2-chiam | chiar-fatto | favel-leone | leoni-piovv | piuma-seder | sedev-uscir | uscit-zelo
Canto, Ottava
3003 3, 12| Furo dal coro l'altre suore uscite,~ La Badessa la mena immantinente~
3004 4, 39| che datomi il bacio, erane uscito~ Mi stavan solo le sorelle
3005 2, 12| tu una voce intesa?~ È l'usignuol, che canta. Oh! come é tocca,~
3006 6, 28| atto crede quel tempo a un'util scola;~ Però sì accorta,
3007 6, 49| improvviso~ Il padre, a cui non utili rimorsi,~ Ma odii e cupi
3008 4, 14| sui fiori d'argento,~ Qual'uva acerba e bianca che s'imbruna,~
3009 1, 25| l sol, che sulle brune uve scintilla,~ Arde men bello
3010 6, 72| cielo e della terra.~ Ora vadano al nulla i pensier miei,~
3011 4, 75| ricomposta ed imperlata;~ Ma più vaga è quell'alma allor che bolle~
3012 6, 43| ch'è il nostro! Dunque un vagabondo~ In questi luoghi consacrati
3013 6, 38| nell'orto la trovai,~ Dove vagava ai pergolati attorno,~ E
3014 2, 32| grembo, o del ruscello,~ Vagheggiarsi, e agitar, stando allo specchio~
3015 3, 24| madre, il crine; ho anche io vaghezza~ Di goder tanta festa e
3016 1, 10| Quì crebbe pargoletta e se vagìa,~ Una cerva, che umano indole
3017 5, 3 | altre, Eugenia, anche gli vai~ Innanzi tutta timida e
3018 6, 75| sollevata fuor da quest'infetta~ Val del mondo, che obbligo non
3019 6, 48| inedia durata lungamente,~ Valse a far sì che quell'anima
3020 5, 21| tuo core a Dio fu sordo.~ Vaneggiasti fanciulla, ed ora, o figlia,~
3021 5, 29| par bene ch'io con questi vani~ Abiti Iddio riceva in quel
3022 1, 5 | volo con più lieto metro,~ Varca le nubi, né si guarda indietro.~ ~
3023 1, 25| nell'ore~ Che ha il sol varcato di suo corso il mezzo,~
3024 4, 20| il viso abbasso,~ E il varco per uscir cerco piú corto;~
3025 3, 14| archi acuti,~ Dei quali or vari nani inginocchiati,~ Ora
3026 1, 56| Al nuovo giorno molte e varie cose~ Ti mostreró di quelle
3027 3, 20| croce al petto~ Che pei varii pensieri ond'ella è oppressa,~
3028 1, 27| le garrule onde~ In molte vasche prigioniero un rio,~ Che,
3029 3, 3 | Leggeri più che uccel, che il vasto regno~ Solca dell'aria,
3030 | Ve
3031 4, 6 | muti.~ Ora entrambi siam vecchi, e siam gravati,~ Egli di
3032 3, 46| consegno a te, fa tu mie veci,~ O falla cosí tenera morire;~
3033 1, 27| quelle~ Acque arrossiscon di vedersi belle.~ ~
3034 1, 8 | parmi già dal paradiso~ Vedervi su di me chinare il viso.~ ~
3035 6, 7 | Voi lo vedeste; ma riconosciuto~ Chi l'
3036 3, 30| Vedilo! come notte oscura ei sorge~
3037 4, 54| rossore.~ Tu sposa? Or si, vedrem, se avrò balia,~ Di strapparti
3038 6, 23| te sia lunge?~ Invisibil vedró quel che tu fai:~ Giurami
3039 4, 42| cresce questo rio quando veemenza~ Di pioggia gli conduce
3040 4, 53| penso)~ Che tra i panni veggendomi una rosa,~ Me la spicca
3041 4, 77| sempre respinta~ Torna, e la veggo in ogni oggetto pinta —~ ~
3042 1, 53| notte, appo il tuo lato~ Veglia sempre un compagno innamorato.~ ~
3043 6, 32| foglio chiuso,~ Che di tosto velarla m'imponea,~ Mio malgrado
3044 2, 13| Con le luci da estasi velate,~ Pel collo un braccio Eugenia
3045 3, 4 | tinta pallida l'aspetto~ Velavano di tal, che irrequieti~
3046 6, 11| amara è l'onda,~ Nel cui sen velenosa erba si asconda.~ ~
3047 6, 63| caduto?~ Sei tu d'inferno velenoso acquisto?~ Sei tu, tu sposa
3048 3, 15| pesce le squame, ed ivi i velli~ D'un agno imita la pietra
3049 3, 42| Così voi pure con ala veloce~ Da questa, che vi serra,
3050 2, 19| ghiaccio il viso, ed ogni vena rotta~ Batter ti sento nella
3051 3, 32| Quindi di Dio le tacite vendette~ La matura giustizia e la
3052 | venendo
3053 1, 34| il core le percosse,~ La venerabil madre in piè levosse.~ ~
3054 | Venir
3055 | venire
3056 | venisse
3057 | venivi
3058 | vennero
3059 6, 31| la vecchia a dire,~ Avea vent'anni, e la funesta dote~
3060 1, 4 | É vuoto il nido, e 'l venticel, che spira~ Pei corridoi
3061 2, 7 | del monte;~ Ma tu, montano venticello, in lei~ Non più trovi il
3062 4, 13| madre mia, così gioconde~ A ventun anno mi correvan l'ore,~
3063 | venuta
3064 | Venuto
3065 3, 26| Questa Vergin mira,~ Che, vêr le membra sue dolce nemica,~
3066 5, 30| Che io faccia i voti come vera suora?~ Di farmi grande
3067 6, 20| rivo veleno acre condotto,~ Verdi le cime ancor spiega e felici,~
3068 4, 5 | Presso ad un altro perde la verdura;~ E poi dei propri falli
3069 6, 89| Felice, chè vere — ritrova al destrarse~
3070 6, 27| addolorato,~ E nel cui cor tanta vergogna abbonda~ Del mattino pel
3071 1, 39| sua verde chiostra,~ Tutta vergognosetta e timorosa~ Il minio verginal
3072 1, 18| luce beve,~ E i veli così veri, che l'é avviso~ Che palpiti
3073 3, 37| Alla bocca, alla gota, ove vermiglia~ Lussureggia la rosa, al
3074 | verrà
3075 | Verrò
3076 1, 37| tosto a lei, che china~ Versale in grembo i giá raccolti
3077 3, 44| intinge e la lustrale acqua versata~ Sulla funebre pietra, entrambe
3078 | verun
3079 5, 31| che il canto taccia~ Del vespro, (di aspettarlo a te non
3080 1, 22| e della terra~ Sotto il vessil di Dio vinto ha la guerra.~ ~
3081 4, 70| il mio nido natale~ Dove vestii, ma non mutai già l'ale.~ ~
3082 2, 23| il loro schietto~ Pudico vestimento, entrâr nel letto.~ ~
3083 4, 28| mostrava:~ Libero nel domestico vestire~ Mel vidi più che pria bello
3084 6, 81| tutte l'altre insieme,~ E di vestirla, e di adornar procura.~
3085 6, 88| piedi — la luna a sgabello,~ Vestirsi una veste — di rose e di
3086 1, 7 | questi stessi fiori il crin vestita.~ ~
3087 3, 14| I sottili pilastri, che vestiti~ Son di pampini, e torti
3088 3, 1 | nascendo il dì, par che vestito~ Di beltá nuova il mondo
3089 1, 11| del secondo lustro,~ Nè vestivale ancor voto solenne~ D'aspre
3090 3, 16| Piove la luce per i pinti vetri,~ Luce, che quivi franta
3091 5, 21| perchè ancora d'un puerile vezzo~ D'un passaggiero amor serbi
3092 1, 31| e vola~ E l'auree pinne vibrando scintille~ Fan che il solcato
3093 2, 30| come all'affetto,~ Che fa vibrarlo, può restarsi muto?~ A ferro,
3094 1, 22| impresso un raggio fosse~ Vibratole dal Dio, che innanzi l'era.~
3095 1, 49| saltellar mansueti,~ Porsi a vicenda le piume sossopra,~ Lisciarsi
3096 6, 1 | schiere~ Isbigottite dal vicin periglio;~ Ma riprendono
3097 6, 91| All'eco delle selve, che vicine~ Mesceano i lor sospiri
3098 5, 27| Videro la fanciulla in sulle soglie~
3099 6, 46| a gire,~ Ebbi cagione di vie piú stupire.~ ~
3100 3, 41| mentre le volanti, e la vietata~ Ad umano ardimento eterna
3101 4, 41| sonno ardente e stanca~ Su vigil letto rimutava il fianco.~ ~
3102 4, 46| lunghi rami e il tronco vigoroso.~ Or ei per questo, e creder
3103 1, 10| esser parea,~ La quale sotto vil forma ferina~ Nascosa avesse
3104 2, 31| il cor le batte,~ D'ogni vile desio, d'ogni fermento~
3105 5, 15| Dio non altrimenti,~ Animi vili nella melma fitti~ Uso a
3106 4, 67| Un crocefisso, a cui le vilipese~ Recise chiome avea la sera
3107 3, 8 | tra i fiori e l'erba,~ Se villanella con l'occhio il conquide~
3108 1, 10| indole avea~ I turgidi e villosi otri le offrìa,~ E lambivale
3109 3, 10| Che del mondo lo faccia vincitore,~ E riduca la pecora smarrita;~
3110 5, 10| lampa, e l'orciolin del vino;~ Di aver con vanità, poi
3111 5, 14| ai monti, e incontra una viola~ Tutta soletta all'ombra
3112 4, 28| ribocava;~ Serico velo di color violetto~ La nuda e tonda gola gli
3113 3, 30| che sporge~ Con pupilla di vipera maligna~ Dalle spalle del
3114 6, 26| regge~ Quel dedicato a Dio virginio gregge,~ ~
3115 3, 45| tutto visto?~ Adunque da virtú a virtù montando~ Pensa
3116 5, 5 | badessa men ridice~ l'alte virtudi, e sempre io lo rappello;~
3117 6, 37| sere,~ Quando una notte vision mi scese~ Sul capo, orrenda.
3118 6, 10| Tela spiegando dell'età che visse,~ Aurei costumi, e mesta
3119 6, 73| nutrita in crudo verno.~ Vissi tra fiere; i miei pensier
3120 3, 14| pampini, e torti a par di viti.~ ~
3121 6, 33| e piangea,~ Tremava come vittima impotente,~ Ed il tremor
3122 3, 31| ancora altera~ Per le prische vittorie una stadera.~ ~
3123 1, 30| ombra d'alte canne, ampio vivaio~ Stuol di pesci nutria minuto
3124 5, 24| Fa core, o figlia, e vive grazie dona~ A Dio, che
3125 6, 2 | Nulla non parve aver più di vivente,~ Qual se l'avesse un fulmine
3126 1, 26| inverno contrasta e sempre è vivo~ ~
3127 1, 36| Nella cieca prigion dei vizi rei,~ Che di ogni spirital
3128 5, 28| bella,~ Dice: — Madre, io vó farmi monacella —~ ~
3129 6, 34| ahimè! ch'ella non era~ Vocata affatto, e che le amiche
3130 6, 37| ratto vol distese,~ Mentre vociando con lugubre metro~ Ansioso
3131 5, 12| Pensarti quanto ben ci vogliam noi.~ ~
3132 3, 33| me diffuse!~ Pur le mie voglie a te non tengo ascose,~
3133 6, 12| pareale di vedere~ Passar volando un angelo splendente~ Fra
3134 3, 41| si affaccia,~ E mentre le volanti, e la vietata~ Ad umano
3135 6, 78| movimento e di favella,~ Finchè volar vedendo a sè d'accanto~
3136 1, 33| E pensava così, mentre volare~ Mirava una dolente cardellina~
3137 4, 74| Felice! che qual rondine volasti~ Sul fango, nè macchiasti
3138 6, 79| fosse caso, ovver divino~ Volere, quivi una farfalla apparse:~
3139 4, 20| Ma accosto a lui, senza volerlo, io passo;~ Con le vesti
3140 3, 40| per rotte nubi sale,~ Si volge e manda un memore sospiro~
3141 1, 35| l'istante, al nido amato~ Voló qual strale rapida e sicura:~
3142 3, 34| avvien che hai così rea~ Volontà contro noi, Demonio mio?~
3143 4, 47| alitava entro mie chiome;~ Volsimi tutta trepidante in fretta,~
3144 6, 46| quando altrove uscendo si fu vôlta,~ Io scendo nella chiesa;
3145 3, 43| E, voltasi ad Eugenia: In questa fossa,~
3146 6, 24| sorridente e lieta cera~ Vôltasi a tutte le compagne suore,~
3147 6, 80| credente~ Torna ad Eugenia, e volti gli occhi al cielo~ Ne asciugano
3148 3, 20| spalle la Badessa,~ E 'l volume del crin le tiene stretto,~
3149 | vorrai
3150 | vostra
3151 1, 6 | al trave d'una stanza, or vota,~ Il nido, onde la rondine
3152 4, 49| eran gli accenti,~ La bocca vuota e l'anima ripiena;~ Ma parlavano
3153 3, 40| Dell'iride ravvolto nel zaffiro,~ Che, mentre al ciel per
3154 3, 27| Nuota fermando la rosata zanca~ Sulla croce, recando aurea
3155 3, 21| Vedi come la madre arde di zelo,~ (Fortunata! imitarla ah
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