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Olindo Guerrini Canzoniere di Lorenzo Stecchetti IntraText CT - Lettura del testo |
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AD EMMA
Perchè della tua porta, Emma gentile, La vergogna mi ferma al limitar? Perchè sei tanto bella e tanto vile? Perchè ti bacio e non ti posso amar?
Lieta tu pur m’accogli e ne’ giocondi Occhi di voluttà trema un balen: Piovon disciolti i tuoi capelli biondi Sulle giunonie spalle e il nudo sen.
Oh, le lunghe carezze e l’infocate Strane lascivie tue chi dir le può? Chi l’ha baciate, di’, chi l’ha baciate Le tue labbra frementi e le scordò?
Oh quante volte stanco io chiusi gli occhi Poichè la forza al mio desir fallì, E il capo riposai sui tuoi ginocchi Desiderando di morir così!
Ma quando sull’aurora una lontana Squilla di bronzi entrambi ci destò, Pagai le tue carezze, o cortigiana, E la vergogna in cor mi ritornò.
Torna, sordida cagna, al tuo covile, Sotto ai bruti irruenti a spasimar, Torna all’infamia tua; sei troppo vile, Sei troppo vile; non ti posso amar!
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