Canto, Ottava
1 1, 19| si avanza~ Ver lei, che a terra sopra il volto giace~ Appo
2 1, 22| mortali affetti, e della terra~ Sotto il vessil di Dio
3 1, 33| partire, ora tornare~ Or a terra posarsi, or su una spina,~
4 1, 42| Rinnoverassi, ma non già quì in terra,~ Non sotto questo sole,
5 1, 47| forse altro cielo ed altra terra?~ — E il vuoto nulla. —
6 2, 42| dell'augelletto;~ Questa terra è il suo paese,~ Nè egli
7 4, 37| intesi morire.~ Parve la terra sotto i piè fuggirmi~ Ed
8 4, 38| Così feci io, caddi per terra quando~ Il suo bacio toccai,
9 4, 45| canto.~ Da ogni pensier di terra derelitta~ L'anima in lui
10 4, 78| affisse~ Gli occhi alla terra, e sospirando disse:~ ~
11 4, 79| sola ti credi, Eugenia, in terra.~ «Son gli uomini distrutti (
12 5, 24| grazie dona~ A Dio, che dalla terra traditrice~ Ti svelse, e
13 6, 13| pio,~ Che vola oltre la terra, e posa in Dio —~ ~
14 6, 31| si puote.~ Nella prossima terra, in che, a salire~ Questa
15 6, 47| Gittata a terra con le sacre bende~ Di nostra
16 6, 53| tutta si torcea stesa per terra~ Cercando un laccio a scior,
17 6, 56| riprese, eppur fiorita~ La terra riapparì come prim'era,~
18 6, 60| eterno,~ Si curvava alla terra il cielo in seno,~ Che coperta
19 6, 61| amaramente~ Quel riso, in terra e in ciel sparso egualmente.~ ~
20 6, 72| confin del cielo e della terra.~ Ora vadano al nulla i
21 6, 73| E bello era per me ciel, terra, e mare.~ ~
22 6, 74| m'alimento;~ Vorrei che terra e ciel crollasse meco.~
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