Canto, Ottava

 1       2,  47|     qui dall'empia sorte, e dir: ti amai,~ Ed ora non sarem
 2       3,  28|     io,~ Ripiglia Eugenia a dir, chiaro discerno,~ Come
 3       4,  4 | mani pigliandole esordio~ A dir con voce di pietà e d'amore:~ —
 4       4,  5 |  Dentro le sue la mano, e a dir riprese:~ ~
 5       4,  49|               Parlammo noi? dir non lo so; tementi~ Di esser
 6       4,  52|   schiera;~ E che tace ogni dir, cessa ogni riso,~ Come
 7       4,  56|     mia stanzetta.~ Ma come dir qual fosse il mio martoro,~
 8       4,  57|                        Come dir che sentissi quando chiusa~
 9       4,  77| garzone amato!... Oh! a che dir: «era?»~ Se egli sta meco
10       5,  29|     un momento,~ Ripiglia a dir, mi udite; egli é domani~
11       6,  30|   con tremor l'orecchia~ Al dir solenne dell'austera vecchia.~ ~
12       6,  42|    È l'Eco, o cara madre, a dir riprende,~ L'Eco, che la