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Vittorio Imbriani
Merope IV

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


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     Capitolo
8517 VIII | en éteignant un grog.~L. U.~ ~Altro che queste baie! 8518 XII | fatevelo dire da quest'ubbriacone di Quattr'Asterischi) non 8519 | Ubi 8520 IV | penna a penna il malcapitato uccelletto, le svelse a brano a brano 8521 V | stormir di frondi, né canto d'uccelli, né voce di uomo rompeva 8522 IV | scempio della mia diletta, che uccidendo la mia dolcissima speranza 8523 XX | contro di lei... forse! Ma ucciderla a sangue freddo, come si 8524 XV | tranquillamente uccidere ed uccidersi; come ragionevolmente pretendere 8525 XV | così! Salvatemi, od almeno uccidetemi con una palla, abbreviatemi 8526 XV | Io porgeva l'orecchio: uccidevano, singhiozzavano, voci di 8527 XVIII| implicano a vicenda; e se uccidi l'uno, nuoci all'altro, 8528 X | proseguiva: «Oh! perché mai fu uccisa? Il misfatto, eccolo; ma 8529 XX | voglio.~Tornammo nella sala d'udienza. Io m'alzai e tutti tacevano; 8530 VII | del lungo amore. In questa udimmo la voce della figlioletta 8531 IV | solo una volta mi parve d'udirgli dire: tu sola places. Aveva 8532 II | acceca. A me piace tanto l'udirvi conversare, e vi acceco 8533 XV | furia. Io non dirò come udissi storpiare e vituperare quel 8534 XV | rabbia: maledizioni non prima udite mi flagellarono le orecchie 8535 XIV | spaccia d'insegnarlo ad un uditorio negativo; vero però ch'è 8536 XIII | sempre lo stesso effetto, uff! - Invano tossisci e sbadigli 8537 X | qualche parola scambiata dall'ufficiale de' sopravvenuti coi soldati 8538 VIII | soggiorno ed anche militato. Uffiziale austriaco, nel quarantotto 8539 V | affidata. Così appunto quando l'uffizialità d'un esercito è troppo giovane 8540 XVI | tesoro serbar lo sterco e l'ugne.~ ~«Ma,» direte voialtri « 8541 I | pendono tre altri cilindretti uguali. Il colletto inamidato fa 8542 XIV | c'è nessuno? Ehi! Ahi! Uhi! Ihi! che il diavolo si 8543 XXIII| offendono. Questo periodo ulteriore non diminuisce punto l'amicizia, 8544 XIII | così promettendo sempre d'ultimare que' tormenti, via di carriera! 8545 XVI | inventar di pianta? Cos'ha ultimato Quattr'Asterischi? Le sue 8546 XV | trionfali si tramutarono in ululato di terrore e di rabbia: 8547 V | dormiente che ridesta dall'ululo, e vedendosi sopra il laido 8548 XII | artista l'idealizzasse, fosse umanamente possibile il cavare un tanto 8549 X | soprannominato il sogghigno umanato, e che lo spettacolo delle 8550 XII | assolatissima, esso studio è umidissimo, si giunge sudatissimi e 8551 XV | cataletto già infracidito dall'umidità. Ed ecco una voce gentilina 8552 IX | in uno stanzone terreno, umido, diviso in due da una vetrata 8553 XV | ch'egli si rassegni alle umili sorti della vita contemporanea, 8554 XVI | a far colazione di buon umore e d'ottimo appetito? O ci 8555 XV | spandendo sanie, marcia ed umori viziati ed ogni sorta di 8556 XX | addebiti erano troppi e troppo unanimi per non convincere le menti 8557 XX | aveva infuso a me, agli undici colleghi ed a que' due supplenti 8558 V | addosso e ficcandomi gli unghioni nelle carni, con un morso 8559 | uni 8560 XII | al casto nudo, a quell'uniforme candore del marmo, si offende 8561 VI | succhiato dal seno materno unitamente al latte per questa infelice 8562 X | Una cosa mi commosse: l'universalità del cordoglio, del rimpianto, 8563 XVIII| famiglia che le vacanze universitarie tengono nella vita della 8564 V | vomitando dalle fauci un urlaccio cupo e rauco, si scaglia 8565 XV | si espergefanno di subito urlando: «Eureca! l'ho trovata la 8566 XV | I venditori di ciriege urlavano: vi' che sciorta de palle,! 8567 XIII | rimanenti mi richiamava con l'urtarmi i nervi al senso del doloroso 8568 XV | sue prolisse vestimenta urtate alle pietre ed alle siepi; 8569 XIII | vuoto sotto; la mia sciabla urtava gli angoli de' pilastri. 8570 V | abbandonar il bastone e con l'urto dare un picchio con le schiene 8571 XV | involontariamente; e noi s'usa forse più reticenze e restrizioni 8572 VII | opportuno di farmi la grazia d'usarmi violenza, se lo lasciassi 8573 XXIII| conto nostro. Del resto usavamo prudenza, come agevolmente 8574 XV | con quella vociaccia che uscendo da' suoi polmoni di bronzo 8575 IX | occhi alzarsi e le braccia, uscì la voce,~Ma il flutto e 8576 XVIII| quasi morto, dopo che s'era uscito presso ch'io non dissi dalla 8577 VII | contro lo stipite di un usciuolo; svegliai il domestico, 8578 X | svacantarsi: or questo or quegli usciva senza ch'altri entrasse. 8579 XIV | da nemico, giurabbacco! useremo degl'imprescrittibili dritti 8580 XII | vendita sul palcoscenico ed usurpa il titolo d'artista come 8581 X | sopraffare e sperperare ed usurpare, mal si rassegnavano al 8582 X | diminuito d'un'autorità usurpata; che tutti quei baroni oppressori 8583 XVIII| abbia a regnare, chi non ha usurpato il trono. E bello è soprattutto 8584 I | benigna poteva indurre un usurpatore a risparmiare il sangue 8585 | ut 8586 IX | produttivo. Ed il primo: «Utilitario! Tu non comprendi il sacro 8587 X | senza venire alle mani ed utilizzar le armi. Ma chi vincerebbe? 8588 XV | che avevano escogitata l'utopia d'Archimede e prendendo 8589 XXIII| l'inerzia della pace. Le uve maturavano e sciami di foglie 8590 | V 8591 Ded | chiegga qualcosa il vostro~V.I.~ ~ ~ ~ 8592 VIII | è bisogno di te per ora; va' dormi un paio d'orette, 8593 II | tutti, anime combattute da vacillamenti, disperazioni e sofferenze, 8594 XVI | mille volte: purché la non vada troppo per le lunghe, abbiamo 8595 VII | conduco io stessa, ora; poi vado a riaddormentarla e ti raggiungo. 8596 XIII | giubilo,~Teco, amor mio vagar!~E quando in ciel sfavillano~ 8597 VI | Non sai che da lunghi anni vagheggia ben altro padrone e che, 8598 II | noi amiamo, la prima che vagheggiammo, che abbiam perduta e che 8599 II | Quarta, dopo quelle che vagheggiarono Maffei, Voltero ed Alfieri, 8600 XXIII| le azioni e le parole del vagheggiato concordino sempre con l' 8601 IV | riboccante de' fiori più vaghi. E vedendo ch'io rimaneva 8602 XIII | incontrai la prima volta in un vagone di seconda classe, fuori 8603 XVIII| colonnello De'-Miei-Stivali, valente in medicina meno assai che 8604 VII | senza distinzione prostrano valenti e vigliacchi, amati e sgraditi, 8605 XV | fiumi di rettorica quel valentuomo avrà prodigati sul conto 8606 XV | memorie che altre volte valevano a strapparmi lacrime di 8607 X | primo né l'ultimo che abbia valicati i limiti imposti da natura 8608 II | volete proprio una parola valida?».~«Appunto; proprio quella, 8609 VII | mia signora. Dubitando per valide ragioni della possibilità 8610 XXIV | sedia a bracciuoli, aprì un valigiotto, ne cavò un voluminoso rotolo 8611 V | tempo in tempo da qualche valletta ci perveniva l'armonia confusa 8612 XIV | eroiche e le medaglie d'oro al valor militare. Perché la bocca 8613 X | inteneriva sulla beltà della valorosa, altri sulla virtù della 8614 XII | solo con essa Baccante, non valsi a frenar più l'impeto selvaggio 8615 XVI | se il messere ne avesse valuto poi la pena:~ ~... Nec me 8616 XV | ogni finestra prorompevano vampe e sgorgavano globi di vapori 8617 XVI | voialtri «per menar tanto vampo, per guardar tutto l'uman 8618 VI | permetteva perché solo una vana parvenza. Ned altrimenti 8619 IV | velut aegri somnia, vanae~Fingentur species, ut nec 8620 XI | ascoltano sorridendo quei tuoi vaneggiamenti come sogliamo conceder l' 8621 XVIII| dolore.~Quando libero da ogni vaneggiamento, riacquistai la coscienza 8622 XXIII| comincia un affetto noi vaneggiamo di scoprire nel suo scopo 8623 XV | nell'Arte, e della quale vaneggiava di aver trovata un'incarnazione 8624 XV | anche per me mal morto. Ogni vangata che quei messeri vibravano, 8625 XI | sogliamo conceder l'orecchio a' vaniloquî d'un demente. Ed ogni tuo 8626 XV | pietre ed alle siepi; le vanissime preghiere mormorate dalla 8627 II | il tempo: qual virtù può vantar pari meriti? Io seguiva 8628 VII | vita mi sembrava di poter vantare un mezzo dritto a questo 8629 VII | donna. Non presumo trarne vanto come d'una prodezza, ma 8630 XV | vampe e sgorgavano globi di vapori densi e neri; i tetti s' 8631 IX | che calasse il volto nel varcare la soglia del talamo; qui 8632 X | soglia, ma non ebbi forza di varcarla; ritornai e dal cantuccio 8633 II | accennava più che dare un varco alla vista, tutt'a un tratto 8634 III | stranamente reminescenze di vari tempi, confusi desideri, 8635 II | femmine e per quanto si varii inquietamente, una sola 8636 IX | ripiegarsi ed immergersi nella vasca. Discredevi tu le maledizioni 8637 X | smorzati i moccoli; il vaso della chiesa rimase buio 8638 II | godesse le primizie d'ogni vassalla sposa? non riconoscevano 8639 XIII | io m'introdussi sotto le vaste navate della cattedrale, 8640 III | saranno quali le ho spesso vaticinate: combattute, orribili, penose. 8641 VIII | manda lei al diavolo, o vatti a far benedire, o ch'io 8642 XV | Quante commedie sugli amanti vecchi! ma che sarebbe la loro 8643 VIII | gli valeva per iscusa la vecchiaia. «Son repubblicano e non 8644 XII | femminile: era una sconcia vecchiarda tutta ossa prominenti e 8645 XXIV | altrimenti. Mi sembra uno di que' vecchioni, intrinseci di famiglia 8646 X | guidare l'universale.~In vece di seguire le vicende del 8647 X | esercito s'era ammutinato la vedemmo accorsa sul suo morello, 8648 X | cataletto.~«Oh se ti destassi, vedendoti addosso, curvo sul tuo giaciglio 8649 XXIII| di andar lontani, di non vederci più per un pezzo, forse 8650 I | mai guarir per modo che al vedersela d'improvviso davanti non 8651 XXIII| perda una giornata? S'io vedessi morti tutti e la battaglia 8652 XVIII| insulto se alcuno (ma non vedevamo anima viva) avesse supposto 8653 XV | da una cara consuetudine, vedevan sempre l'animo perfetto 8654 XXIV | più naufragi. Sul greto vedevi (non so se m'abbia a dire 8655 VII | sa se all'auto munno nce vedimmo?~Chi sa se all'auto munno 8656 XV | poetiche, né lasciava una vedova qualunque che rimaritandosi 8657 IX | diceva: «Oh il professore non vedrà l'ora di por le mani addosso 8658 XVIII| Miei-Stivali quando ebbe udito, veduto, toccato, sputò in terra, 8659 XIX | pare il contrario per la veemenza della commozione che lo 8660 VII | ella balzi di letto e mi vegga così con voi a quest'ora? 8661 V | cui degna e consente esser vegghiata, io, la tradirei! Perché 8662 XXIII| dolore m'attanagliava, mentre vegghiava le nottate piangendo, mi 8663 III | aberrazioni de' sensi nella veglia e nel sonno; eppure un mezzo 8664 II | stemperarci in lacrime, di vegliare le notti fra' dubbi e le 8665 VII | tarda, e in casa credo non vegliasse più alcuno; anche il domestico 8666 X | alla sfuggita, delle notti vegliate accanto chi si ama, della 8667 XVIII| mi aveva diligentemente vegliato, senza ch'io mai rispondessi 8668 XVIII| il volto e le mani: essa vegliatrice dell'infermo, essa fasciatrice 8669 XX | beate notti in cui tu mi vegliavi infermo! E quando sarà dato 8670 XI | Dalmata «è questa: che possa vegnì innamorao d'un saxo».~«A 8671 | vel 8672 XX | gramaglia, col capo chino e velato. Ed io la riconobbi subito, 8673 IX | occhialuti con de' solini come le vele di una caravella, che guardavano 8674 II | non si può manco dir che velino lo splendore delle venustissime 8675 XIII | sonno ed il capo con le sue velleità poetiche: cosa da mandarlo 8676 IX | BLANDIR DI FEMMINA~ ~E ruinò veloce~E il bel corpo con l'acque 8677 | velut 8678 XX | codardo, il condottiere venale, il giudice timido, ecco 8679 XV | più o men fango, più o men venalità, in cui c'illudiamo di vederla 8680 I | fogli inutili che poi soglio vendere al pizzicagnolo, quando 8681 XV | biecchio! ed i bimbi che vendevano i giornali annunziavano 8682 XXIV | Pietro. Allora, suppongo per vendicarsi, mi raccontò che intendeva 8683 X | volta l'avevan soccorsa e vendicata. Soccorsa non poteva esser 8684 XV | frammischiava le mie ceneri vendicate a quelle di migliaia d'altre 8685 XV | scoppiettìo de' cerei. I venditori di ciriege urlavano: vi' 8686 VI | insistenza e di promissioni mi ha venduta questa pergamena, vedi, 8687 XX | coscienza. La causa era grave: veneficio del marito; la sala era 8688 VII | Beatissimo padre e voi altri venerabili fratelli, non sarà certamente 8689 VI | astensioni per la quale appresi a venerare la degna consorte dell'ottimo 8690 V | commosso, e ricordala con venerazione, e difendila da ogni vitupero, 8691 X | stanca commemorazione del venerdì cosiddetto santo, che non 8692 II | che messer Paride antepose Venere all'altre due, non perché 8693 X | consigli aristocratici alla Veneta; la plebe delirava per quarantott' 8694 VII | che nol sia al cuore de' Veneti e de' Tirolesi e degl'Istriani 8695 IV | sua cara e indimenticabile Venezia. Più si approssimava e più 8696 | vengano 8697 | Vengon 8698 VI | confessionale, ed a supplicar venia per la mia passione, ad 8699 | venissi 8700 | Venite 8701 | venivamo 8702 | venni 8703 II | allorché si vide costretto da vent'anni di ferri ad un amico 8704 VII | recatosi in mano un bel ventagliuzzo di legno, con de' fiori 8705 XXIV | i tormenti dell'ingordo ventre per procacciarmi l'onore 8706 II | velino lo splendore delle venustissime fattezze, tanto son tenui 8707 | venute 8708 XVI | mondo~(Dei vocaboli sozzi al ver perdona)~Qual tesoro serbar 8709 XXIV | tranquilla, i colli intorno verdeggiavano. Insomma, d'ingrugnato non 8710 XX | sedeva nella mia poltrona e verdetteggiava secondo coscienza. La causa 8711 XX | dal solo sospetto; ed i verdetti assolutivi de' giurati hanno 8712 X | discolpe... ma non pronunzierà verdetto assolutivo; dirà: le prove 8713 XXIV | rotta sugli scogli, e le verdi alghe, e le sabbie del lido, 8714 XIV | che soprappesa da quella verecondia che dovrà pure imparare 8715 XVIII| le schiene d'asino alle vergate de' ciucciari, così pure 8716 XIII | LETTERE~ ~Poveri fogli da lei vergati,~Dolci reliquie di tanto 8717 X | rifulgevano del pari la ghirlanda verginale ed il diadema regale. Ahimè! 8718 IV | gioiellucci di cui l'aveva vista verginalmente insuperbire? Eppure era 8719 VII | mica da trattare con una verginella. Quando io le faceva la 8720 II | tibetana, e che molti non si vergognano di ostentare proprio, io 8721 XII | capo~D'età, di cure, e di vergogne scarco.~ ~E Don Tito Angelini? 8722 XX | guardinghi dal commetterne de' veri e saldi a danno e nocumento 8723 XIII | fiata dopo un lustro per verificare se fan sempre lo stesso 8724 XV | donne senza impicciarsi a verificarne l'identità, pure quel cimitero 8725 VII | parlava, or pallida, or vermiglia.~«Chiedimi poco, poco assai: 8726 XXIV | sorbillando un bicchierino di vermutte era quel bravuomo del De 8727 XIII | Tra foglia e foglia qui,~Verran della vendemmia~Tra poco 8728 I | saprei lavorare, non mi verrebbe un pensiero. Quando, dopo 8729 X | come per subito incendio verrebbero ridotti in cenere gli strumenti 8730 XIV | riveduta; dovevi pensare ch'io verrei. Non ho mai mancato ad una 8731 XIV | Che? m'hai scritto che verresti? Non ho ricevuta lettera 8732 XXIV | loro. Ad altri spettava il versar lacrime, se pur lacrime 8733 XI | soffiava il naso ed il Dalmata versava un altro gocciolo d'acqua 8734 IX | pensiero delle lacrime che verserebbe dagli occhi stanchi non 8735 XIII | un brontolar di tuono il versetto: Amplius lava me ab iniquitate 8736 I | più inutili, inciampai la versione della Messiade scombiccherata 8737 XIII | volte e mi mitragliò de' versucciacci che volendo potrete leggere 8738 VI | provvidenziali esaltazioni a vertiginose altezze? Una cosa m'importava 8739 XIII | AVAMPOSTI E BIVACCO~ ~Verum~Nil securius est malo poeta~ 8740 XII | i versi d'un indulgente vescovo francese:~ ~Quand he revis 8741 VIII | épreuve. Le cafè a remplacé le vestibule classique Oreste tend 8742 XVIII| occhi cerchiati, in semplice vesticciuola di lana nera; bella però 8743 II | appena da quelle ultime vestigia di vestiario che lunge dal 8744 XV | frusci-frusci delle sue prolisse vestimenta urtate alle pietre ed alle 8745 II | rimanere in salotto finch'io mi vestissi! Avete tanto spirito, possibile 8746 XII | con una di quelle bambole vestite secondo l'ultimo figurino 8747 II | qua dentro, mentr'io mi vesto. Scusate tanta confidenza, 8748 V | del cadavere ci stendono e vestono come meglio loro aggrada, 8749 XI | alito che inginestra il mio Vesuvio~Co' baci l'arso cor di speme 8750 IX | umido, diviso in due da una vetrata protetta da una ferrata. 8751 XII | come mi aveva spinto nella vettura, cambiò gli abiti da città 8752 III | autres hommes parfois Qui veulent dans sa soupe aller tremper 8753 XXI | calcatum patrem perage et ad vexillum crocis advola.~ARNAULD~ ~ 8754 XI | non minacci adempie;~Ed or vezzeggia ed accarezza il lido~Umile 8755 VIII | emigrazione, fece parecchi lunghi viaggi, e non imitò il grosso degli 8756 VIII | sembrava decrepito e pure aveva viaggiato più anni che non gliene 8757 I | pietra, un palo indica a' viaggiatori nel deserto dov'è nascosto 8758 XVIII| fango a' calpestamenti de' viandanti e le schiene d'asino alle 8759 XV | vangata che quei messeri vibravano, mi scrollava e sconquassava 8760 VI | infallibile in terra, da vicedio ch'egli è. Lo scongiurai 8761 XIII | che a' tempi nostri fa da vicetortura. E Pietro allora, interrompendosi: « 8762 II | quel che dico per la donna, viceversa vale anche per l'uomo. Un 8763 XVIII| riposavamo costantemente vicini sul medesimo guanciale. 8764 XVI | Quemque pudor non sit facili vicisse triumpho.~ ~Non che fosse 8765 XXIII| alieniamo.~Tutte codeste vicissitudini sono comuni all'amicizia 8766 IX | impigliai in un gomitolo di vicoletti e chiassuoli, simili in 8767 XVI | pomposamente dimenarsi in fondo al vicolo; e quindi accorreva in fretta 8768 X | ni baiser que de reine.~VICTOR HUGO~ ~Morte bella parca 8769 XXIII| che noi moderni con parola viemmeno elegante addimandiamo rivoluzioni. 8770 VI | colei che mi diceva: «Vieni, vienne meco. Oh! io ti amava e 8771 XI | al par de' torrenti. Oh viènne, dove~Nacqui, laggiù! Germoglieratti 8772 I | VIGNY~ ~Königin Marie, die vierte Meines Herzens, höre jetze: 8773 XXVI | che la coscienza pubblica vieta però fortunatamente quasi 8774 XXIII| precauzioni, io raddoppierò di vigilanza, finché mi sarò accertato 8775 VII | distinzione prostrano valenti e vigliacchi, amati e sgraditi, e non 8776 XVIII| spirito, e che Pier delle Vigne chiamava giocare a faglia. 8777 I | faut les effacer.~A. DE VIGNY~ ~Königin Marie, die vierte 8778 IV | muscoli avevano perduto ogni vigore, quasi colpiti da paralisi, 8779 | VII 8780 | VIII 8781 XIII | soffrir fame, sete, stenti, vilipendi, malattie e ferite ed anche 8782 III | prometta un marengo per qualche vilissimo servigio che ordinariamente 8783 II | dalla caccia, sventrando due villani, ficcasse il piè destro 8784 VII | d'averle detto la maggior villania che mai si dicesse a donna. 8785 II | innanzi a questo specchiaccio villanissimo che vi sbugiarda. Che non 8786 VII | indispettirono. Le donne sono vilmente insolenti perché sicure 8787 XXII | accanto a Giordano Bruno o Vincenzo Gioberti messer Augusto 8788 X | utilizzar le armi. Ma chi vincerebbe? La ciurmaglia dei trivî 8789 XV | all'impero, trionfatori che vincono il nemico decuplo, uomini 8790 XX | buona e santa. Io stava vindice della legge oltraggiata; 8791 X | delibarle; se ne sentivano vindici, me ne scopersi amante. « 8792 XII | gli occhi socchiusi, mi vinsero. Invano io palpava le sue 8793 XVIII| mani, io: ed ella aveva vinte tutte le ripugnanze della 8794 XXIII| Forse che siamo stati men vinti per questo? forse che il 8795 XVI | e mi guarderò bene dal violare il santuario (se lice adoperare 8796 VI | servono i trattati fuorché a violarsi?»,~«E R***?».~«È un territorio. 8797 XVII | sentii percuotere il petto violentemente, e barcollai come per un 8798 II | mille fragranze d'ireos, di violetta, di spiganardi; a disporre 8799 XX | poteva poi compiersi, senza violino non si balla e non s'impicca 8800 XX | lacrimae volvuntur inanes~VIRG.~ ~…Ma quella via~Su cui 8801 XIV | que' trastulli de' petti virili che sono i combattimenti, 8802 Ded | la mercede~Di sua molta virtude aspetta in cielo.~ ~Che 8803 V | pensier!~La scure nell'ardue virtudi s'intacca,~Né fama ottenuta 8804 XVIII| pettegole le quali si figurano virtuose perché non sono state godute 8805 XXIII| moglie fosse quel che dicono virtuosissima (ed io sono l'ultimo al 8806 VI | un uomo sommo, illustre, virtuoso più d'ogni altro contemporaneo, 8807 XI | voto adorne; e svelti dalle viscere~Del globo i marmi eccelsi 8808 XV | lasciate ch'io vel dica: nel visitare i campisanti siate raccolti 8809 XII | d'andare quanto prima a visitarlo nello Studio, avendo egli 8810 II | dirmi, o perché venire a visitarmi? Pel modo come m'intrattenete, 8811 IV | apparsa com'adesso, gentile visitatrice de' miei sogni. Giunta che 8812 XV | pregasse ancora. Dipoi, mi visitó assiduamente; vogliam dire 8813 X | bella parca nel suo bel viso,~PETRARCA~ ~A che servirebbe 8814 XXIII| uggia, per mantener desto e vispo!~Ma per quanto mia moglie 8815 VIII | dimissionario dopo Novara, visse a Torino in gran dimestichezza 8816 XVI | accadere che della sgualdrina, vistala dappresso, ci passi ogni 8817 XIII | temerario nelle mie pretese. Viste le posizioni nostre e del 8818 X | luce: azioni ed intenzioni vistose, palesi all'universale; 8819 XV | l'esultare della canaglia vittoriosa; ed incatenato nella tomba 8820 VII | desiderato trova opportuno di vituperarlo: «Oh! sissignora, non mi 8821 I | rappresentandomi troppo vivacemente la vicinanza della diletta, 8822 IV | muta? dov'era più l'antica vivacità della fisonomia, quel brio 8823 XIII | udiva altra voce che della vivandiera la quale gironzava offrendo 8824 Ded | Merope e Quattr'Asterischi vivano un istante nella mente del 8825 XXIII| e tanto meno sicuri si vive ch'egli od ella si dedichi 8826 X | di noi, popolo? Voialtri vivete nella schietta luce: azioni 8827 II | stato, da lunga pezza non vivevano più maritalmente insieme: 8828 XV | signori, scampatemi da questo vivicomburio e fate di me quel che crederete 8829 X | sul rogo de' quali vengono vivicombuste le mogli e le concubine 8830 XXIV | si leggeva ancor dipinto vividamente in rosso d'ambo i lati, 8831 XV | Povera donna amorosa, come vivrai senz'amore? Chi glielo avesse 8832 VI | che senza l'amor mio tu vivresti misero, e che senza l'amor 8833 XI | Per que' brevi anni che vivrò, m'aleggia~Irraggiungibil 8834 XV | spandendo sanie, marcia ed umori viziati ed ogni sorta di liquidi 8835 V | insozzati di colpa o di vizio,~Rapaci le mani, codardi 8836 XV | il pane, aveva vissuto da vizioso epulone! Oh plebi, questi 8837 IV | istante la foglia caduta vizza appiè dell'albero, poi trascorre 8838 | vobis 8839 XVI | uomo importi al mondo~(Dei vocaboli sozzi al ver perdona)~Qual 8840 IX | morgue: non sovvenendomi un vocabolo di Crusca per indicarlo 8841 XIV | ottentoto il quale surroga le vocali con dieci diversi modi di 8842 IV | brontolava; moriere, si emiseris vocem. Vedeva ondeggiar la chioma 8843 XV | tratto in tratto con quella vociaccia che uscendo da' suoi polmoni 8844 XV | bocche umane confondevano vociferazioni; ed il cannone rombava di 8845 XV | mi visitó assiduamente; vogliam dire che dimorasse nel vicinato 8846 | vogliamo 8847 III | quella donna a far le sue voglie, poi, perché se n'affliggeva 8848 XV | screpolava come un suolo volcanico trasudando e spandendo sanie, 8849 VII | pretesto ch'io gli ho detto di volergli del bene, mi rovescia un 8850 | volessimo 8851 II | IL PRIMO BACIO~ ~Si qua volet regnare diu, contemnat amantem.~ 8852 XV | gli eroi della giornata volevan farle. Io non so come accadesse: 8853 | volevi 8854 II | amava, che il mio era un volgar capriccio, ch'io parlava 8855 XV | di camorra; un demagogo volgare, solenne cansator di pericoli, 8856 XIV | profusi da mille e mille volgarissime principesse o crestaie, 8857 XV | gli uomini spiegando con volgarità, azioni, e pensieri: tutte 8858 I | meno o menno da leggere e volgarizzare queste minchionerie bibliche, 8859 XV | occhi ed oppilarsi il naso e volgere altrove la testa. Gli occhi 8860 XV | strade, non uno che non mi volgesse sguardi cupidi, non uno 8861 X | ed i battimani. Ed ora mi volgeva ad ogni scalpito, ad ogni 8862 XI | serenità celeste alberghi!~Volgimi un guardo che la incerta 8863 IV | ned obbedivano più alla volontà; i remi, sembravano saldati 8864 XXIII| scioglimento definitivo del Corpo Volontari. Il mondo non credo che 8865 II | le servitù son più o meno volontarie; povero La Boëtie tu enunciasti 8866 XV | echeggiando fin sotto la vôlta funebre penetravano al mio 8867 Ded | soppiatto le novelle del Voltaire, sarà forse meglio che non 8868 XV | vorace, scappava per poi voltarsi a considerare stupidamente 8869 II | che vagheggiarono Maffei, Voltero ed Alfieri, al nostro caro 8870 XVIII| guardò dal rispondere, anzi voltò le spalle e fece come gli 8871 XVIII| come cosa dovuta, epperò voluta. Povera donna! ed io accettava. 8872 I | curva che gli anatomici con voluttuosa metafora chiaman collo del 8873 VII | bellissima d'arrendevolezza e di voluttuosità. La portai di peso, quasi 8874 XV | quelle nostre serate di voluttuoso strazio, quand'io dava repulse, 8875 XX | Mens immota manet, lacrimae volvuntur inanes~VIRG.~ ~…Ma quella 8876 XXIV | attesi tornassero o il pelago vomitasse qualche marame, acciò finissero 8877 XIII | lontano mar:~Amor m'incalza, e vommene~In quell'algoso ed algido~ 8878 XII | Phryné~Chez qui les affamés vont chercher leur pâture,~Qui 8879 I | höre jetze: Manche die vor dir regierte Wurde schmählich 8880 XV | alla furia dell'elemento vorace, scappava per poi voltarsi 8881 XI | affacciavamo sulla peggio voragine la quale possa spalancarsi 8882 XV | maggior numero scavate alcune voragini in cui si accatastarono 8883 VII | così con voi a quest'ora? Vorreste che metta a rumore la casa 8884 | vorrete 8885 XI | veste.~Le dolcezze d'amor vosco partimmo;~Fuman d'incensi 8886 II | Spero che non siano i tre voti frateschi: povertà, castità 8887 XXII | déraisonner tant qu'elle voudra, pourvu qu'elle soit belle, 8888 XV | asinelli carichi di erbaggi: vruoccole ca so bone anca dint'a lu 8889 IX | mancano né i Satiri, né i Vulcani, né i Momi, né Peta, dea 8890 XVI | sollst die Leichenrede halten~Wahrhaftig, lieber sterb'ich nicht.~ 8891 XV | ENNIUS~ ~I had a dream that was not all a dream~BYRON~ ~ 8892 I | Manche die vor dir regierte Wurde schmählich abgesetzt.~ ~ 8893 | X 8894 | XI 8895 | XIII 8896 | XIV 8897 | XVI 8898 | XVII 8899 | XVIII 8900 XX | XX~ ~SOGNO GIUDIZIARIO~ ~Mens 8901 XXI | XXI~ ~SOGNO ECCLESIASTICO~ ~ 8902 XXII | XXII~ ~MENTRE IL SIPARIO È CALATO~ ~ 8903 XXIII| XXIII~ ~L'ADDIO SENZA LACRIME~ ~… 8904 XXIV | XXIV~ ~UN AUGURIO E DUE DEDICATORIE~ ~… 8905 XXV | XXV~ ~QUINQUENNIO~ ~Ah! malheur 8906 XXVI | XXVI~ ~FINALE~ ~Qui legis ista, 8907 XXV | malheur à qui voit devant ses yeux passer~Une apparition qui 8908 V | tre passi, riman con la zampa sospesa, petrificato, come 8909 II | topolino, ludibrio delle vostre zampette prima di morire. Giudicate 8910 XV | a pesca!» risposero gli zappatori «avremmo un bel da fare 8911 X | elegantissime, arruffato la nitida zazzera. Arringava la cittadinanza 8912 XVI | cima un nasaccio ed una zazzeraccia ed un par d'occhialacci. 8913 XIII | nello scialle, il fitto zendale, l'impeto delle mosse, la 8914 XIV | capisco alquanto meno del zendico del quale non ho mai saputo 8915 XV | civettuolucciaccia: ad un zerbinettellino. Che una signora si allarmi 8916 XVI | O Redner de'n Gesicht ziecht jämmerliche Falten~Indem 8917 VII | la più lurida e schifosa zingara mi avesse fatto cenno di 8918 I | al piede non ha che gli zoccoli. Ah quelle gambette, quei 8919 XXIII| agitazione, mentre gli oli ed i zolfi giacevano in profonda calma; 8920 III | sbadigliacchiando un sofà, andare a zonzo su e giù per le vie, leggicchiare 8921 IX | Sovvienmi che nel giardino zoologico di Berlino dove trovavi 8922 XVII | tutti sanno che le metafore zoppican sempre un pochino e non 8923 VIII | osservando come nell'allontanarsi zoppicasse un pochino.~Rivedendolo 8924 IV | andavano e venivano, in zucca e in capelli o col capo


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