Canto, Ottava

 1     1,  20 |         del bel mattin spargea la strada~e con sferza di rose e di
 2     4,  218|         e’nsu la cima dopo l’erta strada~trova fasci di gran, mucchi
 3     5,  Arg|           il garzon per dilettosa strada~nel bel palagio infra delizie
 4    10,  3  |          rischio e di spavento~la strada inaccessibile ch’io tento.~
 5    10,  128|         vita~ai discepoli suoi la strada addita.~
 6    10,  189|       forano agevol guado e piana strada.~
 7    11,  211|       Destino il vieta e non v’ha strada o porta,~ond’uom vivo giamai
 8    12,  123|         altrui coverta 123~sia la strada e non trita ond’a lei vassi.~
 9    13,  166|           le grotta e per la nota strada~fa nel superior mondo ritorno.~
10    13,  265|   Seguendo il van per non battuta strada~il Disprezzo e’l Dispetto
11    14,  22 |                                Di strada usciro e quindi or alto,
12    14,  92 |        fanciullo~di spianargli la strada avea trastullo.~
13    14,  156|       chiara era la notte,~per la strada medesma andar tre fanti~
14    14,  315|          prima pregar; poi quella strada~ch’è chiusa ala ragion,
15    14,  390|       questo cor malvagio apri la strada 390~origine e cagion de’
16    15,  88 | sovramortal luce divina~s’apra la strada ai più riposti affetti?~
17    15,  131|        qua, chi di là, sgombra la strada,~pian pian men folta la
18    16,  24 |         ferro scolpita.~Quella la strada al peregrin concede~di rosa
19    18,  34 |    trattiene il suo corso a mezza strada~su’l bel cristal ch’a vaneggiar
20    18,  55 |         guardia s’assegna ad ogni strada,~accioché quando a dar l’
21    18,  87 |           e sovra il guado ove la strada ha presa~intrepido si ferma
22    19,  264|       degni ch’altri per dubbiosa strada~di là dal mare a conquistargli
23    20,  236|         proprio vantaggio adito e strada.~Concorde al corpo il piè,