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Olindo Guerrini
Canzoniere di Lorenzo Stecchetti

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  • POSTUMA
    • XXVI.   LAZZARO
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XXVI.

 

LAZZARO

 

I. Soulary.

 

I sozzi lini dal sepolcro scossi,

Ancor mal desto Lazzaro piangea

E il cupo Rabbi dai capelli rossi

Dell’osanna volgar si compiacea.

 

- In che peccai che sì punito io fossi?

Il risorto discepolo dicea:

- In che dunque peccai che tu m’addossi

Tutte le colpe della gente ebrea?

 

Mi dovevi salvar quand’io moria,

Ed al sepolcro la mia carne hai tolta

Or che nel suo dormir più non soffria.

 

E tu, Rabbi che amai, perchè la stolta

Turba in te riconosca il suo Messia,

Mi condanni a morire un’altra volta! -




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