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Nicola Francesco Haym Giulio Cesare IntraText CT - Lettura del testo |
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(mentre Sesto vuol prendere la spada di Tolomeo, vien sorpreso da Achilla, che entra
Che fia?
(da se' ):
Arma la man che non è tempo, o Sire, di star fra vezzi in amorosa parte; queste Veneri lascia, e vola a Marte!
Mentre io cerco di Cesare la strage, s'avventa egli fra i nostri, ma il numero di molti alla virtù d'un solo al fin prevale; fugge con Curio, e da balcon sublime si scaglia d'improvviso in mezzo al porto, ed io miro in un punto Curio sommerso,
(da se'):
(da se'): Oh Numi!
Or Cleopatra e delle trombe ai bellicosi carmi, di Cesare in vedetta, corre co' suoi
in isposa costei tu mi conceda.
Temerario! Beltà che non ha pari d'un tradimento in guiderdon pretendi?
Sire...
Il mio servir questa mercé riceve?
Olà!
(da se'): A chi fede non ha, fe' non si deve. (parte)
Ciascuna si ritiri; dopo breve soggiorno vittorioso fra voi farò ritorno.
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