Canto, Ottava

 1     4,  166|        un tratto io mi risento e salto 166~fuor dela cuccia, ed
 2     7,  51 |         su, di giù con repentino salto~van balenando le leggiere
 3    11,  8  | eloquenza e’l saver, spiccaro il salto;~e’n breve, acceso di fiammelle
 4    12,  110|    grembo al garzon già preso il salto~con gemiti e sospir pietà
 5    14,  110|        110~già l’ha giunto in un salto e già gli ha presa~la chioma
 6    14,  252|        fender l’aria con spedito salto~or imitando i satiri solea,~
 7    15,  95 |    brillar per gioia con festivo salto~sentissi il core e scintillar
 8    15,  132|       duo gradi e raddoppiare il salto.~
 9    15,  134|        curvo in giro e lunato il salto stende,~e sempre nel saltar
10    15,  152|         che del cavallo imiti il salto.~
11    17,  19 |        maggior del precipizio il salto.~
12    18,  88 |         orecchio afferrargli e’l salto spicca;~quel volge il grifo
13    19,  43 |          aria ed or s’aspetta il salto,~or si trincia la palla
14    19,  75 |          ala danza, al corso, al salto.~
15    19,  93 |        93~poscia ch’ebbe un gran salto in aria preso,~da sé lunge
16    20,  102|      aria per mezzo e trincia il salto.~
17    20,  159|          così detto prese 159~un salto tal che fè stupir le genti,~
18    20,  172|    prende a saltar, ma sempre il salto~appo busto sì grande è corto
19    20,  203|     rapidi al giro, or destri al salto.~Trattiensi alquanto il
20    20,  340|       Poi di novo il volteggia a salto e passo~mutando a un punto
21    20,  344|      stende,~spiccato un leggier salto indi dal piano,~senza staffa