Domenica, 8 maggio ‘98. Sono
venuto a casa spaventato. Nel pomeriggio d’oggi, il ponte dello Scalo Merci, si
era affollato di persone che volevano vedere cosa facesse l’ufficiale col
cannone e coi soldati al dazio di Porta Garibaldi. Si era lì tutti a
chiacchierare, quando vedemmo come un movimento intorno alla bocca da fuoco che
mette paura. Non eravamo ancora usciti dalla sorpresa, che udimmo l’esplosione
di un colpo a salve. La moltitudine, quantunque non potesse essere udita,
scoppiò nelle grida indignate, e non pochi tesero le braccia come per
minacciarlo..
L’artigliere era al lavoro e noi
credevamo che stesse preparando un’altra scarica a salve. Passarono cinque
minuti di ansie terribili. Malgrado l’illusione in tutti noi, che non si
sarebbe osato scaricare della mitraglia, eravamo tutti silenziosi. Il secondo
colpo sollevò una nube che ci tolse dalla vista soldati, cannone e ufficiale.
Prima o durante il
rumoreggiamento, un uomo attraversava la piazza dello Scalo Merci con la
propria figlia di nove anni. I particolari li ho saputi quando siamo accorsi ad
aiutarlo. La ragazzina è stata colpita alla fronte. Il padre non ebbe che un
grido di dolore. Si precipitò su lei per sollevarla. Ma una volta che se l’ebbe
tra le braccia, l’uomo svenne. Piegò sulle gambe e andò a sbattere la fronte
sul selciato. Lo aiutammo ad alzarsi. Qualcuno raccolse la morticina e non
pochi seguirono il padre, il quale ha continuato a piangere fino
all’abitazione.
Non ci eravamo accorti che al
tempo stesso uno stalliere, il quale aveva appena finito di dare da mangiare e
da bere alle bestie e divorarsi la solita scodella di minestra, avviato
all’osteria in faccia a berne un quinto, aveva subito la stessa sorte. Non
aveva fatto che tre o quattro passi che precipitava a terra con il ventre
squarciato dalla mitraglia.
Più innanzi trovammo un giovane
tedesco, del quale non ho saputo scrivere il nome, colpito al cuore da un
proiettile, mentre era uscito di casa a comperarsi un sigaro.
Tutto sommato, la seconda
cannonata ha lasciato in terra tre cadaveri.
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