Canto, Ottava

 1     1,  149|  proprie mani~scusano coppa e nettare il ruscello;~son ministri
 2     1,  162|  condimento;~mel di diletto e nettare d’amore,~soave al gusto
 3     3,  59 |       dolcemente avete 59~nel nettare del ciel le labra infuse~
 4     3,  116|     avori~e, mentre un rio di nettare vi fiocca~tra cento erbe
 5     3,  169|    una grand’urna piena~piove nettare puro in larga vena.~
 6     4,  209|    piume,~che’n questo sen di nettare gli aspersi,~di mia man
 7     4,  236|   labro il dente stringa~e di nettare e mel si bagni e tinga.»~
 8     5,  41 |      lucido diamante~porga il nettare eterno al gran tonante.~
 9     5,  137|   argento,~coppe d’ambrosia e nettare ripiene.~Ei quanto basta
10     6,  105|    colori 105~tutto di fresco nettare stillante~dela vezzosa e
11     6,  149|       sparte~ufficio ancor di nettare facea;~con verdi vele altrove
12     7,  84 |    semplicetta gente.~Tien di nettare e mel la lingua infusa,~
13     7,  120|    frottole 120~tracannino di nettare un diluvio.~Trabocchino
14     7,  165|              La bella dea, di nettare vermiglio 165~rugiadoso
15     8,  127|      salme!~Le bocche, che di nettare bramose~han la sete e’l
16    11,  20 | lascivi, 20~fonti d’argento e nettare sonanti,~di corrente zaffir
17    17,  74 |    dala sinestra~di finissimo nettare consperge;~la terza poi
18    18,  154|     avenne? e quando?~chi fu, nettare mio? chi fu il crudele~che
19    18,  198|                            Di nettare purpureo urna capace 198~
20    19,  73 |     un sorriso~che del divino nettare mi cale.~Abbiami, o siasi
21    20,  455|     ancor le poppe eburne~del nettare d’Amor fontane ed urne.~