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Vittorio Imbriani
L'impietatrice

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-asser | asset-cener | cense-datog | ddo-fabbr | fabri-idoli | idrog-laute | lavas-nette | neve-porci | porge-rifle | rifor-sette | setti-tenne | tenor-vivic | vivon-zuppa

                                                          grassetto = Testo principale
     Capitolo                                             grigio = Testo di commento
1502 X | Ciaciunena dell’altro quadro:~‘Ddò’ pittata ’nce stea ’na bella 1503 I | maximus Urbis imperator, debba rivomitare in un giorno 1504 X | particolari. La parte drammatica debbe prevaler sempre in fine 1505 V | dovunque, ricorderebbero a’ debellati la sua possanza soprannaturale. 1506 IV | allora che adesso, ma già decaduta dalla prosperità dell’epoca 1507 XI | maledizioni, dichiarandolo decaduto e privato del dominio di 1508 X | trovare un Perseo che la decapita, la decolla, le fa la testa, 1509 VIII | geroglifici aztechi, ch’e’ sapeva deciferare, è il mio principale autore 1510 VIII | a giornata. Gli europei decisero le sorti della battaglia. 1511 I | esagerazione stessa, venivan declamati per ischerzo ed isvago ed 1512 XI | ambiziosi son costretti a declinar continuamente, come quel 1513 V | fragilissimi delle membra e nel declinare di poche ore oltre la esalata 1514 X | Perseo che la decapita, la decolla, le fa la testa, le mozza 1515 III | crudeltà commesse vivendo. Dee presumersi che Domineddio 1516 VIII | storici, che la mancanza e deficienza di documenti c’impedisce 1517 V | sperabas omnia Caesar.~Omnia deficiunt: incipis esse nihil.~Nulla! 1518 V | sacrifici umani ad un idolo deforme chiamato Guizzilopòccili, 1519 VIII | cui la mala fata l’aveva defraudata dall’infanzia. Come avrebbe 1520 VIII | tamquam in viventium, nam defunctorum cadavera veluti sacrosanta 1521 V | guancia del saggio antenato il degenere nepote leggerà il rimproccio 1522 | degl’ 1523 XI | accolse benignamente i messi, degnò accettare con gradimento 1524 | Deh 1525 IX | divennero così strapotenti che deliberò soddisfarsi ad ogni costo, 1526 VIII | lodavano come cibo soave e delicato. Stupivano al vederli aborrir 1527 V | geografiche da lui rozzamente delineate; mostrava que’ gioielli 1528 IX | si fondano imperi senza delitti e machiavellismo: perché? — 1529 IV | reato; e se non misfatto e delitto, almeno almeno una contravvenzion... 1530 X | indifferente a tutto:~Parian tante delizie, onde l’adesca.~Ogni altro ( 1531 V | versano nella illusa anima una deliziosa obblianza della perdita 1532 V | scorgi tutta la città e le deliziose colline circostanti ed il 1533 IX | s’appagava di quell’ozio delizioso. Quali onori, quali allori, 1534 VII | volentieri altari ed are, templi, delubri, fani, chiese, sinagoghe, 1535 III | castellana, riuscisse a deludere la sorveglianza dell’Orteguilla-y-Zumarraga. 1536 III | bellissima sua fine ed onorevole deluse molti francesi, italiani 1537 VIII | del cielo e paventava di demeritarlo. Ma gli fu forza cedere 1538 VIII | della potenza della loro democrazia), tutto lasciarono ed abbandonarono 1539 V | MDCCCLXXIV) cerchi provare che Demogorgone abbia facoltà di modificarlo. ( 1540 V | dissertazioncella: De Imperio Demogorgonense (Gottinga, MDCCCLXXIV) cerchi 1541 V | farfarelli, spiritelli, demonietti, folletti, appunto come 1542 VI | somministrandogli quanto denaro occorreva per comperar le 1543 XI | strumento de’ principi più denarosi, come accadeva allo Imperador 1544 V | ingiustizia storica della denominazione... I reduci dall’America, 1545 VII | che racconta così a Fi denzio come prima provasse la bevanda 1546 VI | del Bandello: «Stava il Deodati come trasognato, quando 1547 III | settimane, i mesi. Il Borgia deperiva. Era malguarito del veleno 1548 X | termini quella tempesta che deplorai non aver travagliato il 1549 V | dramma, ciascun di loro depone il vestone di broccato, 1550 VIII | figliuolo di Alessandro VI, deponendo lo scettro fra mani, la 1551 VI | condizioni tali, che egli presto deponeva la idea di partecipare alla 1552 XI | seguaci ed immenso tesoro, per depor questo a’ piedi del Sommo 1553 IX | preziosa, io. Dunque dovresti deporre l’ambizion tua? dunque saresti 1554 VIII | saziare i vincitori. I quali, deridendoli per quel timor panico e 1555 VIII | soif, il faut quelle se désaltère~Fût-ce avec du poison...~ 1556 VII | sicurissimo.~Se attendessi a descriver minutamente come s’iniziarono 1557 X | X~Chi descriverà lo spavento e lo sgomento 1558 V | raccapriccio da non potersi descrivere! Diamine se piangeva la 1559 X | potrei sbizzarrirmi adesso a descriverla. Ma sarebbe contr’ogni buona 1560 II | in castello. Chi potrebbe descriverne il giubilo quando seppe 1561 VII | adorato come Iddio.~Io non descriverò minutamente la marcia trionfale 1562 IV | Duca Valentino, il quale ci descrivesse le cose com’egli le vide 1563 V | verità dei racconti. Egli descriveva minutamente di quanto vantaggio 1564 IV | cui la ingenua e schietta descrizion delle cose o narrazione 1565 VII | o l’altro, non parea lor desiderabile. Però gl’indiani non ricettavano 1566 V | in quel romitorio che più desiderare in terra. Il valentuomo 1567 IX | quanto sperava da lei; come desiderasse condurla seco rimpatriando; 1568 VIII | affetti. Cesare Borgia avea desiderata la corona d’Italia: e quella 1569 IX | unica, al mondo sola. Pur desiderava veder la moglie almeno una 1570 V | queste conseguenze remote, desideravano che la Ciaciunena prendesse 1571 II | resistere, ned a fuggire, desiderò almeno di venir tradotto 1572 I | anfiteatrali:~Ne tibi, Roma, novae desint spectacula pompae,~Amphitheatraleis 1573 IX | meta il pentimento a’ gran desiri?~Il Duca con non meno infinite 1574 II | prostrarsi ai piedi del despota vivo ed a profanar le tombe 1575 V | nelle illusioni, quando sono destate dai virtuosi affetti dell’ 1576 V | la esalata anima, le avea destinate a pasto di osceni vermi. 1577 VIII | fatti prigionieri, venivan destinati a placare i numi e saziare 1578 IX | ufficio di Gorgona cui la destinava, ch’ella s’invanì di tal 1579 VI | gioivano, esultavano de’ mutati destini: la rapina, la pirateria, 1580 V | dottrina sboccarono: quelle destre che sì stupende bellezze 1581 VI | descrizione patetica, che desumo da un romanzo del veneziano 1582 VIII | avventuriere, sta appunto in questa determinatezza del desiderio o dell’ambizione. 1583 VIII | Agostino: Multo peiores sunt ac detestandi qui in corpora mortuorum 1584 VII | nel vecchio mondo veniva detestato, esecrato, abominato come 1585 X | il popolo tescucano, che detestavano ed esecravano la coniugicida 1586 V | danno, ad isvantaggio, a detrimento del Regno di Tescuco o della 1587 IX | rispondeva:~Veri sono i tuoi detti e i miei perigli:~Ma lieve 1588 III | castellano (che, particolarmente devota all’ex vescovo ed ex cardinale, 1589 VI | alcuni frati più fidati e devoti a lui per prender parte 1590 XI | benedizione rompesse la fattura diabolica; o che nell’atmosfera pura 1591 V | infernale, indemoniato, diabolico, satanico, mefistofelico, 1592 VII | che egghi abbin le budella diacciaee». Io avevo pensato d’introdur 1593 XI | argentifere! cave di smeraldi e diamanti! Oh che bella cosa! che 1594 V | non potersi descrivere! Diamine se piangeva la bimba! una 1595 VI | espressione dell’ossequio che dianzi professavano al loro confratello 1596 IV | non pensavano a tenere un diario, un giornale di quanto loro 1597 VII | CARPANO Sie, di coresta. Che diaschin di beiture alla moda! La 1598 III | molti anni dopo, un buon diavolaccio di vecchio, mastro di posta 1599 II(1)| lettore questo favore e mi dica se sa, su due piedi, indicar 1600 V | Lambrum~Esse reversurum, dicat babenda fides?~Omnia nunc 1601 X | europei. Molti s’erano, come dicemmo, accasati, ed eran signoroni 1602 X | mutto sotto, e chesto volea dicere:~«No’nce vonno né zie e 1603 VIII | nel tor licenzia.~S’io le dicessi: «Dio vi salvi e siate la~ 1604 VI | pirateria, la conquista, dicevan lor meglio che il colonizzare 1605 VII | neanche agli antropofagi. Dicevo che i messicani pascevan 1606 XI | maggiori censure e maledizioni, dichiarandolo decaduto e privato del dominio 1607 VI | volea seguirne la fortuna a dichiararlo e segregarsi, promettendo 1608 V | notavi~Nulla fides dictis dicitur esse meis.~Q uis mihi, si 1609 IV | e questo brano d’una sua dicommedia:~VOLPINO     Odi: fa mèttere~ 1610 V | visa notavi~Nulla fides dictis dicitur esse meis.~Q uis 1611 X | medico che sbarcò per poco diè contezza alla Ciaciunena 1612 | dieci 1613 V | regolamento il quale si dieder la briga di compilare.~Grazie 1614 VIII | repubblicani, ch’e’ se la diedero a gambe alla prima scarica 1615 X | ste granfie o ’ntra ’sti diente».~Ma questo motto era l’ 1616 V | sua bontà, da mantenersi e difendere era solo con la prepotenza. 1617 I | il Ferruccio e gli altri difensori di Firenze, né possono commendarsi 1618 V | morali di cui per lo più difettano anch’essi ed esse, hanno 1619 VI | dissentisse, che facesse diffalta: gioivano, esultavano de’ 1620 III | vorrebbero screditar la religione diffamandone i ministri) si recava talvolta 1621 VIII | vi ringrazierà tanto. La differenza fra l’amante ed il libertino, 1622 V | persuadere loro una cosa, ma è difficile fermargli in quella persuasione. 1623 VI | gli animi più ritrosi e difficili, gli era agevol cosa, sol 1624 V | curavano che di mangiare e digerir bene, molestarono il nuovo 1625 I | per gli statibene, né dignità senza forza. Quale uomo 1626 VII | introdur qui una curiosa digressione intorno all’uso di questa 1627 X | non t’hai a perdere in digressioni, descrizioni, episodi, incidenti, 1628 V | chi vi si attuffasse e vi diguazzasse o vi si facesse sciaguattar 1629 VII | lo ’mpalato, fin al fondo dil cocuzzolo della gola. Tirai 1630 V | sebbene si compiaccia e diletti di ostentare dello scetticismo 1631 V | quella stanza era bella e dilettosa. Ma ora comprendeva per 1632 V | uccidersi, anzi da educarsi diligentemente, però sempre col capo coverto 1633 VI | le sartie e i canapi. La diligenza del Trace, che con una generosa 1634 VI | foce del Beti; e quindi si dilungarono con prospero vento dalla 1635 VI | visitandolo un vescovo, gli dimandò come stava la mogliera ed 1636 IX | dissipano gli abitatori, non si dimentica quel nome, né quelli ordini, 1637 X | Aiuto! Soccorso! Medici!» dimenticando non esserci rimedio o riparo 1638 VI | Quando apparve dunque... dimenticavo d’aggiungere ch’egli aveva 1639 XI | vederla entrare sclamò: Nunc dimitte servum tuum, domine, e quand’ 1640 V | le loro stanze su certe dimonia che facevan di bastagi i 1641 IV | cannella; dové mangiarne, per dimostrar la sicilianità sua, ma sostenne 1642 VII | come Quintino Sella. Aveva dimostrato la natura divina sua beneficando, 1643 V | ho letto nell’Humboldt la dimostrazione che quel nome venne usato 1644 I | discutibilissime ed alcune dimostre false: tutto per vero, 1645 VIII | per conseguenza rimaneva dimostro l’antropofagia essere una 1646 | dinanzi 1647 I | sventure o lo scempio di quelle dinastiucole che consumarono l’Italia 1648 VI | questi dubbi sul luogo! Dininguardi. Anzi giurate che la tale 1649 V | volta d’esser giunto nei dintorni del paradiso terrestre e 1650 X | divina: videro con piacere la dipartita della rea, ed augurarono 1651 I | singolare contro Alessandro VI, dipende dalla parte che questi, 1652 IX | della posizione del padre. Dipinse con tali splendidi colori 1653 VI | sarebber compadroni; ed ebbe dipinta agevole la cosa, perché, 1654 V | argenterie, ne’ ricami, nelle dipinture, nelle scolture, fu ridotto 1655 V | Cecrope o di Eretteo, poco dipoi esce vestito da servo, perché 1656 V | poteva pesare forse, a un dipresso, all’incirca, suppergiù, 1657 VIII | Eh no! che diavolo~Le direi poi se sternutasse?... « 1658 V | ravignan patrizio: «Se mi direte che dai denti di un teschio 1659 XI | per offerirgli il dominio diretto di uno impero sterminato, 1660 IX | dunque il narcotico, senza dirgliene nulla, a colezione. Operò 1661 IV | dopo il Navagero sapeva dirne solo: «Madrid è buonissimo 1662 IV | impervio o per qualche balza dirupata, oziando, pregando, predicando, 1663 III | supponeva star Cesare a disagio e far magri pranzi e scarse 1664 V | infelice pure oltre ogni dire. Disamata da tutti, fuori d’ogni speranza 1665 V | che il Duca curiosamente disaminò. Que’ suoi schiavi, che 1666 VIII | che discrepasse, uno che disapprovasse la fuga o vi si opponesse! 1667 V | profeti armati vinsero e li disarmati rovinarono: la natura de’ 1668 IV | per que’ tempi, lungo e disastroso, anche avendo come le signorie 1669 VI | esempio, nelle Avventurose disavventure del napolitano Giambattista 1670 IV | sasso, l’acqua, che poi discende al borgo nel piano. Salvo 1671 VIII | de Alva Ichtlilcocitlo, discendente anche lui dalla regia prosapia 1672 XI | di bassissima gente fosse disceso, e non si vergognasse spesse 1673 X | di qualsiasi genere poter disciogliere quella rigidezza, riumanar 1674 I | ingegni miracolosi in ogni disciplina, che le mancano nella età 1675 VII | essere stati più scostumati, discoli, libertini, di tanti popoli 1676 VIII | Ancorché tanto onor si disconvegna~Alla vil carne di sì infami 1677 X | accorgesse di star col volto discoperto e pensasse a rimmascherarsi, 1678 VIII | dovendo mai un popolo rimaner discorde nelle sconfitte. Onde alla 1679 V | dov’è un gran lago, poco discosto dal quale sorge una vasta 1680 I | veggono la conformità o la discrepanza dalla missione dell’epoca. 1681 I | eliminandosi sempre più discrepanze e minorando le varietà de’ 1682 VIII | vivi.~Non ci fu uno che discrepasse, uno che disapprovasse la 1683 V | rozzamente disegnate, e discreti calcoli astronomici, che 1684 VIII | doveva aver ragumate e discusse seco medesimo tutte le formole 1685 V | consiglio. I savii, dopo lungo discutere, dopo proposte, controproposte, 1686 II | Stando in quella città discutevano grandi schemi per impadronirsi 1687 I | quantunque parecchie siano discutibilissime ed alcune dimostre false: 1688 VI | segregarsi, promettendo anche a’ disertori lo stipendio d’un anno ed 1689 IX | a vivere libera e non la disfaccia, aspetti di essere disfatto 1690 V | irrevocabile; non può mutarsi, disfarsi, distruggersi né da lei, 1691 XI | da una fiorita, ch’io ne disgrado quelle di Genzano. Una turba 1692 X | Valentino nel narrar le sue disgrazie:~Ncerana gatta, che ’ 1693 I | breve alle potenti forze disgregatrici interne. Ci vollero le gare 1694 V | perché molti sgannati e disillusi si ricoveravano in tarda 1695 VI | sconsigliatezza. Troppi disinganni avevan colpito gli avventurieri 1696 VI | momenti di accasciamento e disinganno, ne’ quali si riteneva che 1697 V | perdita loro. E se la mano disiosa si stenda alla chiedente 1698 VI | riconoscenti e memori, cercarono di disobbligarsi in questa occorrenza verso 1699 VIII | smaschero! Se prosegui, mi disocchialo!». Ed uno che sospetti della 1700 II | imperdonabile; e Gonsalvo si disonorò e s’infamò eseguendone gli 1701 XI | sua attività collerica e disordinata avea funestato la Italia, 1702 VI | vive, come una insegna». La dispensa era stata accordata da Rodrigo 1703 VI | governar lo Stato, che il Papa dispensi che la moglie sia del fratello, 1704 III | Vostra Mercè non deve disperare; tutto s’acconcerà, ci sarà 1705 II | medicina al male.~Se arma cuor disperato~A’ propri danni suoi destra 1706 V | rimproccio di sue fallanze e dispetterà la impresa vita rotta a 1707 VIII | servizii?».~Questo non mi dispiace: solo quel «ben vi~Venga», 1708 X | vermiglio~D’aquila ingorda il dispietato artiglio.~Gli schiavi od 1709 V | antichi disegni ed audaci. Disponendo di tal forza miracolosa, 1710 VIII | spadroneggiasse a suo talento, disponesse di tutto, pigliasse quel 1711 II | adamantino scudo.~In tale disposizione d’animo il Borgia giunse 1712 VII | Borgia non abusò delle buone disposizioni. E’ non veniva, come pochi 1713 II | ché le plebi son sempre disposte ed a prostrarsi ai piedi 1714 V | sincero e quando l’ebbe ben disposto a’ suoi intenti, gl’impartì 1715 III | tirando ad ingrassare, disprezzando gli onori ed il potere e 1716 X | stata demenza. Ed avrebbe disprezzata sé stessa, se avesse potuto 1717 VII | maladetto ailberello, che mi dissan, che ghi era fatto di quell’ 1718 VIII | essendovi il peggio de’ dissensi nelle operazioni di guerra: 1719 VI | guidarli. Non uno fra tanti che dissentisse, che facesse diffalta: gioivano, 1720 V | l’acuto Tropfio nella sua dissertazioncella: De Imperio Demogorgonense ( 1721 IX | se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, non si dimentica 1722 VIII | distoglierlo dal proposito, dissuadernelo, rappresentandogli la gravità 1723 V | tormenti feroci, venivan poi distesi sopra una lastra di sasso: 1724 VIII | della Principessa tentò distoglierlo dal proposito, dissuadernelo, 1725 V | non lo ammenda, e non ne distrugge le conseguenze. La fata 1726 I | ne ha nella penisola, e distruggere ed amalgamare centinaia 1727 IX | di prima; sterminerebbe, distruggerebbe, si vendicherebbe; ma prima 1728 V | non può mutarsi, disfarsi, distruggersi né da lei, né da altri, 1729 I | le guerre fraterne, che distrussero parte delle repubblichette, 1730 XI | dallo assedio di Legnano. Disubbidendo Alfonso, avea minacciato 1731 IX | si provvegga, se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, 1732 VII | scioccolata. E se la gente che vodite voi, se la beje per so’ 1733 VIII | essere deputato, ministro, dittatore, ma nel tale stato, non 1734 VIII | orrevole:~«Il ciel vi aiuti, diva». Eh no! che diavolo~Le 1735 X | fatto, quando le intenzioni divengono opera o risultato, quando 1736 V | sguardi. Oh, perché la non divenisse trista e malvagia, perché 1737 VI | di raggiunger le Antille, divenne l’arbitro di tutti i cuori, 1738 I | pubblico quanto ha di umano, diventa inesorabile al pari delle 1739 VIII | ereditiere e belle del paese, diventando signoroni e feudatari, mercè 1740 V | che, come vuole il dramma, diventano ora Creonti, ora Priami, 1741 VIII | qualunque. Offrite al Cavour di diventar ministro di Napoleone III: 1742 I | mancò che il pio disegno non diventasse fatto: se un veleno bevuto 1743 V | migliori condottieri… sbaglio, diventerebbono anche troppo resistenti; 1744 V | schivata, ed aborrita tanto. Diventò la pietrificatrice universale 1745 V | contemplar la madre sol quando fu divenuta cadavere. Allora, solo allora, 1746 II(1)| Verso del Voltaire divenuto proverbiale e che di continuo 1747 V | gioielli e quelle gemme tanto diversi e come valore e come lavoro 1748 V | sorrise e guardò colei che la divertiva e che immediatamente restò 1749 IX | ch’è nel Principe: «Chi diviene padrone di una città consueta 1750 VII | angue gemello) era un’antica divinità che que’ popoli immaginavano 1751 VIII | scrittori, il popolo di Dio divorarono le membra cruente de’ romani 1752 I | giorno cinquecento città divorate in cinque anni.~Quingentas 1753 VII | benefici, che de’ buoni pranzi divorati nelle città e de’ buoni 1754 I | venerarne la memoria. Avea divorato cinquecento città; e non 1755 VIII | in carcere.~Ebbene quel divorator di città ch’era il Borgia, 1756 III | grazie alle elemosine de’ divoti spagnuoli e pii, grazie 1757 I | besanzonese Vittor Hugo, il quale divulgò un volume di giambi archilochei 1758 IX | stimò; ebbe in lei un’amante docile ed un amico austero. Le 1759 X | coniugicida involontaria (ma cosa documentava la involontarietà del misfatto?) 1760 VIII | mancanza e deficienza di documenti c’impedisce quasi sempre 1761 III | Sassoferrato: o questo è nuovo documento, che i begl’ingegni spesso 1762 III | Lodovico Domenichi nel dodicesimo libro della Historia Varia, 1763 V | Morgana, il quale «avea dodicimila camere, quattromila sale 1764 IX | per farle conoscere le dolcezze di un degno amore. Gli promise 1765 VIII | meglio dir: «Signora mia dolcissima,~Dio vi contenti, come state?». 1766 IX | della sua donna ed i baci dolcissimi di lei?~Che non credo che 1767 VII | nazionali e soprattutto dolciumi. Si sa ch’è dritto degli 1768 VI | una rocca, prigioniero, dolendosi e rodendosi di continuo.~ 1769 V | nel MCCCCXCIV di Vaglia dolid da Simon Verde del Borgo 1770 V | noto il brano seguente: «Domandando al Capitano delle qualità 1771 V | conservazione, che è la cosa domandata dal cuore: perché giorno 1772 V | cerca; e così scoperse la domenica delle Palme del MDXII la 1773 IV | di un zoccolante o d’un domenicano. Le sue idee eran tutte 1774 III | oscuramente in Navarra. Lodovico Domenichi nel dodicesimo libro della 1775 XI | baratteria. «Si dice» scriveva Domenico Trevisani, oratore veneziano « 1776 VII | senno per la felicità nostra domestica, nescio. Basta, per ritornare 1777 VIII | il godimento delle gioie domestiche e de’ piaceri che le offriva 1778 V | rispetto, ma da servitori, domestici, familiari, sergenti, fanti, 1779 V | porre a repentaglio l’onor domestico e la certezza della prole, 1780 V | cavalcando, combattendo, dominando, spogliando e spodestando. 1781 X | nel soddisfare la passione dominante. Era della tempra la Ciaciunena 1782 VI | sommi Re, ch’ogni pendice~Dominate mondana ed ogni piaggia,~ 1783 XI | Nunc dimitte servum tuum, domine, e quand’ella gli fu caduta 1784 III | vivendo. Dee presumersi che Domineddio gli usasse questa misericordia, 1785 I | penisola tutta, tranne forse i dominî della Serenissima. Poco 1786 VI | si arrabattò, assistendo, donando, accarezzando, promettendo, 1787 VI | di Medina-Sidonia volle donare al Borgia, co me ricordo 1788 X | stravagante di Creti:~Se potess’io donarti,~Bella imagin gradita~Qual 1789 IV | di abbondanti elemosine e donativi magnificentissimi, ricambiati 1790 VI | guidati son da un saggio donno.~ ~Or quai duci del secolo 1791 V | leggersi senza provare un doppio rincrescimento; primo, che 1792 VII | catafratto, con un elmo dorato in capo che risplendeva 1793 VI | una burrasca narrata da Dorillo.~Ma lasso! invidioso del 1794 V | rispondeva, non buzzicava. «Dormi forse, tangheraccia?» strillava 1795 IX | ma non dubitoso. La bella dormiente giaceva in letto, mascherata, 1796 III | Borgia. Mangione, beone, dormiglione, chiacchierone, poltrone, 1797 V | strillava la Regina. Non dormiva ché avrebbe tentennato il 1798 IX | fosse troppo leggiera la dose del farmaco, od eccedesse 1799 V | le fate benevole l’avevan dotata anche di vero pudore e di 1800 V | ascoltava con giubilo conferir doti alla pargoletta. Chi le 1801 V | tutti i professori di una dotta città mi gridassero: Noi 1802 V | né da altri, secondo il dottissimo Blödsinning nell’aureo suo 1803 VI | eserciti è felice~Ch’un dotto capitan sopra si aggia,~ 1804 V | tanti fiumi di eloquenza e dottrina sboccarono: quelle destre 1805 IV | zucchero e con la cannella; dové mangiarne, per dimostrar 1806 VIII | repubblicani acume politico, non dovendo mai un popolo rimaner discorde 1807 V | calcoli astronomici, che dovevano agevolar di molto il ritrovar 1808 V | soma, le fate messicane dovevansi contentare di viaggiare 1809 IX | facoltà preziosa, io. Dunque dovresti deporre l’ambizion tua? 1810 I | Povero Cesare Borgia! cos’ha dovuto soffrire chiuso e custodito 1811 V | europee avevan carri tratti da draghi volanti; ma gli astechi, 1812 X | incidenti, particolari. La parte drammatica debbe prevaler sempre in 1813 VII | sarti, calzolai, cappellai, drappieri, guantai, eccetera, eccetera, 1814 VIII | se désaltère~Fût-ce avec du poison...~La Principessa 1815 VI | bene dal manifestar questi dubbi sul luogo! Dininguardi. 1816 VI | l’autenticità è del pari dubbia! Ma guardatevi bene dal 1817 III | forse ad arte, notizie dubbie ed erronee. Da’ più si ritiene 1818 V | cameriste, rimanevan perplessi e dubbiosi e chiedevano a sé stessi 1819 III | sospetto di veleno nell’ostia) dubitò di quel che infatti era 1820 IX | col cuore tremante, ma non dubitoso. La bella dormiente giaceva 1821 II | fe’ giustiziare nella sua ducal Milano. Il quale rispose 1822 I | voravit Urbes...~Urbes sub ducibus suis quietas...~Ecce, ecce 1823 I | Nemesim, o venusta fata,~O dulce ac lepidum, Marine, factum!~ 1824 II | per ragion di guerra, ma duolmi ch’io non precipitassi dal 1825 | durante 1826 IX | davanti, gli parrebbe men duro il non poter contemplar 1827 IV | Venderli a dritto or può;~durò fatica Cesare a trattenersi 1828 X | sperimentata tanta dolcezza? Oh ebbrezze di amore, come vivere senza 1829 X | la Ciaciunena, il medico ebreo, una trentina de’ seguaci 1830 IX | la dose del farmaco, od eccedesse impetuosamente ne’ baci 1831 | eccetto 1832 XI | si facesse di tutto per eccitare la curiosità pubblica premendole 1833 VI | indiani col pronosticare un ecclisse solare:~Crediate, o sommi 1834 | Eccola 1835 | eccoli 1836 V | in lei una mummificatrice economica, anzi gratuita, con vantaggio 1837 II | voilà justement comme on écrit l’histoire.1~ ~ 1838 VIII | ricchezze, per popolazione, per edifizi e soprattutto peteocalli 1839 V | sul Citerone il neonato Edipo, per sola paura di un male 1840 IV | quantunque, come diceva un editore, «stimeranno alcuni per 1841 V | trovar sollazzo o conforto educando, affezionandosi qualche 1842 V | fosse da uccidersi, anzi da educarsi diligentemente, però sempre 1843 V | occhi bendati; ed usando gli educatori precauzioni senza fine, 1844 X | né veniva inculcata dalla educazione messicana; ned il Duca Valentino 1845 VIII | antropofagia, bestial scostume, efferità, che a noi sembra inconcepibile 1846 VII | europeo, era promosso Dio effettivo in America. Quezzalcoatte ( 1847 V | storico può essere d’un grande effetto politico; il salvar quelle 1848 X | consolar gli afflitti: parole efficaci solo nei dolori superficiali, 1849 VIII | prova sul povero Toledo dell’efficacia de’ vetri colorati nel togliere 1850 I | allegrezza sua per la pace effimera, anzi momentanea, che seguì 1851 VII | per so’ consumo, bigna che egghi abbin le budella diacciaee». 1852 IV | più a’ nostri bisogni. Un egheliano tedesco direbbe che i momenti 1853 VIII | romani che assassinarono in Egitto, in Cipro, in Asia, insorgendo 1854 XI | capitoli, stanze, strambotti, egloghe; ed in tutti suppergiù trovavi 1855 IV | propria, si chiuse nello egoismo spirituale: «Se invece di 1856 VIII | teocallo è~Scoperto loco, eguale a un alto trono,~Che tutto 1857 II | di candela d’una stessa egualità e peso e scrisse su ciascun 1858 VII | patriarca Noè: due opinioni egualmente probabili. Gli indiani di 1859 | Eh 1860 X | costo, e pensava con meno eleganza e mitologia, ma con sincerità 1861 VII | redoliva sempre di fragranze elette e risonava di soavissimi 1862 XI | grandissimo ingegno e di molto elevato spirito, come infinite azioni 1863 I | mano formando stati ampli, eliminandosi sempre più discrepanze e 1864 VII | cavallo, catafratto, con un elmo dorato in capo che risplendeva 1865 VIII | ha posto, mi darà tanta eloquenzia~E prontezza di dir, che 1866 VI | manopola ed appoggiata sull’elsa del pistolese (ch’era una 1867 V | proposte, controproposte, emendamenti, pareri vari, e non so quante 1868 I | compenserebbe ogni nequizia, emenderebbe ogni indegnità. Contro tanta 1869 VI | lui, del cui disegno di emigrare in America erano informati. 1870 VIII | trovata stabilita in ambo gli emisferi; che per conseguenza rimaneva 1871 V | imbarcarsi ancor egli per lo emisfero occidentale, per iscoprirvi 1872 VI | Latrar fuor de l’usato l’empia Scilla,~E farsi l’onde infuriate 1873 V | ripeteremmo continuamente l’empietà della Tarquinia.~I tescucani 1874 III | bugiardamente apposte dagli empii, i quali vorrebbero screditar 1875 V | scongiurandola, di ritrattar l’empio voto. Queste umiliazioni 1876 V | spiro, acceso da una celeste emulatrice fiamma, in veder quelle 1877 I | a Novara. Stomacano gli endecasillabi a Marino Caracciolo, ne’ 1878 V | capozziato, come dicono energica mente i napolitani. Accorsero 1879 I | sia uterino: esclamazioni enfatiche e vomiti biliosi.~Certo, 1880 IV | è umidissima, per non vi entrar molto il sole e per le esalazioni 1881 V | sulla loggia. Ma non volle entrarvi neppure, dicendo: «Padre, 1882 IV | un figliuolo unico, delle entrate sue grandissime dava poca 1883 V | poveretto di Nezagualpiglio entrò, buttandosele a’ piedi, 1884 V | Duca Valentino rispose allo entusiasta presso a poco nei termini 1885 II | più che dall’arte~De l’Epidaurio nume,~Spesse volte riceve~ 1886 I | istanza più remota di valore epigrammatico unito ad insipienza politica. 1887 I | sempre in que’ suoi terribili epigrammi, in quelle saporite epistole 1888 I | epigrammi, in quelle saporite epistole non truovi giudizio che 1889 V | carte del Machiavello c’è un epitome di alcune lettere scritte 1890 VII | ammantatissimi, velatissimi, eppoi, non c’è che dire, faceva 1891 I | né possono commendarsi equamente Alessandro VI, Clemente 1892 V | di Tescuco delle statue equestri in quelle mosse che nessuno 1893 V | di partirsi in una canòa equipaggiata da pochi remigi e carica 1894 V | figliuolo sul fonte battesimale equivale al tirargli una stoccata. 1895 IV | dava poca parte al futuro erede necessario, tenendolo a 1896 V | marito, sperando i figliuoli eredi della sua virtù lapidificativa. 1897 V | avendo mirato a rendere ereditaria la potestà pontificia, vaneggiava 1898 VIII | Borgia impalmarono giovani ereditiere e belle del paese, diventando 1899 XI | antichi traviati parenti ereditò l’infelicità dell’umano 1900 VI | insomma nell’abito degli Eremiti di San Girolamo), attese 1901 IV | Imperadori romani che lo eressero, il monumento è integro 1902 V | personaggio di Cecrope o di Eretteo, poco dipoi esce vestito 1903 V(2) | Luigi Settembrini nello Ergastolo di Santo Stefano e stampata 1904 VII | magnifici padiglioni ed ergendo frascati e trabacche su 1905 | ergo 1906 VII | mitologia, ché gli uomini ergon più volentieri altari ed 1907 VI | fatti furo i più nomati eroi,~Così Cesare e il figlio 1908 VI | arrostire». Ed è forse più eroico dell’intrepidezza nel temporale, 1909 IV | Questo non è oriuolo, ma erraiuolo». Vantandosi inventore di 1910 V | superate le gesta de’ cavalieri erranti, presentandosi anche solo 1911 VI | Perché, come in un corpo errar non lice~Le mani e i piè, 1912 III | moveantur, acquae;~ch’è, se non erro, di Ovidio. La mogliera 1913 III | arte, notizie dubbie ed erronee. Da’ più si ritiene che 1914 V | nuovo il macigno su per l’erta; e dicono, come quel personaggio 1915 VIII | potevano isfoggiar tanta erudizione. Che volete? Eran barbari! 1916 X | allontanarne uno spettacolo che ne esacerbava la disperazione. Ma essa 1917 I | resi inoffensivi dalla esagerazione stessa, venivan declamati 1918 II | sopportabili della speranza». Esagerazioni ipocondriche! come ben disse 1919 V | declinare di poche ore oltre la esalata anima, le avea destinate 1920 V | Regina di Tescuco aveva esalato l’ultimo respiro, solo allora 1921 IV | entrar molto il sole e per le esalazioni continue del fiume; e massime 1922 IX | servire, favorire, giovare, esaltare il suo Cesare, benediceva 1923 XI | Vincoli, già da otto era stato esaltato pontefice; il quale «ancorché 1924 X | di Giulio II. Difatti l’esaltazione di Giuliano Della Rovere 1925 V | orecchio a que’ racconti, di esaminar quelle merci transatlantiche. 1926 I | Borgia fosse un santo; non esaminerò le nefandezze imputate al 1927 V | pietrificatoria si estendeva a’ corpi esanimi eziandio, non a’ soli viventi. 1928 V(2) | Nel Menippo. Cito dalla esatta versione ed elegante delle 1929 VI | di andare a verificar l’esattezza degli statini? Chi doveva 1930 VII | consiglieri di prefettura, esattori, precettori, soldati, eccetera, 1931 V | La credulità umana non è esausta. L’uman genere, sebbene 1932 I | giudizio che non sia uterino: esclamazioni enfatiche e vomiti biliosi.~ 1933 V | poiché lo appartavano, il escludevano dalla vita, dal mondo. Il 1934 VI | Corona di Castiglia: n’erano esclusi persino i sudditi del Re 1935 VI | portavano come Alvarado, Escobar, Sandoval, Olid e chi volete 1936 IV | dalle vie sbandito ha gli escrementi,~E così scemo assai l’ispano 1937 I | né cura se il vulgo lo esecra e lo infama, né gl’importa 1938 VII | mondo veniva detestato, esecrato, abominato come l’anticristo, 1939 X | tescucano, che detestavano ed esecravano la coniugicida involontaria ( 1940 II | Gonsalvo si disonorò e s’infamò eseguendone gli ordini». Il Borgia, 1941 X | intenzionalmente fatto. Le pareva che l’eseguire ciò che il Valentino ideava 1942 I | non capirne un acca. Gli esempli abbondano. Fra i contemporanei 1943 V | veramente: quei muti testimoni eserciteranno un benauguroso imperio sulle 1944 V | giardini gli parevan più esigui d’un carcere, gli parevano 1945 V | famigliuola, in avvisare la faccia esilarata e tranquilla di quel suo 1946 VII | sdegno d’un Dio maggiore ed esiliato, s’imbarcò sul golfo messicano,~ 1947 V | e le rese tollerabile la esistenza. Da quel momento, potendo 1948 X | trassero lieti auguri pel buon esito della impresa. E di proseguirono 1949 X | recarsi in Europa per farsi esorcizzare e battezzare dal santo Padre 1950 VIII | possono adoperarsi.~Or con che esordio~Comincierò a parlarle? qual 1951 VI | generosa intrepidezza, ora esortava, ora prometteva, ora minacciava; 1952 IX | la scosse, senza che si espergefacesse. Allora, con mano incerta, 1953 IX | vagheggiarla nello specchio: ma gli esperimenti che vennero fatti sugli 1954 III | miseramente sotto la mannaia, per espiare le malvagità, le crudeltà 1955 II | assicurargli lo impero e non si espone a tardi rimpianti come quel 1956 V | del tempo antico, fecero esporre sul Citerone il neonato 1957 IX | donna, ma nessuno mai si è esposto a tali rischi ogni volta 1958 VIII | gli fu forza cedere alla espressa volontà dell’ospite e condurlo 1959 X | Ciaciunena cercava di frenare le espressioni del suo cordoglio anzi crepacuore. 1960 V | questi spiriti, dottamente l’esprime Cecco d’Ascoli nel capitolo 1961 V | que’ girolamini, facce ch’esprimevan la pecoraggine, la buaggine, 1962 V | almeno vincer battaglie, espugnar città, esercitare comandi, 1963 | esserci 1964 VII | Si sa ch’è dritto degli esseri superiori di approfittare 1965 | esserne 1966 | essersi 1967 V | gelido tocco mi scuote dall’estasi beata, ma il molesto ritorno 1968 V | facoltà pietrificatoria si estendeva a’ corpi esanimi eziandio, 1969 V | per dir meglio, di tutta l’estensione della sua fatal qualità, 1970 I | unità nazionale interna ed esterna, d’un popolo italiano e 1971 I | unità, che anche imposta esternamente dalla violenza, avrebbe 1972 XI | totalmente né parzialmente, allo esterno. Quanto al cuore dell’augusto 1973 IV | abbondante d’arbori; cosa da estimar assai in quel paese».~Il 1974 IV | si concedesse solo dalla estimazione del vulgo».~In quattro altre 1975 X | parte i divisamenti del l’estinto, di parzialmente vendicarlo 1976 IX | gli acquistati imperi~D’estirpar ben d’intorno ogni rampollo,~ 1977 V | rincantucciava in fondo all’Estremadura per camparvi ignoto ed oscuro. 1978 I | ultimi sforzi, alle lotte estreme di Cesare, che a lui sembran 1979 V | strani. Voleva renderle gli estremi uffici, essa, voleva chiuderle 1980 X | quando i divisamenti si estrinsecano nel fatto, quando le intenzioni 1981 I | di Napoli. Il Sannazzaro esulta della catastrofe de’ Borgia 1982 VII | adorarlo, esterrefatti ed esultanti nel tempo istesso, unanimi 1983 IX | suo volger di ciglio; ed esultava pensando al terrore, allo 1984 VI | facesse diffalta: gioivano, esultavano de’ mutati destini: la rapina, 1985 X | monti d’acque in su gli eterei campi.~Sue rovine il Nocchier 1986 V | soli viventi. Aveva reso eterna la misera spoglia della 1987 X | fondo senza confini, nero, eterno, gelato, inesorabile».4 1988 VII | ingombro di consonantacce eteroclite, che una bocca italiana 1989 I | poco a poco gli elementi eterogenei; opera non ancor perfetta 1990 VIII | Nezagualpiglio, contr’ogni regola d’etichetta, mosse incontro agli stranieri; 1991 I | iscapricciamento dalla Imperatrice Eugenia e dagl’intimi della corte, 1992 VIII | conoscere quella bestia europea, facesse la prova sul povero 1993 V | guaio: non si riesce in due evasioni consecutive. Non tutti i 1994 I | Alessandro VI.~Gli uomini e gli eventi si giudicano rettamente 1995 II | Indie. E già, prevenendo l’evento con l’agile speme, pensava 1996 V | per mettersi nuovamente in evidenza, gli sarebbe di certo «intervenuto 1997 I | suis quietas...~Ecce, ecce evomit! O Jovem facetum,~O pulchram 1998 V | Guadalupe, per sospendere ex-voti alla immagine della avvocata 1999 | eziandio 2000 II | infelice che non si consoli fabbricandosi un castell’in aria, e riparandovi, 2001 X | portasser via tutte le statue fabbricate in un batter d’occhi dalla 2002 VI | quale è bellissimo e di fabbriche e di giardini pieni di aranci


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