Canto, Ottava

 1     1,  77 |      pon Vulcano in quell’affar dimora, 77~ma sceglie la miglior
 2     2,  34 |        allor Clizio) e dov’Amor dimora.~Io, quando avien che’l
 3     4,  190|   scacciommi e non fe’ più meco dimora.~ ‘Vanne (disse) crudel,
 4    10,  77 |       questo primo ciel faccian dimora,~perché la diva onde’l suo
 5    10,  286|         poter, raccorciata ogni dimora,~tornar per l’orme nostre
 6    13,  70 |     udite? a cui parl’io? tanta dimora~dunque vi lice? e sì di
 7    13,  172| Somiglia il monte istesso ov’ei dimora, 172~che tutto è carco di
 8    13,  205|                           Senza dimora il grave ferro afferra 205~
 9    13,  215|        l messaggio divin non fa dimora~pur come sol per ritenerlo
10    14,  51 |       Or più tempo non è da far dimora 51~ (soggiunse il ladro)
11    14,  217|        Pafo si trattiene;~quivi dimora entro il real castello;~
12    15,  75 |         scoprirgli il ver senza dimora~e d’abbracciarlo apena si
13    16,  264|      ritrasse in disparte a far dimora.~Ma la madre d’Amor che
14    17,  141|      ch’altrove in Ponto ei far dimora~e per questa cagion pontico
15    18,  162|         quell’aride labra ancor dimora,~s’alcun tepido bacio a
16    19,  101|         di far col tauro, oimé! dimora~negli alberghi del ciel
17    19,  256|      Dolce gli è la fatica e la dimora, 256~grata la notte ed importuno
18    19,  335|     Tace ciò detto e serz’altra dimora 335~al’opra egregia alto
19    20,  146| sfibbiasi il manto e senz’altra dimora,~scinte le spoglie, ignudo
20    20,  204|       non pone al’effetto altra dimora.~Dela spada nemica il debil
21    20,  263|         Di pace impaziente e di dimora, 263~sente l’odor dela vicina
22    20,  394|       Senza riposo alcun, senza dimora, 394~or di taglio si tranno