Capitolo
1 Ded | parole? Non mi turbano la coscienza, essendomi nota la scoscienzatezza
2 III | dovuto crederle? Ahimè la coscienza mi diceva troppo che io
3 XV | sviscerare e notomizzare la mia coscienza, senza che mi riuscisse
4 XV | parecchi operati miei: la coscienza ci mente per istinto, involontariamente;
5 XV | indispensabilmente richiesto dalla coscienza nazionale ch'io fossi strappato
6 XVI | conforto. Non perdeva mai la coscienza di esser nimico fra nimici,
7 XVIII| vaneggiamento, riacquistai la coscienza de' miei mali e riapersi
8 XX | e verdetteggiava secondo coscienza. La causa era grave: veneficio
9 XX | operare contro i dettami della coscienza. E che ne sai che la coscienza
10 XX | coscienza. E che ne sai che la coscienza non la rimordesse di quel
11 XX | fatto per te? E che è questa coscienza, questo concetto della tua
12 XX | avessi scelto nella piena coscienza di far cosa buona e santa.
13 XX | in faccia al vero la mia coscienza brillava, come l'acciaio
14 XX | suo ultimo stadio quella coscienza universale stessa che s'
15 XX | quelli che l'ebbero caro. La coscienza pubblica era scissa ed infraddue:
16 XXIII| senz'aver meritato, e che la coscienza di non averlo acquistato
17 XXIII| a fondo, sviscerarne la coscienza. Poi, raggiunto questo illustre
18 XXVI | non so che pena, che la coscienza pubblica vieta però fortunatamente
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