Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Nicola Francesco Haym
Giulio Cesare

IntraText CT - Lettura del testo

  • Atto Primo
    • Scena decima
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Scena decima

Achilla, Tolomeo (con seguito e guardie),

Cornelia e Sesto

(Cornelia e Sesto entrano)

 

ACHILLE

Sire, con Sesto il figlio

questa  è Cornelia.

 

TOLOMEO

(da se'):

(Oh che sembianze, Amore!)

 

CORNELIA

Ingrato, a quel Pompeo, che al tuo gran padre

il diadema reale

stabilì sulla chioma,

tu recidesti il capo in faccia a Roma?

 

SESTO

Empio, ti sfido a singolar certame;

veder farò con generosa destra

aperto a questo regno

che non sei Tolomeo, che un indegno.

 

TOLOMEO

Oh là! da vigil stuol sian custoditi

questi Romani arditi.

 

ACHILLA

Alto signor, condona

il lor cieco furor!

 

TOLOMEO

Per or mi basta

ch'abbia garzon sì folle

di carcere la reggia.

(accenna alla guardie)

Costei, che baldanzosa

vilipese il rispetto

di maestà regnante,

nel giardin del serraglio abbia per pena

il coltivar i fiori.

(piano ad Achilla)

Io per te serbo

questa dell'alma tua bella tiranna.

 

ACHILLA

Felice me!

 

TOLOMEO

(da se'):

(Quanto costui s'inganna!)

(parte con seguito)

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License