Canto, Ottava

 1     2,  103|     quanto più volentier senza spavento~al foro tuo di soggiacer
 2     3,  38 |        ciglio uscir suol tanto spavento,~che’n mirarlo agghiacciar
 3     3,  50 |    questo lato e’n quello~vano spavento ai semplici mortali~e, del
 4     4,  74 |      né del colpo fatal prendo spavento,~che mi porti sì tosto al’
 5     4,  149| interna.~D’amore e d’odio e di spavento e d’ira~gran tempesta la
 6     4,  262|                             Se spavento il tuo petto or non occupa
 7     5,  115|       quivi in atto tal che dà spavento,~vedesi il re del tenebroso
 8    10,  3  |      troppo ha di rischio e di spavento~la strada inaccessibile
 9    11,  125|     innanzi’l pelo~già di novo spavento empie Ottomano.~Destina
10    12,  9  | concento~sospira e spira ancor spavento il vento.~
11    12,  72 |                  Non con tanto spavento in fragil pino 72~spinto
12    12,  99 |       attenda,~tacque e doppio spavento il cor gli prese.~Non sa
13    12,  231|                         Portar spavento a chi le chiede aita, 231~
14    14,  51 |      ma pose freno alquanto~lo spavento del ferro al grido, al pianto.~
15    15,  203|       ira ch’al bell’Adon pose spavento,~in più solinga parte e
16    16,  157|      bellezze ed amori, odio e spavento?~
17    17,  40 |      la mia pace amata?~In lui spavento, in te beltà s’annida;~ei
18    17,  165|  spelonche onde non senza alto spavento~da Tenaro a Pluton passar
19    18,  18 |     ne’ tremendi muggiti ha lo spavento,~nella bocca e negli occhi
20    18,  54 |        bestie selvagge ombra e spavento.~
21    18,  69 |   assaggiar, di gustar, prende spavento.~Non sol la ninfa e’l fauno
22    18,  129|             Sospesa sto tra lo spavento e’l duolo, 129~nulla più
23    19,  173|     onde il volo audace,~senza spavento alcun, passino in pace.~
24    19,  175|        ala plebe ed agli augei spavento.~
25    20,  160|        Pozzuol fè forse~d’alto spavento impallidire il sole,~alor
26    20,  388|        poiché fur mossi 388~fu spavento lo scontro e fu diletto,~
27    20,  496|      l’Indo e’l Gelon, quel di spavento~gelar, questo sudar contro