13-anfit | angel-baron | barri-chiar | chias-costa | coste-dista | diste-ferma | ferme-gross | grott-infra | infus-lusin | lussu-norim | norma-persu | perti-puris | purul-rimbo | rimbr-scemp | scend-solin | solit-subli | succe-u | u.-zucca
Capitolo
5013 XIII | durata delle amicizie.~Ma la norma per cui dura il mondo, vuole
5014 | nos
5015 XX | feticcio d'un crocifisso: «Nossignore, io non fingerò più ora,
5016 XV | I had a dream that was not all a dream~BYRON~ ~Dopo
5017 X | avvertiti, delle parole notate, degli aneddoti divenuti
5018 VII | dabbenaggine virile che ha notato d'infamia l'alzar le mani
5019 XXIII| sono troppo intimamente note, nelle più riposte loro
5020 X | quanto i maggiori tribuni che noti la storia. Più d'un vecchio
5021 VIII | ordine di marciare la dimane: notizia che non mi diede il piacere
5022 XXIII| gazzetta, in cui si leggevano notizie strepitose, e che le avene
5023 II | elitri, proboscidi, li notomizzan vivi, o li trapassan con
5024 XV | travagliato a sviscerare e notomizzare la mia coscienza, senza
5025 IX | invidiava un pochino il notomizzatore, ma si racconsolava con
5026 XVIII| colonnello De'-Miei-Stivali che notoriamente ama soprammodo questo pellegrinaggio
5027 XIII | la densità delle tenebre notturne, il barbaglio delle fiammelle
5028 XV | assembrava in conciliaboli notturni circa la pietra che m'avevano
5029 XII | qui n'a pas le temps de nouer sa ceinture~Entre l'amant
5030 XXIII| sur le même rocher~D'où nous sommes partis tous deux
5031 XVIII| adolescenza, come un arguto novellatore può di nuovo indurti ad
5032 Ded | leggere anche di soppiatto le novelle del Voltaire, sarà forse
5033 XVIII| BATTAGLIE~ ~O me felicem! o nox mihi candida! et o tu Lectule,
5034 IX | C'est une femme qui se noye!~ ~Ed ho una gran paura
5035 I | Alfieri:~ ~Di sventurate nozze ultimo pegno.~ ~E se la
5036 X | quelle volte, in quella nube, su quel letto, tra quel
5037 XI | e gli affetti.~Sovra le nubi, oltre le stelle, il regno~
5038 XIII | provvido destin sul lido mena.~Nudrita da purissime sorgenti,~Nascosa
5039 X | quell'aer torbo, pregno di nugoli d'incenso prodigati quasi
5040 XII | amant du jour et celui de la nuit.~A. DE MUSSET~ ~Voi due
5041 II | accorto del giuoco indegno, nullameno persevero e perduro, non
5042 III | penose. Io mi sono del bel numer uno di que' pochi che han
5043 XXIII| né amori nuovi per quanto numerosi e profondi, potranno diminuirlo
5044 III | per lo più i sogni fossero nunzi del futuro; basta che vengano
5045 V | di servirli e capace di nuocer loro. Rinunziare alle prossime
5046 XXIII| spropositi de' capi non possono nuocere: quando si marcia sempre
5047 XVIII| vicenda; e se uccidi l'uno, nuoci all'altro, Come la malattia
5048 I | produzioni spettacolose e nuovissime battezzeremo così:~QUADRO
5049 VI | attacca al grembo della nutrice. Ahimè! non era Merope,
5050 X | Nati in riva al Sebeto e lì nutriti~Nelle risse civil d'odio
5051 XVIII| passione che Quattr'Asterischi nutriva per la sua Merope. Quando
5052 XII | bisogno di soggiungere che non nutro più vestigio della stolta
5053 VI | svegliai.~ ~Il tempo era nuvolo e prometteva una mala giornata:
5054 IX | prosciolvevano il viaggio nuziale. Quella strana razza di
5055 II | frateschi: povertà, castità ed obbedienza?».~«Noi, Merope Quarta,
5056 IV | colpiti da paralisi, ned obbedivano più alla volontà; i remi,
5057 XVIII| arrendevolezza; ma ad una parola sua obbedivo come se non fosse stato
5058 VII | adempirla? Chi promette, s'obbliga. Questo giuoco d'amore ha
5059 XV | rotto lo spirito ed il corpo obbligandolo a ricoverarsi nel grembo
5060 XIV | stando ché il pudore mi obbligasse a calare il sipario. Ma
5061 VI | Che so io? Voleva che m'obbligassi a fargli restituire non
5062 VI | spesso come un intercalare obbligato. Ma la Merope non si smarriva
5063 XVIII| il falsare uno di questi obblighi, mentre in molti casi si
5064 XX | faceva un obbligo di porre in obblivione finché durerebbe quel giudizio
5065 V | Le mitre, gli scherni, l'obbrobrio, i flagelli,~Quell'ore in
5066 XVIII| senza scusa, perché gli obietti eran turpi e gli animi loro
5067 IX | carogne. Consòlati: sarai obliata; consòlati: il nome di tuo
5068 X | nella vostra grandezza obliate e sprezzate le minaccie
5069 IV | brontolando con voce lenta: baud obliviscaris, me lo scagliò in faccia.
5070 II | burlare? Io non son che un'oca, sappiatelo, e me n'accorgo
5071 XX | ispaventano la società; essendo occasionati da un determinatissimo perché,
5072 XVI | zazzeraccia ed un par d'occhialacci. Parliamo piuttosto della
5073 IX | al braccio di due bufoli occhialuti con de' solini come le vele
5074 IX | altri ignudo, bersaglio alle occhiate indiscrete, e pur troppo!
5075 XVIII| pullulano in Italia, se occorresse parlar di lei, la chiamerebbero
5076 II | che si ostenta e che si occulta, e del quale non ho mai
5077 XXIII| questo accade moralmente, occultamente. Forse che questo è frutto
5078 IV | avevano sempre pudicamente occultata a' miei sguardi; le frali
5079 XIII | nella rapida corsa, non mi occultavano un suo gesto, non m'inforsavano
5080 XXIII| sarà necessaria per serbare occulte le mie pratiche, acciò la
5081 XXIII| assimilato non aveva più virtù d'occuparci, e le anime provavano fame
5082 XV | avrò più agio o voglia d'occuparmene?». E passeggiando su e giù
5083 XVI | Chi perderebbe il tempo ad occuparsene sul serio ora che non è
5084 XXIII| Il mondo non credo che si occupasse gran fatto delle nostre
5085 XII | affaccendava intorno gentaglia occupata a divorare ostriche e fagiani:
5086 XII | lì inteso alla mia donna, occupato a carezzarla, a farla più
5087 XXIII| marcisce in un affetto, in un'occupazione, in un indirizzo esaurito!
5088 XXIII| compensi fuori casa: quanta oculatezza sarà necessaria per serbare
5089 XIII | l'infausto giorno~Che s'oda in chiesa quel sì fatal,~
5090 II | reso conto di alcuni tenaci odi coniugali, allorché si vide
5091 XVI | suoi omaggi, come si suole odiare gli uomini che non s'è potuto
5092 XII | bellezze, io sentiva di odiarlo dal profondo dell'animo
5093 XVI | sapendo di non esserlo, odiava chi gli rifiutava i suoi
5094 XV | non altro lo canserete od odierete, ed è già molto.~Non così
5095 XX | vogliamo dire che nell'Italia odierna non c'è ormai bisogno di
5096 II | usci erano spalancati, e m'odo a un tratto chiamar per
5097 VII | Quando crederete ch'io vi offenda, starà in voi d'indicarmi
5098 IV | provavano male a respingere ed offendere!... Oh quei gemiti soffocati!
5099 II | deve negarli; il maschio offenderebbe la femmina se non curasse
5100 VII | imporrebbero di far mostra d'offendermi; e non ho punta punta voglia
5101 II | sapete già che il dubbio d'offendervi basta a smorzarmi ogni ardire,
5102 XXIII| espressamente noncurate, ora mi offendono. Questo periodo ulteriore
5103 XV | sulla pietra gelida, quasi offerta propiziatoria, quella cara
5104 XV | un giro meco; ho respinto offerte di moneta che avrebber fatto
5105 XIV | amplessi: non si ritenne offesa da quel disprezzo de' suoi
5106 XX | per conto d'altri, per offese e colpe che non toccavan
5107 XII | rapì seco. Giungemmo all'officina, mi spinse nello Studio
5108 XIII | vivandiera la quale gironzava offrendo acquavite a' soldati; e
5109 VII | che vi saltasse in capo d'offrirmi di pagarmi un altr'abito
5110 VII | diis malis ne noceant, mi offrisse un diversivo, somministrandomi
5111 VI | perché ora io consento, anzi offro?».~«Merope, che hai tu fatto?
5112 | ognor
5113 | ognun
5114 XIV | sull'imboscata, dicendo: «Ohè, bella figliuola, fossi
5115 V | Tiche!». «Nevoleja Tiche? ohh!». «Milordo, quello è il
5116 XXIII| arrischiare non dico la vita - ohimè! che pregio ha la vita per
5117 XXIII| viva agitazione, mentre gli oli ed i zolfi giacevano in
5118 V | aranceti, per le colline tutte oliveti. La campagna era un deserto:
5119 XXII | sorridere un tantino ammirando l'olla podrida di nomi sorpresi
5120 XI | partimmo;~Fuman d'incensi e d'olocausti l'are~D'ex voto adorne;
5121 XX | stava lì vindice della legge oltraggiata; io infliggeva quella sanzione
5122 XXIII| fra le risa del pubblico l'oltraggio a me fatto, tante per crepare
5123 XVII | quella breve notte estiva. Oltrepassammo tutte le sentinelle degli
5124 XXVI | ascensi militari non hanno mai oltrepassato il caporalato: cosa che
5125 XIII | carriera! Ed io, quantunque oltrepassino ogni limite d'umana sofferenza,
5126 XII | scultore Tito Angelini, quell'omaccione alto un palmo più di me
5127 X | facevan la santa croce. Gli omaccioni trasognati per le vie in
5128 XVI | chi gli rifiutava i suoi omaggi, come si suole odiare gli
5129 | omai
5130 XXV | jours est terni par une ombre~Après un jour divin, mon
5131 XII | sentirmi rovesciar sull'omero il vino dalla coppa. Allo
5132 XVIII| svergognata. Ce ne abbiamo tanti omicciattoli, che portano in fronte quel
5133 IV | scaraventarmi addosso all'omicida, percuoterlo, ghermirlo,
5134 | Omnia
5135 XIII | straordinarie, lo manifestava. Quell'omo lì aveva giurato di farmi
5136 | Ond'
5137 XXIV | suono più o men cupo dell'ondata seguente. E divinavo e traevo
5138 I | balaustra di legno. I capelli ondati si rammucchiano da' due
5139 XX | benemerite cortigiane.~Un ondeggiamento nella folla mi annunziò
5140 IV | si emiseris vocem. Vedeva ondeggiar la chioma scapigliata, quella
5141 XV | qualche bella parte, reputare onninamente incarnato quel suo tipo;
5142 XV | cosa posso: ricordarti, onorar la tua tomba, pianger qui
5143 XVIII| dovere di cittadino, d'uomo onorato.~E quel che vidi, ora ch'
5144 XVI | conformarsi a' suoi capricci. Ed onorava tutti quelli che sapevano
5145 XVI | sterb'ich nicht.~LESSING~ ~Onorevoli Signori,~Per fare un po'
5146 XXIV | sappiatelo, non gli rende onori divini, anzi fa più, l'ama
5147 XVIII| travagli a sparar cadaveri ed operar vivi, mai non seppe avere
5148 XXIII| rimanenti tutti pensassero ed operassero a suo modo. Quando comincia
5149 XV | movente vero di parecchi operati miei: la coscienza ci mente
5150 XV | affetti, come l'alchimista operava co' suoi ingredienti, nella
5151 XIV | raddoppiare le lungaggini dell'operazione. La povera Merope, rassegnata
5152 XVI | della biografia, delle sue opere:~Ma qui s'incontra una difficoltà
5153 XXIII| spassionato, dico ch'ella opererebbe giustamente a rendermi pan
5154 XXIII| malfermi rigori autunnali, all'operosità bellica l'inerzia della
5155 XIV | Interdum tunica duxir operta moram.~PROPERT. II. I5.~ ~
5156 IX | con mezzo palmo di barba, opinava che si sarebbe potuto cavare
5157 XVI | di sputarci in faccia l'opinion sua sul nostro conto (ci
5158 XV | a chiudere gli occhi ed oppilarsi il naso e volgere altrove
5159 VII | riesci a chiuder gli occhi ed oppilarti il naso; potrebbe forse
5160 V | tuo preteso dio: non mi ci oppongo, vedremo che saprà fare.
5161 X | chicchessia, pure nessuno osava opporgli un che ne sai? Ora io non
5162 XX | deposizioni concordi de' testimoni opporre un: sono d'accordo nel mentire;
5163 XVIII| Sì? Bravo!». Sfido io ad opporsi, a ricalcitrare!~Non soffriva
5164 VII | diavolo, farò una filippica d'opposizione, mah! tutta scandali, rivelazioni,
5165 II | tranne di svagare la mente oppressa dall'affetto o dalla voluttà,
5166 II | riconosce debita e legittima l'oppressione. Ma stavolta, cara gattina
5167 X | usurpata; che tutti quei baroni oppressori del popolo i quali tentarono
5168 V | della stagione e dell'ora opprimevano, qui a rialzar la fronte
5169 XIII | Non la costringe umana opra nimica.~Potess'io come il
5170 VII | che il dir mi fora~Grato l'oprar! Ma finché il dì ne giunga~
5171 XI | scampa,~Che teatro non è d'opre e d'eventi,~E la leggiadra
5172 XXIV | quanto valga una promessa d'oracolo, smettiamo di chiedere responsi
5173 XV | veramente.~Chi diavolo era l'oratore? che mai l'orazione? M'ingegnavo
5174 XXIII| soggiacciono a ciò che Orazio chiamava danni (damna tamen
5175 III | sui telegrammi e simili. Orbè, fate conto ch'io passassi
5176 X | patriota esule, d'un amante orbo. I tumultuanti s'eran tutti
5177 XVII | XVII~ ~SONATA A GRAND'ORCHESTRA~ ~Né perché d'armi e di
5178 XVIII| favoleggiando loro dell'orco e delle fate, così essa
5179 III | qualche vilissimo servigio che ordinariamente si paga con pochi centesimi.
5180 XVIII| piccola in guisa che bisognava ordinarle i guanti apposta, perché
5181 IX | conchiuso. Ed il vecchiaccio, ordinati di nuovo altri ponci, agitando
5182 I | Altrimenti, se tutto fosse ordinato, sistemato e classificato,
5183 XXIV | li canso.~«Giunto dunque, ordino due bistecche per colezione,
5184 XIV | della celia ch'io riteneva ordita a mio danno; ma quel galantuomo (
5185 XVIII| pettegolezzi; pettegolezzi orditi a suo danno, da una brutta
5186 VII | seggiola e chiappandomi per l'orecchia in modo ch'io dovetti anche
5187 XII | inframmette subito le sue orecchiacce quando barzelletti con una
5188 IV | ho mai udito sonarmi all'orechio, ma che mi echeggia continuamente
5189 VIII | le vestibule classique où Oreste tend les bras a Pylade.
5190 VIII | ora; va' dormi un paio d'orette, se vuoi; ma fa di non mancar
5191 X | parole degne d'un figliuolo orfano, d'un patriota esule, d'
5192 XV | parte, e quell'edificio organico in apparenza così saldo
5193 XV | nuovo giorno non apparve in Oriente. Lo spettro che si arrischia
5194 I | saldati fra loro e disposti orizzontalmente come pure un regoletto quadrangolare
5195 II | bianco, quasi trasparente, orlato di merletti; magrina com'
5196 XVI | questo cataletto fin qui sull'orlo della fossa, abbiamo interrotte
5197 IV | simile ad una chioma bruna ornata di pagliette d'oro; e prendevamo
5198 XIV | dalla piazza rimpetto all'orologio solare; sì, quel goffo gnomone
5199 XIII | del loro favoloso Iddio. L'orrenda preghiera, che io direi
5200 XV | privilegio al mondo, anche l'orridezza.~Un giorno la Merope non
5201 V | zampe di dietro come un orso addomesticato, ammira in
5202 XXII | piacere malgrado le amenità ortografiche che mi trattenevano di quando
5203 XVIII| che la codardia virile non osa spiattellar loro; e le donne
5204 XV | popolazione impazzata, non osando più contrastare alla furia
5205 XX | agevole: basta volere ed osare. Sì? ed il mio dovere da
5206 VI | libellisti repubblicani, che osarono diffamarla peggiore di Semiramis
5207 IV | inoculati dubbi gelosi senza che osassi mai arrischiare le domande
5208 II | quindi abusate di me. E poi osate anche calunniarmi; ierdassera
5209 XII | pigmei, più o men difformi, oscenamente ricoperti di fogge bizzarre,
5210 XV | e si sobarca a nuove ed oscene e minori forme di vita,
5211 III | presentimenti incerti ed oscillanti dell'avvenire, impressioni
5212 IV | divincolarci, la barca prese ad oscillar con violenza; traballammo
5213 VII | tondo barcollò, il lume oscillò, e prima ch'io giungessi
5214 XV | nel laberinto delle strade oscure e vuote, errai lunga pezza
5215 XV | ultime latebre, ne' più oscuri angiporti del cuore; perché
5216 VII | prudente, io desiderava (e chi oserebbe chiamar eccessivo il mio
5217 XVIII| spassionati, ed i quali oserebbero vituperare il santo affetto
5218 VII | proprio, Quattr'Asterischi! Osereste affermarlo? Perché non essermi
5219 V | disuguale la lotta. Non oseresti assalir da tergo un inerme».~
5220 XVI | dato il fastidio di venire, oserò dirlo, se voi tutti vi siete
5221 XI | selvaggio che imbandisce all'ospite~La propria figliolanza e
5222 XIII | occhi miei; due braccia ossee afferrarono e contennero
5223 XXIV | procacciarmi l'onore di ossequiarlo.~«La nottata era stata orribile:
5224 XVIII| sente ogni onesto al veder ossequiata l'adiposa sciocchezza e
5225 X | obbediente, d'un parlamento ossequioso, d'un esercito devoto? Qual
5226 XIII | scrupolosità con cui si osserva cotesto rigoroso digiuno
5227 XI | bibita calda, il mio collega osservandissimo bersagliò di barzellette
5228 IV | non so che gelosia nell'osservarla così benevola con l'incognito,
5229 VII | regole anch'esso, bisogna osservarle. Rifiutarsi al pagamento
5230 II | tre patti. Promettete d'osservarli fedelmente?».~«Senza conoscer
5231 XV | qui non sorvegliati, non osservati, fra il cielo azzurro ed
5232 XIII | innalzano~Saldi, infiniti ostacoli,~Ma t'amo tanto!~So che
5233 XV | sensi. Fanno i conti senza l'oste: una vita orribile si agita
5234 XVI | quindi invidiava, astiava, osteggiava ogni felice, ogni glorioso,
5235 II | quel doppio lusso che si ostenta e che si occulta, e del
5236 II | molti non si vergognano di ostentare proprio, io li ho sempre
5237 VI | appena appena ho cuore d'ostinarmi, ora che lo so, nell'antica
5238 XXIII| attinge l'acqua al pozzo ostinarsi a ricalcare e ricalcare
5239 II | cozzo in forze decuple, s'ostinasse a non ordinare la ritirata?
5240 VII | quella sua caponaggine: la s'ostinava a dirmi no! no! benché convenisse
5241 XV | allo scrittorello che s'ostini ad anfanar sempre la medesima
5242 XII | gentaglia occupata a divorare ostriche e fagiani: sul piedestallo
5243 XI | alla demenza. La passione ottenebra l'intelletto; fin dove reggeranno
5244 XIV | io non dubito di potere ottener te che non merito. Ma riflettendoci
5245 II | femmina se non curasse d'ottenerla, e la donna infeliciterebbe
5246 XXVI | presenziare alla sua toletta, ottenerne il dolcissimo amore, vederla
5247 XVIII| sterminare i passeri, ed ottenero l'intento; ma ora poi li
5248 XV | bella ed in quanto poteva ottenersi proseguendo la bellezza.
5249 XIV | per questo oso sperare di ottenerti: non avendo mai ottenuto,
5250 VI | concupiscenza di quella donna che otteneva al prezzo del disonore e
5251 XX | macchie arsenicali, e poi ne ottennero altre e più accusatrici
5252 XVIII| l'amore ci congiunse ed ottenni il guiderdone di tanto desiderio,~
5253 XIV | armonioso press'a poco come l'ottentoto il quale surroga le vocali
5254 V | virtudi s'intacca,~Né fama ottenuta da ruote si fiacca;~Non
5255 XXIII| Avrei degli amici intimi, ottimi e bravi uomini ne' quali
5256 XVIII| tavolino quel gran lume d'ottone a tre becchi. Io non so,
5257 II | diu, contemnat amantem.~OVID.~ ~Galla, nega; satiatur
5258 XXVI | stultitiam, si nihil, invidiam.~OWENUS~ ~Non affrettarti ad invidiarmi,
5259 IX | stanca degli agi o degli ozi? O forse, chi sa? t'inseguiva
5260 XXIII| E perché non offre più pabolo alcuno alla curiosità, all'
5261 VII | senso del discorso e rispose pacatamente alla mia furia: «Badate
5262 XX | semplice: negar tutto, con pacatezza, con pertinacia; alle deposizioni
5263 XXIV | Mulieribus. Asciolvemmo pacchiando e pecchiando, e secondo
5264 III | calmato, mi addormentai pacificamente. Ma la fantasia, anche dormendo
5265 VI | va computando quanto il padron di casa ha sborsato e non
5266 X | come una cagnuola fa della padroncina partita?~La bella defunta
5267 VIII | or son molti anni in paesi lontani e che mi fa raccapricciare
5268 VII | ad alzarmi e trattenerlo, paffete! ruzzolò sulle ginocchia
5269 VII | sapere stare al giuoco e pagare lealmente. M'avete sedotto
5270 VII | saltasse in capo d'offrirmi di pagarmi un altr'abito voi. E questa
5271 XVIII| un carro cosperso di poca paglia con due altri gravemente
5272 XVI | finita finalmente questa pagliacciata finale andremo a far colazione
5273 IV | berrette, cheppì, cilindri, paglie, cappellini e cocolle. Li
5274 IV | una chioma bruna ornata di pagliette d'oro; e prendevamo sempre
5275 XV | di sentirsi titillare il palato dall'acquetta appena tinta
5276 X | tremare le mura doppie de' palazzi. Le femminette affacciavano
5277 XV | vostra, nella strada, nel palazzo stesso, sul medesimo piano,
5278 XIV | fanciulle rioccuparono i palchi per sentire la burletta.~
5279 XII | si espone in vendita sul palcoscenico ed usurpa il titolo d'artista
5280 VII | vorrei che foste, come io mi palesai amica a voi? - Ho io colpa
5281 V | illegittimi e secreti di chi ha palesemente e legittimamente recata
5282 VII | lasciarmi tentare questo palliativo; ed ella alzandosi, spuntò
5283 XI | all'uomo~Mobile il volto, e pallidezze e pianti~Spontanei e risa
5284 IX | non venne in su l'estremo~Pallor de la sua taccia.~ALESSANDRO
5285 VII | affrontare quelle scostumatissime pallottole, le quali senza riguardi,
5286 IV | sembravano saldati sulle palme; un peso ambascioso m'opprimeva
5287 XXIII| rammaricate da que' pochi palmi di suolo tirolese conquistati
5288 I | nascose, come una pietra, un palo indica a' viaggiatori nel
5289 VII | quegl'istanti supremi! Prova palpabile d'un'antica mia scoperta,
5290 XV | quel breve alto, sentirmi palpare dalle invereconde mani de'
5291 VI | membra bellissime: mai non ho palpati fianchi più ampli, di forme
5292 XII | socchiusi, mi vinsero. Invano io palpava le sue fredde membra per
5293 XVIII| non poteva più richiuder palpebra: allora si riscuoteva anch'
5294 XVIII| nome, rialzo a stento le palpebre e discerno lì ritto, con
5295 IV | recatosi in pugno quel cuore palpitante, mi volse il ceffo che la
5296 XII | vertigine: sentii riscaldarsi e palpitare la pietra, le strinsi le
5297 XV | fiasco, purché il cuore palpitasse un istante, fosse per un
5298 XV | il mio cuore ghiaccio non palpitava più né per l'onore, né per
5299 XV | eva p'ù mmare chisto! i paludani spingendo gli asinelli carichi
5300 VII | ogni uomo ben educato le pance delle fanciulle. Ma la maritata
5301 X | di far barricate con le panche. Non rispondendo né i preti,
5302 XV | parolaio declamatore del mio panegirico tornando a casa a braccetto
5303 XV | afferrato le parole di quel mio panegirista! Bah vediamo di supplire
5304 I | mano s'appoggia su d'una panierina di frutta: il guarnellino
5305 II | quasi soffocato da quel panno impregnato dell'essenze
5306 VII | recenti di grasso con un pannolino asciutto, per impedir che
5307 Ded | sozzure di Alessandro VI, papa? Se col narrare alcune loro
5308 XVI | abbiamo dato di piglio al paracqua e ci siamo incamminati maledicendo
5309 I | Quedlimburghese dello scorso secolo parafrasasse nei più disarmonici esametri
5310 XII | potetti a mio bell'agio paragonarla, confrontarla con l'immagine
5311 XV | filosofica la quale possa paragonarsi a quella che s'acquista
5312 XXIII| a spiegarci con qualche paragone. Il carbone era consumato
5313 IV | vigore, quasi colpiti da paralisi, ned obbedivano più alla
5314 IV | gli aveva smascherato nel parapiglia, e brontolando con voce
5315 X | della dinastia.~Tempo da parar la chiesa regalmente, non
5316 X | VICTOR HUGO~ ~Morte bella parca nel suo bel viso,~PETRARCA~ ~
5317 X | io, a sentir così: non parea vero a nessuno che la fosse
5318 | parecchie
5319 VII | quale poi (voglio dirlo fra parentesi) non val né più né meno
5320 I | conscia di non poter non parere sempre e comunque bella.
5321 II | ritratto penzoloni dalla parete, si bramerebbe la tomba
5322 III | homme voit d'autres hommes parfois Qui veulent dans sa soupe
5323 II | pedanteria. Scommetto che messer Paride antepose Venere all'altre
5324 IX | nel fiume tutte tutte le parigine, senza smuovermi.~ ~«A Lei,
5325 IX | torniamo al cadaverario parigino.~Stavolta c'era fra gli
5326 Ded | la scoscienzatezza di chi parla; non mi affliggono, perché
5327 IX | nella patria de' Fouché, de' parlamenti tolosani e de' tribunali
5328 X | della bufera rivoluzionaria, parlando a voialtri Italiani e Napoletani
5329 II | io non potei non baciare, parlandomi francese perché la pettinatrice
5330 XVIII| resto, lo ripetiamo, i fatti parlano; e dacché c'è matrimonio,
5331 VII | dormiva saporitamente la prova parlante ch'ella ne sapeva almeno
5332 XV | chiacchierare, chiacchierare con una parlantina unica. Di tempo in tempo
5333 XIII | la quale aveva bisogno di parlarmi, mi avrebbe aspettato nella
5334 II | sciocchezze (che se non parlassi a voi schifiltosa chiamerei
5335 II | chi sa quante altre, come parlerei alla vostra cameriera... -
5336 VIII | benvenuto! Ma patti chiari: parleremo di qualunque cosa fuori
5337 II | Immobilità!».~«Secondo: parlerete sempre, sempre senza interruzione,
5338 VIII | raccontare i suoi amori: parlerò dopo io. Sono come que'
5339 XV | egli di me in privato quel parolaio declamatore del mio panegirico
5340 VII | Tentai di frapporre una paroletta, ed essa scoccandomi un
5341 VII | mi disse all'orecchio due paroline che mi tolsero ogni voglia,
5342 XX | il vero motivo; sarebbe parsa prova della reità di lei
5343 IV | rose cadute a terra e se ne partì dileguandosi al pari di
5344 VIII | E poi rivolto a me in particolare soggiunse: «Qua non c'è
5345 XXIII| nemici? È inutile ch'io particolareggi tutto l'avvenire d'infelicità
5346 X | spinti...~ ~Si descrive e particolareggia l'ignoto: il noto è richiamato
5347 XXIII| stringerne ed in procinto di partirne per sempre. Il signor marito
5348 XIII | tribuno sconfitto si parte,~Partirommi, o leggiadra, da Te!~Senza
5349 XXIII| rocher~D'où nous sommes partis tous deux pour le chercher.~ ~
5350 XIII | mi ha truffato in quelle partite a tre sette ch'io non ho
5351 XV | giuramenti e risolveva di quei partiti che la storia registra e
5352 XIII | da anni. «La facciamo una partitina a scacchi?». «Una no, bello;
5353 XVIII| un'ombra nera che non si partiva dal fianco della carrettella,
5354 XV | fra l'idea sublime, ch'è parto della nostra mente, e la
5355 XII | figurino che una volta ella partorì a suo marito. L'Angelini
5356 VI | permetteva perché solo una vana parvenza. Ned altrimenti sarebbe
5357 XV | meravigliose cose che mi parvero succedere alla morte?~Debbo
5358 XX | della legge, io diventerei parziale? Di mia propria autorità
5359 XII | travers de son lit~Et qui n'a pas le temps de nouer sa ceinture~
5360 XVI | dalla propria impotenza a pascersi di sogni e di progetti,
5361 XXII | Deputati quando chiacchiera Don Pasquale Stanislao Mancini; mi occupava
5362 XI | tuoi discorsi; deliri, e si passa oltre o si ascoltano sorridendo
5363 VI | di femmina sul trivio al passaggier? Sei tu già tanto vecchio
5364 X | altri vi si nascondesse, ma passai inavvertito. Poi sentii
5365 XIV | pazzamente innamorato, quando si passano le giornate senza mangiare,
5366 II | gentilmente accolto e di passar le ore ascoltandovi e brancicando
5367 IX | quanto potetti giudicarne, passarmi concitatamente d'appresso:
5368 XV | giovane nel cemeterio, per passarvi lietamente qualche ora del
5369 III | Orbè, fate conto ch'io passassi presso a poco così la giornata
5370 II | non più tardi d'iersera passaste tre ore a ripetermelo. Ora
5371 XIII | ancor che memore,~De' miei passati danni.~Così bramosi corrono~
5372 V | où quelque jeune fille~Passe avec chagrins qui furent
5373 XIII | lo spettacolo mi misi a passeggiare avanti e indietro squadernando
5374 XV | il cimitero fosse per lei passeggiata comoda e prossima. Conobbi
5375 XV | indovinato, quella solitaria passeggiatrice era la donna da me tanto
5376 V | Il mare? ooh!».~Noi due passeggiavamo senza pensieri, determinati
5377 XVIII| che vollero sterminare i passeri, ed ottenero l'intento;
5378 XII | d'un quarto colore! che pasticcio di colori! Gli uomini ti
5379 X | di pecore che passan dal pastore al beccaio, come una caterva
5380 XI | avvincesser sul Caucaso a pastura~Degli avoltoi, purché solo
5381 XXIII| intorno e dubitare della mia paternità! che crepacuore e mortificazione
5382 XXIII| non s'entra per biascicar paternostri, essa cugina mi susurrò
5383 XI | mancano.~Né voi già su' patiboli ed in campo~Grati all'ospizio,
5384 XIX | XIX~ ~SOGNO PATOLOGICO~ ~Imperocché l'animo non
5385 XXI | ECCLESIASTICO~ ~Per calcatum patrem perage et ad vexillum crocis
5386 X | degli aneddoti divenuti patrimonio pubblico, il viaggio del
5387 XV | per l'onore, né per l'amor patrio: io l'aveva dimenticata
5388 X | un figliuolo orfano, d'un patriota esule, d'un amante orbo.
5389 XVI | similia similibus. Ma quel suo patriotismo era anche guasto dall'orgoglio:
5390 X | finita una volta con questo patriziato che scialacqua co' sudori
5391 X | truppa e truppa e truppa. Pattuglie frequenti ed il passaggio
5392 VI | temer la morte, e chi non la pattuirebbe per godere tanta fortuna
5393 XV | han pagato della moneta pattuita: i vincoli delle consorterie
5394 XV | anzi una poltiglia, un pattume, non rappresentato da suoni
5395 XII | affamés vont chercher leur pâture,~Qui fait passer la rue
5396 II | Merope, profittando della pausa che succedeva all'interrogativo,
5397 VI | dapprima non voleva; paventando scandali. Ma seppi rimuoverlo
5398 X | nulla da sperare, nulla da paventare. Rimaneva lo stato: che
5399 XVII | a' campi di battaglia i pavimenti incerati de' salotti.~D'
5400 XV | un po' di violenza m'era pazientemente sgombrata la via ed aperto
5401 XXIV | so; ma se avrete ancora pazienza d'ascoltarmi eccomi dispostissimo
5402 XIV | è che per quanto uno sia pazzamente innamorato, quando si passano
5403 XIII | o forse anche un po' di pazzia ci balestra, ci troviamo
5404 XIII | iniquitatem meam ego cognosco et peccatum meum contra me est semper.~
5405 XXIV | Asciolvemmo pacchiando e pecchiando, e secondo gli usi e costumi
5406 II | pervertito, non si dirà mai che pecchiate per eccesso di generosità;
5407 X | veggo muti come un branco di pecore che passan dal pastore al
5408 IX | in riva alla Senna; tengo pecorinamente dietro, e m'imbaratro in
5409 VIII | e trovai quel bravo ma pedante coinquilino che fumava in
5410 II | passeggio prenderemmo un pediluvio? Strano! ma fatto sta che
5411 XV | di cavalli, d'alfieri, di pedoni, di torri, di re, di regine,
5412 XVIII| voleva esporsi a vedermi peggiorare, a perdermi per imprudenze
5413 VI | che osarono diffamarla peggiore di Semiramis che libito
5414 I | sventurate nozze ultimo pegno.~ ~E se la Merope alfieriana
5415 XV | polpe, ossa, nervi, sangue, peli; io non era più un cadavere;
5416 XVIII| notoriamente ama soprammodo questo pellegrinaggio terreno ed i suoi cosiddetti
5417 XX | abolizione pura e semplice d'ogni penalità.~Dunque io sedeva nella
5418 X | confronto del suo! Da tanti anni penava e strisciava ed a che era
5419 II | azzurro come le turchine de' pendenti della mia signora; il salottino
5420 V | selva, che non vi lasciano penetrar mai raggio di sole. Mia
5421 X | luna sgorgando dalle nuvole penetrava per la lanterna e perdevasi
5422 XV | fin sotto la vôlta funebre penetravano al mio orecchio. Le campane
5423 XXIV | che non le imponga troppe penitenze pel nuovo scappuccio; ed
5424 XXIII| lascia poi cadere spossato i pennelli, la tavolozza, le mani ed
5425 IX | ed io specialmente, la pensano come quel Giovanni La Fontaine,
5426 XVIII| accudito parecchi giorni, senza pensar mai a sé: aveva negletta
5427 X | addomesticato un po' per volta a pensarle. Altri s'inteneriva sulla
5428 XXIII| volta che i rimanenti tutti pensassero ed operassero a suo modo.
5429 XI | Stolti, chi vi abbada? che vi pensate di conchiudere? Siete come
5430 II | quel grazioso tettuccio, e pensavo alle membra che vi avevano
5431 XXIII| consorte una salda resistenza, penserà bene per ammansarla di farle
5432 XVIII| voleva assolutamente, che penserebbe e provvederebbe e ch'io
5433 XV | discosto senza che permutiate o pensiate a permutare una parola,
5434 XIII | pochi altri versi: non ti pentirai di ascoltarli. Due minuti
5435 XI | Dimmi e sonata l'ora che al pentirsi~La via preclude, lascerai
5436 IV | un braccio quel bel corpo penzolante, e come un fanciullaccio
5437 XII | ossa prominenti e carni penzolanti; ammirai, ma più dell'opera
5438 II | anche del taciturno ritratto penzoloni dalla parete, si bramerebbe
5439 XV | anca dint'a lu letto! i peperonai: chi tene u mmarito biecchio!
5440 XXI | ECCLESIASTICO~ ~Per calcatum patrem perage et ad vexillum crocis advola.~
5441 XV | conservare ancora l'abitudine di percepire e di ragionare.~Anche talvolta
5442 X | silenzi! L'orecchio non percepiva il più lieve bisbiglio,
5443 XXIII| esaurito! Quando l'uomo ha percorsa tutta la curva di una passione,
5444 XV | metropoli ch'io credeva di aver percorse l'ultima volta quando mi
5445 X | scuri, e stanghe. Ad ogni percossa, ad ogni scossa, le porte
5446 V | sanguigni e fiammanti d'un lupo. Percosso dall'occhiata mia, rincula
5447 XXIV | divorare, e rugghia, e si percote i fianchi e scuote le giubbe.
5448 IV | Merope! e quel barbaro poi percotendone il seno candidissimo e ficcando
5449 XXIV | sassolini né gonzi.~«Ecco mi percuote l'orecchio il sonito dei
5450 XVII | D'improvviso mi sentii percuotere il petto violentemente,
5451 IV | scaraventarmi addosso all'omicida, percuoterlo, ghermirlo, fu tutto un
5452 XXIII| come può accadere che si perda una giornata? S'io vedessi
5453 XVI | non è nulla anche il Re perde i suoi dritti». Signori
5454 XV | carretta.~Povera, povera donna! Perder dunque tutto: ogni amore,
5455 VII | riconoscenza. Fidati; e non ci perderai nulla».~M'alzai, presi il
5456 XVIII| a vedermi peggiorare, a perdermi per imprudenze intempestive;
5457 XIII | succedevano al chiaro di luna, la perdetti di vista: gli occhi la cercavano
5458 XVI | solletico e conforto. Non perdeva mai la coscienza di esser
5459 X | penetrava per la lanterna e perdevasi inutilmente sotto la cupola.~
5460 XXIII| notte co' suoi dubbî... perdio! con un po' di criterio
5461 XXIII| abbia non solo riparate le perdite quotidiane, sibbene pure
5462 I | mia Merope m'inducesse a perdonare al Barozzi? Mi posi innanzi
5463 X | e ne furono sconfitti e perdonati e pretendevano farle impalmare
5464 X | sempre misericordiosa e perdonevole, non giovarle, non ritôrla
5465 XIII | neppure fra le armi, da perdurare nelle sue illusioni erotiche
5466 Ded | mia desiderabilissima, se perdurate in quella disposizione d'
5467 XIII | di Reno. Ed amici siamo perdurati attraverso infinite vicende.
5468 X | deplorava soprattutto che avesse perdute tante gioie prima di delibarle;
5469 V | Eravamo giovani e soli, perduti nel più recondito canto
5470 XXV | Après un jour divin, mon père, tout est sombre.~LAMARTINE~. . . . . . . . . . . . . . . .~ ~ ~ ~
5471 XI | spumante~Bicchiere a stanco peregrin profferto. -~Ch'io sia predestinato
5472 I | che ho addosso, ancorché perfettamente risanata, dà sempre fastidio
5473 XII | colossali, alle proporzioni perfette, alla composta immobilità,
5474 VI | promissioni mi ha venduta questa pergamena, vedi, ch'io porto qui in
5475 X | dinastia è caduta, la monarchia pericola. Ora è il tempo dei miei
5476 XV | alla mia donna minacciata e pericolante, alla turpe violenza che
5477 XV | conviene l'avvertirne i pericolanti. Amoreggiare sta bene: è
5478 XII | sapendo per prova quanto sia pericoloso il rivedere persona altre
5479 XV | ardono. Oh non mi lasciate perire barbaramente così! Salvatemi,
5480 XI | posa al par degli astri~Che perlustrano il ciel. Non vo' che pianto~
5481 VI | toccherebbe al governo del Re, la permanenza dello straniero sul sacro
5482 VII | garbatezza di fischiare un permette! od uno scusi! prima di
5483 XII | marito. L'Angelini non mi permetterebbe più la menoma confidenza
5484 Ded | esaminiate a dovere prima di permetterne la lettura alla primogenita
5485 VII | quanto il mio decoro, né permetterò che mi trasciniate più nel
5486 VI | natura, i dettami umani permettono liberamente? Donna, quando
5487 XV | permutiate o pensiate a permutare una parola, una stretta
5488 XV | poco discosto senza che permutiate o pensiate a permutare una
5489 VII | signora, nel più bello della perorazione, pensai bene di sollevarmi
5490 X | il misfatto non è stato perpetrato da chi per necessità psicologiche
5491 XV | come avevan fatto per me, a perpetuità. Il suolo gli era stato
5492 VI | laccio di seta a fiocchi.~Perplesso e sorpreso, io pensava come
5493 XX | che non hanno la fede di perquisizione maculata da cinque o sei
5494 XV | allarmi per un lividore, perr una graffiatura, per una
5495 XXVI | so quale iattura che mi perseguita non ho mai incontrato con
5496 XVIII| biasimato, condannato, perseguitato da vuoti declamatori con
5497 I | consapevole che~gliene verrà male, persevera e chiude gli occhi all'avvenire.~
5498 XI | natura? nol discerni; e perseveri. Per esempio... quante volte
5499 XVIII| di quella fatucchiera, di persistere nell'ingrugnamento, d'insistere
5500 Ded | alla novella; ho creato due personaggi, ho detto loro di levarsi
5501 XVI | Qual'è il sistema o il personaggio ch'egli ha posto in piedi
5502 VII | pettegolezzi, recriminazioni, personalità; una di quelle diatribe
5503 XII | Napoletani conoscerete certo personalmente, e Lei Dalmata almeno di
5504 XX | tutta, tutto l'acume e la perspicacia che non avevamo un quarto
5505 XXIII| per finirla e se non mi persuaderà mi forzerà però a chiederle
5506 XIV | perché insomma, dobbiamo persuadercene, ell'è impossibil cosa,
5507 IV | minuto a rientrare in me, a persuadermi che giaceva sempre nel mio
5508 X | mai prova negativa. Va, persuadi alla storia che non c'è
5509 XXIII| riconosciutomi incorreggibile, persuasa che io disprezzassi le sue
5510 XVIII| quella serata trovai più persuasive parole; se le lagrime mie
5511 XVIII| quel suo accento fra il persuasivo ed il rimbrottoso, mi sgridò,
5512 X | illesa, il volgo si era persuaso alla fin fine ch'ella fosse
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