Il seminario è tempo destinato alla formazione e al
discernimento. La formazione, come ben sapete, ha diverse dimensioni, che
convergono nell'unità della persona: essa comprende l'ambito umano, spirituale
e culturale. Il suo scopo più profondo è di far conoscere intimamente quel Dio
che in Gesù Cristo ci ha mostrato il suo volto. Per questo è necessario uno
studio approfondito della Sacra Scrittura come anche della fede e della vita
della Chiesa, nella quale la Scrittura permane come parola vivente. Tutto ciò
deve collegarsi con le domande della nostra ragione e quindi con il contesto
della vita umana di oggi. Questo studio, a volte, può sembrare faticoso, ma
esso costituisce una parte insostituibile del nostro incontro con Cristo e
della nostra chiamata ad annunciarlo. Tutto concorre a sviluppare una
personalità coerente ed equilibrata, in grado di assumere validamente, per poi
compiere responsabilmente la missione presbiterale. Decisivo è il ruolo dei
formatori: la qualità del presbiterio in una Chiesa particolare dipende in
buona parte da quella del seminario, e perciò dalla qualità dei responsabili
della formazione. Cari seminaristi, proprio per questo con viva riconoscenza
oggi preghiamo per tutti i vostri superiori, professori ed educatori, che
sentiamo spiritualmente presenti a questo incontro. Chiediamo al Signore che
possano assolvere nel modo migliore il compito così importante a loro affidato.
Il seminario è tempo di cammino, di ricerca, ma soprattutto di scoperta di
Cristo. Infatti, solo nella misura in cui fa una personale esperienza di
Cristo, il giovane può comprendere in verità la sua volontà e quindi la propria
vocazione. Più conosci Gesù e più il suo mistero ti attrae; più lo incontri e
più sei spinto a cercarlo. È un movimento dello spirito che dura per tutta la
vita, e che trova nel seminario una stagione carica di promesse, la sua
"primavera".
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