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Vittorio Imbriani
Dio ne scampi dagli Orsenigo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-arter | artic-cassa | casse-cospi | costa-ehn | elega-gradi | grand-inter | intes-morda | morde-piace | piacq-rebus | recar-sapev | sapie-sospe | sospi-trasl | trasp-zufol

     Capitolo
6006 IV | avrebbe potuto avere il cranio trasparente, in modo che ognuno ne leggesse 6007 XXIV | Pretendere, che venisse trasportato, altrove? e mandare a chiamare 6008 XXIV | medico avrebbe consentito, al trasporto? Non sarebbe stato un porre, 6009 XII | propria. Meditava vendette, trastullando la fantasia con l'arzigogolar 6010 XXIV | cute, poco meno di due dita trasverse, innanzi alla linea articolare. 6011 XX | vergogna, neppure, che ti tratta brutalmente...»~Il ritratto 6012 XX | dire, che io meriterei quel trattamento; e, poi... preferirei una 6013 XXI | affermazione, e che suol farsi, trattandosi di femmine, quando vogliamo 6014 XI | riveder Maurizio e quel trattar Maurizio, onde male avea 6015 XX | meco... Ma, se, anche, mi trattasse, duramente: prima di tutto, 6016 XXI | perché, prima d'ogni altra trattativa, io lo soddisfi. Né tratterò 6017 XIII | aspettata), non osò, neppure, trattenerla un istante, benché la sapesse 6018 VI | lasciarmi partire, il non trattenermi? Poteva lasciarmi incontrare 6019 XVII | lui, Maurizio, egli non la tratteneva! Tornasse nella casa conjugale; 6020 XXIII| andare».~Ed ella: «Va! Non ti trattengo. Hai ragione: non devi farti 6021 XV | d'adulterio; ed avernelo trattenuto, solo, pietà di padre, ritegno 6022 XXI | trattativa, io lo soddisfi. Né tratterò d'alcun altro affare comune, 6023 XXV | sfiducie, i rimorsi, che ci travagliano.~Dopo un poco, la Chiarastella 6024 VII | spazzolini ed unguenti, quel travagliarsi, mezz'ora, intorno al nodo 6025 IV | divoratori. La Radegonda non era travagliata da preoccupazioni pecuniarie; 6026 IV | quantunque abbattuta dal viaggio travaglioso e con gli occhi cerchiati, 6027 XIII | un po', la nonna, usa a travedere per quella ragazza! E non 6028 VII | Scusi, signora! Io aveva traveduto... credeva... In che posso?... 6029 XIII | infondata; ch'egli avea le traveggole. Gliel'ho giurato sull'onor 6030 XVI | cranio; fortuna, che le trecce lunghe e folte mascheravan 6031 XXIV | Rappresentavano un totale di, almeno, trecent'anni; ed una collezione, 6032 VII | rimorsi non le davano pace o tregua, mai, mai; e ne sarebbe, 6033 XX | sdegno. Ed esclamò, con voce tremante di collera e di ribrezzo: « 6034 XXV | mia». Quel figliuola fece tremar, dal vertice alle piante, 6035 VIII | mostrare uno spettacolo tremendo, splendido, inatteso, affascinante; 6036 I | invece, s'avvicinava alla trentina; aveva, da un pezzo, per 6037 VII | nemmanco lei! Sono trascorsi trequarti d'ora! non può piú esser 6038 XVIII| create! E questa fontana di Trevi cosa significa, mo? Che 6039 XXII | raggiungere, da questa tribolatrice mia: c'est Vènus toute entière 6040 IV | figliuoli delle sue viscere; non tribolava per alcuna relazione, sul 6041 III | Perché si preferisce la tribolazione de' nervi, anziché lasciarli 6042 II | Almerinda aveva, inoltre, la tribú de' fratelli, che la sfruttavano, 6043 XV | madre della Clotilde sua pe' tribunali e vituperarlo. Non è vero. 6044 XVIII| David Mondolfo, ricco ebreo triestino, fatto conte in Italia, 6045 XII | tondo, carico di rognoni trifolati al madera, e la Perseveranza, 6046 XV | Passarono i mesi, i bimestri, i trimestri, i quadrimestri, i semestri, 6047 V | alle loro cambiali. Non trincerarsi dietro alla prescritta autorizzazione 6048 XI | ostentabili; ma quanto avrebbe trionfato di un solo, misero anelletto 6049 X | il bisogno d'un meschino trionfuccio d'amor proprio.~In questa 6050 XXIV | fosse, per salvarsi, qual tristo avvenire le si apriva dinanzi! 6051 XXI | offenderti... ma sembra, che ti troi, un po', imbarazzaco. Ora, 6052 XVIII| accomoda, , mano alla tromba, ed un fiume di pianto. 6053 XVI | le sot;~L'honnête bomme trompé s'éloigne et ne dit mot.~ ~ 6054 III | finalmente, romperla col damo, troncando, bravamente, d'un colpo, 6055 VIII | come deus ex machina, per troncare il nodo, prima; e, poi, 6056 V | quel nodo , s'aveva a troncarlo d'un colpo e netto, senza 6057 XXIV | tessuti sottoposti. Appresso, troncò i tendini flessori ed estensori 6058 | troppi 6059 XXI | avea. Chi non ne ha? Un sot trouve, toujours, un plus sot, 6060 VII | accorgersi di nojaltri e, non trovando nessuno in casa, partirebbe 6061 XXIV | per non so piú cosa, la trovarono, che, dirottamente, piangeva, 6062 XVII | giorno prima, non dovessero trovarvisi; andavan, tutti, a finire 6063 VI | accanto al letto, acciò le trovasse, la sera, nello scalzarsi.~ 6064 III | loro.~Ho detto: cercare. Se trovassero, l'è, poi, un altro par 6065 II | lontana; e, fin allora, si troverà modo di provvedere, qualche 6066 VII | nave, che in secco, si troverebbe stretto fra le braccia dell' 6067 XXIII| aver fermato, che tutti si troverebbero, fra mezz'ora, al caffè 6068 XIV | uterine; e, ne' guai, mi ci troverò io. Meledetta l'ora, in 6069 XXIII| spengere il sigaro. E non mi trovo fiammiferi in tasca; li 6070 X | vernacolo, o che dia l'andare al truogolo, o che dica le piú garbate 6071 XIV | piú lontana intenzione di turbare la pace domestica di chicchessia, 6072 XX | intendi, l'amo! Perché turbarmi nella mia fede? Perché insinuarmi 6073 II | che ti fece! Represse le turbolenze, con sollecitudine e felicità; 6074 II | sempre, al di sopra del turpe bisogno. E, del resto, stavolta, 6075 XVI | amica l'aveva tradita, così turpemente (tradimento, che, del resto, 6076 XIX | non aver bisogni troppi e turpi.~ ~ ~ ~ 6077 XIX | a sé, con tutta la voce, tuttora, alterata, dalla crapula 6078 XVIII| che t'avessi percossa? Uaff! ebbene, quando la finisci?»~ 6079 XVIII| rinfocolarono l'ira dell'ubbriaco: «Già vojaltre femmine, 6080 XVIII| anche, di spacciarmi per ubriaco? Mia signora, signora mia, 6081 XVIII| Una tua parola acerba mi uccide; massime, quando so di non 6082 VII | mancano due altre ore! Come ucciderle? Si esce. Ma non l'animo 6083 XXIV | sopravvivono. Il dolore l'avrebbe uccisa. O sennò, era tale, da meditare 6084 XX | Chi l'avrebbe, moralmente, ucciso? Non tu, forse? Egli ti 6085 IX | chiedeva, solo, di poterne udir la voce, di poterlo guardare, 6086 XIV | non si aspettano, mai, di udirla confessare, a viso aperto. « 6087 XXV | con lei, in istrada! per udirne la voce! per godere della 6088 XVII | rimostranza, le toccò d'udirsi rispondere, che: Se era 6089 XV | non mangiando la foglia, udiva un po' sorpresa, ascoltava, 6090 XIV | aspettativa, che gli era stata, ufficialmente, partecipata la mattina, 6091 X | stivali, sono di malumore ed uggiscono; brillantissimi, invece, 6092 XX | la mano e fare quanto è, umanamente, possibile, perché tu n' 6093 VIII | gote rosse ed il guardo umido di chi, dopo aver combattuto, 6094 XII | quantunque gli rincrescesse d'umiliar la donna, per uscir d'impiccio 6095 XVIII| mi vorresti per tuo servo umilissimo, neh? Sbagli, sbagli, sbagli, 6096 XIV | proprie, come il barbero dagli uncini, appesi alla gualdrappa, 6097 XI | concessione come irremeabilis unda. Una stretta di mano, caldamente 6098 I | chiunque sa contar fino ad undici può, scandire endecasillabi: 6099 XVIII| dissimulare, a meraviglia, gli unghioni! Chi non ti conoscesse, 6100 VII | adoperar mille spazzolini ed unguenti, quel travagliarsi, mezz' 6101 XXIV | ultimo, legò le arterie ed unì la ferita, nella direzione 6102 XXII | supponendola mantenuta, unicamente, perché cedesse i suoi diritti 6103 XV | chiunque portasse una qualsiasi uniforme. Simile a quel personaggio 6104 X | stavano tenendo il broncio all'universo mondo, entrambi si chiudevano 6105 X | chioccia, accovacciata sulle uova; si raggomitolano, come 6106 XXIV | minuta del telegramma d'urgenza e la ricominciò, da capo, 6107 XIX | risaputo? Eppure, il bisogno urgeva; né la mente sapeva suggerirgli 6108 XV | mandata, di buon grado, urlando, alle trentamila paja di 6109 XXIV | ossa.~Maurizio non diè un urlo, un lamento: solo, un pajo 6110 X | ne' continui contatti ed urti spiacevoli, col mondo esterno. 6111 IV | con mille smancerie, com'è usanza delle femmine tra loro; 6112 XIV | corteggiar le donne, sempre, d'usar mille riguardi, perché le 6113 XX | pettinata. Prima, quando usavano gli scialli, che beatitudine! 6114 XVI | de' procuratori, degli uscieri. Morì di crepacuore, insomma, 6115 XIX | scapita dall'altro... Ieri, uscii un istante, senza dirtelo, 6116 I | arrossire; domani, occorrendo, uscirà fuori, persino, col marito. 6117 VI | passi, senza la quale non uscirei; e, sai? il medico mi raccomanda, 6118 II | quanti, fra maschi e femmine, uscirono, per venti anni di seguito, 6119 XXIV | Pregarono, pretesero, che uscisse dalla camera, durante l' 6120 XVIII| reciproca. Io so, che tu sei uscita, oggi; ebbene, chieggo, 6121 VII | fruscìo d'abiti. S'apre l'usciuolo: è dessa, tutta ristretta 6122 II | Almerinda Ruglia-Scielzo usciva da una famelica famiglia 6123 XXII | plebe e signori sono in uso di a'ggiungervi, ma ch'io 6124 II | propria. E Donn'Almerinda usò ed abusò della libertà concessa. 6125 XIV | la goda od, almeno, che l'usufruisca. Meno male, la moglie. Prima, 6126 II | ricco vedovile, un largo usufrutto od una grassa eredità, le 6127 II | del conjuge, non già mera usufruttuaria ed amministratrice de' beni, 6128 XVII | quantunque toglieva ad usura, e parecchi biglietti di 6129 XXIV | mal soffriva, che altri le usurpasse l'ufficio di accudire il 6130 XX | altro nome è un'offesa ed un'usurpazione. Ma chi potrà essere questa 6131 XIV | peccata. «Lei ha le smanie uterine; e, ne' guai, mi ci troverò 6132 IX | sentiero! Cara la pastorella! Uuuh! non ci vo di certo, non 6133 | V 6134 IX | Beh! che mestiere crede, V. S., ch'io faccia? E, poi, 6135 XXI | Maurizio rispose: «Io vado a casa, difilato: aspetterò, 6136 III | detto, s'immaginava, che la vagellasse un po' con la testa; e la 6137 II | convenienza ed interesse. Quante vaghe fanciulle non conchiudono, 6138 XI | ingegno ciò, che una donna vagheggia o cerca, nell'amante. In 6139 V | cose viste in que' giorni. Vaghi que' dintorni di Napoli, 6140 V | dintorni di Napoli, sempre! vaghissimi, poi, quando si percorrono, 6141 VII | lettere erano impregnate di un vago profumo di pacciulì, per 6142 XII | stato con costei, che non val nulla meglio, le sborserà 6143 XVIII| bruto, non la belva uomo.~«Vale a dire, ch'io sono un matto 6144 XXI | quel fatuo riso, che può valer, per un'affermazione, e 6145 XX | sperato, che la parola mia valesse, a farti ricredere, sul 6146 XV | mia. Ma può darsi, che mi valga l'esser valente. E quest' 6147 XIII | ed andava preparando le valige e procacciando commendatizie, 6148 XI | Non poteva, conscia del valor suo, immaginare, che le 6149 XXI | indicazioni di que' dati valori.~Maurizio, che non aveva 6150 XIV | ma, dunque, è vero!» E la valorosa donna gli contrappose uno 6151 VIII | oh ne fece; ma non gli valsero. Si appigliò agli eccessi 6152 XXI | vengono, così, stranamente, valutati! si ha un'idea, così, incomprensibile 6153 VIII | bello e buono! come tale il valutava ed il condannava essa stessa, 6154 XI | ardenti, suscitare quelle vampe di desiderio, essere tentata 6155 V | difficoltà e gli affari gli vanno a vele gonfie. Suo fratello, 6156 XV | posizione presente di lei, i vantaggi probabili, accettando la 6157 X | voler male, perché ridonda a vantaggio comune. Anzi, verrebbe voglia, 6158 XVI | senza un qualche picciol vantaggiuzzo, per l'erario Italiano: 6159 XVIII| di rapirti; ma non puoi vantarti, ch'io mi sia illuso un 6160 XVII | bella conquista e trarne vanto. Il che era spiaciuto, alla 6161 V | cancelli della sua morale, varcati per debolezza e condiscendenza, 6162 XII | articoletti di cronaca od i fatti vari, che narravan castighi, 6163 XII | carica, leggendo, ne' Fatti varî di non so quale effemeride, 6164 XVII | e parecchi biglietti di vario taglio e colore, che trovò 6165 XIV | napoletanesca, non c'è peggio de le varrate de cecate; un'arme, non 6166 V | e mancare il respiro. Il vaso, troppo colmo, deve traboccare. 6167 XIX | recargli il caffè. E deposto il vassoino, con la chicchera e la zuccheriera, 6168 IX | marito? Incontentabilità sua? Vattel'a pesca; ed a me non importa, 6169 III | altre: come la duchessa di Vattelappesca e la professora Tal di tale, 6170 XIV | poi, no. Tòrnatene a casa. Vattene. Io non intendo, punto, 6171 III | péché pour péché,~Autant me vaut celui-ci que tout autre.~ ~ 6172 II | già, s'era provvista. Quel vecchiaccio la condusse in villa; e 6173 XV | cui tutto le confidava. La vecchiarda si spaventò, pianse, deplorò, 6174 XXII | ricominciato, a far punti; ma, in vece di svagarsi, col libro, 6175 VII | partirebbe adontata; o, vedendoci, fermandosi, sarebbe, forse, 6176 XI | non aver occhi per lei? il vedersene, anzi, preferita? il cancellare 6177 XX | educarla? Rinunziare, a vedertela entrare, ogni mattina, in 6178 IV | artiglieria, che, a Napoli, si vedevan, quindi, rado assai; e due 6179 XX | quanto egli ti amasse; e vedevo, che non lo amavi: ché questo 6180 II | acciò, poscia, un ricco vedovile, un largo usufrutto od una 6181 XX | in perpetuo, infelice. Vedrai: sarà obbligato a dar le 6182 V | pregherò di prestarmela; vedrei se mi giova».~«Ma, veramente, 6183 XXI | guardatevi intorno; e vedrete, quante villane carogne 6184 VI | direbbe, che non mi avessi veduta, mai...»~«Ma, signora, il 6185 XXI | un caro figliuolo, e ben veduto come suole accadere de' 6186 VII | questo plico suggellato, (vegga!) per consegnarlo a Lei, 6187 IX | benedire, tu e lei!»~Ohé! veggano, io scrivo benedire, per 6188 XXV | aveva sovreccitata quella veglia prolungata, eccessiva.~Quando 6189 VI | ignorarli, fuorché per vegliar sul figliuolo, o quando 6190 XX | sederti, accanto al suo letto, vegliarla tu, badare tu, che nulla 6191 XXIV | disse: «Saremo in due, a vegliarlo. Così, non rimarrà, mai, 6192 XXV | molto ama. E queste tue veglie e queste tue lagrime, queste 6193 XII | sempre a' suoi comandi. Veglierò io, perché non trovi scuse. 6194 XVII | della signora; fu supposto, veh! argomentato, solo, perch' 6195 II | inghiottono, senza nausea, le velate impertinenze de' creditori 6196 VII | labbra, agognando, al volto velato di lei. Ed ella, piamente, 6197 V | e gli affari gli vanno a vele gonfie. Suo fratello, Babila, 6198 XVIII| Nazionale, dove tornava, con la veletta calata sul volto; quando, 6199 XII | su per disprezzare quelle velleità d'Otello, e rugumava quanta 6200 III | il fumo sgradevolmente mi vellica il palato? Le papille della 6201 X | erro, l'Italiano, che piú velocemente parla, giunge ad emetter 6202 XII | debolezza propria. Meditava vendette, trastullando la fantasia 6203 X | poi, quando, pur, fossero vendicati e cancellati da vittorie, 6204 XII | marito esercitava un dritto, vendicava l'onor suo. Non so, come 6205 V | bisogni piú urgenti con la vendita de' giojelli inutili; chieder 6206 XII | essere trattata come schiava venduta. È padrona di sé; e non 6207 XVIII| possa ammettere, d'esserti venduto; t'inganni, t'inganni, t' 6208 VIII | bere alle acque torbide, venefiche, forse, della passione. 6209 XVII | popoli sogliono amare e venerar, piú, que' principi, che, 6210 X | meno chiacchierone de' Veneti e de' Toscani. Lo stesso 6211 XII | legge nel Rinnovamento di Venezia, diciotto Novembre. Un marito, 6212 XVI | una persona, in cui non venian meno l'affetto e la riconoscenza. 6213 | venirmi 6214 IV | del germano, deliberò di venirsene, per un mesetto, a Napoli, 6215 I | sopraggiunta da rimorsi; o per venirvi, con indugio, armata di 6216 | venivan 6217 | venivano 6218 | Vennero 6219 XVII | parola, detta a diciotto o vent'anni, ma la seria e parola 6220 XVIII| raccapezzar diecimila lire, in ventiquattro ore, quando, non si ha, 6221 X | al portinajo del numero ventisette, in Via Fate-bene-fratelli, 6222 XXII | tribolatrice mia: c'est Vènus toute entière à se proie 6223 | venute 6224 XXII | di non tener conto, nel verbale, delle parole del marchese. 6225 XXII | schiaffeggiato il consacrarle e verbalizzarle. Sulle condizioni dello 6226 IX | Maurizio adoperò tutt'altro un verbo! L'infinito del participio, 6227 V | di mussolina, listato di verdognolo e bianco. L'Almerinda sedeva 6228 XVII | mancanze di riguardo eran vere. E si aggravavano, ogni 6229 XVI | boschi, che fabbrica lamine e verghe di ferro, ella aveva, tra' 6230 XIX | braccia del marito alle sue, vergine d'ogni altro contatto virile. 6231 IV | di rompere, quantunque ne vergognasse e raccapricciasse. La Radegonda 6232 XX | Di quel, che fo, non mi vergogno».~«Cinismo!»~«È sincerità. 6233 XIII | Teresa».~La Radegonda, vergognosa e compunta di aver trascurata 6234 XX | quando, anche, dovessero verificarsj gli augurî peggiori, che 6235 XXI | Cristoforis, il tenente Vermaleone ed alcuni altri astanti, 6236 XXIII| Formigh, zanzar, scigad, vermen, scorpion;~ ~ma, soprattutto, 6237 XXI | per andarsene. «Prendi un vermutte?»~Maurizio il trattenne. « 6238 X | comincia a ciarlare, nel suo vernacolo, o che dia l'andare al truogolo, 6239 XXI | lombardo, e Ferdinando Vernalone, pugliese. Camminando verso 6240 X | vantaggio comune. Anzi, verrebbe voglia, di consigliarlo 6241 VII | duro incarico di fargliele versare».~La Salmojraghi s'era, 6242 XXIV | imminente di vita, in cui versava il figliuolo. Stracciò la 6243 I | scandire endecasillabi: ma i versi, per sé soli, non fanno 6244 X | Italiano, nella piú strampalata versione del mondo, rendendo «bergèronnette» 6245 XXV | figliuola fece tremar, dal vertice alle piante, dalla punta 6246 XVII | Che sia quella medesima vertiginosa attrattiva, che ogni pericolo, 6247 V | profonda e sincera, era vertiginosamente attraente. Quando vide gonfiarsi 6248 | veruna 6249 XXIII| Camol, mosch, pappatas, vesp, calavron,~Formigh, zanzar, 6250 IX | della Radegonda, in quel vespro! Oh, da lungo tempo, ormai, 6251 V | infilzando: la Radegonda, una veste da camera di casimiro rossa, 6252 XIV | e ritiratasi in camera, vestendosi alla bell'e meglio, uscì, 6253 XIII | tanto, buona nonna, si vestì, appena ricevuto il pistolotto: 6254 XXV | alquanto, si accostò alla vetrata; e guardò in istrada. Era 6255 V | mi soffermo innanzi alla vetrina d'un negoziante di stampe: 6256 XXV | giocattoli, a guardar le cui vetrine si soffermavano bimbi e 6257 I | cappellino o le lacrime di vetro sulle maniche; madama è, 6258 V | mi dice: Se facessimo un viaggetto? Io: Per Napoli? E lui: 6259 XVI | alla bimba, che la madre viaggiasse, per salute; ma, un giorno, 6260 XV | cancellato, dal cuore della viaggiatrice, l'unico rimorso, poiché 6261 XII | un'occhiata di sprezzo, vibratagli dalla Radegonda, il fece 6262 X | indisturbati; e si piacquero a vicenda. Si videro, mutuamente, 6263 X | piacquero a vicenda. Si videro, mutuamente, sotto l'aspetto 6264 XVI | nel trovarsi in posizione viemmen dura, si figurava l'amica 6265 VI | soddisfazione d'averti meco. Vientene a vedermi, spesso, questo 6266 II | lecitissimo; la legge nol vieta, la religione nol condanna, 6267 VII | gesto ed un passo, come per vietarglielo, e mormori un «No, lasci 6268 VI | lieve apparenza di frutto vietato od almen contrastato alla 6269 X | bergèronnette» per contadinotta, «vieux bouquins» per vecchi bocchini 6270 XIX | sembra di avere il dritto di vigilare, anch'io, sull'onor... nostro. 6271 XXI | armeno, domattina, 'un pò vihere. Se mojo io, 'un mi pagache 6272 | VII 6273 | VIII 6274 XVII | dettasse la legge. Per que' vilacchioni effeminati di franzesi, 6275 XVI | prendere! Il chiamava un vile seduttore (vedi il giudizio 6276 I | delle femminette: sono anime vili, sulle quali è lecito sperimentare.~ 6277 IV | costretta a disprezzarsi, a vilipendersi! Non avere, nemmanco, il 6278 I | rassegnata agli affronti, a' vilipendi, alle punture d'ago ed alle 6279 XXIV | buoni e dagl'ipocriti, esser vilipeso e scorbacchiato e sputacchiato, 6280 XXI | intorno; e vedrete, quante villane carogne pretendono e ricevono 6281 XI | ora, la movevan propositi villani, ma cura della propria salvezza, 6282 IX | mi aspetteranno. Parrebbe villania. Vogliamo sperare, che non 6283 VII | attribuirne la disperazione od a viltà d'animo oppure alla prepotenza 6284 XIX | È naturale, non si può vincer sempre... Anzi, ho caro, 6285 XVIII| inteso darmi una padrona, vincolarmi, avrei tolto moglie. Maledetta 6286 XX | obbligarmici. Io non gli sono vincolata, se non dalla mia volontà, 6287 III | due continuavano a rimaner vincolati per mutuo tormento, per 6288 V | e nemmanco una promessa vincolavano a non tradirla, piú giovane, 6289 XX | mel so, pure, che, taluni vincoli, una non sa risolversi a 6290 XXI | classificare le bancali vinte, in tanti mazzi, quante 6291 VII | la strada, come se avesse vinto un terno al lotto o ricevuta 6292 II | imitò que' colonnelli, che, violando la disciplina, imposer loro, 6293 VI | la bandieruola rossa, che violava i regolamenti municipali, 6294 VII | piú infima delle voluttà? violentar, quasi, la donna? Oppure 6295 III | somigliava ad uno stupro violento. Baruffe continue amareggiavano 6296 XII | Salmojraghi le si voltò come una vipera; e stava per lasciar le 6297 XIX | vergine d'ogni altro contatto virile. Ora, secondo le regole 6298 XXV | l'occhio bramoso, quella visione adorata. Ma piangeva, sommessamente.~ 6299 XV | fuggiasca, non resse il cuore di visitare la nonna Teresa sua; le 6300 IX | Milano, senza essere stato a visitarla!~«Vi ho aspettato, tutti 6301 IV | Camaldoli, Pesto furono visitati. La Salmojraghi aveva argento 6302 VIII | come quegli, che era stato visitato da un Dio potente. E la 6303 X | era proposto: di fare una visitina di quindici minuti, al piú 6304 XIII | aperta, in su lo stelo, vispa, giuliva, scherzevole, provò 6305 VIII | altrettali stomatici? Così visse, o meglio, trascinò la vita, 6306 XX | mio passato, questi mesi vissuti qua, io, io li disprezzerei, 6307 I | pescare, la dimane, un'altra vittima, del pari rassegnata agli 6308 XXIII| sinceri augurî per la mia vittoria! Frattanto, sottostiamo 6309 X | vendicati e cancellati da vittorie, che il debito è stato sciolto. 6310 XVIII| paurosa, che non risorgesse vittrice, nella mente dell'amico 6311 XV | Clotilde sua pe' tribunali e vituperarlo. Non è vero. Anzi, e' si 6312 XX | t'ha fatto credere, ch'io viva infelice? o che sai tu, 6313 XIII | delizioso sopra diverse vivande, per assaporarlo differentemente: 6314 XII | bellinbusto o con la moglie. Vivea certo, certissimo del fatto 6315 VI | riformare io. Per pretender che vivesse da frate, non avrei dovuto 6316 XX | immeritatamente, s'è visto perduto. Viveva in quella speranza; e, svanita 6317 VII | di sopra di nojaltri, che viviamo senz'essa? Oh come Lei ama! 6318 XVII | brutalmente, ossia naturalmente, vivono; nelle quali la belva, non 6319 VII | morta in breve, come non vivrà piú, se non per espiare 6320 XX | normale: rispettata, onorata, vivrai felice. Lasciati persuadere, 6321 XX | vivere senza una famiglia? Vivrete, come due mutui carcerieri, 6322 VIII | fratelli Scielzo per quel viziaccio delle carte, divenne giocatore. 6323 XII | nonna, che l'aveva educata e viziata; e per la quale, la Radegonda 6324 IV | facoltosissima; un po' viziatella, questo sì, fin da quando, 6325 XVII | e, del resto, con quel vizietto del giuoco, non basterebbero 6326 XIV | certo, non difetta di vocaboli energici, almeno io non 6327 IX | corbezzoli! Io mi credeva, che il vocabolo non potesse profanarsi piú 6328 I | scapate, proprio, senza vocazione! E le non s'impaccerebber, 6329 XXI | iccapo, e, p'immomento... 'un vogghi' offenderti... ma sembra, 6330 XVIII| l'ira dell'ubbriaco: «Già vojaltre femmine, sempre, lacrime, 6331 | volea 6332 XI | arrendevolezza; precorse i voleri dell'amante. Anzi, tante 6333 XXIII| fosse tanto inconsulto da volerti!» Non potendole dir questo, 6334 | volessero 6335 | volevi 6336 | volevo 6337 XVI | che qualificano bassi e volgari. La Radegonda e Maurizio, 6338 XIX | che l'aveva, come dicono volgarmente, su'... Ma no, non so risolvermi, 6339 XXV | bene, giacché la bimba le volgeva le spalle, adocchiando, 6340 VIII | tranquillità, che la nascondeva al volgo, qual era meglio? Fra l' 6341 XXIV | ablazione della sinistra. Ma ci voller due ore, poi, per decidere, 6342 | vollero 6343 XIV | Il Salmojraghi afferrò, a volo, l'idea; si persuase, volentieri, 6344 IX | distinguere fra esercito e corpo Volontari: nel primo, ricompense mal 6345 III | emigrato del MDCCCXLIX; volontario, dieci anni dopo, nell'esercito 6346 IX | muliebri riescon poco; sono volpe vecchia, io. Si vedeva proprio, 6347 XVIII| piú furba tu!... sublola e volpina, come dice il Garibaldi 6348 XIV | ne tacque lui. Ci sarebbe volsuto un bel coraggio! Come si 6349 II | la graziosa novellina del Voltaire, piú d'ogni altra cosa, 6350 VII | l'uscio e non giungendo a voltar bene la chiave. Finalmente, 6351 XXII | stavasene ricamando, con un volume squadernato, sott'occhi: 6352 V | incontrario, vinta da stanchezza voluttuosa, riandava i piaceri goduti, 6353 V | Cogliere il capelvenere ne' vomitorî degli anfiteatri a Pompei 6354 VII | cadessero in mano a maligni? Vorrebb'Ella compromettere una donna, 6355 XV | senza dubbio, e bigotta) che vorrebber saper morte le figliuole, 6356 XVIII| donna! Assolutamente, mi vorresti per tuo servo umilissimo, 6357 | vostro 6358 XII | per lasciar le metafore e votare il sacco: ma, incontrandone 6359 XI | piacere, appagarne tutti i voti, suscitargliene de' nuovi, 6360 XII | possibile! L'amor proprio vulnerato rende selvaggi. Impossibile, 6361 V | quasi, ridicolo. E gli vuò bene, anch'io. Non desideravo 6362 VII | fra noi due, non fosse una vuota illusione di felicità, solo 6363 XVI | persone, e tutte riuscite a vuoto? dove trovare una mediazione 6364 II | inglesoccia... Oh quale? La What-a-fair-foot, che, sedicenne, appena, 6365 | X 6366 | XI 6367 | XII 6368 | XIII 6369 | XIV 6370 | XIX 6371 | XV 6372 | XVI 6373 | XVII 6374 | XVIII 6375 XX | XX~ ~La Radegonda, rimasta 6376 XXI | XXI~ ~Maurizio, frattanto, ito 6377 XXII | XXII~ ~Giungono, a casa. Introduce 6378 XXIII| XXIII~ ~I quattro padrini partirono, 6379 XXIV | XXIV~ ~Di salvar Maurizio, il 6380 XXV | XXV~ ~Per non so quanti giorni, 6381 XXIII| vesp, calavron,~Formigh, zanzar, scigad, vermen, scorpion;~ ~ 6382 VI | aure profumate e sciami di zanzare, una voluttà ed un supplizio, 6383 XXI | press'a poco, il nostro zecchinetto; e le poste eran grosse. 6384 XIV | nelle famiglie, che semina zizzanie! Mai, non gli era passata, 6385 XVII | Maurizio andò, sempre piú, a zonzo. E cominciò ad eccedere, 6386 XIX | vassoino, con la chicchera e la zuccheriera, sul comodino, voleva allontanarsi. 6387 XVIII| Maurizio aggrotta le ciglia; e zufola l'inno reale: larà, larà,


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