13-anfit | angel-baron | barri-chiar | chias-costa | coste-dista | diste-ferma | ferme-gross | grott-infra | infus-lusin | lussu-norim | norma-persu | perti-puris | purul-rimbo | rimbr-scemp | scend-solin | solit-subli | succe-u | u.-zucca
Capitolo
3008 XIV | volle usar forza! No, no, mi fermerò qui pochi altri minuti;
3009 VI | e quando fu giunto, si fermò; scartando pian piano le
3010 XV | agli amori della moglie di Ferondo col suo confessore? No,
3011 II | costretto da vent'anni di ferri ad un amico che gli era
3012 XIV | venuta?».~«Come? Parte in ferrovia, parte in carrozza».~«Capisco:
3013 X | che alle stazioni delle ferrovie, come ad ogni porta della
3014 XI | tacito scultor, più vita ferve~Che in queste membra Tue;
3015 II | spirito, al quale feci una fervida invocazion mentale, cosa
3016 X | lingua arditi.~Impetuosi e fervidi d'ingegno;~Nati in riva
3017 XI | Schiffer endlich noch Am Felsen fest, an dem er scheitern sollte.~
3018 XX | carnefice: e senza di me la festa non poteva poi compiersi,
3019 XIII | antivigilia di quelle tali feste di doppio precetto volgarmente
3020 V | cavo della mano ch'ella festosamente mordeva; ed io alzando l'
3021 IX | saranno buttati in qualche fetida ed oscura fossa, frammisti
3022 XIII | svincolarmi, sentii due fetide mascelle comprimermi la
3023 XV | la ventura di esser così fetidi. Tutto è privilegio al mondo,
3024 II | gracidando non dissonassero i feudatari? non reputavano conveniente
3025 V | fama ottenuta da ruote si fiacca;~Non bruciano i roghi l'
3026 XI | potrai riappiccarla. Ma fiaccarsi le corna contro un muraglione
3027 VII | negava. La mia insistenza si fiaccava contro quella sua caponaggine:
3028 XIII | rilevarci con la solita fiaccona; e mi fu rimessa una letterina
3029 XX | apparecchi chimici, storte, fiale, ed in una cassa di piombo,
3030 V | con gli occhi sanguigni e fiammanti d'un lupo. Percosso dall'
3031 IV | lei con que' suoi occhi fiammeggianti dietro il velluto della
3032 V | di cuore. Stropicciai un fiammifero, accesi la candela; eran
3033 XVIII| porse il refrigerio d'una fiaschetta con acqua e rumme. Così
3034 XIII | udirli una quintadecima fiata dopo un lustro per verificare
3035 IV | circondato da gomene, senza fiatare, senza dar crollo, atteggiandosi
3036 I | una cintura di cuoio con fibbia d'acciaio. Si vede che ha
3037 XV | muscolo del corpo, ned una fibra dell'animo s'era commossa:
3038 XI | Metallo disarmonico hai le fibre?~Né mai l'ira o l'amor,
3039 IV | percotendone il seno candidissimo e ficcando fra costola e costola le
3040 V | spiccandomi un salto addosso e ficcandomi gli unghioni nelle carni,
3041 XXIII| istinto brutale che li porta a ficcare il muso in altro truogolo?
3042 II | sventrando due villani, ficcasse il piè destro nell'epa dell'
3043 XV | bella, e che m'importava? Un fico. Che riguardava me cadavere
3044 XIII | BARCAIOLA~ ~Siede a poppa e fida al vento~La succinta barcaiola:~
3045 XX | Oppure e sarà meglio, senza fidarsi al rispetto umano per la
3046 V | sei stata cieca tanto da fidarti? Perché non sei rimasta
3047 VI | ancora. Siate cauta! Son fidate le cameriste che mi hanno
3048 XIII | tutta chiusa nel velo: ma fidatevi all'occhio dell'amante quando
3049 VII | accresciuto dalla riconoscenza. Fidati; e non ci perderai nulla».~
3050 XXIV | sommersi, quando forse più fidavano di trovar scampo; non alle
3051 VIII | passeggio dove accompagnava da fido cavalier servente la signora
3052 V | piena traspirazione e con un fiero palpito di cuore. Stropicciai
3053 XIII | Cleopatra, deliberata morte fierocior, senz'arrischiar mai un
3054 XI | imbandisce all'ospite~La propria figliolanza e la sua femmina~Gli offre,
3055 XV | una madre sulla cuna del figliuoletto, come Psiche sull'Amore
3056 X | sovrana parole degne d'un figliuolo orfano, d'un patriota esule,
3057 Ded | di censo; e l'un d'essi figurasse, o meglio, sfigurasse in
3058 VI | scolpite o ricamate o d'oro figuravano delle aquile imperiali,
3059 XXIII| certezza de' miei scappucci. Figuriamoci che scenate penose ed interminabili,
3060 I | nel ritrattuzzo, sicché la figurina spicca per chiaro ed allo
3061 XII | vestite secondo l'ultimo figurino che una volta ella partorì
3062 V | rinverginata, quale io me la figuro nel primo fiore della sua
3063 XIV | una frugalissima mensa, filai sguaiati provincialoni non
3064 XII | schiccherato sopra una lunga filastrocca in versi sciolti (caro Quattr'
3065 XII | raccozzate in questi giorni) una filatessa che cominciava così:~ ~Felice
3066 XVIII| da quell'affetto tra il filiale ed il fraterno. Come appunto
3067 VII | avvocato del diavolo, farò una filippica d'opposizione, mah! tutta
3068 XV | inviolabil persona di un Re filisteo; o che sorrida per aver
3069 V | enfaNCe, où quelque jeune fille~Passe avec chagrins qui
3070 X | sentivo svolgersi come il filo sull'arcolaio. Mentre le
3071 XIII | rimembrando, almanaccando, filosofando, scaccheggiando; e poi,
3072 XV | commossa: non c'è indifferenza filosofica la quale possa paragonarsi
3073 XXIII| altra parte! E gl'imbarazzi finanziari che ne risulterebbero, dove
3074 VI | amando te; allora da quella finestretta graticolata una voce funesta
3075 XIV | affoltati... E sotto alle finestrette della stanzuccia, passava
3076 IV | velut aegri somnia, vanae~Fingentur species, ut nec pes nec
3077 XX | crocifisso: «Nossignore, io non fingerò più ora, sul limitare della
3078 XIV | schietto, purissimo. Se fingessi d'amarti, oh allora sì potrei
3079 II | che non ci siete in casa, fingete di non vedermi e non salutarmi
3080 X | tentarono adoperarla pe' loro fini e le si erano ribellati
3081 XVIII| c'era qualcosa. Ed essa finì per cavarmi di bocca tutto,
3082 II | guai! «Oh insomma, volete finir di burlare? Io non son che
3083 X | e diceva: non so come la finirà. Pratico de' tempi burrascosi,
3084 XXIII| Come-si-chiama prevedi che finiranno con l'emottisi; non potevamo
3085 XXIII| colpe, cadrà in deliquio per finirla e se non mi persuaderà mi
3086 XVIII| scaldata e non ripulita mai, finisce per iscoppiare. Le distrazioni
3087 XXIV | avessi dovuto aspettare che finisse, sarei venuto meno d'inanizione,
3088 XXIV | vomitasse qualche marame, acciò finissero comunque le smanie dell'
3089 VII | sorprendermi, dal vostro solito finissimo tatto che vi saltasse in
3090 VI | sai, non poteva esser tua, finora. Ogni qual volta io mi risolveva
3091 II | bisogna aggiungerne de' finti. Non vogliate veder le mie
3092 IX | secondo i teologi scontare il fio di non aver voluto esser
3093 IV | come allora; scuotendo i fioccagli e le belle ciocche ricciute
3094 VI | ricontemplarla ogn'istante a quel fioco lume per farmi pur certo
3095 V | rialzar la fronte come un fiorellino riarso, dopo il tramonto,
3096 XV | bottone dalla punta del fioretto!~Non ch'io m'ingelosissi;
3097 II | Toscana, dove pure il bel fior fiorisce d'ogni mese. «Ma questo
3098 X | Preparate le ghirlande e la fiorita per colui che ha debellata
3099 IX | errare con lei pe' campi fioriti e verdeggianti! che dolce
3100 XXIV | il sospirar monotono del fiotto, e la schiuma rotta sugli
3101 XV | sogno.~La luna splendeva nel firmamento immacolato da nuvole: non
3102 XV | assunto, i quali sdegnando le fischiate e le imprecazioni e gli
3103 XIV | effetto d'un'imperfezione fisica...».~«Tu che dici, Merope
3104 XVI | rimprovero d'imperfezioni fisiche; basti dirvi ch'era tale
3105 XIII | soddisfazione di tre bisogni fisici. Solo di tempo in tempo,
3106 XXIII| classi sociali dove il senso fisico è più potente e le voluttà
3107 III | Per esempio, ben so che fisiologi e psicologi hanno gareggiato
3108 II | pare... sì, dev'essere una fisionomia conosciuta, ma non giungo
3109 XIII | cranio; due orbite vuote si fissarono sugli occhi miei; due braccia
3110 IV | Pure io sentiva che aveva fissi in me gli occhi scintillanti,
3111 II | libertà di moti, rimarrete fisso in quella poltrona».~«Immobilità!».~«
3112 XX | tutti tacevano; Merope mi fissò gli occhi in fronte e mi
3113 XII | que mon leu rallumé ~N'en fit l'amour en mon âme renaitre,~
3114 XV | maledizioni non prima udite mi flagellarono le orecchie abbrustolate.
3115 V | scherni, l'obbrobrio, i flagelli,~Quell'ore in cappella che
3116 XV | come una sposa colta in flagrante adulterio dal marito, io
3117 VII | poi le dissi con un tono flebile. «Fatevi vedere! statemi
3118 III | sotto l'Etna ed i Campi Flegrei, non giunge mai a scuotere
3119 XV | lambirmi con le sue lingue di foco; la dea Democrazia si beava
3120 XII | oscenamente ricoperti di fogge bizzarre, e poi la fronte
3121 XV | di gloria, ch'io mi aveva foggiati fanciullo ad immagine e
3122 IX | medesima carretta, è una fola; se' morta tutta e per sempre.
3123 X | quasi per risecar loro ogni fondamento, ogni pretesto e purgar
3124 IX | pensano come quel Giovanni La Fontaine, che in un caso simile sclamava:~ ~...
3125 XXIII| basterebbe procacciarsi una fonte continua, incessante di
3126 VII | quanto, più che il dir mi fora~Grato l'oprar! Ma finché
3127 VII | buttai in un cantuccio le forbici ed i ritagliuzzi di carta;
3128 V | amore e di vittoria per la forca, forse o senza forse mi
3129 V | Le ruote, le scuri, le forche, il dolor;~Gli schiaffi
3130 VIII | feci vivo dal capitano in foreria; egli mi strinse la mano
3131 V | canticchiate dalla bruna foresozza che aspettando il pranzo
3132 X | congestione di folla; ché i forestieri accorsi in busca di spassi
3133 XXIII| e nessuno abbadava a me, forestiero in quel paese, senza relazioni,
3134 IV | pes nec caput uni Reddatur formae.~HORAT.~ ~Mi pareva d'essere
3135 XVIII| posteriormente ad alcune formalità, per quel senso virile di
3136 VII | le dita della mia mano e formando un sorriso convulso che
3137 XX | finanche de' sospiri venivano a formar prova. Io m'accorsi con
3138 XV | fatta, si ordinò l'alto e di formare i fasci d'armi: io mi ravvolsi
3139 XII | trovare una modella così ben formata come di rado incontra fra
3140 XIV | io moro...~ ~Per me non formava senso quell'ultimo verso
3141 XIII | sperar degg'io!~Tu 'l dici e formi un riso;~Io noto il tuo
3142 XV | staccavano dall'arcame cariato e formicolavano di falangi d'insettucoli
3143 IX | sbarrate le rughe ed un formicolio di braccianti travagliarsi
3144 XV | tuttavia possedesse facoltà di formolare un desiderio, vale a dire
3145 XV | le trombe de' cacciatori formolavano conciso conciso i comandi:
3146 VII | voi, capite messere?». E formolò il punto interrogativo con
3147 II | altre due, non perché più formosa, ma perché più facile e
3148 XV | vento ingolfandosi in quella fornace e rinfocolando l'incendio
3149 XV | che non è in poter loro il fornire! Simile allo scrittorello
3150 X | ora che a guerra civile fornita, a straniero respinto, dopo
3151 XIII | dirizzone è preso, e perché se i fornitori rubano a più non posso,
3152 XIII | ore... l'è supplizio da forsennare, sapete? e poi! udirli oggi,
3153 XV | imprecazioni e delle strida forsennate d'una turba demente, arringata
3154 XV | divenuto campo di sangue: una fortezza che veniva espugnata d'assalto,
3155 XV | mettere il potere in mano de' forti, de' sapienti, degli onesti,
3156 I | increspandosi per terra fa un'ombra fortissima, la maggiore nel ritrattuzzo,
3157 XX | che in altre epoche men fortunate si sudava anni ed anni ad
3158 XVI | affetto che si era stati tanto fortunati da ispirargli: più volte
3159 XV | gli spettri ed il rimorso forzano qualunque consegna. Chi
3160 XXIII| se non mi persuaderà mi forzerà però a chiederle scusa.
3161 IX | notte fitta e con pensieri foschi.~Ed ecco una giovane pallida
3162 II | nelle gelide intere notti i fossati acciò le ranocchie gracidando
3163 | fossimo
3164 | Fosti
3165 I | celeberrime attrici si fanno fotografare nelle mosse più spiccate
3166 II | scartabellando un albo fotografico in busca del ritratto di
3167 IX | giustizia nella patria de' Fouché, de' parlamenti tolosani
3168 X | cominciarono a bussare con gran fracasso e gran frastuono alla porta
3169 XX | testimonianza faceva uno squarcio al fragile tessuto della difesa. Vennero
3170 XIII | come il rovaio sbatte le fragili canne, così appunto prosternava
3171 IV | protestai ripetutamente della fragilità di quel mio schifo, le mormorai
3172 XV | mancò. Strani e funesti fragori empivano l'aria, scotevano
3173 X | bordoni.~Un picchetto irruppe fragorosamente in chiesa, e questa, dopo
3174 XIV | torme prorompe e si sfoga in fragorosi canti:~ ~Addio, mia bella,
3175 VII | d'acacia con quella loro fragranza afrodisiaca, mi faceva raccapricciare
3176 II | che diffondevano mille fragranze d'ireos, di violetta, di
3177 IV | occultata a' miei sguardi; le frali braccia, quelle braccia
3178 XVI | Gironza pel mondo e si frammischia in quante più nobili imprese
3179 I | vi sono confusissimamente frammischiate: e quantunque volte mi accade
3180 XV | rinfocolando l'incendio frammischiava le mie ceneri vendicate
3181 IX | fetida ed oscura fossa, frammisti a sozzi rimasugli d'infinite
3182 XXII | futili e frivoli romanzi francesi. Le donne se ne lasciano
3183 XII | abitatrici dell'Olimpo, franche da' riguardi e da' pregiudizii
3184 X | oscuro e segreto; siete la franchezza; ogni proceder vostro è
3185 IX | nella Senna un qualche mila franchi per sé. Le vesti dell'annegata
3186 XV | sanno gli antichi Reali di Francia sepolti a San Dionigi e
3187 VII | posi a trastullarmi con le frange del tappeto verde steso
3188 IX | neppure la mano de' numi può frangere i sette suggelli della morte,
3189 VII | mio povero naso.~Tentai di frapporre una paroletta, ed essa scoccandomi
3190 XVIII| si erano momentaneamente frapposte fra la Merope e me. Io l'
3191 V | tramandava quel fruscio di frasche rimosse; scarto i rami,
3192 XVIII| rinfrancato potei raccozzare due frasi stentate, le feci un regalo
3193 XV | ingegnavo d'afferrar qualche frasuccia, di riconoscere almeno l'
3194 VII | padre e voi altri venerabili fratelli, non sarà certamente ch'
3195 VII | aprirvi l'animo mio, come a fratello; il non aver più riguardo
3196 XVIII| quel colonnello mi voleva fraternamente consegnare una pistolettata,
3197 XVIII| affetto tra il filiale ed il fraterno. Come appunto le carezze
3198 II | che non siano i tre voti frateschi: povertà, castità ed obbedienza?».~«
3199 VII | queste parole dette così freddamente, quelle insulse minacce,
3200 XII | Invano io palpava le sue fredde membra per convincermi ch'
3201 VII | illuminava di sotto in su, e fregavamo, soffregavamo, rifregavamo
3202 XXIV | DEDICATORIE~ ~…Es sind~Nicht alle frei, die ihrer Ketten spotten.~
3203 XV | lacune del mio sogno come Freinsheimo ha supplite quelle di Tito
3204 XXVI | un programma elettorale fremebondo.~I cinque ritrattini sono
3205 V | pensava, rizzatomi livido e fremente, «in mal punto se' venuta
3206 XV | de' convenuti, come dal fremere prolungato del vento nel
3207 XVI | qualcosa d'utile al prossimo, frenandosi, limitandosi. Ma quel ch'
3208 XII | essa Baccante, non valsi a frenar più l'impeto selvaggio e
3209 III | ogni contegno, perdere ogni freno, far di quelle cose che
3210 VI | me, ch'ella non aveva mai frequentato, e quindi non poteva pretestare
3211 XXIII| amante: anzi assai più di frequente o per dedicarsi a' figliuoli;
3212 XV | luce; non bazzica dov'è frequenza di viventi. L'ora delle
3213 XVI | interessi propri: staremmo freschi davvero se dovessimo fermarci
3214 V | passo, eccoci nel bosco, al fresco. La Merope che l'afa della
3215 XXI | estremo è 'l doloroso ludo.~FRESCOBALDI~ ~ ~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~ ~ ~ ~
3216 X | nel mio pilastro: e quella frescura mi procacciò un po' di refrigerio.
3217 VI | suonavano la sveglia. Indossai frettolosamente la tunica rossa, mi cinsi
3218 IX | chino col velo sugli occhi, frettolose, senza fermarsi a chiacchierare
3219 X | le tue membra divennero frigide e rigide, se non puoi rendermi
3220 IV | lì scalzo e col berretto frigio in capo, noncurante del
3221 XXII | pochi brani de' più futili e frivoli romanzi francesi. Le donne
3222 XVIII| del migliore amico ed il frodare un onesto negoziante del
3223 Ded | consentirò mai a castrarle, a frodarle del minimo de' loro diritti.
3224 XV | altri dei loro dritti, a frodarli del debito. Accada quel
3225 VI | pretende essergli state frodate; ed ho solo impegnato la
3226 VIII | dispiaceva la mia partenza che lo frodava dello spasso innocente di
3227 X | t'amo! Sì t'amo, e non mi froderai d'una gioia ch'io mi sia
3228 V | fragor d'acque, né stormir di frondi, né canto d'uccelli, né
3229 XI | apriva breccia, eseguì un front'indietro e ci avvisò: «Bravi!
3230 X | gelido? Non son demente, fronteggio il mio pensiero, valgo a
3231 XXII | nome che sfolgori su d'un frontespizio ne impone loro del pari;
3232 V | puro al pari delle nostre fronti. La cugina sorrideva sotto
3233 IX | giovanotte, bellocce, in fronzoli, al braccio di due bufoli
3234 X | trasognati per le vie in frotte, in capannelli, interrogavano,
3235 XIV | tavolino ed imbandirvi su una frugalissima mensa, filai sguaiati provincialoni
3236 IV | avvinghiato e mentre io gli frugava il petto col pugnale, mi
3237 VII | adescamento continuo e potente a fruire sempre più de' suoi costumi.
3238 XV | ogn'altra anima viva; il frusci-frusci delle sue prolisse vestimenta
3239 II | ed acconcio il dover essi frustare nelle gelide intere notti
3240 I | appoggia su d'una panierina di frutta: il guarnellino succinto
3241 XV | professione ingloriosa ma fruttifera? specialmente poi quando
3242 XIII | quando rischiano d'esser fucilati, figuratevi poi in Italia
3243 XIII | tiro de' nostri pessimi fucili, le scolte nemiche. La noia
3244 XV | strinse tutta nelle vesti e fuggì con rapido passo verso la
3245 XIII | fiume melancolico~Perché fuggir così?~«L'onda solinga e
3246 III | dolore di questo genere, il fuggire dalle strade, dalla società,
3247 XIII | del competitore. Ma perché fuggirmi ella in tal guisa? perché
3248 XV | non ti fosse possibile il fuggirne, ma per dimostrazione di
3249 XXIII| appunto la noia ch'era da fuggirsi. Io molto tempo mi sono
3250 XIII | fitto d'una notte, la mi fuggisse dinanzi in veste succintissima,
3251 XV | diletto! Oh gioie rapidamente fuggite! Men che nulla era bastato
3252 XV | lontano saluto della vita fuggiticcia, come un ultimo sventolar
3253 XIII | voluttà? forse che ella fuggiva qualche subitanea e motivata
3254 IX | Tanto dunque avevi sofferto? Fuggivi la miseria e la fatica?
3255 XXIII| illustre scopo, addio! se non fuggo l'amico, cesso però dal
3256 XXIII| indifferenti che si odiano e si fuggono, mutilati in fondo al cuore,
3257 XII | Ne ressemblât l'esclave fugitif,~A qui le sort fait rencontrer
3258 XV | prendendo per ipomoclie e fulcro il loro sistema si accingevano
3259 VII | tutte in costei di singolar fulgore splendessero le virtù, massime
3260 XI | cielo alzammo;~Se al vostro fulminar cittadi e colti~Sommerse
3261 XI | dolcezze d'amor vosco partimmo;~Fuman d'incensi e d'olocausti
3262 XV | quale sonnecchiando, quale fumando: il capitano aveva accesa
3263 XV | fragore e quelle rovine fumanti risuonavano ancora sulla
3264 VIII | pedante coinquilino che fumava in veste da camera alla
3265 XX | impedirmi ch'io non metta questa fune insaponata a quel collo
3266 VI | finestretta graticolata una voce funesta mi comminava le maggiori
3267 XV | venne, mi mancò. Strani e funesti fragori empivano l'aria,
3268 VI | A che servono i trattati fuorché a violarsi?»,~«E R***?».~«
3269 XI | canuti e fiacchi e spenti~Fur principessa e cavalieri
3270 V | Passe avec chagrins qui furent nos secrets.~SOULARY~ ~Mi
3271 IX | taccia.~ALESSANDRO POERIO~ ~Fures signata sollicitant... aperta
3272 XX | sciocchi, moralizzano i furfanti... Ma l'istituzione del
3273 XII | impeto selvaggio e baciai furiosamente quelle labbra. Né saprei
3274 XX | leggadria dell'atteggiamento, al furtivo lampeggiar degli occhi,
3275 X | conto d'un tale accusato di furto e che ora è deputato al
3276 XV | per una lentiggine, per un furuncoletto, e si tappi in casa finché
3277 Ded | en Espagne, qu'il ne me fut aisé de m'y établir.~J.
3278 XXII | non pochi brani de' più futili e frivoli romanzi francesi.
3279 XVIII| potendo questi occuparsi di futilità simili, s'avviò su d'una
3280 XXIV | qualche mostruosa belva in gabbia, che stizzita, affamata,
3281 XV | accanto all'antico!~E quel gagliardo generoso non s'era lasciato
3282 XVI | gustarne, e che, malgrado il galateo, tornava un po' difficile
3283 II | vale anche per l'uomo. Un galeotto politico mi narrava ch'egli
3284 X | giudiziario commesso, dicono, in Galilea. Le navate eran tutte buie;
3285 XV | nelle povere membra del galileo crucifisso! Il verbo dell'
3286 II | contemnat amantem.~OVID.~ ~Galla, nega; satiatur amor nisi
3287 IX | nostra dominazione nelle Gallie conteneva tutta Lutezia,
3288 XX | le pietre su d'una povera gallina legata per terra che sarà
3289 XIV | sdrucciolare, rompersi una gamba malamente; suppurazione,
3290 II | gradinata vi mostrò mezza gambetta, perché una sera un bottoncino
3291 XV | torri, di re, di regine, di gambitti, di scacchi doppi e matti
3292 VII | ella alzandosi, spuntò i gangheri della cintura e lasciò cadere
3293 XX | supremo incarico. e la mia ganza sarà l'ultima che verrà
3294 VII | soffregavamo, rifregavamo a gara co' nostri moccichini e
3295 VII | sgraditi, e non hanno neppur la garbatezza di fischiare un permette!
3296 I | sorprese m'apparecchia quel garbuglio! Un sedicente barone ed
3297 III | fisiologi e psicologi hanno gareggiato nel proporre mille e mille
3298 XVIII| non c'è rimedio, ve lo garentisco. Ammazzarlo sarebbe carità».~«
3299 IV | fisonomia, quel brio nel garrire? Mi si appropinquò senza
3300 II | oppressione. Ma stavolta, cara gattina mia, il troppo è troppo:
3301 XVI | misantropo, ma viveva come cane e gatto con chiunque aveva il non
3302 II | nega; satiatur amor nisi gaudia torquent.~MART.~ ~La giornata
3303 XI | Mira! talvolta il ciel di gaudio avvampa~Risalutando il sol;
3304 X | par tolta alle tavole di Gauss.~Dirò dunque solo in due
3305 XXIII| terza pagina di non so qual gazzetta, in cui si leggevano notizie
3306 IX | una gran tinozza d'acqua gelata sulla testa non sarei rimasto
3307 VII | tutte e coprirsi d'un sudor gelato; le sfuggì dal profondo
3308 XV | patria in balia di siffatta geldra come far rimprovero di averlo
3309 II | dover essi frustare nelle gelide intere notti i fossati acciò
3310 XI | lunghi anni là ne' chiostri gelidi~Languiscano sepolte, a voi
3311 XIII | lavoruccio tenuto sino allora gelosamente occulto a tutti, e solo
3312 IV | aveva spesso inoculati dubbi gelosi senza che osassi mai arrischiare
3313 II | inconsulte, indomabili gelosie che lo travagliano immedicabilmente,
3314 XIII | L'onda solinga e cupida~Geme in lontano mar:~Amor m'incalza,
3315 XVII | calpestarmi. Diedi un grido gemebondo ed isvenni. Spero che non
3316 XXIII| foglie ingiallite lasciavano gemendo le rame degli alberi, appunto
3317 X | scossa, le porte ferrate gemevano, la chiesa rimbombava cupamente
3318 IV | sollevò il capo, diè un gemito ed irrigidì: così la bufera
3319 VIII | incontrarlo spesso o in casa del General Chioggia, amico mio, o al
3320 XVIII| rimpiangono senza schermo da mille generazioni d'insetti che quelli efficacemente
3321 XX | sogghigno col quale tutt'i generosi da che il mondo è mondo
3322 XVIII| accadeva parlare di questa genìa turpe, ella tremava e sogghignava
3323 IV | in me imprudentemente da' genitori quando consegnarono Nepote
3324 XII | si affaccendava intorno gentaglia occupata a divorare ostriche
3325 X | su quel letto, tra quel gentame, così cadavere, appariva
3326 X | a tutti giova che questa gentildonna sia sparita. E non voglio
3327 XV | umidità. Ed ecco una voce gentilina chieder loro soavemente
3328 II | e da una vocina gentile, gentilissima; sicché per la prima volta
3329 I | pittori, rozze nelle vesti, gentilissime di volto, circondate da
3330 VI | isgombrarle m'andava a buttar genuflessa innanzi al confessionale,
3331 XIII | erano le astanti, e tutte genuflesse, tutte in veste bruna e
3332 I | carte scritte, da scrivere e geografiche; armi bianche e da fuoco;
3333 XXVI | un grado superiore nella gerarchia militare da' caporalforieri
3334 XIII | che ogni cosa rinchiuda un germe dissolutivo, il quale o
3335 XI | viènne, dove~Nacqui, laggiù! Germoglieratti amore~Nel guardo, nel pensier,
3336 XIII | stretta di mano,~ ~Io vêr Gerusalem, tu vêr l'Egitto,~ ~a buon
3337 XXIII| a sinistra. l'uno verso Gerusalemme, l'altro verso l'Egitto;
3338 XVI | FUNEBRE~ ~O Redner de'n Gesicht ziecht jämmerliche Falten~
3339 XV | io dava repulse, come si getta olio nel fuoco, per veder
3340 IX | chiacchierare con chicchessia, gettando appena un mezzo sguardo
3341 IX | lontano... Se mi fosse stata gettata una gran tinozza d'acqua
3342 IV | quanto aveva in dosso e gettava ogni cosa a mano a mano
3343 V | degli altri uomini. Mi ti getti in collo come ad un'amica!
3344 IX | per trattenerla, sto per ghermirla... Oh disinganno! la signorina
3345 IV | all'omicida, percuoterlo, ghermirlo, fu tutto un punto. Ned
3346 X | letto. Ma non appena l'ebbi ghermita, mi si disfce tra le braccia;
3347 XI | seme~Sparso da' venti su' ghiacci invernali~Spunta dovunque
3348 Ded | questo scartafaccio pieno di ghiribizzi, affinché ve l'esaminiate
3349 X | avvezzi a soddisfare ogni lor ghiribizzo in tempi di anarchia, a
3350 X | si voglia. Preparate le ghirlande e la fiorita per colui che
3351 XV | probabilmente era il mio elogio. Giacchè ci casca opportuno, lasciate
3352 XV | poste sulla mia tomba, come giacendo colla domestica nel letto
3353 XV | impaccia d'investigare chi gli giacerà d'accanto per l'eternità,
3354 VII | questo meschino compenso di giacere una mezz'oretta in braccio
3355 VI | cortinaggi dietro a' quali giacevamo. Nella stanza le pedate
3356 XX | perché una volta le ero giaciuto in braccia, perché le sue
3357 Ded | bassotto e tarchiato, che Giacomo Leopardi dipinse a capello
3358 XI | Pochi secoli e al suol giacque ruina!~Pochi soli e canuti
3359 XVI | meno la sfacciataggine di Giangiacomo Rousseau. Aveva smania d'
3360 IX | sostegno? Spesso ho visto ne' giardini una branca d'edera, non
3361 V | fragrante, adombrato da piante gigantesche, le maggiori della selva,
3362 III | questo vecchio Adamo come i giganti che gli antichi supponevano
3363 XII | spettacolo, come accadde forse a Gige quando attendeva che la
3364 XXIV | sconsolano. Il filosofo ginevrino, prima che desse opera alla
3365 XIV | vita; chi ama davvero que' gingilli, que' trastulli de' petti
3366 VII | stringendole i piedi co' ginocchi, ed abbracciandone la cintura
3367 XVIII| Pier delle Vigne chiamava giocare a faglia. Poi quell'amare
3368 XXIII| quale è sempre lì lì per giocarla indifferentemente senza
3369 XIII | tre sette ch'io non ho mai giocate seco. L'incontrai la prima
3370 XVII | angusta, monti boscosi da qua, giogaie selvose di là. Verso l'alba
3371 XV | altra volta sul collo quel giogo del suo amore. E non potei
3372 IV | riconosceva ad uno ad uno que' gioielli, ch'ella mi aveva mostrati,
3373 II | elegante! oh ma proprio un gioiello! Poco raso, pochi merletti,
3374 IV | sempre; portando le vesti. i gioiellucci di cui l'aveva vista verginalmente
3375 XXII | da collocarsi accanto a Giordano Bruno o Vincenzo Gioberti
3376 III | per le vie, leggicchiare giornalacci più o meno democratici,
3377 XV | i bimbi che vendevano i giornali annunziavano la mia necrologia: «
3378 VI | dell'eternità ed in valle di Giosafat, di escogitar modo, dico,
3379 XXIV | superstizioso intorno al futuro. I giovanetti si ripromettono ventura
3380 XV | caldo nelle vene il sangue giovanile, ebbri di scienza e d'entusiasmo;
3381 XV | vitupero? Ma l'intrusione di Giovanna Grey nel trono d'Inghilterra
3382 IX | specialmente, la pensano come quel Giovanni La Fontaine, che in un caso
3383 IX | diedero nell'occhio due giovanotte, bellocce, in fronzoli,
3384 X | misericordiosa e perdonevole, non giovarle, non ritôrla alla morte,
3385 X | sospetto: perché quella morte giovava troppo alle malcelate ambizioni
3386 XX | ma stavolta non come ho giovenilmente sospirato tante volte, da
3387 IX | mi viene da sbadigliare e girando distrattamente lo sguardo
3388 XV | poderoso che inebbria e fa girare il capo! Guai, chi ci si
3389 XIII | cercavano indarno mentre io girava su e giù rifrugando ogni
3390 XIII | in piazzuola, in ogni sua giravolta, ricalcando col piede le
3391 VII | e dopo un altro paio di giri fermandomi nuovamente accanto
3392 XVI | lieve, domava le sue forze. Gironza pel mondo e si frammischia
3393 IX | annottare; ed i lumai a gironzare accendendo i fanali. Per
3394 IV | sembrò invitarla ad una gita per mare: convien dire ch'
3395 VII | giuntole dinanzi, ristetti; e gittandomi a terra e stringendole i
3396 XXIV | percote i fianchi e scuote le giubbe. E quella furia appariva
3397 XV | la storia registra e non giudica. Io di sotto a' marmi ed
3398 XX | poteva farmi esentare dal giudicarla, perché non avrei potuto
3399 IX | bella, per quanto potetti giudicarne, passarmi concitatamente
3400 XXIII| conoscenti i quali al solito giudicarono opportuno quel ch'era soltanto
3401 XXIII| forse per questo era da giudicarsi men potente? E l'amavo tuttora,
3402 XIV | ti stimo troppo per non giudicarti degnissima della sconsolata
3403 X | chicchessia può esaminarvi e giudicarvi. Noi, siamo la moltitudine,
3404 XVII | dubbio reputandomi morto, giudicava opportuno di calpestarmi.
3405 Ded | che dalla vostra bocca mi giungerebbero dolorosi; appunto quanto
3406 XIII | altrettanto, ma ned ella giungeva a dileguarsi, ned io ad
3407 II | fisionomia conosciuta, ma non giungo a ricordarmi. Eh! dio buono...
3408 XV | e civili, ambiziosi che giungono all'impero, trionfatori
3409 XV | grida. Nella colluttazione giunse a liberarsi la sinistra
3410 VII | andate e venute, finché giuntole dinanzi, ristetti; e gittandomi
3411 VI | potessi far pago te e non giuocarmi il paradiso. La Chiesa è
3412 XV | le sorti della patria si giuocavano di nuovo in una partita
3413 XIV | se mi trattano da nemico, giurabbacco! useremo degl'imprescrittibili
3414 XV | eretta e pronunziava di que' giuramenti e risolveva di quei partiti
3415 IX | on ne m'y prendrait plus, giurando che un'altra volta lascerei
3416 XIII | consiglio~T'amo, come una legge giurata,~Come s'ama l'insegna spiegata~
3417 X | come un solo uomo, se non giurate farla finita una volta con
3418 XX | la scienza che forma il giureconsulto? Eppure una notte sognai
3419 XV | mani. Quel che affermiamo e giureremmo senza saperlo si è ch'egli
3420 XVIII| ricorrere alla coercizione giuridica costituiscono gl'impegni
3421 VII | voglio, ma debbo: e ve lo giuro me n'andrò per non più vedervi.
3422 XVIII| di quella parte di casto Giuseppe ch'io sosteneva, certamente
3423 XIV | impossibil cosa, che chi o giusta od erroneamente si tiene
3424 XXIII| dico ch'ella opererebbe giustamente a rendermi pan per focaccia,
3425 V | Si serbi pe' grandi, pe' giusti, pe' sommi,~Pe' ricchi di
3426 XIV | che credetti opportuno per giustificare la mia invasione ed acquistare
3427 XV | quella immeritata esaltazione giustificava, legittimava forse l'inaudito
3428 XX | esperienza distruggono: abolite i giustizieri e tosto vedrete una seconda
3429 XIII | grave, affannoso, come del gladiatore che vinto nella fuga, già
3430 XV | giuoco presso a poco come il gladiatorio, nel quale spesso si muore,
3431 XIII | fuga, già si sente sopra il gladio del competitore. Ma perché
3432 II | Forse che gli addetti alla gleba nell'Evo Medio non istimavano
3433 XVIII| Ed ella replicò ch'io non gliel'avrei data ad intendere.
3434 XII | è brutto l'uscir da una glittoteca veramente bella e quando
3435 XV | prorompevano vampe e sgorgavano globi di vapori densi e neri;
3436 X | collegata da secoli con tutte le glorie e tutte le memorie della
3437 XIII | o lui; ora è tradizione gloriosa, è una delle più care consuetudini
3438 XV | Brumaio ed il Due Dicembre, gloriose e lodate... purché si vinca
3439 I | anche dipinti. Prendo il glossario sanscrito per riscontrare
3440 XIV | orologio solare; sì, quel goffo gnomone con la scritta:~ ~L'ombra
3441 XIII | raffreddato se non estinto, gnorsì!~«Per dedicarle questi pochissimi
3442 X | nel suo cibo, contando le gocce ch'eran d'uopo, o che l'
3443 XI | Dalmata versava un altro gocciolo d'acqua calda nel bicchiere «
3444 II | nulla ad isnocciolare: che gocciolona! Ed era di quelle che se
3445 II | abataccio in virtù del connatico godesse le primizie d'ogni vassalla
3446 XIII | col cannocchiale; perché godessero meglio lo spettacolo mi
3447 III | virtù mia profetica, acciò godessi piena certezza che la mia
3448 VI | sorso senza rammaricarsi? Godi e non chieder oltre. Come
3449 XIV | e dolente. Fa di amare e godrai, non temere, e la ripugnanza
3450 V | rincacciare, e che bella vista si godrebbe da quel ciglione! Io l'ammoniva
3451 XV | tenere ricordanze di amori goduti, di speranze giovanili,
3452 XI | dem er scheitern sollte.~GOETHE~ ~Qui ci distrasse Pietro
3453 VII | sentirmi balbettare scuse più goffe dello sproposito commesso.
3454 XXIV | per bastone ho sempre la goffissima mazza d'agrospino con la
3455 IV | un pilastro circondato da gomene, senza fiatare, senza dar
3456 IV | puntar che facciano coi gomiti e co' piedi, stirando la
3457 IX | casaccio m'impigliai in un gomitolo di vicoletti e chiassuoli,
3458 V | il suo seno avvallarsi e gonfiarsi regolarmente; le sue labbra,
3459 VII | lasciò cadere per terra la gonna ch'io raccolsi. Ma sul malacoffo
3460 IV | diè retta, e raccolte le gonne fu d'un balzo nel burchiello:
3461 VII | rimanendo in un succinto gonnellino. La fiamma ci illuminava
3462 V | suo anelito mi bruciava le gote che poco prima un suave
3463 VIII | di non so più qual tempio gotico dove io voleva esaminare
3464 XXIV | ch'io comperai sul San Gottardo e che mi fa guardare da
3465 IX | nasce cosa, ed il tempo la governa. Chi sa? io amava già quasi
3466 X | vortici che abbattono i governi e travolgono le dinastie?
3467 XV | becchini se n'erano iti a gozzovigliare con le loro bagasce, ed.
3468 II | fossati acciò le ranocchie gracidando non dissonassero i feudatari?
3469 VII | vero, ch'io registri quanti gradi appuntino indicava? basti
3470 XV | stanco della vita, forse il gradiresti: io non posso richiamare
3471 XIII | Vo' che al mattino~Ancor gradisca fiori da me;~Sederle a mensa
3472 XXIII| pronto per ricordarsele graditamente a qualsiasi follia, il sognarne
3473 I | subitissimo le son care e gradite più che i pensieri importuni
3474 Ded | appunto quanto mi tornano graditi allorché li raglia il grugno
3475 XV | per un lividore, perr una graffiatura, per una lentiggine, per
3476 V | qualche morso o qualche graffio...~ ~Caetera desunt, perché
3477 XX | nella sua sciagura, in piena gramaglia, col capo chino e velato.
3478 XVIII| consacrate dall'uso e dalla grammatica mi ripugnano però sempre.~
3479 XII | figura in un reggimento di Granatieri? Sì, eh? Benone, ed io lo
3480 II | limette; aveva indosso un grandissimo camice bianco, quasi trasparente,
3481 XVI | fra nimici, non ardeva un granellino d'incenso alla santa Ipocrisia
3482 XX | che mi avrebbe posto un grano d'arsenico nel caffè?~ ~ ~ ~
3483 XIII | VENDEMMIA~ ~Dovunque ride un grappolo~Tra foglia e foglia qui,~
3484 XV | giungevano fino a me le grasse loro risate nel compilare
3485 VII | soffregar le macchie recenti di grasso con un pannolino asciutto,
3486 XV | ed illudermi che ti sia grata la mia vicinanza».~Depose
3487 XI | su' patiboli ed in campo~Grati all'ospizio, sanguinar sdegnaste.~ ~ ~
3488 VI | allora da quella finestretta graticolata una voce funesta mi comminava
3489 VII | più che il dir mi fora~Grato l'oprar! Ma finché il dì
3490 XX | accusa, non infermare un gravame. Indarno io mi afferrava
3491 XVIII| poca paglia con due altri gravemente feriti. Il carro si mosse;
3492 X | giunto? La morte stessa gravida di tante conseguenze imperscrutabili,
3493 XX | senza correr pericolo di gravidanza, cioè di morte? T'assicuro
3494 XXIII| alleviare altrimenti questo gravosissimo incarico della vita. Voialtri
3495 XII | avessi mai potuto trovarla graziosa; né come da lei, per quanto
3496 XII | Baccante, pure (e chi nol sa?) graziose son tutte.~ ~ ~ ~
3497 II | soli, ed ella sorrideva graziosissima. Io rimasi di sasso tanto
3498 XV | be' secoli di Roma e di Grecia; quando ha visto amici,
3499 XXIII| nazionale della colpa de' gregari? forse che abbiamo meno
3500 XV | han fatto le cose senza grettezza: le parole costan fiato,
3501 XV | sempre la medesima idea od al gretto pittorucolo che non sa più
3502 XV | l'intrusione di Giovanna Grey nel trono d'Inghilterra
3503 IV | lì di spalancare la bocca gridando: inveni hominem, pure non
3504 X | ripicchiare con più e più forza; gridare e rigridare: aprite! Era
3505 VIII | cigare et en éteignant un grog.~L. U.~ ~Altro che queste
3506 XV | offriva più resistenza d'un groppo di nebbia a' suoi colpi,
3507 XXIII| lagnarmi!». «Oh! oh' l'è grossa». «Eppure ell'è come io
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