Capitolo
1 I | dignità senza forza. Quale uomo assennato compatirà mai
2 II | tollerabile lo stato suo. Non c’è uomo infelice che non si consoli
3 II | in aria è diverso in ogni uomo, più o men bello, più o
4 III | andare riuscite letali ad un uomo avvezzo a tanta operosità.
5 III | agevolmente ogni ostacolo. «L’uomo» diceva Giordano Bruno,
6 III | vergognoso di povertà «l’uomo senza l’argento et oro,
7 IV | devozione. Il figliuolo, uomo già maturo d’età, facetissimo,
8 V | stato più acerbo, per un uomo della tempra di Cesare Borgia,
9 V | appena il supremo riposo dell’uomo, caro per affetti privati,
10 V | verità di quel detto: O uomo, ricordati che sei polvere
11 V | difetto. Epperò addimandiamo l’uomo animale ragionevole.~Ed
12 V | pecchiare ed il pacchiare, era uomo colto ed arguto. Don Diego
13 VI | da meno ed un menno: «È uomo che non val molto e che
14 VI | milanese, Giason Maino, uomo di turpi costumi. Il quale
15 VIII| ch’era il Borgia, quell’uomo che aveva accumulato prodezze,
16 VIII| dello amore. Il Duca era uomo di mondo e provetto, sapeva
17 VIII| lacrime. Come non ammirare l’uomo che annunziava la fine di
18 VIII| di gratitudine verso un uomo? Neppure la Cenerentola
19 VIII| animali, perché l’uccider un uomo torna più facile dell’uccidere
20 X | reggia. Chiamava: «Accorr’uomo! Gente, gente! Aiuto! Soccorso!
21 X | rendere allegro.~Ma quell’uomo in cui grave ognor più cresca~
22 X | sia virtù) naturale all’uomo; né veniva inculcata dalla
23 X | torto. Ciò che costituisce l’uomo, ciò che davvero è l’uomo,
24 X | uomo, ciò che davvero è l’uomo, sono i suoi pensieri, la
25 XI | vendere a Genova; fu nondimeno uomo di grandissimo ingegno e
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