Capitolo
1 I | acrimonia al Duca Valentino, c’induce a venerarne la memoria.
2 II | tollerabile lo stato suo. Non c’è uomo infelice che non si
3 II | assurdità, la sua cronaca c’è pervenuta intrinsecamente
4 III | rispondeva: «Una speranza c’è: ch’io non son morto».
5 III | prigioniero (per chiedergli che c’era di vero nella fama che
6 III | invano, il fuggiasco. Poi c’ebbe una febbre biliosa,
7 III | impietosire, tanto più che non c’era alcuno che invidiasse
8 IV | Ispagna». Ma il Borgia non c’era mica venuto per volontà
9 IV | chi solo alla metà, non c’è altro divario che d’un
10 V | natura.~Ma in que’ tempi c’era più fede nelle meraviglie,
11 V | le carte del Machiavello c’è un epitome di alcune lettere
12 VI | Siviglia,~essere apocrifa: c’è stata sostituzione di lame.
13 VI | napolitano Giambattista Basile c’è una burrasca narrata da
14 VII | velatissimi, eppoi, non c’è che dire, faceva un bel
15 VIII| deficienza di documenti c’impedisce quasi sempre di
16 VIII| volete? le stie eran vuote e c’era bisogno di far prigionieri
17 VIII| del piccolo squadrone. Non c’era mai stata tanta concordia
18 IX | ogni giorno più. Per lei, c’era lui, e poi nulla e nessuno.
19 IX | stabiliremo tutto. Non c’è fretta, non c’è fretta...».~«
20 IX | tutto. Non c’è fretta, non c’è fretta...».~«Vedi, Cesare,
21 IX | di bastagi, o tamani che c’erano al Messico allora. «
22 X | finito per lei. Per lei, non c’era più mondo. Sperar gioia
23 X | traversar lo Atlantico. Se c’era chi volesse accompagnarla,
24 XI | sanguinosi della pagana: e c’era chi non dubitava di preporre
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