Non vorrei ora continuare a tessere le lodi di Colonia,
sebbene sarebbe possibile e significativo farlo: durerebbe troppo a lungo,
perché su Colonia bisognerebbe dire troppe cose grandi e belle. Tuttavia,
vorrei ricordare che noi qui veneriamo sant'Orsola con le sue compagne; che nel
745 il Santo Padre nominò Arcivescovo di Colonia san Bonifacio; che qui ha
operato Alberto Magno, uno dei più grandi eruditi del Medio Evo e le sue
reliquie si venerano nella chiesa di sant'Andrea; che Tommaso d'Aquino, il più
grande teologo d'Occidente, qui ha studiato ed insegnato; che nel XIX secolo
Adolph Kolping ha fondato un'importante opera sociale; che Edith Stein, ebrea
convertita, viveva qui a Colonia nel Carmelo, prima di dover fuggire nel
Carmelo di Echt in Olanda ed essere poi deportata ad Auschwitz, ove morì
martire. Grazie a queste e a tutte le altre figure, note ed ignote, Colonia
possiede un grande patrimonio di santi. Vorrei almeno dire ancora che, per
quanto ne so, qui a Colonia uno dei tre Magi è stato identificato come un Re
moro dell'Africa, così che un rappresentante del Continente africano è stato
visto come uno dei primi testimoni di Gesù Cristo. Inoltre vorrei aggiungere
che qui a Colonia sono sorte grandi iniziative esemplari, la cui azione si è
diffusa in tutto il mondo, quali "Misereor", "Adveniat"
e "Renovabis".
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