Canto, Ottava

 1     2,  2  |  sentieri il giovane inesperto;~alfine il piè ben consigliato ei
 2     2,  169|      accorgerai con tardo senno alfine~quant’erra quei che, dietro
 3     3,  101| sollecitar non cessa,~la sforza alfine ale soavi prede,~sì ch’ardisce
 4     4,  34 |      pugna e contende.~Distinto alfine il suo desir dichiara~e
 5     4,  198|         ozio indegno;~conchiude alfine il relator loquace~eh’l
 6     5,  91 |              Fuor del boschetto alfine il passo ei spinse 91~e
 7     5,  127|         portando intorno,~viene alfine a serrar corno con corno.~
 8     7,  213|      ben cauto e s’io fui buono alfine~uccellatore e pescator di
 9     8,  19 |     bell’Adon, mi piace.~Eccoci alfine insu’l confin, là dove~ogni
10     9,  188|        popolare il lido.~Tacque alfine e fuggi non senza rischio,~
11    11,  119|  Austria i regi, indi d’Etruria alfine~a dilatar nel secolo più
12    12,  236|       cadendo arida poi, vedesi alfine~di sue ricchezze impoverir
13    13,  18 |            D’ippopotamo un core alfine ha preso 18~nela riva del
14    13,  76 |        gli ha dato.~Quei sparge alfine un flebil suono e mesto~
15    13,  141|        speriam pur che liberati alfine~io d’un inferno e tu d’una
16    14,  154|                         Ed ecco alfine il fin, prendete essempio
17    14,  163|         l’ufficio pio, partendo alfine~e stillando dal cor lagrime
18    14,  340|                         Volgesi alfine e d’un grand’olmo antico
19    14,  403|                        Posciach’alfine il giudice s’avede 403~ch’
20    16,  63 |                         Offerto alfine e consumato il dono 63~cessò
21    16,  117|     meato.~Così con due repulse alfine escluso~dala diva in un
22    17,  140|                           Rotto alfine il silenzio, ella gli chiede
23    17,  183|     ubbidisce e’n breve ecco ch’alfine~del bel loco le spiagge
24    18,  8  |    pensier la notte e’l giorno.~Alfine i dubbi onde la mente involve~
25    18,  23 |       dolor s’interpone; e dice alfine:~– Dunque di quelle ch’io
26    19,  92 |         le mie doglie,~trasselo alfine ove lasciò le spoglie.~
27    19,  251|         funeste;~ma poiché vide alfine il garzon folle~da forza