Penso che tutti noi riflettiamo – e negli altri Paesi
occidentali non accade diversamente - su come rendere più efficace la
catechesi. Ho letto nella HERDER-Korrespondenz che avete pubblicato un
nuovo documento catechetico che purtroppo non ho ancora potuto vedere, ma sono
grato di poter costatare quanto prendete a cuore questo problema. Infatti, è
preoccupante per noi tutti che nonostante l'annoso insegnamento della religione
il sapere religioso è scarso e molte persone ignorano cose non di rado semplici
ed elementari. Cosa possiamo fare? Non lo so. Forse deve esistere, da un parte,
una specie di pre-catechesi di accesso per i pagani che soprattutto schiuda
alla fede – e questo è anche il contenuto di molti tentativi catechetici – ma
dall'altra occorre anche sempre di nuovo il coraggio di trasmettere il mistero
stesso nella sua bellezza e nella sua grandezza e di rendere possibile
l'impulso a contemplarlo, a imparare ad amarlo e poi a riconoscere: ecco,è
questo! Oggi, nell'omelia ho fatto notare che Papa Giovanni Paolo II ci ha
donato due strumenti eccezionali: il Catechismo della Chiesa Cattolica e
il suo Compendio, pure da lui voluto. Abbiamo fatto sì che la traduzione
tedesca fosse pronta in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. In
Italia è già stato venduto un mezzo milione di copie. Si vende nelle edicole e
allora suscita la curiosità della gente: Che cosa c'è lì dentro? Che cosa dice la Chiesa cattolica? Credo che dovremmo avere il coraggio di sostenere anche noi questa
curiosità e di tentare di far entrare proprio questi libri, che rappresentano
il contenuto del mistero, nella catechesi cosicché aumentando la conoscenza
della nostra fede aumenti anche la gioia che da essa scaturisce.
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