Canto, Ottava
1 1, 3 | ingannatore,~ Locando in dio l'affetto lor più caro;~
2 1, 20| muro~ Su legno polveroso un Dio morente~ E a piè di quello,
3 1, 22| raggio fosse~ Vibratole dal Dio, che innanzi l'era.~ Avea
4 1, 22| terra~ Sotto il vessil di Dio vinto ha la guerra.~ ~
5 1, 27| vesti e i lini dell'altar di Dio,~ E spesso inispecchiarsi
6 1, 32| intanto l'abbadessa~ Pensava a Dio, la cui bontà suggella~
7 1, 38| Figlia, è l'alma mia, che a Dio non diede~ Altro che inutil
8 1, 39| formosa~ Faccia dei rai di Dio tutta si innostra,~ Di Dio,
9 1, 39| Dio tutta si innostra,~ Di Dio, che scende dentro l'alma
10 1, 40| mai~ Son le fanciulle a Dio tanto dilette,~ — Perchè
11 1, 40| Perchè un tempo tal fui, nè Dio permette~ Or che torni all'
12 1, 46| pregai: Deh! manda un'alma, o Dio,~ A questa di mia mano opera
13 1, 46| mano opera muta;~ Ed ecco Dio dà ascolto al prego mio,~
14 1, 46| come se nel cielo era io,~ Dio volle che quaggiù fossi
15 1, 52| che si nomava l'uomo.~ Dio l'una fece bella, e l'altro
16 1, 53| Perchè noi pure Dio non spense? —Oh! noi~ Sotto
17 1, 56| età, gli onesti affetti~ A Dio serbâro di lor alme belle.~
18 2, 1 | ripiene~ Giá si erano di Dio le caste ancelle,~ Togliendosi
19 2, 28| Serbava in se l'immagine di Dio?~ Perchè non cogli sul mattino
20 2, 29| allora~ Che mi creavi, o Dio, ti avrei gridato,~ Non
21 2, 33| Sublime è come la scienza di Dio~ Questa, in cui vivi ignoranza
22 3, 1 | avria, se non credeva, in Dio;~ ~
23 3, 10| prega~ Di quelle caste a cui Dio nulla nega.~ ~
24 3, 21| ove si specchia il cielo e Dio.~ Miracolo gentil! tosto
25 3, 25| lei la madre: — Pria che Dio ci elegga~ Ad indossar di
26 3, 26| umilmente dica:~ «O mio buon Dio, deh! cresci il mio tormento;~
27 3, 26| tormento;~ Esso è poco, o mio Dio, quel che ora sento.»~ ~
28 3, 28| Come possa piacere al sommo Dio~ Che io faccia del mio corpo
29 3, 29| E la Badessa a lei: Dio benedetto~ Volle soffrir,
30 3, 32| opere passate,~ Quindi di Dio le tacite vendette~ La matura
31 3, 34| farlo buono, e convertirlo a Dio,~ E dirgli: Donde avvien
32 3, 35| miser stato~ Durò, nè ancora Dio gli ha perdonato?~ ~
33 4, 8 | al divin trono;~ E voglia Dio, che per le sole mie~ Colpe
34 4, 23| perdonerà, no madre, mai~ Dio quella messa! alle devote
35 4, 23| parte;~ Ma ritto tra me e Dio sempre il mirai.~ Sul libro,
36 4, 27| cor che tiene quello~ Che Dio ripone tra germani e suore!~
37 4, 50| E Dio parea che ci benedicesse,~
38 4, 65| non pegno~ Dell'amore di Dio; ma del suo sdegno;~ ~
39 4, 73| sospesa,~ Sclama: — Adoriam di Dio l'alto consiglio!~ O Figlioletta
40 4, 74| candore,~ Chè allor ti piovve Dio la grazia sua,~ Quando sete
41 4, 75| allor che bolle~ Tutta di Dio, membrando ogni passata~
42 4, 76| onde dicevi:~ «Pregane Dio, Teresa » ah! nol sapevi,~ ~
43 4, 78| Si commosse di Dio la vecchia ancella,~ E afferrata
44 5, 7 | grande meraviglia?~ Domani un Dio dalla superna sede~ Scenderà
45 5, 8 | come entrar potrà sí grande Dio~ Nel mio piccolo core? Io
46 5, 15| Quel Ministro di Dio non altrimenti,~ Animi vili
47 5, 16| angel crede favellar di Dio.~ ~
48 5, 18| amar potea piú assai di Dio —~ ~
49 5, 21| tempo che il tuo core a Dio fu sordo.~ Vaneggiasti fanciulla,
50 5, 24| figlia, e vive grazie dona~ A Dio, che dalla terra traditrice~
51 5, 35| romito~ E 'l Ministro di Dio lo può raccorre~ Che ivi
52 6, 1 | Così il vergine stuolo a Dio sacrato~ Parlava or risentito,
53 6, 13| addua~ Di aver tronco per Dio qualunque amore?~ Ben altro
54 6, 13| oltre la terra, e posa in Dio —~ ~
55 6, 23| non lice~ Piangere chi con Dio si ricongiunge.~ Quando
56 6, 26| prudenza regge~ Quel dedicato a Dio virginio gregge,~ ~
57 6, 29| oh giudizio terribile di Dio!~ Perchè qual muor costei
58 6, 33| dissimular dovea;~ Ma quando a Dio per sempre si promise,~
59 6, 34| anima acquistata avriano a Dio;~ Ma alquanto s'ingannava
60 6, 36| hanno,~ Che percosse da Dio fansi devote:~ Ma altre,
61 6, 38| attorno,~ E molte cose di Dio le parlai,~ Commemorando
62 6, 38| pace che si trova amando Dio;~ ~
63 6, 43| questi luoghi consacrati a Dio,~ Osa portar le vanità del
64 6, 55| che il piú bell'angel di Dio~ Mettesse quando su di sè
65 6, 67| all'inferno, ell'andrà a Dio:~ Onde a che pró saprebbe
66 6, 68| figlia,~ Ecco il confitto Dio, ch'ogni sua offesa~ Ti
67 6, 69| Ed ella: «Di' al tuo Dio che parli ei stesso;~ O
68 6, 74| ha fatto,~ Maledirò quel Dio, che a tal m'ha tratto»~ ~
69 6, 77| E la Badessa: — Grazie a Dio! — risponde.~ ~
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