Sono certo di interpretare anche il vostro pensiero nel
porre in evidenza, tra le preoccupazioni, quella che nasce dalla constatazione
del dilagante fenomeno del terrorismo. Continuano a ripetersi in varie parti
del mondo azioni terroristiche, che seminano morte e distruzione, gettando
molti nostri fratelli e sorelle nel pianto e nella disperazione. Gli ideatori e
programmatori di questi attentati mostrano di voler avvelenare i nostri
rapporti, servendosi di tutti i mezzi, anche della religione, per opporsi ad
ogni sforzo di convivenza pacifica, leale e serena. Il terrorismo, di qualunque
matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele, che calpesta il diritto
sacrosanto alla vita e scalza le fondamenta stesse di ogni civile convivenza.
Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a
contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di
violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la
vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il
compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare,
nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera.
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