Cari Confratelli, se Dio vorrà vi saranno altre occasioni
per approfondire le questioni che interpellano la nostra comune sollecitudine
pastorale. Questa volta ho voluto, certo in modo breve e non esaustivo,
accogliere brevemente al messaggio che il grande pellegrinaggio dei giovani ci
ha lasciato. Mi sembra che alla fine di questo evento la richiesta che i
giovani rivolgono a noi potrebbe suonare in sintesi così: «Sì, siamo venuti,
per adorarlo. Lo abbiamo incontrato. Aiutateci ora a divenire suoi discepoli e
testimoni». È un appello esigente, ma quanto mai consolante per il cuore di un
Pastore. Che il ricordo delle giornate trascorse a Colonia sotto il segno della
speranza possa sostenere il nostro servizio comune! Vi lascio il mio affettuoso
incoraggiamento che è al tempo stesso una richiesta fraterna e accorata: di
procedere e operare sempre in concordia, sul fondamento di una comunione che ha
nell'Eucaristia il suo culmine e la sua inesauribile sorgente. Affido tutti voi
a Maria, la Madre di Cristo e della Chiesa, e imparto a ognuno di voi e alle
vostre comunità di tutto cuore la Benedizione Apostolica. Grazie.
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