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c. 1
caccia 3
cacciano 2
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144 sul
142 d'
141 suo
Paolo Valera
I Cannoni di bava Beccaris

IntraText - Concordanze

c'

    Parte
1 1| tra l’uno e l’altro non c’è stato attimo di mezzo, 2 1| orazione rivoluzionaria, ma non c’è stato verso. Gli agenti 3 1| nei loro clubs!~Così non c’è stato che uno scambio di 4 1| aver veduta brutta. Perché c’è stato un momento in cui 5 1| pugni chiusi. Ah, birbe! C’è stato un attimo in cui 6 1| siamo in tempi anormali. C’è un’inquietudine, c’è un 7 1| anormali. C’è un’inquietudine, c’è un malessere, c’è qualcosa 8 1| inquietudine, c’è un malessere, c’è qualcosa che non so spiegare. 9 1| a trovarmi terrorizzati. C’è tra loro un deputato.~Sembrano 10 1| delle istituzioni». Non c’è che la presenza del cronista 11 1| Si sente per le vie che c’è qualcosa d’insolito. La 12 1| popolazione legge e fila. Non c’è una mano capace di strappare 13 1| vento impetuoso. Invece c’è un sole che abbrustolisce. 14 1| in via S. Vincenzino. Non c’è nessuno, non c’è anima 15 1| Vincenzino. Non c’è nessuno, non c’è anima viva. Che cos’ho 16 1| della civiltà moderna.~Non c’è bisogno, mi dissi mentalmente. 17 1| in fondo a un bosco. Che c’è? Cosa c’è? Si combatte? 18 1| un bosco. Che c’è? Cosa c’è? Si combatte? La guerra 19 1| assicura che in Porta Garibaldi c’è fermento. Gli pareva di 20 1| grido o una sollevazione. C’è gente a frotte. Si capisce 21 1| alto di me, ha veduto che c’è un cordone che va dalla 22 1| scalini della cattedrale, c’è una moltitudine di cavalli 23 1| o le due e mezzo circa. C’è ressa e non posso guardare 24 1| determinati a non aprire. Così non c’è più scampo. Crudeli! A 25 1| mi nasconde tutto ciò che c’è di visibile in piazza. 26 1| che lambisce via Torino. C’è folla. Vedo che svoltano 27 1| un’atmosfera ardente. Non c’è sangue, ha il panciotto 28 1| Il coraggio è ritornato. C’è gara per la morte. Giovani 29 1| frustato dallo scudiscio. C’è qui una donna del selciato... 30 1| si tratta di un’eroina. C’è qui una perduta che ha 31 1| le botteghe del Rituali, c’è una pioggia di copricapi. 32 1| tragedia senza sangue. Non c’è nessuno e spaventano e 33 1| fogge e di tutti i colori. C’è il cappello floscio, disorlato, 34 1| gualcito, con dei buchi. C’è il cappello duro, ammaccato, 35 1| impolverato, infangato. C’è il cappello femminile coi 36 1| e la furia del momento. C’è il berretto negro, piegato 37 1| rovesciati da un vento furioso, c’è un vecchio con la faccia 38 1| cristallo che il fusto umano. C’è uno spettatore che si preoccupa 39 1| giornali a farlo vedere. C’è un morto che risuscita, 40 1| della linea. Alla mia destra c’erano persone che facevano 41 1| morti sul furgone militare. C’è un uomo in manica di camicia 42 1| dunque? Io mi ci perdo. C’è o non c’è questa rivoluzione?~ 43 1| Io mi ci perdo. C’è o non c’è questa rivoluzione?~Bava 44 1| che in piazza del Duomo c’era la rivoluzione. Non ho 45 1| reale, verso via Rastrelli. C’era gente sparsa un po’ dappertutto. 46 1| dappertutto. Il primo accenno che c’era qualche cosa me lo ha 47 1| accorsi che intorno loro c’erano due o tre persone col 48 1| portoni delle case. Non c’era aperta che la bottega 49 1| dalla parte opposta. Ma c’era l’angolo di via della 50 1| in cui sono passato non c’era un’anima. Il silenzio 51 1| questurino e un operaio, c’era in giro qualche apprensione, 52 1| piena calunnia. Di vero non c’era che un berretto che passava 53 1| ma tutti sentivano che c’era stato qualche cosa di 54 1| la voce dimessa che non c’era più nulla da fare, perché 55 1| sera. Pochi minuti dopo non c’era più posto che sul pavimento 56 1| platitudes della prudenza. Non c’era niente da fare e si mancava 57 1| sulle nostre teste. Non c’è nulla da fare. Una sollevazione 58 1| ragione a Bava Beccaris. Non c’era alternativa: o mettersi 59 1| nervi della popolazione. C’è qualcuno che mormora. Ma 60 1| fraseologia del generale, c’è sempre del padrone che 61 1| due passi dalla Prefettura c’è il via vai della giornata 62 1| prefettura. Al limitare c’è ressa. Vedo gruppi di persone 63 1| al cordone di San Damiano c’è voluto del fiato per indurre 64 1| al mio marciapiede. Non c’è un portone aperto. Non 65 1| palazzo della prefettura c’è un andirivieni che traduce 66 1| superiore che i rivoltosi, se c’erano, dovevano essere altrove. 67 1| straccioni sono vecchi e giovani. C’è chi ha il piede nella fossa 68 1| deposizione alla buona, c’introduce nell’intimità del 69 1| si riempivano gli occhi. C’era una donna che aveva due 70 1| al seno che strillava. E c’era pure un padre che aveva 71 1| Nossignore.~- Eppure dove c’è sangue c’è ferita. Non 72 1| Eppure dove c’è sangue c’è ferita. Non vede che perde 73 1| comandava che in convento non c’era anima viva, tranne i 74 1| vicario, all’Ospedale?~- C’è stato frate Alessandrino, 75 1| vi dimorai. Sissignore, c’era ordine di non lasciarci 76 1| averla presa in convento...~- C’era anche il tenente che 77 1| il buco della breccia?~- C’era, e mi sembrava alquanto 78 1| tutte le ore. Per loro non c’è coprifuoco. Col passe-partout 79 2| avvenimenti. In redazione c’era stato l’andirivieni della 80 2| Chi li aveva provocati? C’era stato scambio di fucilate? 81 2| neppure sulla fotografia. C’era certamente il questore. 82 2| questore. Un uomo magrettino c’ha ha l’aria di essere gobbo. 83 2| revolver in pugno. Qua e c’erano parecchi questurini.~ 84 2| erano parecchi questurini.~C’incamminammo verso le undici. 85 2| della gente che fa paura. C’erano soldati in piedi, soldati 86 2| sull’avambraccio bronzato, c’erano vecchie che si reggevano 87 2| era nelle sue mani e non c’era che dire.~Anche quegli 88 2| Sissignori, li mangio io. C’è già troppo da fare colle 89 2| avere speso tutto quello che c’era in casa per consolare 90 2| dell’accattone orbo. Non c’è più biancheria, non ci 91 2| insalatiere, più portastecchi. Non c’è più che il maiale con un 92 2| di cristallo finissimo. C’è tutto il Cellulare sottosopra.~ 93 2| di cinquanta minuti. Non c’è errore e ve lo dimostro. 94 2| confusione è inevitabile. C’è una media di settecento 95 2| tragedia. Tra gli arrestati c’erano il deputato De Andreis, 96 2| mai potuto leggerlo. Non c’è ancora nella nostra biblioteca. 97 2| Aspetti a dire che non c’era male. Perché il governo, 98 2| tanto d’occhi.~- Come, che c’entro io con costoro?~Si 99 2| Cellulare. Fuori e dentro c’era ressa di carabinieri 100 2| Alla Stazione Centrale, c’era una folla enorme ch’era 101 2| carrozzone, credevamo di morire. C’era un fetore che dava il 102 2| cuore come una consolazione. C’era dunque qualcuno che pensava 103 2| stazione di Finalmarina non c’erano che cinque o sei persone, 104 2| Turati è il Capitale. Non c’è altro di più nutriente. 105 2| barricata in ogni frase. Ma non c’è nessuno che abbia mai sentito 106 2| nitroglicerina spirituale, non c’è doganiere o segugio di 107 2| di ufficio telegrafico. C’è sempre gente che va e viene. 108 2| Bravi! guardateci in fondo!~C’era un semplice scarafaggio 109 2| della minestra delle undici, c’è la carne e il brodo. Eravamo 110 2| È vero o non è vero che c’è voluto più stoffa per vestirmi? 111 2| È vero o non è vero che c’è il supplemento al vitto 112 2| guadagnarmi l’esistenza?~- Taci! C’è raffinatezza più diabolica 113 2| consumati e malconciati. C’erano delle maniche sdrucite, 114 2| destinato da Cristo.~- Che c’è di vero, don Davide, in 115 2| nulla di nulla. Di vero non c’è che questo: che si è mandato 116 2| di un’anima addolorata. C’è la tenerezza di chi soffre 117 2| nel sangue delle vittime. C’erano grinte che facevano 118 2| Tra una lettera e l’altra c’è una pausa per dar tempo 119 2| sua mano e la sua testa c’entrino per qualche cosa 120 2| altro tutte le volte che c’è da scrivere. Al suo tavolo 121 2| Romussi!~- È sul «bancone». C’è tanta materia da perdere 122 2| esisteva una querela e che c’erano i genitori i quali 123 2| una fetta, a tutti loro? C’è questo del Mascarini, offelliere 124 2| piuttosto che domani. Non c’era più modo di aver pace. 125 2| dell’amministrazione. Non c’è più tempo neanche di mangiare. 126 2| a Cantù, a Crispi. Non c’è uomo illustre nella storia 127 2| 77 era molto difettoso.~C’era un recluso che aveva 128 2| verità e della giustizia», c’era questa interrogazione:~- 129 2| rimane con noi. Dunque non c’è differenza che nelle spese 130 2| tutto il penitenziario non c’è una latrina. Ciascuno fa 131 2| settanta o ottanta individui! C’è però un guaio anche nella 132 2| nervi ottici.~«Alla domenica c’è sempre speranza di rifarsi 133 2| ritorna peggio di prima. C’è stato un giorno che non 134 2| Siamo fortunati che non c’è specchio. Ci spaventeremmo. 135 2| di bicarbonato di soda. C’è qualche pennellata di tintura 136 2| manca però il burro e se c’è lo vedono appena. Non poche 137 2| giorno, se lo desidera. Non c’è limite. Se non le piace 138 2| mesi e poi vi perdonassi? C’è stato un processo, lo so. 139 2| in galera innocenti, non c’è che una via alla riparazione. 140 3| lasciato fuori dalla tettoia. C’era un intervallo di due 141 3| presto di quello che credono. C’è tanta agitazione per il 142 3| prolungare la gioia del lavoro. C’era tra noi la gara degli 143 3| può fargli dimenticare che c’è della gente che soffre 144 3| Alla porta della questura c’era la signora Seneci, colorata


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