Lettera

 1 II  |          che dentro quelle camere c’erano dei babbi e delle mamme
 2 V   |         dare le prime impressioni c’è da ammattire - c’è da rabescare
 3 V   |    impressioni c’è da ammattire - c’è da rabescare spranghe storte
 4 VII |      attaccamento ai capi d’arte, c’entra non tanto la loro inettezza
 5 VII |           discorrevamo di arte, e c’infiammavamo delle bellezze
 6 IX  |      quando lo vedeva seduto. Non c’è nessun paragone di bestia
 7 XII |          od occhi di luce. ~ ~Non c’era verso: bisognava mi commovessi:
 8 XIII|            sulle rive del Tevere, c’era una boscaglia opaca,
 9 XIII| vice-parroci. ~Eppure al Vaticano c’è di più di un parroco grosso.
10 XIII|          di un parroco grosso. Là c’è il fuoco, o il perno, o
11 XIII|          per il paragone; insomma c’è il principio, o il fine,
12 XIII|        ecc. ~Del resto, lì sotto, c’è il Papa, il quale fa i
13 XIV |       paiono di cosa putrida. Non c’è una consolazione di piante. ~
14 XIV |           in quello di Pisa, dove c’è il lusso della Terra santa
15 XIV |     materni. Eppure su quei volti c’è una trasfigurazione di
16 XVI |           nostra tavola -. ~ ~Non c’è niun amo che possa tirare