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Olindo Guerrini Canzoniere di Lorenzo Stecchetti IntraText CT - Lettura del testo |
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V.
MEDIO EVO
Eran folte le tenebre Ed ogni cosa nel castel tacea, Ma il biondo paggio in carcere, Solo col suo dolor, così piangea:
«Ahi, troppo in alto, misero, Ho la speranza e l’amor mio levato! Amai del re la figlia E vivo in questo avel m’han sotterrato!
«Oh, se una sola lacrima Io le fossi costato, un sol pensiero, Questo sepolcro squallido Io non lo muterei con un impero!»
Quando una bianca imagine Improvvisa comparve in sulla porta E trepidando il giovane Le domandò: «Chi sei, povera morta?»
«Morta non son - gli mormorò La parvenza gentil - guardami, tocca!... Non sai? Le scolte dormono: Son la figlia del re: baciami in bocca».
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