Canto, Ottava

 1     3,  87 |   soglian di Leda i duo lucenti figli.~Già parmi in voi veder,
 2     5,  68 |      seguaci.~V’andar di Leda i figli, andò con loro~Teseo, andovvi
 3     6,  55 |       il cui valore~fa de’ suoi figli insuperbir Bologna;~e voi,
 4     6,  102|      che da’ tuoi semi avranno,~figli la terra e pargoleggi l’
 5     6,  109|      dele madri spinose i lieti figli.~Ricca la terra di celesti
 6     9,  17 |         or serici stami,~ond’ai figli del’acque ordisce e tende~
 7     9,  46 |       che sia vero, un de’ suoi figli ascolta,~a che dolce canzon
 8     9,  128|     fiso 128~avezzar ala luce i figli suole,~in quel modo ch’a’
 9     9,  141|       rinoverà la città mia,~né figli mai tra’ suoi famosi e chiari~
10    10,  230|         egli, inun co’ generosi figli, 230~studia come talor meglio
11    11,  79 |         Mompensier più chiari i figli.~Hanno ancor molto a volger
12    12,  49 |       suoi più pregiati antichi figli~può’l Tebro annoverarne
13    14,  38 |   Filauro l’un, l’altra Filora,~figli di madre afflitta e padre
14    14,  93 |       aspra cova i non chiomati figli,~caprio o torel cui di branar
15    17,  94 |                                 Figli son dele ninfe e son germani
16    17,  148|         tocca la riva:~quella i figli di Borea in grembo chiude,~
17    17,  165|      fino ale Plote~che da’ duo figli del più freddo vento~quando
18    18,  34 |        la vita a chi le tolse i figli.~
19    18,  47 | vennervi i formidabili molossi,~figli d’angliche madri e corse
20    18,  130|     presago,~qualor cercando ai figli esca lontana~torce il passo
21    18,  211|     dolce usato nido 211~dove i figli lasciò voto ritrova,~gli
22    19,  294|       al’amor con cui s’amano i figli,~amor altro non è che s’
23    20,  7  |        i dipinti del’aria alati figli~e per l’ampio seren Favonio
24    20,  40 |    fremito dolente~vedovata de’ figli, ode sovente.~
25    20,  317|        riforma lambendo i rozzi figli.~Questi, ch’è de’ più celebri
26    20,  491|     tant’avi e nipoti e padri e figli 491~lasciando dunque il