13-anfit | angel-baron | barri-chiar | chias-costa | coste-dista | diste-ferma | ferme-gross | grott-infra | infus-lusin | lussu-norim | norma-persu | perti-puris | purul-rimbo | rimbr-scemp | scend-solin | solit-subli | succe-u | u.-zucca
Capitolo
1 | 13
2 | 63
3 | 68
4 II | conveniente ed equo che il pingue abataccio in virtù del connatico godesse
5 II | Accompagnato cor un altro abate~Bella 'un vi si puol dir,
6 Ded | raglia il grugno di qualche abatonzolo, che sa truffare cinquemila
7 III | parola, sinché nessuno più mi abbadasse neppure la Merope che naturalmente
8 VI | guerra, e quantunque non v'abbadassi tanto da seguire i ragionamenti,
9 XIV | lascia la casa propria, abbandona la figliuola, viene in mezzo
10 XV | marmo ancora, senza nome. Ed abbandonandosi ginocchioni su quelle zolle
11 Ded | prescelta, che ormai non posso abbandonare, perché appunto il blaterar
12 XIV | averla in poter mio, ed abbandonarla come un misero impotente
13 II | alla spera, co' capegli abbandonati all'adiposa cameriera, e
14 XXIII| nessun'amante, ned aveva abbandonato alcuna per lei, non c'era
15 XVIII| una febbre da cavallo ed abbandonatomi sul letto mi diedi a piangere
16 VII | non pretendere ch'io mi ti abbandoni dove quell'innocente può
17 V | sospiro. La giaceva con tanto abbandono! le sue vesti erano tanto
18 V | morirono le parole in bocca, s'abbandonò, chiuse gli occhi e s'addormì
19 XI | come il misero amante che s'abbatta e s'arrabatti con donna
20 X | maniera di quei vortici che abbattono i governi e travolgono le
21 XXIII| sanguina! E se ora mi vedete abbattuto; non è pel troppo soffrire,
22 XVIII| ambizione di figurare, d'abbellirsi, quando abbrevia o sopprime
23 IV | ancora della gioventù, che l'abbelliva quando soleva recarsi me
24 | abbiam
25 | abbian
26 X | senso; certi andirivieni ed abboccamenti dimostravano uno scopo.
27 XXIV | narrarvi l'ultimo nostro abboccamento, il quale ebbe luogo ad
28 XIV | figliuola, come fecero le abbonate al Teatro del Fondo quando
29 II | arrovesciata con un: «Vedete d'abbottonarmelo voi, non ci riesco!». Poi
30 XV | pettegolezzi quotidiani, che abbracci una professione ingloriosa
31 VI | impareggiabil terra. Gli abbracciamenti già tanto agognati ora mi
32 IV | scricchiolar le ossa per quell'abbracciamento. Nel divincolarci, la barca
33 VIII | Cara bimba,» continuai abbracciando la fanciulletta «io non
34 VII | i piedi co' ginocchi, ed abbracciandone la cintura per ravvicinarmela,
35 XV | modo di piangere l'amico, d'abbracciare l'amante, di uccidere un
36 XIV | dissi più nulla, ma cercai d'abbracciarla; e la cattivella mi lasciò
37 VI | specie fantastica.~Ed io l'abbracciava, e la mia mano si smarriva
38 XI | antichi dritti~Da quell'abbraccio inauspicato il tempo~Riprese,
39 XVIII| figurare, d'abbellirsi, quando abbrevia o sopprime per amor tuo
40 XV | uccidetemi con una palla, abbreviatemi quest'agonia senza scampo
41 II | Asterischi?».~Aveva preso l'abbrivo e non v'era ragione perché
42 XV | disseppellire un cadavere, d'abbruciarlo e di spargerne le ceneri
43 IV | intento secreto da quell'abbrunato, il quale m'ispirò lì per
44 XV | flagellarono le orecchie abbrustolate. Gl'incendi si destavano
45 IX | proposito d'un momento d'aberrazione! che dolce errare con lei
46 III | delle allucinazioni e delle aberrazioni de' sensi nella veglia e
47 I | regierte Wurde schmählich abgesetzt.~ ~H. HEINE~ ~Non oso scommettere
48 XV | dolore e la voluttà, l'atto abietto ed il generoso, la riuscita
49 XX | può esser vile per sé; l'abiezione non può trovarsi che in
50 IX | dal birricchino, il quale abita a fianco, nell'uscio condannato,
51 XV | conoscessero quanto gli abitatori di queste vi sono indifferenti;
52 XII | una delle antiche beate abitatrici dell'Olimpo, franche da'
53 X | quale era nata, a cui era abituata quanto alla luce del sole?
54 XV | da conservare ancora l'abitudine di percepire e di ragionare.~
55 VII | grembo di madama chiesa ed abiurare le mie passate eresie; m'
56 VI | castità, quella vita di abnegazioni e di astensioni per la quale
57 XX | esperienza distruggono: abolite i giustizieri e tosto vedrete
58 XI | sia (stima, amor, cruccio, abominio;)~Mendichi prosternato alla
59 XV | suscitare questa nuova razza di abominosa passione e di turbarmi la
60 XVI | concetti suoi, alcune idee, aborrendo gli esseri saldi che gli
61 II | proprio, io li ho sempre aborriti. Trovo che la relazione
62 XVI | Le sue imprese riuscirono aborti; i suoi tentativi, fiaschi
63 V | miracolo improvvisato per Abramo, quando somministrogli un
64 II | baldanza da non dirsi, quindi abusate di me. E poi osate anche
65 XVIII| casi si perdona l'avere abusato del denaro del migliore
66 VII | auretta profumata da' fiori d'acacia con quella loro fragranza
67 XV | Agostino Coltellini a quei suoi Accademici Meglio così: figurarsi che
68 IX | tutto. Inoltre un influente Accademico aveva giurato che lo proporrebbe
69 XV | chiunque non è cretino può accader soltanto in sogno.~La luna
70 XV | volevan farle. Io non so come accadesse: ma lo spirito mio, non
71 III | chiuse orecchie, come se accadessero lì, cose che ora non esistono
72 XV | realizzare o perché non accadrebbe il medesimo delle rimanenti,
73 X | oramai.~L'intera cittadinanza accalcata in chiesa, come nel giorno
74 XV | s'erano involontariamente accalcate innanzi alla mente, e ad
75 I | dove siano i piedi sembra accampata in aria, qualcosa d'etereo.
76 XV | cieco» come dicevan'essi, si accanivano dietro all'idea eletta dalla
77 XIII | uniformi bianche senza poterci accapigliare, lo scarso mio sonno, quel
78 XI | adempie;~Ed or vezzeggia ed accarezza il lido~Umile come il volgo
79 XIV | scalini a quattro a quattro, accarezzandomi i baffi e strascinando romorosamente
80 V | prima un suave alito aveva accarezzate. M'ingegnava disperatamente
81 XV | densi e neri; i tetti s'accasciavano scrosciando; il vento ingolfandosi
82 XV | alcune voragini in cui si accatastarono a catafascio uomini e donne
83 XV | con le fascine e la legna accattata di porta in porta, con gli
84 XVI | addimanderemo vanità, lo accecava e non seppe risolversi ad
85 II | l'udirvi conversare, e vi acceco temporaneamente: sono vostra
86 X | ed allontanarsi a passo accelerato i militari; sentii chiuder
87 XIII | e vedendomi così presso accelerava vieppiù il rapido passo;
88 IX | ed i lumai a gironzare accendendo i fanali. Per distrarmi
89 XVIII| della mia medica pietosa, mi accendevano il sangue bensì, ma dapprima
90 IV | porse la mano e consentì accennando col capo. Volevano noleggiarmi
91 XX | sono d'accordo nel mentire; accennare così di volo che ragioni
92 II | bottoncino spuntato dell'abito accennava più che dare un varco alla
93 VII | asciugando una lagrimetta accennò più che non disse un grazie.
94 XVIII| malumore; allora prese quel suo accento fra il persuasivo ed il
95 VI | il giorno~col divo carro accerchia, a voi s'inchina.~LEOPARDI~ ~
96 V | palco che sorge di sgherri accerchiato:~Più bel piedestallo la
97 XXIV | innanzi, toccare, vedere, accertarsi, dir la loro: e mirato quel
98 XXIII| vigilanza, finché mi sarò accertato indubitabilmente dell'esattezza
99 XV | fumando: il capitano aveva accesa la pipa. Pietro De Mulieribus
100 V | Stropicciai un fiammifero, accesi la candela; eran le tre
101 VII | incantevole: il caminetto acceso ed il ventaglio!~Non potendone
102 III | sul letto e quando quell'accesso di dispetto si fu calmato,
103 XVI | privazioni gli sorridevano accettabili da lontano, come ci sembra
104 XXIII| que' figliuoli sospetti ed accettare tutti gli spasimi del rimorso,
105 XVIII| voluta. Povera donna! ed io accettava. Sicuro, esser amato da
106 XIV | tu».~«Nòe, mi conosci. Accetto sempre con riconoscenza
107 XX | Cosa sono questi fenomeni accidentali di fronte alla vera vita
108 XXIII| battezzato per cuore umano! Era accidente preveduto, come al vedere
109 VII | strasecolio di siffatte bubbole! Accidenti! in quegl'istanti supremi!
110 IV | polvere che la pioggia si accinge a tramutare in fango. Il
111 XV | fulcro il loro sistema si accingevano a spostare il mondo.~Ebbene,
112 XII | mossa per la testa».~Io m'accinsi ad alzar piano piano il
113 XVIII| prego d'impartire gli ordini acciocchè non mi s'impedisca di farlo
114 XV | col selvaggio plaudire ed acclamare della ribaldaglia luridissima.
115 X | illuminate in fretta le case, acclamate il nuovo principe che vi
116 XV | amicizia, v'incurioserete di acclarare ogni minimo pettegolezzo
117 VII | indietro s'io tentava di accoccarle un bacio: nascondeva la
118 XIII | pensai fra me e me: «Non me l'accoccherai».~Giungemmo in paese cascanti
119 XX | accorsi con ispavento che accoglieva nell'animo la possibilità
120 II | vedervi e d'esser gentilmente accolto e di passar le ore ascoltandovi
121 X | testa, le donnicciuole s'accomandavano a domeneddio, i cittadini
122 XII | un fiato; e poco dopo mi accommiatai, affannoso, turbato, e credeva
123 III | alzarono, convenne anche a me d'accommiatarmi. Era malcontento di me,
124 XVI | conseguenze postume: bisogna anche accompagnarlo fino al Camposanto. Sbadigliando,
125 IX | non potrebbe solennemente accompagnarti al camposanto o consentire
126 II | domestica: «Ed ora» mi disse «accompagnatemi sino alla carrozza».~Passando
127 II | che c'è un pesce prete,~Accompagnato cor un altro abate~Bella '
128 VIII | mio, o al passeggio dove accompagnava da fido cavalier servente
129 XV | tumuli verdeggianti, osavano accomunar le anime: speranze, brame,
130 XVIII| spogliarsi, vestirsi, lavarsi, acconciarsi, senza mai perderla d'occhio,
131 XX | ordini ai tirapiedi perché acconciassero ogni cosa in modo da far
132 II | attimo di voluttà gustato accoppiandosi alla persona desiderata,
133 XV | ricevuto il matto, anzi se ne accorano e ci riflettono tutto il
134 XIV | la donna amata si degna accordarmi: dammi poco o molto, in
135 XIV | supplicando; essa, perché io le accordassi un altro po' di rispetto;
136 XV | nausea e sfatamento, se non s'accorge subito ch'ella è una maschera
137 XIII | refrigerio.~Ben presto ci accorgemmo che la fazione caiserlicca
138 XV | vita quando nelle società, accorgendomi che la tale o tal'altra
139 V | ed eccomi ingolfato senz'accorgermene in altre visioni.~ ~ ~ ~
140 XII | che la Baccante non se n'accorgesse; davvero, con una trepidanza,
141 IV | il molo. Senza ch'io me n'accorgessi le strade si eran fatte
142 XV | alla mia, non aveva avuto l'accorgimento di comperarsela, come avevan
143 XXVI | essere e non è stato, m'accoro.~ ~
144 V | aveva attesa la chiamata per accorrer con la mazza in aria, e
145 XVI | fondo al vicolo; e quindi accorreva in fretta per chiederne
146 X | era ammutinato la vedemmo accorsa sul suo morello, come la
147 XV | omeri alla mia cassa; e m'accôrsi che si scendeva in istrada
148 XXIII| addosso e malgrado ogni mia accortezza non tarderà molto ad acquistar
149 XXIII| in profonda calma; poi, accortomi che non si trattava di generali
150 X | almanco potrò: considerarla, accostarmele, accostarmi al suo letto.
151 X | considerarla, accostarmele, accostarmi al suo letto. Cadavere,
152 VII | pure, ma rimanete lì, senz'accostarvi, tranquillo».~Questa freddezza
153 X | aperta la balaustrata, m'era accostato al catafalco, mi curvava
154 VII | Oh! sissignora, non mi accosterò: ma parlare posso, o ch'
155 XX | trabalzerò la scala, e mi accovaccerò sulle tue spalle, ed è invano
156 XXIII| quotidiane, sibbene pure accresciuta la nostra mole.~Vedete nel
157 VII | come dimostrarti un affetto accresciuto dalla riconoscenza. Fidati;
158 XVIII| odore; quando smette per accudir te le vesti eleganti; fa
159 XVIII| già detto, Merope mi aveva accudito parecchi giorni, senza pensar
160 III | Entrare ed uscire da' caffè, acculattar sbadigliacchiando un sofà,
161 XIII | convengo strappati agli accusati dalle torture o dalla intimidazione
162 XXIII| dubitando che sia un'anonima accusatrice! e dovergliela consegnare
163 XX | ne ottennero altre e più accusatrici per numero e grandezza in
164 X | credettero di sprezzare le accuse; anzi, quasi per risecar
165 XII | labbra. Né saprei dirvi quale acerba voluttà fosse in que' baci
166 VII | figliuola.~Io era amareggiatto acerbamente: questa scena mi figurava
167 XIII | quale gironzava offrendo acquavite a' soldati; e chi mi aveva
168 II | umiliazione che m'imponete; non mi acqueto in impossibile rassegnazione.
169 XV | titillare il palato dall'acquetta appena tinta che forma la
170 VII | considerava finalmente come dritti acquisiti e sperimentava come bisogni,
171 XV | paragonarsi a quella che s'acquista con la ceremonia detta volgarmente
172 XXIII| accortezza non tarderà molto ad acquistar certezza de' miei scappucci.
173 X | di clienti, potrò anch'io acquistarmi una nicchiolina nella storia,
174 XII | m'illudeva che il polso acquistasse moto nella mia stretta,
175 XII | della bellezza femminile ho acquistata in que' pochi anni di vita;
176 XXIII| coscienza di non averlo acquistato con aperta violenza ci amareggia
177 X | provvedimenti inesplicabili acquistavano un senso; certi andirivieni
178 X | perturbamento universale acquisterai una tomba».~Qui cominciarono
179 XX | la scienza tutta, tutto l'acume e la perspicacia che non
180 I | quando vuol piovere, duole acutamente se la tocchi troppo e da
181 XVII | tratto sentii un dolore acutissimo; era un soldato che senza
182 IV | che remigava; ma volle adagiarsi piuttosto presso il mascherato,
183 III | interni; e se questo vecchio Adamo come i giganti che gli antichi
184 XVII | indietro: spero che non me lo addebitino a viltà! Udiva le grida,
185 IV | riprometteva. Oh adunghiarlo, addentarlo, sbranarlo, dilaniarlo!
186 II | come il pettine d'avorio addentasse que' be' capegli, e come
187 II | gran vero! Forse che gli addetti alla gleba nell'Evo Medio
188 XIII | casetta;~All'infelice~Sognar s'addice.~E trasparir da' cortinaggi
189 XIII | affanno, bei dì d'affetto~Addii che lievi rendea la spen!~
190 VII | per la prima volta ciò che addimandano costernazione, perché credetti
191 XIII | doppio precetto volgarmente addimandate battaglie.~Giacché bisognava
192 XVI | che noi, migliori giudici, addimanderemo vanità, lo accecava e non
193 XVII | quantunque il battersi si addimandi metaforicamente entrare
194 XXIII| parola viemmeno elegante addimandiamo rivoluzioni. Gli affetti
195 XX | abolizione della pena capitale si addivenga alla legittima sua conseguenza
196 VIII | senza pretender chiose e addizioni, senza importunarmi d'una
197 XII | una sala splendidamente addobbata dove sorgeva l'altare del
198 XVIII| mia mano in mano e come si addormentano i bambini favoleggiando
199 XIII | nel mantello e cercai di addormentarmi, tanto per ingannar la fame;
200 XV | come Psiche sull'Amore addormentato.~Lesse, ma non tutta l"epigrafe;
201 V | come ad un'amica! mi ti addormenti in collo! Credi tu, ch'io
202 V | abbandonò, chiuse gli occhi e s'addormì sorridendo.~Dunque io le
203 XVIII| desiderarla. Ma non avrei potuto addormirmi senza darle la mano: così
204 XIII | che un soffio secondo~T'adduca ad un sepolcro riposato.~ ~ ~
205 I | La persona riempie così adeguatamente il busto che ti par quasi
206 XI | vieppiù che non minacci adempie;~Ed or vezzeggia ed accarezza
207 VII | lusinga: ed ora, perché non adempirla? Chi promette, s'obbliga.
208 VII | da quelle membra sarebbe adescamento continuo e potente a fruire
209 VII | fallace; giacché, lunge dall'adirarsi, la s'era posta a ridere
210 II | giaciglio della consorte l'adito dovrebbe avere qualche difficoltà,
211 VII | mentire.~Così pensando, adocchiai su d'un mobile, la cravattina
212 IX | distrattamente lo sguardo adocchio uno sciame di gente che
213 V | fitta, corta e fragrante, adombrato da piante gigantesche, le
214 XIII | ricordava opportunamente; lo adoperai subito per procacciarmi
215 XXII | fatta sua. Forse talvolta l'adoperar parole altrui le mise sotto
216 XVI | violare il santuario (se lice adoperare una tal parola per cose
217 X | popolo i quali tentarono adoperarla pe' loro fini e le si erano
218 XV | nol facesse meco, s'era adoperata per trattener lui da ciò
219 VI | vostro il saggio~E il forte adopra e pensa, e quanto il giorno~
220 XIII | dove si studia d'attirarti adoprando ingannevoli lusinghe! guai!
221 XV | immaginazione egiziana: tu non sai adorare che i coccodrilli, non sai
222 IV | come il corpo che avevano adornato, in guisa che appena un
223 XI | olocausti l'are~D'ex voto adorne; e svelti dalle viscere~
224 XV | infiori, non un salice che adorni la tua lapide abbandonata
225 XXII | quella femminetta l'avesse adottata e fatta sua. Forse talvolta
226 VI | francese innanzi al sepolcro d'Adriano, l'umiliazione della bandiera,
227 XXIV | nobilissima città posta sull'Adriatico dove mi trattenni una giornata
228 XVI | Nec me discedere campo~Adspiciet quisquam, dignus modo provocet
229 X | travolgerla in una vita aduggiosa sempre, quand'anche fosse
230 XV | vane anche le speranze dell'adulto, quando sorto ad autonomia
231 IV | le dita insanguinate ed adunche, stracciando i muscoli,
232 IV | tanto io mi riprometteva. Oh adunghiarlo, addentarlo, sbranarlo,
233 | adunque
234 XXI | perage et ad vexillum crocis advola.~ARNAULD~ ~Al corso estremo
235 IV | SOGNO FANTASTICO~ ~... velut aegri somnia, vanae~Fingentur
236 X | traspariva appena da quell'aer torbo, pregno di nugoli
237 V | fresco. La Merope che l'afa della stagione e dell'ora
238 II | come la penso? Nella vostra affabilità ci ha due ingredienti: l'
239 I | assalgono nella quiete. È affabilmente seria, dignitosamente paga,
240 XV | moltitudine fragorosa ed affaccendata. Il morto non avendo assolutamente
241 XI | la forza d'inerzia che t'affacchini a scuotere prevale sugli
242 XI | nel bicchiere «difatti ci affacciavamo sulla peggio voragine la
243 X | de' palazzi. Le femminette affacciavano il capo tra le impannate
244 XXIV | in gabbia, che stizzita, affamata, chiede carni da divorare,
245 XXIV | aspetterebbero a lungo, affamate e pallide, indarno. Io non
246 XV | come non insultereste gli affamati banchettando a porte spalancate
247 XII | impure Phryné~Chez qui les affamés vont chercher leur pâture,~
248 V | arrampicava, precipitava, affannava per procurarglielo; e se
249 XV | inutili cure che i vivi non s'affannerebbero a prodigare alle tombe,
250 II | nella vostra fantasia, senz'affaticarvi ad immaginarla quale dev'
251 I | queste minchionerie bibliche, affededdio che meriterebbe una buona
252 XVIII| non hanno mai cessato dall'affermarne la necessità, la giustizia.
253 XV | brama che di vivere e di affermarsi nella pienezza del suo istinto
254 X | dell'estinta e quantunque affermasse cose impossibili a sapersi
255 XV | desiderarle; mentirei se affermassi d'esser anche solo compiaciuto
256 XI | come una estinta.~Perché affermi o smentisca o spieghi i
257 XV | passan fra le mani. Quel che affermiamo e giureremmo senza saperlo
258 XIV | osai! Balzato in piè l'afferrai e senza curarmi più che
259 XV | l'orazione? M'ingegnavo d'afferrar qualche frasuccia, di riconoscere
260 IV | bisogno sforzandomi invano d'afferrare qualche lembo de' discorsi
261 XIII | a dileguarsi, ned io ad afferrarla, sicché si rimaneva alla
262 XXIV | evento,~ ~non possono ancora afferrarlo e pretenderebbero almeno
263 XIII | miei; due braccia ossee afferrarono e contennero le mie braccia;
264 XIII | soldati; e chi mi aveva afferrate le braccia e mi scuoteva
265 XV | Peccato ch'io non abbia afferrato le parole di quel mio panegirista!
266 VII | significato d'ogni parola; afferrò bensì il senso del discorso
267 VII | agli occhi. Vinto da quell'affettuosa dolcezza le avrei dato ragione,
268 XV | continuare in quelle cure affettuose per le proprie membra che
269 XVIII| procacciare momenti amari a cuori affettuosi e gentili, talvolta però
270 XXIII| diventare schiavo; ma come non affezionarsi ad una creaturina tanto
271 XIX | concentrato appieno in una sola affezione, anche quando pare il contrario
272 XXIII| immaginativa. Quando mi affeziono ad uno, comincio per precipitarmi
273 XIV | soliloquio, m'era alzato, m'aveva affibbiato il cinturino, m'era incamminato
274 V | su cui riposa, in cui s'affida, a cui ricorre, con cui
275 XXIV | quel porto; né le erano affidate o gli averi o i cari loro.
276 XIV | per vedere se le armi sono affilate per bene. Così almeno avrò
277 XV | Credi tu che un marmo si affligga perché un Sansone traditore
278 XVI | senza cuore, perché invece d'affliggerci di averlo perduto, ci rallegriamo
279 III | voglie, poi, perché se n'affliggeva in quel modo. A parer suo,
280 Ded | scoscienzatezza di chi parla; non mi affliggono, perché non li curo. Ma
281 XIV | negare; io soffrendo, tu afflitta? Sempre la dimane è malsicura
282 XVIII| quando vuol negare. Io mi era afflitto, aveva messo il muso e stavo
283 IX | miserando e più lugubre, affollarsi spettatori d'ogni età, d'
284 XIV | semisvenuta, la coprii di baciuzzi affoltati... E sotto alle finestrette
285 XIV | malsicura e quindi l'avveduto si affretta a cogliere la poca voluttà
286 II | me lo metta addosso».~M'affrettai a seguire l'invito: via
287 XV | con loro, di non potere od affrettare il trionfo o seppellirmi
288 X | gioia dalla vita conviene affrettarsi a perdere quella quanto
289 XXVI | invidiam.~OWENUS~ ~Non affrettarti ad invidiarmi, umanissimo
290 XIV | portandomi via, ti sei affrettata a venire, è vero? Perché
291 XIV | da lei pure desiderato ed affrettato tanto, tanto; tutt'a un
292 X | in busca di spassi ora s'affrettavano a sgombrarne mentre ogni
293 XIII | pronto a spiegarvi quello che affretterà l'ora fatale della nostra
294 XXVI | Lei, cara lettrice, non si affretti a stupire del cattivo gusto
295 X | dicono di quei principi d'Affrica sul rogo de' quali vengono
296 XV | terreno come una cassa male affunata balzella sulla carretta.~
297 XV | che importa al cadavere affunato nel sudario, inchiodato
298 XV | insanguinata, o qualche affusto spezzato, come un pitocco
299 VII | con quella loro fragranza afrodisiaca, mi faceva raccapricciare
300 IX | lavoratori improduttivi e meri agenti di consumo.!».~Giaceva lì!
301 XXIII| resto usavamo prudenza, come agevolmente fanno i felici; e nessuno
302 XI | Non tramandi; ma l'alma agghiaccia in questi~Freddi, al par
303 XXIV | il mare; ed era vista da agghiacciare il sangue nelle vene, quantunque
304 VI | amanti ignoti? E sentiva agghiacciarsi in me ogni stimolo di voluttà,
305 XIII | in tanta~Folla d'astri s'aggira, e in man l'azzurra~Coppa
306 XV | poetica; dopo ch'egli s'è aggirato per anni con la fantasia
307 XI | profuga d'Olimpo~Fra noi T'aggiri? A' servi Tuoi benigna~Deh!
308 XIV | bene è il far presto». E aggiungendo a mezza voce:~ ~«Se l'ombra
309 XVIII| sarebbe un terzo nome da aggiungere a quelli dei due felici
310 II | pochi assai! Ed ecco bisogna aggiungerne de' finti. Non vogliate
311 VIII | Dirò dunque che sì, ma aggiungerò come il tenente: una volta
312 XV | chiazze della putrescenza si aggiungessero i lividori delle percosse,
313 X | l'aureola delle martiri aggiunto al serto regio. «Forse,»
314 V | con la mazza in aria, e n'aggiustai sul cranio al mostro una
315 XV | uomini rinunziano quando si agglomerano? Oh bella, e che m'importava?
316 XV | leggere il mio epitaffio mi s'aggravavano sulla fronte; e giungevano
317 X | quella baraonda si fermava, s'aggruppava in ischiere, improvvisava
318 XXIII| fastidio non saprebbe per dove agguantarmi.~Ecco il progetto che medito,
319 X | nelle battaglie, negli agguati, sempre illesa, il volgo
320 IX | fatica? eri stanca degli agi o degli ozi? O forse, chi
321 IX | ordinati di nuovo altri ponci, agitando col cucchiaino la preziosa
322 XVIII| allora non aveva saputo che agitare i tasti d'un pianoforte
323 XVI | se prendeva interesse all'agitarsi umano, gli era appunto come
324 XXIII| si osservava la più viva agitazione, mentre gli oli ed i zolfi
325 XV | d'un ragazzo di tutte le agitazioni della vita pubblica, di
326 XVIII| quando s'ignora ciò che si agogna, quando uno può illudersi:
327 XIV | concederesti mai tanto ch'io non agognassi ancora qualche piccioletta
328 VI | abbracciamenti già tanto agognati ora mi nauseavano: io non
329 XV | palla, abbreviatemi quest'agonia senza scampo e senza modo.
330 XV | e non mica per baia come Agostino Coltellini a quei suoi Accademici
331 IX | calde su qualche sedile agreste: non una macchia, non un
332 II | scienza meteorologica ed agronomica: l'acconciatura del capo
333 XXIV | sempre la goffissima mazza d'agrospino con la punta ferrata e con
334 XIII | voglio vicino,~Mentr'ell'agucchia, sederle al piè;~Udir dal
335 XVIII| ravvisare una donnina che agucchiava silenziosamente su d'uno
336 IV | m'ebbe visto tôrne il più aguzzo e ripormelo così nudo sotto
337 XII | he revis ce que j'ai tant aimé~Peu s'en lallut que mon
338 Ded | Espagne, qu'il ne me fut aisé de m'y établir.~J. J. ROUSSEAU~ ~
339 II | pregevoli delle inezie ed aiuta ad ammazzare il tempo: qual
340 XVIII| e due altri. Essa aveva aiutato a spogliarmi; essa aveva
341 XV | di falangi d'insettucoli alati rettili che vi trovavano
342 XVII | giogaie selvose di là. Verso l'alba l'avanguardia attaccò il
343 XII | confrontarla con l'immagine che m'albergava nella mente, viva. Era una
344 XI | petto~Tanta serenità celeste alberghi!~Volgimi un guardo che la
345 IV | caduta vizza appiè dell'albero, poi trascorre e la lascia
346 Ded | largitoci dal Magnanimo Re Carlo Alberto, di non venir giudicate
347 XV | ed i miei affetti, come l'alchimista operava co' suoi ingredienti,
348 I | vero che l'etimologia di Aleardi sia ali, scorpione ed ardana,
349 XI | brevi anni che vivrò, m'aleggia~Irraggiungibil meta ognor
350 V | benevola a tutti come l'Alessandra; od una vergine soave e
351 I | pegno.~ ~E se la Merope alfieriana già provetta con una parola
352 XIII | vommene~In quell'algoso ed algido~Amplesso a riposar».~ ~ ~
353 XIII | incalza, e vommene~In quell'algoso ed algido~Amplesso a riposar».~ ~ ~
354 I | etimologia di Aleardi sia ali, scorpione ed ardana, seccatore,
355 XXIII| Infatti vediamo spesso mariti alienarsi dalla moglie o per donne
356 XXIII| aperto e palese; e ce ne alieniamo.~Tutte codeste vicissitudini
357 XXIII| muoversi, richiedeva nuovo alimento. L'affetto reciproco non
358 XV | had a dream that was not all a dream~BYRON~ ~Dopo un
359 VII | vesti della signora rimasero allagate d'olio, il cartoccio e la
360 XV | le pioggie che mi avevano allagato; i cagnacci famelici raspavano
361 X | Nettuno, non mette che tre allargamenti di seste. Non credettero
362 XIII | caiserlicca avea dato l'allarme e che un uffizialotto ed
363 XV | zerbinettellino. Che una signora si allarmi per un lividore, perr una
364 XXII | sussieguo con cui si può allegare Francesco Guicciardini.
365 I | reminiscenze, amare e dolci; e mi allegrai d'antiche letizie e mi rammaricai
366 XIII | CORAGGIO~ ~Nuove speranze allegrano~Il derelitto cuore;~E nuovamente
367 XVII | d'ogni intorno il passo allenta.~TASSO~ ~Ci rimettemmo in
368 III | Qui veulent dans sa soupe aller tremper leurs doigts Il
369 XIII | FIUME~ ~Gli alberi e i fiori allettano~A trattenersi qui;~Qui tutto
370 XII | disgustare dalla voluttà, che per allettare; e la nudità santa nella
371 XII | Quel sorriso sulle labbra allettatrici della Baccante, labbra molli
372 XXIII| avvenire, non ho lusinga di alleviare altrimenti questo gravosissimo
373 XV | alzando gli occhi mi scorse. Allibì, la voce gli morì nella
374 XV | finanche i rètori, che allibiscono.~Io riconobbi subito cosa
375 XI | intrattenete con quelle facce allibite, con quelle pupille spiritate?
376 XV | città quando uno viene ad alloggio rimpetto od accanto la casa
377 XXIII| forse che quand'uno si allontana dal consorte ha sempre luogo
378 XII | e bottiglie vuote. Io m'allontanai subito dalla stanza senza
379 XIII | venne raccomandato di non allontanarci troppo e d'esser sempre
380 XV | degli sciagurati, tentò di allontanarlo: quel briccone alzando gli
381 IV | tumultuosa che avrei dette allontanate per qualche intento secreto
382 XVIII| la mia cameretta, non si allontanava mai da me né giorno né notte:
383 XXIII| anima e la mente e quindi allontani, escluda la noia micidialissima?
384 XIV | disonorato se non emulasse gli allori delle altre amministrazioni
385 III | volumi a proposito delle allucinazioni e delle aberrazioni de'
386 VI | d'una testa inclinata si allungava fino a noi due. Discutevano
387 XI | suono~Non tramandi; ma l'alma agghiaccia in questi~Freddi,
388 II | teme? che si tenta? che si almanacca? che si sproposita?».~Ah!
389 II | riposato pur dianzi, e tanto almanaccai che mi sfuggì un sospiro
390 XV | riguardi, v'arbitrerete ad almanaccare una litania di supposizioni,
391 XXIV | Esaminato quel frantume, almanaccato sulla sua provenienza, sul
392 X | rimpannucciasse; il baronaggio almanaccava non so che sovrapposizioni
393 XX | i torrenti delle nostre Alpi a diruparle nella pianura,
394 XVIII| separato su del canapè e d'alquante seggiole. Io non espressi
395 IX | bestiaccie ne facevano, tanto più alte echeggiavano le risa delle
396 XXIII| mutano faccia ogni giorno, si alterano, si modificano, si trasformano
397 XIII | dovessi bramarte, -~Come altero pel rigido esiglio~Il tribuno
398 XX | manigoldo compenetrato dell'altezza del mio ufficio, e non ne
399 VI | esaltazioni a vertiginose altezze? Una cosa m'importava solo:
400 V | né voce di uomo rompeva l'altissima quiete; e solo di tempo
401 | altr'
402 | altrettale
403 | altrettanti
404 XXIII| fare le maggiori pazzie. L'altrieri capitai in cerca d'un mio
405 XII | Emanuele. Se vuoi vederla, alza pure il velo. Non è ancor
406 XI | su monti in odio al cielo alzammo;~Se al vostro fulminar cittadi
407 VII | questo palliativo; ed ella alzandosi, spuntò i gangheri della
408 III | mie bizze. Quando tutti s'alzarono, convenne anche a me d'accommiatarmi.
409 XX | risparmiassi la vita, ma che mi alzassi per far colezione. E nella
410 X | alzarmi per andarmene; ma alzatomi e postergatomi quel talamo
411 XII | altro~Loco, quando superba alzavi il capo~D'età, di cure,
412 XI | der Schiffer endlich noch Am Felsen fest, an dem er scheitern
413 VI | altro mezzo di salvarli che amando te; allora da quella finestretta
414 XXIII| nulla. Per lo più i due s'amano sempre, si stimano, che
415 XII | nouer sa ceinture~Entre l'amant du jour et celui de la nuit.~
416 II | volet regnare diu, contemnat amantem.~OVID.~ ~Galla, nega; satiatur
417 V | atto che avrei in seguito amaramente rimpianto, allorché sentii
418 XXIII| acquistato con aperta violenza ci amareggia meno il possesso del Veneto?
419 VII | dalla figliuola.~Io era amareggiatto acerbamente: questa scena
420 XXIV | ignoranti, a preferire il vero amarissimo alle lusinghe della speranza.~«
421 X | esser seguiti da quanti amarono. Pure è transfigurata e
422 XV | inesausto, era io quella! Tu mi amasti pervicacemente e non per
423 XXIII| giudicarsi men potente? E l'amavo tuttora, e per appagarla
424 IV | saldati sulle palme; un peso ambascioso m'opprimeva il petto intercettando
425 | ambedue
426 XI | smentisca o spieghi i detti~Ambigui diè madre natura all'uomo~
427 XIV | capriccio, s'innalzavano fino ad ambire il mostruoso, l'impossibile.
428 IV | di forza ciò ch'io aveva ambito indarno e mi disgustava
429 X | giovava troppo alle malcelate ambizioni di taluni potenti che avvezzi
430 IV | non mai conseguire quell'ambiziosa speranza di gloria, primo
431 X | saccheggio; e frattanto più d'un ambizioso o si scalmanava impaziente
432 XI | vita? A dirti: surge~Et ambula? Ch'io sia promesso in sogno~
433 I | cittaducola da un fotografo ambulante; ma quando mi venne donata,
434 XII | N'en fit l'amour en mon âme renaitre,~Et que mon coeur,
435 IX | morta tutta e per sempre. Amen.~Mi tolsi turbato da quell'
436 XXII | con piacere malgrado le amenità ortografiche che mi trattenevano
437 XXIII| non le sederò più accanto.~Ameremo di nuovo? - Perché no? Siamo
438 II | inquietamente, una sola noi amiamo, la prima che vagheggiammo,
439 XXIII| capitai in cerca d'un mio amicissimo all'uffizio d'un giornale,
440 XIII | sicurezza per la durata delle amicizie.~Ma la norma per cui dura
441 VIII | c'est là qu'on soumet ses amis à la première épreuve. Le
442 VIII | cafès sont les lazarets de l'amitié: c'est là qu'on soumet ses
443 XVIII| riapparire. I docilissimi ammalando divengono indocili, ed io
444 XXIII| pezzo, non dando loro retta, ammaliato dalla terza pagina di non
445 IV | burchiello: lo sconosciuto ammaliava me e lei con que' suoi occhi
446 X | volto esangue e senza riso, ammaliavano, imperavano tuttora a' sudditi
447 X | la ragazzotta qui mi si ammalò, feci voto alla Madonna
448 XXVI | Quattr'Asterischi; v'ho ammannito un sacco di bugie: fate
449 XXIII| resistenza, penserà bene per ammansarla di farle conoscere qualche
450 XII | quella pelle di tigre solo ammanto che lievemente ne coprisse
451 XX | terra che sarà di chi l'ammazza e non può non soccombere.
452 XVIII| rimedio, ve lo garentisco. Ammazzarlo sarebbe carità».~«Colonnello,»
453 VII | d'olio sul vestito; e per ammenda d'avermi sciupato un abito
454 XX | ben inteso aspettando che ammessa l'abolizione della pena
455 II | esecrando le relazioni, ammesse per lecite e commendevoli
456 XXIII| altro truogolo? Non mi pare ammessibile, perché appunto le parti
457 XX | quindi scandaloso che si ammettano per membri del giurì persone
458 VI | signora mi tollerasse lì, mi ammettesse nella intimità ch'Ella negò
459 XIII | mostrarsi inesorabile che si ammetteva pel suo dio, cioè il non
460 I | sul mio tavolino che nell'amministrazione italiana: carte scritte,
461 XIV | emulasse gli allori delle altre amministrazioni italiane: disordine da non
462 V | come un orso addomesticato, ammira in Pompei tutto ciò che
463 XX | ludibrio dell'universo mondo. L'ammiraglio codardo, il condottiere
464 XXII | dal sorridere un tantino ammirando l'olla podrida di nomi sorpresi
465 X | compianto, ad ammirare l'ammirato: mai non si diniega al ricco,
466 XI | spazio sull'arena, senza ammollire o piegare lo scoglio!...».~«
467 XVIII| rimbrottoso, mi sgridò, mi ammonì che non voleva vedermi così,
468 XII | manducate quae apponuntur vobis, ammonisce la scrittura cosiddetta
469 XV | la fan da sottoscrittori ammontano allo stesso numero delle
470 X | iscacciare qualche esalazione ammorbante. E quel fumo che sorgeva
471 X | Quando l'esercito s'era ammutinato la vedemmo accorsa sul suo
472 X | straniero respinto, dopo le amnistie pei ribelli e le premiazioni
473 XV | avvertirne i pericolanti. Amoreggiare sta bene: è un ozio come
474 XII | leu rallumé ~N'en fit l'amour en mon âme renaitre,~Et
475 I | poi è semplicissimo: un ampio camice più che veste di
476 VI | non ho palpati fianchi più ampli, di forme così salde e tonde:
477 XV | cimitero dovette essere ampliato che si riteneva dover bastare
478 XVI | che esageri, ammetto che amplifichi, ma gli sarà lecito inventar
479 XIII | brontolar di tuono il versetto: Amplius lava me ab iniquitate mea,
480 XXII | pourvu qu'elle soit belle, amusante et coquette.~DIDEROT~ ~Una
481 | an
482 XV | popolo. Mangerà pane come un anacoreta, ma dovrà aver la sua parte
483 XIV | che le macerazioni degli anacoreti! Questa spiegazione che
484 XVI | non c'è da illudersi sull'analisi qualitativa e quantitativa
485 XV | e le imprecazioni e gli anatemi del volgo «cieco» come dicevan'
486 I | quella molle curva che gli anatomici con voluttuosa metafora
487 XV | erbaggi: vruoccole ca so bone anca dint'a lu letto! i peperonai:
488 XXIV | il quale ebbe luogo ad Ancona, nobilissima città posta
489 XVIII| chicchessia; le sconnessioni ancorchè consacrate dall'uso e dalla
490 XXIII| LEOPARDI~ ~Crabbed age and youth~Cannot live together~
491 VIII | parte, intendi?».~Me ne andai dunque a casa, e trovai
492 XVIII| con acqua e rumme. Così andammo un pezzo; ed io era ricaduto
493 VII | di tavola con appetito, andarsene dal mondo con un amore insoddisfatto,
494 XXIII| amore fosse l'unico il quale andasse arcadicamente scevro di
495 X | pugnale in pugno in qualche andito recondito, in qualche angiporto
496 II | Signoria vostra e poi me n'andrei per non tornar più. Sarebbe
497 XVI | questa pagliacciata finale andremo a far colazione di buon
498 X | delle parole notate, degli aneddoti divenuti patrimonio pubblico,
499 XV | scrittorello che s'ostini ad anfanar sempre la medesima idea
500 IX | sembra fatta apposta per l'anfiteatro». Insomma invidiava un pochino
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