Canto, Ottava

 1       1,  2 |   Che vi lasciâr partendo un'aura amica~ Un raggio delle lor
 2       1,  18|      palpiti in quei veli un'aura leve,~ Di poi le conta,
 3       1,  29|  manca~ Come librata sopra l'aura corre~ E l'erbette calcate
 4       1,  51|    L'arida foglia errante di aura al fiato~ Ha pur la voce
 5       2,  9 |   Entriam, chè questa fredda aura ti gela,~ E par ti scuota
 6       2,  12| Udiamo: all'onda stessa, all'aura piace~ Di dargli ascolto,
 7       2,  25| suona il suo respiro~ Come d'aura odorata alterno spiro.~ ~
 8       2,  26|    piuma~ Del natio paradiso aura profuma!~ ~
 9       3,  20|      pioggia di ciocche, e l'aura invita,~ ~
10       4,  3 |       Quando con più vigor l'aura spirante,~ Soffiando dentro
11       4,  6 | caduti;~ Tenero si, che ogni aura ne crollava~ I tenui rami,
12       4,  11|    delizia mia;~ Ma quì dove aura di celeste amore~ Queste
13       4,  33|    sen, come é l'usanza,~ Un'aura ardente ivi spirai, che
14       4,  63|                           Un'aura in questo seguita repente;~
15       6,  6 |   agne è addiventato,~ Dolce aura, che l'odor, che altrove