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Olindo Guerrini Canzoniere di Lorenzo Stecchetti IntraText CT - Lettura del testo |
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XX.
Quando tu sarai vecchia e leggerai Questi poveri versi accanto al fuoco Rivedrai colla mente a poco a poco, I giorni in che t’amai.
E ti cadrà sul petto il viso smorto, Per la memoria del tuo tempo lieto: A me ripenserai nel tuo secreto, A me che sarò morto.
E ti parrà d’udir la voce mia Nel vento che di fuor suscita il verno, E ti parrà d’udir come uno scherno, Una bieca ironia.
E la voce dirà: Te ne rammenti, Te ne rammenti più? Com’eran belli I tuoi capelli d’oro, i tuoi capelli Sul bianco sen fluenti!
Oh come il tempo t’ha mutata! Oh come T’ha impresso in viso i suoi deformi segni! Dove son dunque i tuoi superbi sdegni E le tue bionde chiome?
Sola al tuo focolar siedi piangendo La giovanil tua morta leggiadria: Io piango solo nella tomba mia: Vieni dunque: t’attendo!
Vieni e se in vita mi fallì la speme Di viver teco i giorni miei sereni, Ci sposeremo nella tomba. Vieni: Vi marciremo insieme.
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