La Dichiarazione conciliare Nostra aetate,
pertanto, "deplora gli odii, le persecuzioni e tutte le manifestazioni di
antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque" (n.
4). Dio ci ha creati tutti "a sua immagine" (cfr Gn 1, 27),
onorandoci con questo di una dignità trascendente. Davanti a Dio tutti gli
uomini hanno la stessa dignità, a qualunque popolo, cultura o religione
appartengano. Per questa ragione la Dichiarazione Nostra aetate parla con grande stima anche dei musulmani (cfr n.
3) e degli appartenenti alle altre religioni (cfr n. 2). Sulla base della
dignità umana comune a tutti, la Chiesa cattolica "esecra come contraria
alla volontà di Cristo qualsiasi discriminazione tra gli uomini o persecuzione
perpetrata per motivi di razza o di colore, di condizione sociale o di
religione" (Ibid., n. 5). La Chiesa è consapevole del suo dovere di trasmettere, nella catechesi per i giovani come in ogni aspetto della sua
vita, questa dottrina alle nuove generazioni che non sono state testimoni degli
avvenimenti terribili accaduti prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. È un compito di speciale importanza in quanto oggi purtroppo emergono
nuovamente segni di antisemitismo e si manifestano varie forme di ostilità
generalizzata verso gli stranieri. Come non vedere in ciò un motivo di
preoccupazione e di vigilanza? La Chiesa cattolica si impegna - lo riaffermo
anche in questa circostanza - per la tolleranza, il rispetto, l'amicizia e la
pace tra tutti i popoli, le culture e le religioni.
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