contar fino ad undici può, scandire endecasillabi: ma i versi, 5063 X | concilianti, arrendevoli, scansabrighe. Quando, anche, in un salotto, 5064 I | punto maliziose, ti fan le scapate, proprio, senza vocazione! 5065 VI | mormorando: «Gesú, che matto! che scapato!» V'eran dentro quattro 5066 IX | bruciapelo, sulla mia condotta scapestrata e poco timorata di Dio. 5067 VIII | donna. Anzi, quante piú scapestrataggini faceva per dimenticarsene, 5068 XXI | clubbe, trovò, che alquanti scapestrati, pari suoi, giocavano al 5069 XIX | intascheranno quattrini, ma si scapita dall'altro... Ieri, uscii 5070 VII | che non mi riuscisse di scappare!... Ma tanto ho fatto!... 5071 I | inguantata. Nuove scuse, nuove scappatoje, nuove tergiversazioni, 5072 VI | stampò un bacio in fronte, e scappò via. Nell'anticamera trovò 5073 VII | fra quante gliene avea scarabbocchiate l'Almerinda; una di quelle, 5074 IX | Vogliamo sperare, che non mi scarichi un predicozzo, a bruciapelo, 5075 II | sonni del commendatore, scarrozzava a Chiaja, splendeva in teatro 5076 XVII | del fattore cominciarono a scarseggiare. I debiti si accrebbero; 5077 XXV | fronte della giovane; e, scartandone i capelli arruffati, v'impresse 5078 V | sollecitudine, osservando, così, scatenate in altri quelle passioni, 5079 XX | la infelicitava. Ma, qui, scattò la Ruglia-Scielzo: cui, 5080 XI | Diecimila lire di mancia, a chi scavizzola un tanghero, che sdegni 5081 III | trattava mica di lezî e di scede, simulate per far la preziosa, 5082 I | Fra mille, ch'io ne so, scelgo le avventure di due sorelle 5083 XVIII| dimenticando la prudenza solita, scelse, appunto, quella sera e 5084 XI | conservarsi alla figliuola. Scender nella tomba, brrrr! e prematuramente 5085 XX | quando, anche, dovessimo scendere, a gradino a gradino, la 5086 XI | brrrr! e prematuramente scendervi e scioccamente? A quale 5087 XXIII| Maurizio mio, mio!»~Il giovane scendeva le scale, bestemmiando: « 5088 XI | che diamine! Finalmente (scendiamo, proprio, nell'ultimo strato 5089 XXII | nasconderle ogni cosa: sennò, che scene, che pianti, che commedie! 5090 XXV | mondo?» L'affettuoso tu scese blando, mite, carezzevole, 5091 XIX | Ma so, che il caffè era sceso al disotto della temperatura 5092 V | scommetterei, che fai la scettica. Perché, mo, tanto orrore?...»~ 5093 X | perturba, piú. Sì ch'ei rimane scevro, immune, rimondo, purgato 5094 IX | rivoltellate, le fucilate, le schegge di mitraglia si distribuiscono, 5095 VII | Quante volte, questo nostro schema fantastico era stato, per 5096 XXI | internamente; ma, pure, si schermiva, barzellettando, spiritoseggiando, 5097 IX | non considerava, che, a scherzar col fuoco, corri gran pericolo 5098 XXI | firmarsi».~«Avrai voluto scherzare, spero, m'immagino?»~«Pigghiala 5099 XIII | lo stelo, vispa, giuliva, scherzevole, provò una consolazione 5100 XXII | poi».~«Davvero, li vuoi? o scherzi?»~«T'assicuro, che ho tutt' 5101 XIX | donnetta, avventurando, come scherzo, il rimprovero; e sorridendo 5102 XII | assassinare, così, una donna, schiaffeggiarla di questa sorta, e perché, 5103 VI | indescrivibile. Le pareva di essere schiaffeggiata; le pareva, che il figliuolo 5104 XXII | perfetto gentiluomo dello schiaffeggiato il consacrarle e verbalizzarle. 5105 XXII | era ned interesse dello schiaffeggiatore (come amante putativo della 5106 X | provincie nostre! Il Napoletano schiamazza sì, parla a voce vieppiú 5107 VII | che piange, o disgusta o schianta il cuore, secondo che ti 5108 X | complimenti le verità limpide, schiette e pure!..»~«Basta, sempre, 5109 XVIII| istoriografo abbrevia, mosso da schifo e ribrezzo. Non voglio dire 5110 II | grado, per breve tempo, allo schifoso connubio, acciò, poscia, 5111 XXV | rasciugò le lacrime, terse la schiuma, che s'affacciava sulle 5112 XI | una bella donna, che sia schivo approfittarne! La razza 5113 IX | arrischiato. Anch'esse le sciabolate, le lanciate, le rivoltellate, 5114 III | eppure accattabrighe e sciabolatore. Amò Donn'Almerinda non 5115 II | napoletanescamente, lo sciabolillo,) gli tornò al fianco. Era 5116 XXIV | avvicinandosi all'Acquarone, che si sciacquava le mani, la poveretta lo 5117 XXIV | prima ed unica della sua sciagura! Ebbene, accettava, rassegnatamente, ( 5118 II | figliuoli, ognuna scialacqua e sciala, noncurante di minuirne 5119 II | appartengono a' figliuoli, ognuna scialacqua e sciala, noncurante di 5120 XVII | il guadagno della notte scialacquavasi, in parte, il domani, in 5121 XX | Prima, quando usavano gli scialli, che beatitudine! Bastava 5122 VI | venivano aure profumate e sciami di zanzare, una voluttà 5123 XX | questa signora? Sto così sciatta! Non mi sono, neppur, pettinata. 5124 V | e, poi, rivestite un po' sciattamente, infilzando: la Radegonda, 5125 VI | Si sentì come divenuta sciente e non rivelante, quasi complice 5126 VI | diretta de' dolori, che, scientemente, le si arrecano: amore profondo, 5127 VIII | disapprendersi, così presto, quella scienza invidiabile? Chi era stato 5128 XXIII| calavron,~Formigh, zanzar, scigad, vermen, scorpion;~ ~ma, 5129 XXIII| ne scampi e liberi, dei~ ~Scimes, pures, bordocch, centpee, 5130 XI | prematuramente scendervi e scioccamente? A quale oggetto? Che gioverebbe 5131 XII | non ho bisogno di udire le sciocche favolette, che ti compiaci 5132 XII | Salmojraghi, che aveva fatta la sciocchezza d'inbertonarsi e lo sproposito 5133 XIV | sceglie; poi, uno se ne scioglie. La puoi trascurare, puoi 5134 V | economia e modo onesto di sciogliere quella società pericolosa, 5135 XII | con la Radegonda, gli si scioglievano le ginocchia. Un paio di 5136 IV | dormiglione del marito; quegli scioperati de' fratelli; una sorella 5137 II | Filomena: non vi fu, mai, sciopero, anzi un continuo infornare 5138 XXI | di diniego.~«Non istare a sciorinarmi frottole, ecco!» replicò 5139 XIV | gli offra guarentige. Ma sciropparsene una, che ti s'impone! e, 5140 X | nulla per tutta la vita, può sciupare il tempo in questi studi 5141 III | solitudine, rimproverandoselo; sciupava il tempo de' convegni, nel 5142 XXI | scostò, dal Barberinucci, sclamando:~«Ah! se sapessi! Non tutto 5143 II | anche fra gli amici, soleva sclamare, con un sospiro profondo: « 5144 VII | lascia , per tornare scodinzolando verso l'ingannatore!~«Caro 5145 XX | trovarsi, quasi, costretta a scolparsi.~«Questo, appunto, è la 5146 V | di me, tu! Quasi quasi, scommetterei, che fai la scettica. Perché, 5147 XII | non aveva ancor fiatato, scompartendo gli sguardi, fra il tondo, 5148 VIII | così morali come fisici. Le scomparve il riso dalle labbra, le 5149 V | biancheria ed arruffate e scomposte alquanto le pettinature 5150 XXIV | cui amor ella affrontava scomunica ed insulti, far causa comune, 5151 XXIV | sempre, pio, sempre, mondo, scomunicasse od insultasse, per questo, 5152 XXI | goffaggine fiorentina delle piú sconce, per non giuochi.~Fortunato 5153 IX | Savoja; benché gli abusi sconci e la prodigalità, nel conferirlo, 5154 XVI | davvero; di gratitudine sconfinata. Capiva, benone, che, senza 5155 X | ne' discorsi, aver egli sconfinato dalla temperanza, nessuno 5156 XIX | venisse, a supplicarlo e scongiurarlo, con la piú calda ressa 5157 XIX | mera degnazione di lui. Lo scongiurava: di non accorarsi, per tanto 5158 XX | Almerinda, io te ne scongiuro, non riparlarmi del passato!»~« 5159 XV | Della-Morte, una lunga, sconnessa, appassionatissima lettera, 5160 VIII | stessa: non la bufera, che sconquassa l'animo, anzi la breve pausa 5161 XX | Qual vecchiaja ti prepari, sconsolata, squallida! qual letto di 5162 I | infelicita l'amico. Questi sconta gli scrupoli e le incertezze 5163 III | colpa loro stessa; e che la scontavano, fin da questo mondo, con 5164 XX | Conosci il mondo: tua figlia sconterà, per te!»~«Povera figliuola 5165 XXII | Sulle condizioni dello scontro, si convenne, in un attimo. 5166 VIII | questo amore fosse assurdo, sconveniente, lo amava.~E Maurizio? Pensava 5167 XVI | un vecchio soldato, cui scoppiasse il cuore, allontanandosi 5168 II | gli tornò al fianco. Era scoppiato, io non so se una sommossa 5169 IV | che facesse, le riuscì di scoprire il menomo indizio di quanto, 5170 III | dapoi mille ripulse, mille scoraggiamenti, mille nuove insistenze, 5171 XI | quest'uomo, così abbattuto, scorato, mesto, farlo rivivere, 5172 XXIV | ipocriti, esser vilipeso e scorbacchiato e sputacchiato, pur di conformarsi 5173 VIII | non c'era verso, che la scordasse, alcuno. Il cuore, la fantasia 5174 XVIII| accecata, dalla gelosia, e scorgendo, in quel silenzio, la conferma 5175 XIV | questo senso? Mai! mai! mai. Scorgendola desiderosa di stringer seco 5176 XII | sguardo calmo, convinto, scorgendone il sorriso satirico, sprezzante 5177 XIX | tracce degli strazi. Vi scorgevi dipinta una mestizia profonda, 5178 XIII | non altro. E 'l danno e lo scorno del Salmojraghi, solo, in 5179 XXIII| zanzar, scigad, vermen, scorpion;~ ~ma, soprattutto, scampaci 5180 VII | cominciò, piú minutamente, a scorrere foglio per foglio, involtino 5181 VIII | sublime.~Il signor Salmojraghi scorse, la sua Radegonda non esser, 5182 IX | di sventura, che lo avea scorto piangere e soffrire, lascio 5183 IV | Consigliere di cassazione scosse, talvolta, la sonnolenza 5184 XX | non ad altro. Io non mi scosto, io non mi scrasto, dal 5185 XXI | quel sorriso, Maurizio si scostò, dal Barberinucci, sclamando:~« 5186 XX | non mi scosto, io non mi scrasto, dal costui fianco, quando, 5187 XV | certo, prevedibile questo screzio disgustoso, volle tenersene 5188 VII | riconsegnarli a chi li ha scritti in mal punto, con la certezza, 5189 XXI | fra un mucchio enorme di scritture, senza alcuna lusinga di 5190 XVII | individuale. Gabrio Salmojraghi, scrivendo, alla Ruglia-Scielzo, aveva, 5191 XIX | no, non so risolvermi, a scriver la parolaccia: supplisca 5192 IX | bastato, testé, l'animo di scrivere! E, buttando via, dispettoso, 5193 VII | Felsina. Calmiamoci: leggiamo, scriviamo, sediamoci, qua, sul canapè; 5194 XVI | prima di separarsi, la scrivucchiava alla Radegonda. Ma la Radegonda 5195 VIII | abbia il grato mormorio, gli scrosci ed i sibili dell'eloquenza 5196 VIII | se aveva fatto tanto la scrupolosa in casa del giovane, da 5197 VI | Massime, che non ci abbiamo scuderia; e ti dovresti separare 5198 IX | sono le forme giunonie, scultorie dell'Almerinda; ma è distinta 5199 XX | insinuarmi dubbi? Chi ti dèputa a scuotere la mia fermezza? Mi hai 5200 VII | da ogni busta la carta e scuoterla e guardarla attraverso la 5201 XVI | gettare il manico, dietro la scure: meglio mezza moglie, che 5202 XX | vedi, io era, forse, piú scusabile, piú compatibile, almeno. 5203 XXIII| fatta alla tua Radegonda. Scusami, (sai?) se sono stata, un 5204 XVIII| sbigottita d'averlo irritato, scusandolo, già, (e, veramente l'attenuante 5205 XVI | perché, ben inteso!). Cercava scusare il trascorso della Radegonda. 5206 XV | nipote, tanto avvezza a scusarla ed approvarla e consentire 5207 XVI | di palliare il fatto, di scusarlo. Il Salmojraghi medesimo, ( 5208 VI | spregiudicati e donne emancipate, scusate quella donnicciuola!), il 5209 XX | vizio, sempre quello è. Scusati, con un accesso di pazzia: 5210 XV | ponte d'oro. Poveretto! va scusato, la amava! Giurò, da quel 5211 X | serata, in casa: «Ed Ella mi scuserebbe, se tornassi domani?»~«Anzi, 5212 XIX | con le quali coonestiamo e scusiamo, agli occhi nostri stessi, 5213 XIX | geloso! Il veggo, in me; e lo scuso, negli altri. Insomma, se 5214 XI | scavizzola un tanghero, che sdegni l'invito d'una bella donna, 5215 XX | destava nausea, non che sdegno. Ed esclamò, con voce tremante 5216 VIII | individuo) affettiamo sensi sdegnosi e noncuranza suprema; soli 5217 VI | turbato, nel vederla quasi sdilinquere, corse in cerca d'un bicchier 5218 II | dotte nelle frodi conjugali, sdottoreggiavano, malthusianamente, co' babbi 5219 V | la Radegonda si cullava, sdrajata lunga lunga, in una poltrona 5220 VII | lagrimoni silenziosi gli sdrucciolavano, giú, per la faccia impietrita 5221 XVI | maschile o femminile, o piano o sdrucciolo! per me, che non son pedante, 5222 VII | Neppure. È un rompiscatole, un seccatore, un ateo, via! Ahimè, come 5223 XVIII| allora, t'appigli alle seccature, alle lusinghe... Ma devi 5224 XII | primogenito, dal Maggiore; ed il secondogenito banchiere, privo di questa 5225 XI | apparenza, almeno); delle poste secrete; delle letterine trafugate; 5226 XX | divenirti amica fidata e secura, dopo esserti stata discepola? 5227 | sed 5228 IX | Veneris cum veneris ante?~Ne sedeas, sed eas, ne pereas per 5229 XX | si ammalasse, non puoi sederti, accanto al suo letto, vegliarla 5230 XIV | si ritrasse indietro; e sedette sul canapè; ed il guardava, 5231 VII | Calmiamoci: leggiamo, scriviamo, sediamoci, qua, sul canapè; non pensiamo 5232 II | La What-a-fair-foot, che, sedicenne, appena, e tanto tanto avvenente, 5233 XXI | Assanti inflisse al volto del sedicente barone Giovanni Nicotera. 5234 XX | Nossignora; nessuno mi ha sedotta. Ned io son tale, da lasciarmi 5235 XIV | rapitore, (mentre, invece, sedotto e rapito era lui!) anzi, 5236 XX | io son tale, da lasciarmi sedurre, io. Me gli son data, me 5237 VII | burrascosissime, rammentava, seduto fuori sul terrazzino, riparato 5238 XI | Maurizio. N'ebbe copia, segnata, in margine, col lapis rosso, 5239 V | punto a repentaglio; e fare segni e dar consigli per la salvezza 5240 XX | Mi son'io lagnata, io? Segno, che vivo contenta e beata. 5241 XX | la città nativa, e vivi segregata dal mondo, al quale lui, 5242 XI | gli altri? quando si ha un segreto comune? Chi fosse di gesso! 5243 IX | tanti, tanti! E così pochi i seguaci de' precetti del distico 5244 XX | lasciarli, per sempre!»~«Sì, ma seguendo l'uomo, che amo. Credimi, 5245 XXV | eterno! E diede in pianto; e seguì, a lungo, con l'occhio bramoso, 5246 III | d'un ganzo, perché? Per seguir la moda e far come tante 5247 IX | Della-Morte infatuato, a seguirle. E le raggiunse e le abbordò, 5248 VII | e quanto tempo io l'ho seguita e corteggiata ed amata, 5249 XXII | ricamo, ned allo scritto: seguiva il suo Maurizio; riandava 5250 III | per l'odore; e, poscia, seguono cefalalgie, lunghe e crudeli. 5251 XII | proprio vulnerato rende selvaggi. Impossibile, però, non 5252 XVII | piú, que' principi, che, selvaggiamente, l'infrenano.~Se, quindi, 5253 XXV | mentito benevolenza, per non sembrare ingrato, pensava: «Ma se 5254 XVI | mentre, invece, ad essi piú, sembrerebbe sublime un vecchio soldato, 5255 X | robusti, sanguigni, che sembrerebbero dover meglio sopportare 5256 XIII | solennità! Cosa c'è? Mi sembri, come, quando io, da bambina, 5257 X | misericordia! nojaltri sembriamo piú taciturni d'un piemontese. 5258 VI | ordinanza viene ad aprire. Ma sembrò imbarazzata; e quasi, non 5259 XV | trimestri, i quadrimestri, i semestri, passò il primo anno della 5260 XIV | male nelle famiglie, che semina zizzanie! Mai, non gli era 5261 XXIV | quattro commendatori, quattro Senatori del Regno, che lucravano 5262 III | serio del buonsenso e del senno della signora, vedendola 5263 XIX | ancora, estinto, del tutto. Sentendola levata, nella stanza contigua ( 5264 XII | ha di belle morti. Questa sentenza memoranda, una volta, lei 5265 XV | dire. Gli era raccomandata, sentimentalmente, dalla nonna; e, quasi quasi, 5266 XXII | Radegonda. Quali erano i sentimenti suoi, nell'istante, ch'e' 5267 XI | sfringuellò, ch'era un gusto a sentirla.~Ottenne, dal marito, ch' 5268 XVII | l'altera della Radegonda sentissene offesa; e volle arrischiare 5269 XXIV | questo mestissimo avvenire. E sentite, poi, asserire, che chi 5270 XV | sorriso, il dispetto e la noja sentitissima. «Son condannato, a perpetuità, 5271 VI | scuderia; e ti dovresti separare da' cavalli... No! Non voglio 5272 XXI | accorsero, si frapposero, separarono, i contendenti. Bista e 5273 XIV | La puoi trascurare, puoi separartene giudiziariamente; ed, in 5274 VI | di prendere un quartiere separato: «Staresti troppo lontano 5275 VIII | volete? Come ammazzar le serate, ora, che non poteva spenderle, 5276 XIII | rigore, di freno, avrebbe serbate o ricondotte sulla via del 5277 XVI | quantunque trascurati, da lei, ne serbavano memoria affettuosa e cara. 5278 VII | quelle gote, erano rimasti sereni, asciutte, quella bocca 5279 VII | potrebbe stare con animo sereno? Ella, generoso ed onesto, 5280 III | al valore, meritata, da sergente, a Montebello, e l'ordine 5281 II | figliuoli, ed amministrare seriamente la roba, e restringersi 5282 XXII | ischerzo, e frantese come serie, dal Della-Morte: ad ogni 5283 XX | bocca. Tuo marito ti ama, sernpre; e generosamente. Egli perdona 5284 I | bestione par mio, nel suo serraglio». Così l'Ida e l'Ada si 5285 I | direbbe, che le pratiche servan loro per mortificarsi.~Quel 5286 X | ammazzato da un pezzo. A che serve, a che giova quella lingua 5287 VIII | che non poteva spenderle, servendo la sua signora o consolandosi 5288 XVI | restituirle, ora, il gran servigio ricevutone; trarla, da quell' 5289 XIX | piacere, di rendergli alcuni servigiuoli, venne, lentamente, con 5290 XV | cima d'albero, che deve servirgli di ritrovo, per tornare 5291 VII | comandi... Se valgo a servirla, si figuri!...»~«Io vengo 5292 VI | all'apparir del sole;~ ~per servirmi d'un paragone, che Monsignor 5293 XIX | fammi questa grazia, di servirti, pel momento, di quest'inezia 5294 XXIV | una guardamalati, ma non serviva a nulla, perché la Radegonda 5295 IV | e due in fanteria, che servivano nello stesso Reggimento 5296 XVIII| Assolutamente, mi vorresti per tuo servo umilissimo, neh? Sbagli, 5297 II | allogò, per moglie, con un sessagenario, rachitico, antipatico, 5298 XX | stessa. La Radegonda del sessantacinque, mi deputa alla Radegonda 5299 XX | deputa alla Radegonda del sessantotto! Ascoltami; ascoltati, via. 5300 X | riguardo alle relazioni sessuali. La castità essere, ormai, 5301 XX | pagato, al metro, questa seta? è francese, neh? Ma, ora, 5302 VI | passò per un negozio di seterie e, quindi, andò dalla mamma.~« 5303 XVI | una bisnonna di piú che settanta. S'era dato ad intendere, 5304 XXIV | scandalizzerebbero nojaltri settentrionali. È quistion di clima!»~Ma 5305 XIV | non ne aveva voglia. Il settentrione la spaventava ed il mezzogiorno 5306 XIV | sarebbe ridotta a poche settimane e tutto sarebbe finito . 5307 III | Consigliere di Cassazione settuagenario, o qualificarsi delitto 5308 XIII | mai, peccato di troppa severità!»~«Chêh! chêh! Non sapevi 5309 I | minutamente, le grandi e piccole sevizie, codarde tutte e sempre, 5310 VII | richiamare l'attenzione degli sfaccendati, si vorrebbe il mantel di 5311 V | le farò; pure, non ho la sfacciataggine di narrarle. Riconciliarmi? 5312 VI | contraffacendolo. «Guardate un po', che sfacciato! E sta' quieto, non mi stringer 5313 XX | bozzolo misterioso, cos'è sfarfallato? Un giocatore, un beone, 5314 XXV | verso di lui, con gli occhi sfavillanti, sebbene, ancor, lagrimosi: « 5315 XXI | neppure gli ammiratori piú sfegatati (ne avea. Chi non ne ha? 5316 XXV | del confessore, le proprie sfiducie, i rimorsi, che ci travagliano.~ 5317 XVIII| avvilita, taceva, lo lasciava sfogare. Peggio che mai. «Perché 5318 IV | nemmanco, il coraggio di sfogarsi con qualcuno! non poter 5319 XVI | l'abbiamo, già, detto), sfogato il primo impeto, non si 5320 V | de' figliuoli, per inutili sfoggi o per saldare i debiti di 5321 XVI | abbandonarsi, a' piú intimi sfoghi. Così, continuò, per un 5322 V | proprio, piú; e ci vuole lo sfogo, a qualunque costo. Quando 5323 XXV | omero della compagna; e si sfogò, in lagrime, lunghe, calde, 5324 II | un continuo infornare e sfornare. Parecchie creature morirono, 5325 IX | spropositi d'un Ministrucolo, sforzato dalla indebita ingerenza 5326 X | erano ilari tutt'e due e si sforzavano di mostrarsi bene e comparire, 5327 VIII | cotesta Almerindite cronica. Sforzi per emanciparsi da tanta 5328 XXV | tisico, con questo petto sfracassato! L'accudirmi, t'infelicita; 5329 II | tribú de' fratelli, che la sfruttavano, che non seppe negarsi a 5330 VIII | un atto, non si lasciasse sfuggire una parola, tale da comprometterla. 5331 IX | piú, sberrettarsele, alla sfuggita: la vista di colei, che 5332 XVII | giuoco, del patrimonio, che sfumava, della stessa sua condotta 5333 XI | petto sporgente, fianchi sgaggiati, muscoli di ferro, tendini, 5334 XIV | civile. La Radegonda gli sghignazzò, in faccia; domandandogli, 5335 X | il vino, rende amabili sgombrando le preoccupazioni; ma non 5336 XV | bene, checché tu faccia».~E sgombrò dalla stanza, lasciando 5337 III | sta in fatto, che il fumo sgradevolmente mi vellica il palato? Le 5338 III | ogni sensazione, ancorché sgradita. Perché piace il sentire, 5339 II | un peso, ognuna cerca di sgravarsene, quanto piú può. Reputando 5340 V | gravidanza e le doglie dello sgravo; partorirai figliuoli dolorosamente; 5341 XIII | voluto e dovuto riprenderla, sgridarla, esortarla a mutare indirizzo 5342 XIII | Chêh! chêh! Non sapevi sgridarmi! E, quando mi principiavano 5343 XII | imprudenza d'accorgersene e la sguajataggine d'impermalirsene. Si rodeva 5344 XII | fiatato, scompartendo gli sguardi, fra il tondo, carico di 5345 XI | avanzo, fra' ghiacci della Siberia, come l'elephas primigenius! 5346 VIII | mormorio, gli scrosci ed i sibili dell'eloquenza forense per 5347 XVI | fosse stato sbalzato, in Sicilia, a reprimere i moti di Palermo 5348 VII | riparato da una persiana alla siciliana, con le gambe accavalciate, 5349 VII | mai, mai; e ne sarebbe, sicuramente, morta in breve, come non 5350 IX | molto a fare. E questo porco sigaraccio, che non vuol fumare, manco 5351 XVIII| questa fontana di Trevi cosa significa, mo? Che t'ho fatto qualche 5352 XII | effetto, con occhiatacce significanti, quasi come avvertimento. 5353 V | desiderio, dal marito, che ti signoreggerà. In casa, comando io; mio 5354 XXII | gentil Toscana, plebe e signori sono in uso di a'ggiungervi, 5355 XVII | pensiero. «Oh belladirà la signoria del lettore – ma se aveva, 5356 IX | lascio questa cura a Lei Signorìa.~«E come si chiamava colei?»~ 5357 V | parlar chiaro e tondo a' signorini Scielzo; e, caso o non volessero 5358 XVIII| disposizioni d'animo, che il signorino nutriva per lei, e col malumore 5359 XIV | faccenda en passant, non altro. Signornò, diventava affar serio ed 5360 XI | fra' gentiluomini ed i signoroni, quello, che piú s'avvicina 5361 XVIII| gelosia, e scorgendo, in quel silenzio, la conferma del sospetto 5362 VII | sincerissimamente. Due lagrimoni silenziosi gli sdrucciolavano, giú, 5363 X | ha piú strascico e manco sillabe accentate e spiccate. Ma, 5364 XII | e perché, poi? per una simpatica debolezza, perché ama: sarà 5365 VI | Povero giovane! si sa; è simpatico, è ufficiale, è decorato, 5366 III | mica di lezî e di scede, simulate per far la preziosa, chêh! 5367 XVI | disperazione era stata pretta simulazione? e tutta la devozione e 5368 VI | indicava come promettesse sinceramente la discrezione assoluta 5369 IX | che ha piante, meco, eran sincere. Le parole, che mi balbettava, 5370 XXIII| fritto, che la farà i piú sinceri augurî per la mia vittoria! 5371 VII | dappoco: ma, perdio! amava sincerissimamente. Due lagrimoni silenziosi 5372 XX | vergogno».~«Cinismo!»~«È sincerità. Io non verrò, mai, meno, 5373 | sinché 5374 III | nemmanco, poi calpestare la sinderesi e ridere del pregiudizio; 5375 | sine 5376 VII | proprio piú, diede in un singhiozzo e proruppe in lagrime disperate, 5377 VII | Ella, mi faccia il favor singolare di riportarli, questi fogli 5378 IX | mal date furono eccezioni singolari; e, precisamente, l'opposto 5379 XXV | strazianti, frammiste di singulti compressi. La Radegonda 5380 XXIII| Maurizio ci ebbe rotto il pugno sinistro, da una palla, che gli entrò 5381 XVIII| Cocomero, che, ora, da un sinonimo, si chiama Ricasoli. Gli 5382 XXIV | febbre comatosa bruttissimo sintomo, ne' feriti. E quel malato, 5383 IX | ch'io mutilo, mitigo. «Sissignore, amica! Poffareddina, la 5384 II | dalla provincia interna, il sistema di ricatti e di concussioni 5385 III | contenti in due. Se c'è, chi, sistematicamente, vuol pace ad ogni costo, 5386 XIII | intorno. La fece riavere slacciandola e col liquor-anodino. Non 5387 IV | baciucchiarsi, con mille smancerie, com'è usanza delle femmine 5388 XIV | sua peccata. «Lei ha le smanie uterine; e, ne' guai, mi 5389 VII | quanti casi si dànno! E se si smarrissero e cadessero in mano a maligni? 5390 IV | non paure di sorprese e smascheramento, non sospetto di un doppio 5391 XX | Napoli, s'usa, ancora? Qua, smesso, fuorché nelle soirées; 5392 III | altre conservavano l'amico, smetterlo sarebbe stato come uscire 5393 XX | precipitosamente:~«Almerinda, smetti. Punto e basta! Io l'amo. 5394 XX | Punto e basta! Io l'amo. Smettila, con le calunnie; o crederò, 5395 VIII | piú, cupo, ipocondrico, smorto, convulso, come chi non 5396 XVIII| che dette; borbottate, smozzicatamente, fra' denti. La pusillanime 5397 XXIV | altro era sordo; il terzo snasato; il quarto, senza un dente. 5398 VIII | stessa. Fra quel sorriso snervante della fortuna e quelle lagrime 5399 X | trasforma in filantropini; snoda la lingua impacciata e ritrosa; 5400 XVIII| cercò rabbonacciarlo, con soavi parole. Fu peggio. «Già; 5401 VII | butta via il sigaro; si socchiudon le persiane; si risciacqua 5402 V | caso o la provvidenza li soddisfa. S'io fossi irragionevole 5403 XI | de' nuovi, per, quindi, soddisfarli, anche: non è, forse, generoso 5404 VI | temeva tanto d'impedire, col soddisfarsi, qualche capriccio o qualche 5405 X | alcuna, dall'esser tanto soddisfatti, altronde, ch'e' non si 5406 III | condanna il privarsi delle soddisfazioni possibili e che, al postutto, 5407 XXI | altra trattativa, io lo soddisfi. Né tratterò d'alcun altro 5408 XVIII| obblighi, verso di te; li soddisfo, mi pare. Ma t'inganni a 5409 VIII | trasformino in nitrato di sodio ed in cloruro di argento, 5410 III | sapeva accettare queste sofferenze, occultandole, e preferire 5411 XXI | su e giú, per salotto, soffermandosi, però, in ogni giravolta, 5412 XXV | guardar le cui vetrine si soffermavano bimbi e bimbe, accompagnati 5413 V | Guarda, giorni sono, mi soffermo innanzi alla vetrina d'un 5414 XVI | intenso. Rammentando il sofferto, nel trovarsi in posizione 5415 VII | come una candela, che basta sofffiarvi su... No, signora, non porti, 5416 XXIV | nella stanza contigua, soffocando i singhiozzi, accanto al 5417 VI | inginocchiato davanti, in modo da soffocargli la voce. Ma il giovane si 5418 XIV | col braccio, quasi volesse soffocarlo, e gota a gota. Poi, lasciandolo, 5419 XII | mantenimento della famiglia, non soffrirà, mai, di essere trattata 5420 XIX | il so. Ma immagina quanto soffrissi! Pensava, tutto il giorno, 5421 XX | Io non ti biasimo. Tu soffrivi della relazione, tu non 5422 XXII | un anno in qua, che non soffro! Ed, ora, per lei, o ammazzare 5423 XIV | alzò le spalle, abbozzò un sogghigno e si permise di trovare 5424 XIV | non la rimandasse! come soggiunse, col risolino di chi fa 5425 XIII | l'avrebbe lasciata sulla soglia della camera nuziale. Mamma 5426 VII | amato in fatti, di non aver sognato con l'accesa e torbida fantasia!... 5427 XI | quel modo li, ecco il suo sogno. E, naturalmente, non valeva 5428 XX | Qua, smesso, fuorché nelle soirées; altrimenti, abiti corti. 5429 VI | Trovò un bel quartierino a solatìo, primo piano, poco discosto 5430 VIII | maggior orma che una gondola, solcando il queto stagno? Quasi quasi, 5431 XIX | attraverso l'impannata, i soldati, che passavano per istrada, 5432 XIII | prolegomeni! che faccia seria! che solennità! Cosa c'è? Mi sembri, come, 5433 XII | chiese all'amico: Quanto egli solesse dare alle donne di malaffare? 5434 IX | indispettirsi; e di proseguire il soliloquio, anche piú rabbiosamente 5435 XX | squallida! qual letto di morte solitario, senza una faccia amica! 5436 IV | elevatezza d'animo; amiche delle solite; amici, i quali avrebber 5437 III | peccataccio, consumava le ore di solitudine, rimproverandoselo; sciupava 5438 VIII | era piaciuto; ogni onesto sollazzo, ogni cara occupazione, 5439 XVIII| Della-Morte richiedeva l'invio sollecito, immediato, di lire diecimila. 5440 II | i pachidermi e ci sono i solleticoni. Alcuni inghiottono, senza 5441 XX | momento difficile; tu m'hai sollevata, dalla abiezione: tu, indulgente; 5442 XV | atti tali, che avrebbero sollevato un muro insuperabile fra 5443 VII | quanto la passione grande La sollevi al di sopra di nojaltri, 5444 XIV | ma farò adoperare questa soluzione diversa in qualche altra 5445 I | Troppo spesso, le donne somigliano al Gramprincipe Costantino, 5446 X | su' patronimici; sulle somiglianze, che hanno per tutta l'Italia; 5447 XVIII| parole? «Oh parlava il vinoSòmmelo. Ma siamo stati ubbriachi, 5448 XXV | visione adorata. Ma piangeva, sommessamente.~Maurizio, che s'era ridesto, 5449 XVII | suppose, da certi lamenti sommessi, dal volto pallido, dagli 5450 XIX | e soave, di accettare la sommetta. Si farebbe, allora, pregare, 5451 III | felicità, che essa non poteva somministrar loro.~Ho detto: cercare. 5452 XIV | maledettissimamente: la mi somministri qualche documento umano! 5453 XXIV | misera donna, procacciò, somministrò, quanto le veniva richiesto. 5454 II | scoppiato, io non so se una sommossa od il brigantaggio, in qualche 5455 XV | pensava lui. «Sono andato, per sonare; ed il Salmojraghi m'ha 5456 XV | ed il Salmojraghi m'ha sonato Io non so ben ridir, com' 5457 XXI | di Bista Barberinucci, sonavano, con un senso ironico, che 5458 III | grado a grado, senza che il sonnacchioso Ruglia né gli svegliatissimi 5459 XI | ridotto a passare le giornate, sonnecchiando, come il marito dell'Almerinda.~ ~. . . 5460 V | conversazione illanguidì, quasi le sonnecchiassero. Eppure, tutt'altro: la 5461 VIII | rinunziare a' suoi quotidiani sonnerelli nella poltrona da magistrato; 5462 XXV | eccessiva.~Quando si alzò dal sonno, rinfrancata; e si fu finalmente, 5463 IV | cassazione scosse, talvolta, la sonnolenza abituale e disertò la poltrona 5464 XXV | in sussulto, da un breve sopore ed angoscioso, la signora 5465 XVII | non fu piú l'uomo, che sopperisse, alle spese giornaliere 5466 IV | avrebber pensato, solo, a soppiantare Maurizio... Ah! questi era 5467 XV | Che non v'ha pena, a sopportar, piú grave,~Che l'aver donna, 5468 XII | scelta dell'amico! Ma che si sopportino offese rinnovate, ingiustificabili, 5469 XXI | disinvoltura, deplorando la soppressione de' conventi, che non gli 5470 VII | rimise tutto nella grande sopraccarta, che raccattò di terra; 5471 V | Ruglia-Scielzo corrugava le sopracciglia e si sentiva rivoltare lo 5472 X | un piemontese. Avviliti e sopraffatti, chiniamo il capo; ed aspettiamo, 5473 XIV | ch'egli, ora, si trovava sopraffatto da questa ciandella! costretto 5474 VIII | grappa, dopo delibata la sopraffina anaci di Bordella ed altrettali 5475 VII | chiudere la finestra, al sopraggiungere di una donna; ma si fumerà, 5476 XIX | speculatori!~In quella, sopraggiunse la posta. E la Salmojraghi 5477 XIX | visto turbato, afflitto, soprappensieri. Io non ardivo chiederti, 5478 VII | come sbrigarsene? E s'ella sopravvenisse? Essere costretto ad augurarsi, 5479 VIII | mille ottocensessantasei sopravvenne, promettendo a lui, come 5480 IX | una visita, importunamente sopravvenuta, sarebbe stato, pur sempre, 5481 II | anni d'unione conjugale, sopravvivendole lo sposo nonagenario e quattro 5482 XXIV | Non era di quelle, che sopravvivono. Il dolore l'avrebbe uccisa. 5483 IX | a poco a poco, i nervi sopreccitati; e spingeva a piú miti consigli: « 5484 XIX | lui e la Radegonda sel sorbillarono, a sorsellini, a centellini, 5485 II | tutto questo disgravio, la sordida miseria stava di casa col 5486 I | scelgo le avventure di due sorelle Napolitane: l'Almerinda 5487 X | E questo convincimento, sorgendole nell'animo, ad un tratto, 5488 VII | ch'ella rinnega, non possa sorgerle contro e minacciarne la 5489 XXV | Si adattò, meglio, per sorreggere quel peso carissimo; ed, 5490 XIV | rannuvolandosi. E lei, sorridente, a buttargli le braccia 5491 V | spensierati e baldanzosi, donne sorridenti e benevole! Cogliere il 5492 XII | avvertimento. La Radegonda a sorridere ed alzar le spalle: ed o 5493 IV | altri si attenuavano in sorrisi fugaci, erano l'Almerinda 5494 IV | punti. Tanta intrinsechezza sorse repentinamente, fra le due, 5495 XIX | Radegonda sel sorbillarono, a sorsellini, a centellini, insieme, 5496 XXII | dovendosi, poi, sul terreno, sorteggiare il pajo pe' duellanti e 5497 XII | doppiamente infelice, e nel sortire il marito e nella scelta 5498 XX | esempio terribile, che tu hai sortito, in me, avrebbe dovuto esserti 5499 XX | orfana!»~«Mamma Teresa la sorveglia; e me ne scrive».~«Ma tua 5500 II | Corte. Ma non chiuse, non sorvegliò, non tiranneggiò la consorte; 5501 XXV | Radegonda non si muoveva. Era sospesa, in dubbio: le pareva e 5502 XXV | giorni, il giovane stette sospeso, tra vita e morte. I consulti 5503 XIX | vedi, se avevi torto di sospettarmi?»~«Io non ti ho, mai, sospettata...» 5504 III | gli svegliatissimi Scielzo sospettassero di nulla, ottenne quantunque 5505 XI | maliziosa avrebbe saputo o sospettato, da prima. Il Della-Morte


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