Canto, Ottava

 1     1,  37 |       ruinando dal’eterea mole~inver le piagge del materno scoglio,~
 2     1,  118|     ceruleo letto~cumulo vasto inver le stelle ascende;~urtansi
 3     1,  142|       quella~ch’io là t’addito inver la destra costa,~né, se
 4     3,  Arg|       pari ardore~vassene seco inver l’ostel beato.~ ~Canto 3~
 5     4,  159|    piume 159~viensi accostando inver la sponda manca.~Nela destra
 6     4,  233|      dispone;~rivolge il carro inver le stelle e poggia~su i
 7     4,  275|     ché ben s’accorge, andando inver gli abissi,~d’esser mandata
 8     5,  70 | arbusto~il sol ch’omai declina inver l’occaso;~ed ei per tutto
 9     7,  31 |  quindi tira~fiato che, mentre inver le fauci ascende,~per obliquo
10     9,  13 |        dritto, ov’è la coppia, inver la riva~le redine rivolge
11    11,  27 |     pianura,~la cui via dritta inver la costa adduce,~quando
12    16,  98 |                In questo mezzo inver l’altar s’invia 98~e giunto
13    16,  162|        asperso~chini d’Esperia inver l’estrema riva~per pascersi
14    17,  85 |     Egitto alluma~e ritornando inver le patrie piaggie~lunga
15    17,  158|       raggira e guizza~e ratto inver Sicilia il camin drizza.~
16    18,  77 |    grugnisce e mugge~e, mentre inver la selva il corso drizza,~
17    18,  87 |     ferro~gli rivolge la punta inver la costa~e sovra il guado
18    18,  194|      comprende.~Allor da terra inver l’eccelse e chiare~region
19    19,  142|      marina,~quand’egli a caso inver la falda il torse~che terminava
20    19,  183|       Detto questo, il feroce, inver la costa 183~dela montagna
21    19,  291|    volto,~quando dala finestra inver la soglia~lo sguardo al
22    20,  177|      con la destra gli accenna inver la spalla.~Minaccia al collo
23    20,  228|     quegli allor trae di punta inver la faccia;~ma questi anch’
24    20,  239|  abbassa 239~dritto al costato inver la manca parte~e mentre