1-asser | asset-cener | cense-datog | ddo-fabbr | fabri-idoli | idrog-laute | lavas-nette | neve-porci | porge-rifle | rifor-sette | setti-tenne | tenor-vivic | vivon-zuppa
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1502 X | Ciaciunena dell’altro quadro:~‘Ddò’ pittata ’nce stea ’na bella
1503 I | maximus Urbis imperator, debba rivomitare in un giorno
1504 X | particolari. La parte drammatica debbe prevaler sempre in fine
1505 V | dovunque, ricorderebbero a’ debellati la sua possanza soprannaturale.
1506 IV | allora che adesso, ma già decaduta dalla prosperità dell’epoca
1507 XI | maledizioni, dichiarandolo decaduto e privato del dominio di
1508 X | trovare un Perseo che la decapita, la decolla, le fa la testa,
1509 VIII | geroglifici aztechi, ch’e’ sapeva deciferare, è il mio principale autore
1510 VIII | a giornata. Gli europei decisero le sorti della battaglia.
1511 I | esagerazione stessa, venivan declamati per ischerzo ed isvago ed
1512 XI | ambiziosi son costretti a declinar continuamente, come quel
1513 V | fragilissimi delle membra e nel declinare di poche ore oltre la esalata
1514 X | Perseo che la decapita, la decolla, le fa la testa, le mozza
1515 III | crudeltà commesse vivendo. Dee presumersi che Domineddio
1516 VIII | storici, che la mancanza e deficienza di documenti c’impedisce
1517 V | sperabas omnia Caesar.~Omnia deficiunt: incipis esse nihil.~Nulla!
1518 V | sacrifici umani ad un idolo deforme chiamato Guizzilopòccili,
1519 VIII | cui la mala fata l’aveva defraudata dall’infanzia. Come avrebbe
1520 VIII | tamquam in viventium, nam defunctorum cadavera veluti sacrosanta
1521 V | guancia del saggio antenato il degenere nepote leggerà il rimproccio
1522 | degl’
1523 XI | accolse benignamente i messi, degnò accettare con gradimento
1524 | Deh
1525 IX | divennero così strapotenti che deliberò soddisfarsi ad ogni costo,
1526 VIII | lodavano come cibo soave e delicato. Stupivano al vederli aborrir
1527 V | geografiche da lui rozzamente delineate; mostrava que’ gioielli
1528 IX | si fondano imperi senza delitti e machiavellismo: perché? —
1529 IV | reato; e se non misfatto e delitto, almeno almeno una contravvenzion...
1530 X | indifferente a tutto:~Parian tante delizie, onde l’adesca.~Ogni altro (
1531 V | versano nella illusa anima una deliziosa obblianza della perdita
1532 V | scorgi tutta la città e le deliziose colline circostanti ed il
1533 IX | s’appagava di quell’ozio delizioso. Quali onori, quali allori,
1534 VII | volentieri altari ed are, templi, delubri, fani, chiese, sinagoghe,
1535 III | castellana, riuscisse a deludere la sorveglianza dell’Orteguilla-y-Zumarraga.
1536 III | bellissima sua fine ed onorevole deluse molti francesi, italiani
1537 VIII | del cielo e paventava di demeritarlo. Ma gli fu forza cedere
1538 VIII | della potenza della loro democrazia), tutto lasciarono ed abbandonarono
1539 V | MDCCCLXXIV) cerchi provare che Demogorgone abbia facoltà di modificarlo. (
1540 V | dissertazioncella: De Imperio Demogorgonense (Gottinga, MDCCCLXXIV) cerchi
1541 V | farfarelli, spiritelli, demonietti, folletti, appunto come
1542 VI | somministrandogli quanto denaro occorreva per comperar le
1543 XI | strumento de’ principi più denarosi, come accadeva allo Imperador
1544 V | ingiustizia storica della denominazione... I reduci dall’America,
1545 VII | che racconta così a Fi denzio come prima provasse la bevanda
1546 VI | del Bandello: «Stava il Deodati come trasognato, quando
1547 III | settimane, i mesi. Il Borgia deperiva. Era malguarito del veleno
1548 X | termini quella tempesta che deplorai non aver travagliato il
1549 V | dramma, ciascun di loro depone il vestone di broccato,
1550 VIII | figliuolo di Alessandro VI, deponendo lo scettro fra mani, la
1551 VI | condizioni tali, che egli presto deponeva la idea di partecipare alla
1552 XI | seguaci ed immenso tesoro, per depor questo a’ piedi del Sommo
1553 IX | preziosa, io. Dunque dovresti deporre l’ambizion tua? dunque saresti
1554 VIII | saziare i vincitori. I quali, deridendoli per quel timor panico e
1555 VIII | soif, il faut qu’elle se désaltère~Fût-ce avec du poison...~
1556 VII | sicurissimo.~Se attendessi a descriver minutamente come s’iniziarono
1557 X | X~Chi descriverà lo spavento e lo sgomento
1558 V | raccapriccio da non potersi descrivere! Diamine se piangeva la
1559 X | potrei sbizzarrirmi adesso a descriverla. Ma sarebbe contr’ogni buona
1560 II | in castello. Chi potrebbe descriverne il giubilo quando seppe
1561 VII | adorato come Iddio.~Io non descriverò minutamente la marcia trionfale
1562 IV | Duca Valentino, il quale ci descrivesse le cose com’egli le vide
1563 V | verità dei racconti. Egli descriveva minutamente di quanto vantaggio
1564 IV | cui la ingenua e schietta descrizion delle cose o narrazione
1565 VII | o l’altro, non parea lor desiderabile. Però gl’indiani non ricettavano
1566 V | in quel romitorio che più desiderare in terra. Il valentuomo
1567 IX | quanto sperava da lei; come desiderasse condurla seco rimpatriando;
1568 VIII | affetti. Cesare Borgia avea desiderata la corona d’Italia: e quella
1569 IX | unica, al mondo sola. Pur desiderava veder la moglie almeno una
1570 V | queste conseguenze remote, desideravano che la Ciaciunena prendesse
1571 II | resistere, ned a fuggire, desiderò almeno di venir tradotto
1572 I | anfiteatrali:~Ne tibi, Roma, novae desint spectacula pompae,~Amphitheatraleis
1573 IX | meta il pentimento a’ gran desiri?~Il Duca con non meno infinite
1574 II | prostrarsi ai piedi del despota vivo ed a profanar le tombe
1575 V | nelle illusioni, quando sono destate dai virtuosi affetti dell’
1576 V | la esalata anima, le avea destinate a pasto di osceni vermi.
1577 VIII | fatti prigionieri, venivan destinati a placare i numi e saziare
1578 IX | ufficio di Gorgona cui la destinava, ch’ella s’invanì di tal
1579 VI | gioivano, esultavano de’ mutati destini: la rapina, la pirateria,
1580 V | dottrina sboccarono: quelle destre che sì stupende bellezze
1581 VI | descrizione patetica, che desumo da un romanzo del veneziano
1582 VIII | avventuriere, sta appunto in questa determinatezza del desiderio o dell’ambizione.
1583 VIII | Agostino: Multo peiores sunt ac detestandi qui in corpora mortuorum
1584 VII | nel vecchio mondo veniva detestato, esecrato, abominato come
1585 X | il popolo tescucano, che detestavano ed esecravano la coniugicida
1586 V | danno, ad isvantaggio, a detrimento del Regno di Tescuco o della
1587 IX | rispondeva:~Veri sono i tuoi detti e i miei perigli:~Ma lieve
1588 III | castellano (che, particolarmente devota all’ex vescovo ed ex cardinale,
1589 VI | alcuni frati più fidati e devoti a lui per prender parte
1590 XI | benedizione rompesse la fattura diabolica; o che nell’atmosfera pura
1591 V | infernale, indemoniato, diabolico, satanico, mefistofelico,
1592 VII | che egghi abbin le budella diacciaee». Io avevo pensato d’introdur
1593 XI | argentifere! cave di smeraldi e diamanti! Oh che bella cosa! che
1594 V | non potersi descrivere! Diamine se piangeva la bimba! una
1595 VI | espressione dell’ossequio che dianzi professavano al loro confratello
1596 IV | non pensavano a tenere un diario, un giornale di quanto loro
1597 VII | CARPANO Sie, di coresta. Che diaschin di beiture alla moda! La
1598 III | molti anni dopo, un buon diavolaccio di vecchio, mastro di posta
1599 II(1)| lettore questo favore e mi dica se sa, su due piedi, indicar
1600 V | Lambrum~Esse reversurum, dicat babenda fides?~Omnia nunc
1601 X | europei. Molti s’erano, come dicemmo, accasati, ed eran signoroni
1602 X | mutto sotto, e chesto volea dicere:~«No’nce vonno né zie e
1603 VIII | nel tor licenzia.~S’io le dicessi: «Dio vi salvi e siate la~
1604 VI | pirateria, la conquista, dicevan lor meglio che il colonizzare
1605 VII | neanche agli antropofagi. Dicevo che i messicani pascevan
1606 XI | maggiori censure e maledizioni, dichiarandolo decaduto e privato del dominio
1607 VI | volea seguirne la fortuna a dichiararlo e segregarsi, promettendo
1608 V | notavi~Nulla fides dictis dicitur esse meis.~Q uis mihi, si
1609 IV | e questo brano d’una sua dicommedia:~VOLPINO Odi: fa mèttere~
1610 V | visa notavi~Nulla fides dictis dicitur esse meis.~Q uis
1611 X | medico che sbarcò per poco diè contezza alla Ciaciunena
1612 | dieci
1613 V | regolamento il quale si dieder la briga di compilare.~Grazie
1614 VIII | repubblicani, ch’e’ se la diedero a gambe alla prima scarica
1615 X | ste granfie o ’ntra ’sti diente».~Ma questo motto era l’
1616 V | sua bontà, da mantenersi e difendere era solo con la prepotenza.
1617 I | il Ferruccio e gli altri difensori di Firenze, né possono commendarsi
1618 V | morali di cui per lo più difettano anch’essi ed esse, hanno
1619 VI | dissentisse, che facesse diffalta: gioivano, esultavano de’
1620 III | vorrebbero screditar la religione diffamandone i ministri) si recava talvolta
1621 VIII | vi ringrazierà tanto. La differenza fra l’amante ed il libertino,
1622 V | persuadere loro una cosa, ma è difficile fermargli in quella persuasione.
1623 VI | gli animi più ritrosi e difficili, gli era agevol cosa, sol
1624 V | curavano che di mangiare e digerir bene, molestarono il nuovo
1625 I | per gli stati né bene, né dignità senza forza. Quale uomo
1626 VII | introdur qui una curiosa digressione intorno all’uso di questa
1627 X | non t’hai a perdere in digressioni, descrizioni, episodi, incidenti,
1628 V | chi vi si attuffasse e vi diguazzasse o vi si facesse sciaguattar
1629 VII | lo ’mpalato, fin al fondo dil cocuzzolo della gola. Tirai
1630 V | sebbene si compiaccia e diletti di ostentare dello scetticismo
1631 V | quella stanza era bella e dilettosa. Ma ora comprendeva per
1632 V | uccidersi, anzi da educarsi diligentemente, però sempre col capo coverto
1633 VI | le sartie e i canapi. La diligenza del Trace, che con una generosa
1634 VI | foce del Beti; e quindi si dilungarono con prospero vento dalla
1635 VI | visitandolo un vescovo, gli dimandò come stava la mogliera ed
1636 IX | dissipano gli abitatori, non si dimentica quel nome, né quelli ordini,
1637 X | Aiuto! Soccorso! Medici!» dimenticando non esserci rimedio o riparo
1638 VI | Quando apparve dunque... dimenticavo d’aggiungere ch’egli aveva
1639 XI | vederla entrare sclamò: Nunc dimitte servum tuum, domine, e quand’
1640 V | le loro stanze su certe dimonia che facevan di bastagi i
1641 IV | cannella; dové mangiarne, per dimostrar la sicilianità sua, ma sostenne
1642 VII | come Quintino Sella. Aveva dimostrato la natura divina sua beneficando,
1643 V | ho letto nell’Humboldt la dimostrazione che quel nome venne usato
1644 I | discutibilissime ed alcune dimostre false: dò tutto per vero,
1645 VIII | per conseguenza rimaneva dimostro l’antropofagia essere una
1646 | dinanzi
1647 I | sventure o lo scempio di quelle dinastiucole che consumarono l’Italia
1648 VI | questi dubbi sul luogo! Dininguardi. Anzi giurate che la tale
1649 V | volta d’esser giunto nei dintorni del paradiso terrestre e
1650 X | divina: videro con piacere la dipartita della rea, ed augurarono
1651 I | singolare contro Alessandro VI, dipende dalla parte che questi,
1652 IX | della posizione del padre. Dipinse con tali splendidi colori
1653 VI | sarebber compadroni; ed ebbe dipinta agevole la cosa, perché,
1654 V | argenterie, ne’ ricami, nelle dipinture, nelle scolture, fu ridotto
1655 V | Cecrope o di Eretteo, poco dipoi esce vestito da servo, perché
1656 V | poteva pesare forse, a un dipresso, all’incirca, suppergiù,
1657 VIII | Eh no! che diavolo~Le direi poi se sternutasse?... «
1658 V | ravignan patrizio: «Se mi direte che dai denti di un teschio
1659 XI | per offerirgli il dominio diretto di uno impero sterminato,
1660 IX | dunque il narcotico, senza dirgliene nulla, a colezione. Operò
1661 IV | dopo il Navagero sapeva dirne solo: «Madrid è buonissimo
1662 IV | impervio o per qualche balza dirupata, oziando, pregando, predicando,
1663 III | supponeva star Cesare a disagio e far magri pranzi e scarse
1664 V | infelice pure oltre ogni dire. Disamata da tutti, fuori d’ogni speranza
1665 V | che il Duca curiosamente disaminò. Que’ suoi schiavi, che
1666 VIII | che discrepasse, uno che disapprovasse la fuga o vi si opponesse!
1667 V | profeti armati vinsero e li disarmati rovinarono: la natura de’
1668 IV | per que’ tempi, lungo e disastroso, anche avendo come le signorie
1669 VI | esempio, nelle Avventurose disavventure del napolitano Giambattista
1670 IV | sasso, l’acqua, che poi discende al borgo nel piano. Salvo
1671 VIII | de Alva Ichtlilcocitlo, discendente anche lui dalla regia prosapia
1672 XI | di bassissima gente fosse disceso, e non si vergognasse spesse
1673 X | di qualsiasi genere poter disciogliere quella rigidezza, riumanar
1674 I | ingegni miracolosi in ogni disciplina, che le mancano nella età
1675 VII | essere stati più scostumati, discoli, libertini, di tanti popoli
1676 VIII | Ancorché tanto onor si disconvegna~Alla vil carne di sì infami
1677 X | accorgesse di star col volto discoperto e pensasse a rimmascherarsi,
1678 VIII | dovendo mai un popolo rimaner discorde nelle sconfitte. Onde alla
1679 V | dov’è un gran lago, poco discosto dal quale sorge una vasta
1680 I | veggono la conformità o la discrepanza dalla missione dell’epoca.
1681 I | eliminandosi sempre più discrepanze e minorando le varietà de’
1682 VIII | vivi.~Non ci fu uno che discrepasse, uno che disapprovasse la
1683 V | rozzamente disegnate, e discreti calcoli astronomici, che
1684 VIII | doveva aver ragumate e discusse seco medesimo tutte le formole
1685 V | consiglio. I savii, dopo lungo discutere, dopo proposte, controproposte,
1686 II | Stando in quella città discutevano grandi schemi per impadronirsi
1687 I | quantunque parecchie siano discutibilissime ed alcune dimostre false:
1688 VI | segregarsi, promettendo anche a’ disertori lo stipendio d’un anno ed
1689 IX | a vivere libera e non la disfaccia, aspetti di essere disfatto
1690 V | irrevocabile; non può mutarsi, disfarsi, distruggersi né da lei,
1691 XI | da una fiorita, ch’io ne disgrado quelle di Genzano. Una turba
1692 X | Valentino nel narrar le sue disgrazie:~Nc’era ’na gatta, che ’
1693 I | breve alle potenti forze disgregatrici interne. Ci vollero le gare
1694 V | perché molti sgannati e disillusi si ricoveravano in tarda
1695 VI | sconsigliatezza. Troppi disinganni avevan colpito gli avventurieri
1696 VI | momenti di accasciamento e disinganno, ne’ quali si riteneva che
1697 V | perdita loro. E se la mano disiosa si stenda alla chiedente
1698 VI | riconoscenti e memori, cercarono di disobbligarsi in questa occorrenza verso
1699 VIII | smaschero! Se prosegui, mi disocchialo!». Ed uno che sospetti della
1700 II | imperdonabile; e Gonsalvo si disonorò e s’infamò eseguendone gli
1701 XI | sua attività collerica e disordinata avea funestato la Italia,
1702 VI | vive, come una insegna». La dispensa era stata accordata da Rodrigo
1703 VI | governar lo Stato, che il Papa dispensi che la moglie sia del fratello,
1704 III | Vostra Mercè non deve disperare; tutto s’acconcerà, ci sarà
1705 II | medicina al male.~Se arma cuor disperato~A’ propri danni suoi destra
1706 V | rimproccio di sue fallanze e dispetterà la impresa vita rotta a
1707 VIII | servizii?».~Questo non mi dispiace: solo quel «ben vi~Venga»,
1708 X | vermiglio~D’aquila ingorda il dispietato artiglio.~Gli schiavi od
1709 V | antichi disegni ed audaci. Disponendo di tal forza miracolosa,
1710 VIII | spadroneggiasse a suo talento, disponesse di tutto, pigliasse quel
1711 II | adamantino scudo.~In tale disposizione d’animo il Borgia giunse
1712 VII | Borgia non abusò delle buone disposizioni. E’ non veniva, come pochi
1713 II | ché le plebi son sempre disposte ed a prostrarsi ai piedi
1714 V | sincero e quando l’ebbe ben disposto a’ suoi intenti, gl’impartì
1715 III | tirando ad ingrassare, disprezzando gli onori ed il potere e
1716 X | stata demenza. Ed avrebbe disprezzata sé stessa, se avesse potuto
1717 VII | maladetto ailberello, che mi dissan, che ghi era fatto di quell’
1718 VIII | essendovi il peggio de’ dissensi nelle operazioni di guerra:
1719 VI | guidarli. Non uno fra tanti che dissentisse, che facesse diffalta: gioivano,
1720 V | l’acuto Tropfio nella sua dissertazioncella: De Imperio Demogorgonense (
1721 IX | se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, non si dimentica
1722 VIII | distoglierlo dal proposito, dissuadernelo, rappresentandogli la gravità
1723 V | tormenti feroci, venivan poi distesi sopra una lastra di sasso:
1724 VIII | della Principessa tentò distoglierlo dal proposito, dissuadernelo,
1725 V | non lo ammenda, e non ne distrugge le conseguenze. La fata
1726 I | ne ha nella penisola, e distruggere ed amalgamare centinaia
1727 IX | di prima; sterminerebbe, distruggerebbe, si vendicherebbe; ma prima
1728 V | non può mutarsi, disfarsi, distruggersi né da lei, né da altri,
1729 I | le guerre fraterne, che distrussero parte delle repubblichette,
1730 XI | dallo assedio di Legnano. Disubbidendo Alfonso, avea minacciato
1731 IX | si provvegga, se non si disuniscono o dissipano gli abitatori,
1732 VII | scioccolata. E se la gente che vo’ dite voi, se la beje per so’
1733 VIII | essere deputato, ministro, dittatore, ma nel tale stato, non
1734 VIII | orrevole:~«Il ciel vi aiuti, diva». Eh no! che diavolo~Le
1735 X | fatto, quando le intenzioni divengono opera o risultato, quando
1736 V | sguardi. Oh, perché la non divenisse trista e malvagia, perché
1737 VI | di raggiunger le Antille, divenne l’arbitro di tutti i cuori,
1738 I | pubblico quanto ha di umano, diventa inesorabile al pari delle
1739 VIII | ereditiere e belle del paese, diventando signoroni e feudatari, mercè
1740 V | che, come vuole il dramma, diventano ora Creonti, ora Priami,
1741 VIII | qualunque. Offrite al Cavour di diventar ministro di Napoleone III:
1742 I | mancò che il pio disegno non diventasse fatto: se un veleno bevuto
1743 V | migliori condottieri… sbaglio, diventerebbono anche troppo resistenti;
1744 V | schivata, ed aborrita tanto. Diventò la pietrificatrice universale
1745 V | contemplar la madre sol quando fu divenuta cadavere. Allora, solo allora,
1746 II(1)| Verso del Voltaire divenuto proverbiale e che di continuo
1747 V | gioielli e quelle gemme tanto diversi e come valore e come lavoro
1748 V | sorrise e guardò colei che la divertiva e che immediatamente restò
1749 IX | ch’è nel Principe: «Chi diviene padrone di una città consueta
1750 VII | angue gemello) era un’antica divinità che que’ popoli immaginavano
1751 VIII | scrittori, il popolo di Dio divorarono le membra cruente de’ romani
1752 I | giorno cinquecento città divorate in cinque anni.~Quingentas
1753 VII | benefici, che de’ buoni pranzi divorati nelle città e de’ buoni
1754 I | venerarne la memoria. Avea divorato cinquecento città; e non
1755 VIII | in carcere.~Ebbene quel divorator di città ch’era il Borgia,
1756 III | grazie alle elemosine de’ divoti spagnuoli e pii, grazie
1757 I | besanzonese Vittor Hugo, il quale divulgò un volume di giambi archilochei
1758 IX | stimò; ebbe in lei un’amante docile ed un amico austero. Le
1759 X | coniugicida involontaria (ma cosa documentava la involontarietà del misfatto?)
1760 VIII | mancanza e deficienza di documenti c’impedisce quasi sempre
1761 III | Sassoferrato: o questo è nuovo documento, che i begl’ingegni spesso
1762 III | Lodovico Domenichi nel dodicesimo libro della Historia Varia,
1763 V | Morgana, il quale «avea dodicimila camere, quattromila sale
1764 IX | per farle conoscere le dolcezze di un degno amore. Gli promise
1765 VIII | meglio dir: «Signora mia dolcissima,~Dio vi contenti, come state?».
1766 IX | della sua donna ed i baci dolcissimi di lei?~Che non credo che
1767 VII | nazionali e soprattutto dolciumi. Si sa ch’è dritto degli
1768 VI | una rocca, prigioniero, dolendosi e rodendosi di continuo.~
1769 V | nel MCCCCXCIV di Vaglia dolid da Simon Verde del Borgo
1770 V | noto il brano seguente: «Domandando al Capitano delle qualità
1771 V | conservazione, che è la cosa domandata dal cuore: perché giorno
1772 V | cerca; e così scoperse la domenica delle Palme del MDXII la
1773 IV | di un zoccolante o d’un domenicano. Le sue idee eran tutte
1774 III | oscuramente in Navarra. Lodovico Domenichi nel dodicesimo libro della
1775 XI | baratteria. «Si dice» scriveva Domenico Trevisani, oratore veneziano «
1776 VII | senno per la felicità nostra domestica, nescio. Basta, per ritornare
1777 VIII | il godimento delle gioie domestiche e de’ piaceri che le offriva
1778 V | rispetto, ma da servitori, domestici, familiari, sergenti, fanti,
1779 V | porre a repentaglio l’onor domestico e la certezza della prole,
1780 V | cavalcando, combattendo, dominando, spogliando e spodestando.
1781 X | nel soddisfare la passione dominante. Era della tempra la Ciaciunena
1782 VI | sommi Re, ch’ogni pendice~Dominate mondana ed ogni piaggia,~
1783 XI | Nunc dimitte servum tuum, domine, e quand’ella gli fu caduta
1784 III | vivendo. Dee presumersi che Domineddio gli usasse questa misericordia,
1785 I | penisola tutta, tranne forse i dominî della Serenissima. Poco
1786 VI | si arrabattò, assistendo, donando, accarezzando, promettendo,
1787 VI | di Medina-Sidonia volle donare al Borgia, co me ricordo
1788 X | stravagante di Creti:~Se potess’io donarti,~Bella imagin gradita~Qual
1789 IV | di abbondanti elemosine e donativi magnificentissimi, ricambiati
1790 VI | guidati son da un saggio donno.~ ~Or quai duci del secolo
1791 V | leggersi senza provare un doppio rincrescimento; primo, che
1792 VII | catafratto, con un elmo dorato in capo che risplendeva
1793 VI | una burrasca narrata da Dorillo.~Ma lasso! invidioso del
1794 V | rispondeva, non buzzicava. «Dormi forse, tangheraccia?» strillava
1795 IX | ma non dubitoso. La bella dormiente giaceva in letto, mascherata,
1796 III | Borgia. Mangione, beone, dormiglione, chiacchierone, poltrone,
1797 V | strillava la Regina. Non dormiva ché avrebbe tentennato il
1798 IX | fosse troppo leggiera la dose del farmaco, od eccedesse
1799 V | le fate benevole l’avevan dotata anche di vero pudore e di
1800 V | ascoltava con giubilo conferir doti alla pargoletta. Chi le
1801 V | tutti i professori di una dotta città mi gridassero: Noi
1802 V | né da altri, secondo il dottissimo Blödsinning nell’aureo suo
1803 VI | eserciti è felice~Ch’un dotto capitan sopra si aggia,~
1804 V | tanti fiumi di eloquenza e dottrina sboccarono: quelle destre
1805 IV | zucchero e con la cannella; dové mangiarne, per dimostrar
1806 VIII | repubblicani acume politico, non dovendo mai un popolo rimaner discorde
1807 V | calcoli astronomici, che dovevano agevolar di molto il ritrovar
1808 V | soma, le fate messicane dovevansi contentare di viaggiare
1809 IX | facoltà preziosa, io. Dunque dovresti deporre l’ambizion tua?
1810 I | Povero Cesare Borgia! cos’ha dovuto soffrire chiuso e custodito
1811 V | europee avevan carri tratti da draghi volanti; ma gli astechi,
1812 X | incidenti, particolari. La parte drammatica debbe prevaler sempre in
1813 VII | sarti, calzolai, cappellai, drappieri, guantai, eccetera, eccetera,
1814 VIII | se désaltère~Fût-ce avec du poison...~La Principessa
1815 VI | bene dal manifestar questi dubbi sul luogo! Dininguardi.
1816 VI | l’autenticità è del pari dubbia! Ma guardatevi bene dal
1817 III | forse ad arte, notizie dubbie ed erronee. Da’ più si ritiene
1818 V | cameriste, rimanevan perplessi e dubbiosi e chiedevano a sé stessi
1819 III | sospetto di veleno nell’ostia) dubitò di quel che infatti era
1820 IX | col cuore tremante, ma non dubitoso. La bella dormiente giaceva
1821 II | fe’ giustiziare nella sua ducal Milano. Il quale rispose
1822 I | voravit Urbes...~Urbes sub ducibus suis quietas...~Ecce, ecce
1823 I | Nemesim, o venusta fata,~O dulce ac lepidum, Marine, factum!~
1824 II | per ragion di guerra, ma duolmi ch’io non precipitassi dal
1825 | durante
1826 IX | davanti, gli parrebbe men duro il non poter contemplar
1827 IV | Venderli a dritto or può;~durò fatica Cesare a trattenersi
1828 X | sperimentata tanta dolcezza? Oh ebbrezze di amore, come vivere senza
1829 X | la Ciaciunena, il medico ebreo, una trentina de’ seguaci
1830 IX | la dose del farmaco, od eccedesse impetuosamente ne’ baci
1831 | eccetto
1832 XI | si facesse di tutto per eccitare la curiosità pubblica premendole
1833 VI | indiani col pronosticare un ecclisse solare:~Crediate, o sommi
1834 | Eccola
1835 | eccoli
1836 V | in lei una mummificatrice economica, anzi gratuita, con vantaggio
1837 II | voilà justement comme on écrit l’histoire.1~ ~
1838 VIII | ricchezze, per popolazione, per edifizi e soprattutto pe’ teocalli
1839 V | sul Citerone il neonato Edipo, per sola paura di un male
1840 IV | quantunque, come diceva un editore, «stimeranno alcuni per
1841 V | trovar sollazzo o conforto educando, affezionandosi qualche
1842 V | fosse da uccidersi, anzi da educarsi diligentemente, però sempre
1843 V | occhi bendati; ed usando gli educatori precauzioni senza fine,
1844 X | né veniva inculcata dalla educazione messicana; ned il Duca Valentino
1845 VIII | antropofagia, bestial scostume, efferità, che a noi sembra inconcepibile
1846 VII | europeo, era promosso Dio effettivo in America. Quezzalcoatte (
1847 V | storico può essere d’un grande effetto politico; il salvar quelle
1848 X | consolar gli afflitti: parole efficaci solo nei dolori superficiali,
1849 VIII | prova sul povero Toledo dell’efficacia de’ vetri colorati nel togliere
1850 I | allegrezza sua per la pace effimera, anzi momentanea, che seguì
1851 VII | per so’ consumo, bigna che egghi abbin le budella diacciaee».
1852 IV | più a’ nostri bisogni. Un egheliano tedesco direbbe che i momenti
1853 VIII | romani che assassinarono in Egitto, in Cipro, in Asia, insorgendo
1854 XI | capitoli, stanze, strambotti, egloghe; ed in tutti suppergiù trovavi
1855 IV | propria, si chiuse nello egoismo spirituale: «Se invece di
1856 VIII | teocallo è~Scoperto loco, eguale a un alto trono,~Che tutto
1857 II | di candela d’una stessa egualità e peso e scrisse su ciascun
1858 VII | patriarca Noè: due opinioni egualmente probabili. Gli indiani di
1859 | Eh
1860 X | costo, e pensava con meno eleganza e mitologia, ma con sincerità
1861 VII | redoliva sempre di fragranze elette e risonava di soavissimi
1862 XI | grandissimo ingegno e di molto elevato spirito, come infinite azioni
1863 I | mano formando stati ampli, eliminandosi sempre più discrepanze e
1864 VII | cavallo, catafratto, con un elmo dorato in capo che risplendeva
1865 VIII | ha posto, mi darà tanta eloquenzia~E prontezza di dir, che
1866 VI | manopola ed appoggiata sull’elsa del pistolese (ch’era una
1867 V | proposte, controproposte, emendamenti, pareri vari, e non so quante
1868 I | compenserebbe ogni nequizia, emenderebbe ogni indegnità. Contro tanta
1869 VI | lui, del cui disegno di emigrare in America erano informati.
1870 VIII | trovata stabilita in ambo gli emisferi; che per conseguenza rimaneva
1871 V | imbarcarsi ancor egli per lo emisfero occidentale, per iscoprirvi
1872 VI | Latrar fuor de l’usato l’empia Scilla,~E farsi l’onde infuriate
1873 V | ripeteremmo continuamente l’empietà della Tarquinia.~I tescucani
1874 III | bugiardamente apposte dagli empii, i quali vorrebbero screditar
1875 V | scongiurandola, di ritrattar l’empio voto. Queste umiliazioni
1876 V | spiro, acceso da una celeste emulatrice fiamma, in veder quelle
1877 I | a Novara. Stomacano gli endecasillabi a Marino Caracciolo, ne’
1878 V | capozziato, come dicono energica mente i napolitani. Accorsero
1879 I | sia uterino: esclamazioni enfatiche e vomiti biliosi.~Certo,
1880 IV | è umidissima, per non vi entrar molto il sole e per le esalazioni
1881 V | sulla loggia. Ma non volle entrarvi neppure, dicendo: «Padre,
1882 IV | un figliuolo unico, delle entrate sue grandissime dava poca
1883 V | poveretto di Nezagualpiglio entrò, buttandosele a’ piedi,
1884 V | Duca Valentino rispose allo entusiasta presso a poco nei termini
1885 II | più che dall’arte~De l’Epidaurio nume,~Spesse volte riceve~
1886 I | istanza più remota di valore epigrammatico unito ad insipienza politica.
1887 I | sempre in que’ suoi terribili epigrammi, in quelle saporite epistole
1888 I | epigrammi, in quelle saporite epistole non truovi giudizio che
1889 V | carte del Machiavello c’è un epitome di alcune lettere scritte
1890 VII | ammantatissimi, velatissimi, eppoi, non c’è che dire, faceva
1891 I | né possono commendarsi equamente Alessandro VI, Clemente
1892 V | di Tescuco delle statue equestri in quelle mosse che nessuno
1893 V | di partirsi in una canòa equipaggiata da pochi remigi e carica
1894 V | figliuolo sul fonte battesimale equivale al tirargli una stoccata.
1895 IV | dava poca parte al futuro erede necessario, tenendolo a
1896 V | marito, sperando i figliuoli eredi della sua virtù lapidificativa.
1897 V | avendo mirato a rendere ereditaria la potestà pontificia, vaneggiava
1898 VIII | Borgia impalmarono giovani ereditiere e belle del paese, diventando
1899 XI | antichi traviati parenti ereditò l’infelicità dell’umano
1900 VI | insomma nell’abito degli Eremiti di San Girolamo), attese
1901 IV | Imperadori romani che lo eressero, il monumento è integro
1902 V | personaggio di Cecrope o di Eretteo, poco dipoi esce vestito
1903 V(2) | Luigi Settembrini nello Ergastolo di Santo Stefano e stampata
1904 VII | magnifici padiglioni ed ergendo frascati e trabacche su
1905 | ergo
1906 VII | mitologia, ché gli uomini ergon più volentieri altari ed
1907 VI | fatti furo i più nomati eroi,~Così Cesare e il figlio
1908 VI | arrostire». Ed è forse più eroico dell’intrepidezza nel temporale,
1909 IV | Questo non è oriuolo, ma erraiuolo». Vantandosi inventore di
1910 V | superate le gesta de’ cavalieri erranti, presentandosi anche solo
1911 VI | Perché, come in un corpo errar non lice~Le mani e i piè,
1912 III | moveantur, acquae;~ch’è, se non erro, di Ovidio. La mogliera
1913 III | arte, notizie dubbie ed erronee. Da’ più si ritiene che
1914 V | nuovo il macigno su per l’erta; e dicono, come quel personaggio
1915 VIII | potevano isfoggiar tanta erudizione. Che volete? Eran barbari!
1916 X | allontanarne uno spettacolo che ne esacerbava la disperazione. Ma essa
1917 I | resi inoffensivi dalla esagerazione stessa, venivan declamati
1918 II | sopportabili della speranza». Esagerazioni ipocondriche! come ben disse
1919 V | declinare di poche ore oltre la esalata anima, le avea destinate
1920 V | Regina di Tescuco aveva esalato l’ultimo respiro, solo allora
1921 IV | entrar molto il sole e per le esalazioni continue del fiume; e massime
1922 IX | servire, favorire, giovare, esaltare il suo Cesare, benediceva
1923 XI | Vincoli, già da otto era stato esaltato pontefice; il quale «ancorché
1924 X | di Giulio II. Difatti l’esaltazione di Giuliano Della Rovere
1925 V | orecchio a que’ racconti, di esaminar quelle merci transatlantiche.
1926 I | Borgia fosse un santo; non esaminerò le nefandezze imputate al
1927 V | pietrificatoria si estendeva a’ corpi esanimi eziandio, non a’ soli viventi.
1928 V(2) | Nel Menippo. Cito dalla esatta versione ed elegante delle
1929 VI | di andare a verificar l’esattezza degli statini? Chi doveva
1930 VII | consiglieri di prefettura, esattori, precettori, soldati, eccetera,
1931 V | La credulità umana non è esausta. L’uman genere, sebbene
1932 I | giudizio che non sia uterino: esclamazioni enfatiche e vomiti biliosi.~
1933 V | poiché lo appartavano, il escludevano dalla vita, dal mondo. Il
1934 VI | Corona di Castiglia: n’erano esclusi persino i sudditi del Re
1935 VI | portavano come Alvarado, Escobar, Sandoval, Olid e chi volete
1936 IV | dalle vie sbandito ha gli escrementi,~E così scemo assai l’ispano
1937 I | né cura se il vulgo lo esecra e lo infama, né gl’importa
1938 VII | mondo veniva detestato, esecrato, abominato come l’anticristo,
1939 X | tescucano, che detestavano ed esecravano la coniugicida involontaria (
1940 II | Gonsalvo si disonorò e s’infamò eseguendone gli ordini». Il Borgia,
1941 X | intenzionalmente fatto. Le pareva che l’eseguire ciò che il Valentino ideava
1942 I | non capirne un acca. Gli esempli abbondano. Fra i contemporanei
1943 V | veramente: quei muti testimoni eserciteranno un benauguroso imperio sulle
1944 V | giardini gli parevan più esigui d’un carcere, gli parevano
1945 V | famigliuola, in avvisare la faccia esilarata e tranquilla di quel suo
1946 VII | sdegno d’un Dio maggiore ed esiliato, s’imbarcò sul golfo messicano,~
1947 V | e le rese tollerabile la esistenza. Da quel momento, potendo
1948 X | trassero lieti auguri pel buon esito della impresa. E di lì proseguirono
1949 X | recarsi in Europa per farsi esorcizzare e battezzare dal santo Padre
1950 VIII | possono adoperarsi.~Or con che esordio~Comincierò a parlarle? qual
1951 VI | generosa intrepidezza, ora esortava, ora prometteva, ora minacciava;
1952 IX | la scosse, senza che si espergefacesse. Allora, con mano incerta,
1953 IX | vagheggiarla nello specchio: ma gli esperimenti che vennero fatti sugli
1954 III | miseramente sotto la mannaia, per espiare le malvagità, le crudeltà
1955 II | assicurargli lo impero e non si espone a tardi rimpianti come quel
1956 V | del tempo antico, fecero esporre sul Citerone il neonato
1957 IX | donna, ma nessuno mai si è esposto a tali rischi ogni volta
1958 VIII | gli fu forza cedere alla espressa volontà dell’ospite e condurlo
1959 X | Ciaciunena cercava di frenare le espressioni del suo cordoglio anzi crepacuore.
1960 V | questi spiriti, dottamente l’esprime Cecco d’Ascoli nel capitolo
1961 V | que’ girolamini, facce ch’esprimevan la pecoraggine, la buaggine,
1962 V | almeno vincer battaglie, espugnar città, esercitare comandi,
1963 | esserci
1964 VII | Si sa ch’è dritto degli esseri superiori di approfittare
1965 | esserne
1966 | essersi
1967 V | gelido tocco mi scuote dall’estasi beata, ma il molesto ritorno
1968 V | facoltà pietrificatoria si estendeva a’ corpi esanimi eziandio,
1969 V | per dir meglio, di tutta l’estensione della sua fatal qualità,
1970 I | unità nazionale interna ed esterna, d’un popolo italiano e
1971 I | unità, che anche imposta esternamente dalla violenza, avrebbe
1972 XI | totalmente né parzialmente, allo esterno. Quanto al cuore dell’augusto
1973 IV | abbondante d’arbori; cosa da estimar assai in quel paese».~Il
1974 IV | si concedesse solo dalla estimazione del vulgo».~In quattro altre
1975 X | parte i divisamenti del l’estinto, di parzialmente vendicarlo
1976 IX | gli acquistati imperi~D’estirpar ben d’intorno ogni rampollo,~
1977 V | rincantucciava in fondo all’Estremadura per camparvi ignoto ed oscuro.
1978 I | ultimi sforzi, alle lotte estreme di Cesare, che a lui sembran
1979 V | strani. Voleva renderle gli estremi uffici, essa, voleva chiuderle
1980 X | quando i divisamenti si estrinsecano nel fatto, quando le intenzioni
1981 I | di Napoli. Il Sannazzaro esulta della catastrofe de’ Borgia
1982 VII | adorarlo, esterrefatti ed esultanti nel tempo istesso, unanimi
1983 IX | suo volger di ciglio; ed esultava pensando al terrore, allo
1984 VI | facesse diffalta: gioivano, esultavano de’ mutati destini: la rapina,
1985 X | monti d’acque in su gli eterei campi.~Sue rovine il Nocchier
1986 V | soli viventi. Aveva reso eterna la misera spoglia della
1987 X | fondo senza confini, nero, eterno, gelato, inesorabile».4
1988 VII | ingombro di consonantacce eteroclite, che una bocca italiana
1989 I | poco a poco gli elementi eterogenei; opera non ancor perfetta
1990 VIII | Nezagualpiglio, contr’ogni regola d’etichetta, mosse incontro agli stranieri;
1991 I | iscapricciamento dalla Imperatrice Eugenia e dagl’intimi della corte,
1992 VIII | conoscere quella bestia europea, facesse la prova sul povero
1993 V | guaio: non si riesce in due evasioni consecutive. Non tutti i
1994 I | Alessandro VI.~Gli uomini e gli eventi si giudicano rettamente
1995 II | Indie. E già, prevenendo l’evento con l’agile speme, pensava
1996 V | per mettersi nuovamente in evidenza, gli sarebbe di certo «intervenuto
1997 I | suis quietas...~Ecce, ecce evomit! O Jovem facetum,~O pulchram
1998 V | Guadalupe, per sospendere ex-voti alla immagine della avvocata
1999 | eziandio
2000 II | infelice che non si consoli fabbricandosi un castell’in aria, e riparandovi,
2001 X | portasser via tutte le statue fabbricate in un batter d’occhi dalla
2002 VI | quale è bellissimo e di fabbriche e di giardini pieni di aranci
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